Libri consigliati

 

 

 

 

 

 

 

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Il granello di sabbia

I pro e i contro della Tobin Tax


Cura: Riccardo Bellofiore
        Emiliano Brancaccio

Collana: Nuova Serie Feltrinelli
Pagine: 140
Prezzo: Euro 8,0

 

In breve

Cos’è la Tobin Tax? Perché dovrebbe essere adottata in tutti i paesi più sviluppati del mondo?

Il libro

La tassazione degli scambi valutari venne proposta allinizio degli anni settanta dalleconomista James Tobin, ma è a partire dalla fine degli anni novanta che la Tobin tax si impone al dibattito, tanto da essere posta al centro del programma politico di numerosi movimenti e dellorganizzazione internazionale Attac. Il gettito della tassa potrebbe essere destinato a programmi per loccupazione e per le politiche sociali e ambientali oltre che ad attività internazionali di cooperazione, salvaguardia del patrimonio ecologico, tutela dei diritti umani ecc. Ma, più in generale, lipotesi della Tobin tax innesca una discussione pubblica sui pericoli e le virtù dei fenomeni di globalizzazione.
Il libro fornisce una esauriente definizione della proposta di Tobin, offre un sintetico resoconto delle fondamentali questioni di economia politica in essa richiamate ed è articolato in tre sezioni: una "introduzione" che presenta i diversi aspetti della questione, argomentandone le ragioni; un
antologia di scritti di James Tobin (tra cui il suo famoso primo articolo del 1978) che delinea il retroterra culturale e politico delleconomista americano e, infine, una scelta di saggi che presenta le più autorevoli posizioni di critica (da destra e da sinistra) e di sostegno della Tobin tax.

Approfondimento

La pratica di effettuare transazioni finanziarie a breve termine viene spesso utilizzata per operazioni speculative. La Tobin Tax ha lo scopo di scoraggiare queste pratiche. Il gettito della tassa potrebbe essere destinato dalle banche centrali a programmi per l’occupazione e per le politiche sociali e ambientali oltre che ad attività internazionali di cooperazione, salvaguardia del patrimonio ecologico, tutela dei diritti umani ecc. La Tobin Tax prende nome dal suo ideatore, James Tobin (premio Nobel per l’economia nel 1981), professore dell'università di Yale di formazione keynesiana. Più di settecento parlamentari di tutto il mondo ne hanno già chiesto l’applicazione nei rispettivi Paesi.
Il libro che qui presentiamo fornisce un resoconto completo ed esauriente della proposta di James Tobin ed è articolato in tre sezioni:
Una "Introduzione" che presenta la questione "Tobin Tax" argomentandone le ragioni.
Un’antologia di scritti di James Tobin dalla quale emerge il retroterra culturale e politico dell’economista americano. La sezione comprende, tra l’altro, il suo famoso primo articolo del 1978 e un più recente contributo accademico che mette in luce la sua evoluzione teorica nel corso dell’ultimo ventennio.
La terza parte è dedicata ai critici e ai difensori di Tobin, Nella parte riservata alla "critica" sono compresi sia gli attacchi da "destra" (Riggs e Velk) che quelli da "sinistra" (Halevi). La sezione si chiude con un articolo di due economisti francesi, esponenti di Attac France, a sostegno dell’ipotesi di Tobin

 

 

 

 

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Nicola Borzi
La parabola Enron

Una chiara ricostruzione dell’inquietante vicenda che ha recentemente squassato il mondo economico-finanziario americano, con ripercussioni su tutte le economie mondiali

 

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Avremo mai la pensione?

Angelo  Marano


Collana: Nuova Serie Feltrinelli
Pagine: 128
Prezzo: Euro 8,0


 

In breve

Il punto sulla questione “pensioni” e sul modello di società prefigurato dalle riforme in corso.

Approfondimento

L’agenda politica, da oltre dieci anni, si confronta periodicamente con la questione delle pensioni, un calderone in cui ambiguamente trovano spazio ipotesi di assistenza sociale e di sostegno alle imprese. Molte proposte all’ordine del giorno rispondono a logiche di riduzione del costo del lavoro e di privatizzazione della previdenza. Il tema, quindi, non si riduce alla razionalizzazione del sistema pensionistico, ma investe più ampie questioni di natura sociale e politica.
Il testo è suddiviso in tre parti: nella prima vengono esaminati gli elementi essenziali del sistema previdenziale italiano; nella seconda vengono discussi i nodi di fondo del dibattito; nella terza si delinea un generale quadro interpretativo.
Senza negare la necessità di un monitoraggio continuo dei conti pensionistici, il saggio di Marano focalizza l’attenzione sui modelli in gioco del Welfare. Alcuni tra i fautori della riforma sembrano mossi dalla visione di un "Welfare delle opportunità" che assicuri a tutti uguali possibilità di partenza e limiti, per il resto, l’intervento dello stato. Altri sembrano invece rispondere a una visione più radicale che riduce il ruolo del pubblico a una mera assistenza, finalizzata a garantire livelli di ridistribuzione e standard minimi, secondo un modello ultraliberista che delinea scenari inquietanti di depauperamento e di riduzione delle garanzie dei lavoratori. Dalla tensione tra queste differenti opzioni, dagli esiti del dibattito in corso e dalle conseguenti scelte dipende un disegno generale che potrebbe avere degli effetti profondi (e persino anche drammatici) sulla società nel suo complesso.

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Il mercato fa la sua legge

Criminalità e globalizzazione

Jean  De Maillard


Traduzione: Massimiliano Guareschi
Collana: Nuova Serie Feltrinelli
Pagine: 76
Prezzo: Euro 6,5


 

In breve

Un testo acuto e raffinato che fa il punto sugli effetti politici e finanziari che la criminalità organizzata induce nei processi di globalizzazione.

Approfondimento

La tesi di de Maillard è che non si deve pensare al crimine come a un fenomeno marginale nelle società moderne, anche se si è affermata in questi ultimi anni una specie di nuova tolleranza sociale (come per certi versi dimostrano i casi della mafia russa e le recenti vicende giudiziarie italiane). È plausibile affermare che la criminalità attuale, nelle sue espressioni strutturali, sia una criminalità del potere.
La crisi delle forme politiche generata dai processi di globalizzazione si avverte soprattutto nell’economia e nella finanza ed è proprio in queste due dimensioni che agisce la criminalità, in forme talmente strutturanti e coinvolgendo poteri così forti che è ormai difficile distinguere il confine tra legalità e illegalità.
Si può dire quindi che il mercato fa da sé le sue leggi e che, in questo contesto anarchico, la criminalità genera facilmente quantità sempre più alte di plusvalore in uno scenario planetario. Seguendo questo assunto, de Maillard enumera tutte le ragioni di inquietudine che il fenomeno suscita ed espone le difficoltà nel contrastarlo. Ma lascia anche aperta la speranza che sia possibile pensare alla politica come al "luogo" per costruire, anche se in tempi necessariamente lunghi, un nuovo ordine mondiale della legalità.

 

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