I.P.S.I.A. C.A. DALLA CHIESA – OMEGNA (VB)                           

 

 

 

 

 

 

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PianI   Offerta   Formativa

 

SI RIPORTANO IN QUESTA SEZIONE I SUNTI DEI PIANI PER L’OFFERTA FORMATIVA ELABORATI DAL COLLEGIO DOCENTI PER GLI ANNI SCOLASTICI 1999-2000 E 2000-2001 IN QUANTO CONTENENTI OGNUNO INFORMAZIONI BASILARI, E TRA LORO DIVERSE, PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA.

 

            P.O.F.   1999-2000

        

                         P.O.F.   2000-2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Piano  Offerta  Formativa

Per l’Anno Scolastico 1999-2000

ESTRATTO

 

 

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L’ISTITUTO

 

   DATI STATISTICI

Anno scolastico 1999/2000

Numero allievi: 354

Numero classi: 18, di cui una articolata

Numero corsi ordinari: 2 elettrici, 1 meccanici, 1 moda

Numero corsi sperimentali: nessuno

Numero docenti: 52

Numero unità personale ATA: 21

 

         SEDE CENTRALE

Numero allievi 207

Numero classi 11

Numero corsi ordinari 2

 

         SEDE SUCCURSALE

Numero allievi 147

Numero classi 7

Numero corsi ordinari 2

 

    L'ISTITUTO

          CENNI STORICI

La Scuola nasce nel 1966 come sezione coordinata dell'IPSIA C.T. Bellini di Novara. Nel 1982 l'Istituto ottiene l'autonomia e nel 1985 viene intitolato al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Fino al 1995 hanno funzionato i corsi di Operatore e Tecnico Elettrico - Elettronico e di Operatore e Tecnico Meccanico, dall'a.s. 1995/'96 vi si aggiunge quello per Operatore e Tecnico del Settore Abbigliamento e Moda.

 

          ORGANIZZAZIONE DEI CORSI

L'Istituto Professionale differisce ancora oggi dalle altre Scuole Superiori per la strutturazione del corso di studi su due livelli successivi. Gli allievi provenienti dalle Scuole Medie Inferiori si iscrivono a un corso detto "di qualifica", scegliendo immediatamente il settore di specializzazione (Elettrico - Elettronico, Meccanico - Termico, Abbigliamento e Moda); questo è suddiviso in un biennio con forti caratteristiche di uniformità tra le specializzazioni, date dalla presenza di un preponderante monte ore assegnato a materie di carattere generale, e in un monoennio di specializzazione. Al termine del terzo anno, attraverso l'Esame di Qualifica, gli studenti conseguono il Diploma di Qualifica Professionale e il titolo di Operatore.

E' prevista la possibilità della prosecuzione degli studi nel corso di post-qualifica, con il conseguimento, al termine del quinto anno e attraverso l'Esame di Stato, del titolo di Tecnico dell'Industria.

Al biennio di post qualifica è affiancato un corso detto di "terza area", della durata complessiva di 600 ore, di cui 200 in stages aziendali, progettato di anno in anno in base alle specifiche esigenze del mercato del lavoro e svolto in collaborazione con Enti esterni, quali i Centri per la Formazione Professionale autorizzati dalla Regione Piemonte. Tale corso, che si conclude di norma poco prima dell'Esame di Stato, fa conseguire agli studenti un ulteriore Diploma di Qualifica di secondo livello.

Allo stato attuale gli indirizzi Elettronico e Termico non risultano attivati, stante l'esiguo numero di allievi che vi richiedono l'iscrizione. Il campo delle tecnologie elettroniche è comunque ampiamente trattato nei programmi dell'indirizzo Elettrico.

 

           RISORSE MATERIALI

L'Istituto è dotato di un sufficiente numero di aule per le lezioni teoriche e di officine e laboratori per le esercitazioni pratiche degli allievi (officina elettrica, meccanica, macchine utensili, saldatura; laboratorio elettrotecnica, elettronica, fisica, biologia, tecnologia, meccanica, pneumatica e oleodinamica, sistemi automatici, modellistica e confezione, nonché vari laboratori di informatica).

 

          RISORSE UMANE

Il Corpo Docente è formato attualmente da circa sessanta insegnanti, di cui un terzo circa di ruolo. Sono inoltre in servizio: un Coordinatore Amministrativo, quattro Collaboratori Amministrativi, sei Collaboratori Tecnici, dieci Ausiliari.

 

          RISORSE FINANZIARIE

Sono costituite dai fondi assegnati di anno in anno dal M.P.I. sia in via ordinaria che a seguito di specifici progetti didattici. Vengono inoltre sfruttati, attraverso le convenzioni con i C.F.P., i finanziamenti stanziati dalla regione Piemonte per l'attuazione dei corsi integrati di terza area.

 

          RISORSE ESTERNE

L'Istituto ha in corso convenzioni con i Centri di Formazione Professionale di Borgomanero, Omegna e Verbania per lo svolgimento dei progetti integrati di Terza Area. Tali corsi permettono ai nostri allievi di conseguire una maggior preparazione specifica e quindi maggiori opportunità di un rapido inserimento nelle rispettive attività lavorative.

 

          CALENDARIO SCOLASTICO

Il calendario delle lezioni per il corrente a.s. prevede, in accordo con le direttive ministeriali, 200 giorni minimi di lezione per ogni classe.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato due giorni di sospensione dell'attività, il 06/12/1999, interfestivo, e l'08/03/2000, post festivo, per concedere agli allievi due brevi pause interquadrimestrali che favoriscano il recupero delle energie e diano loro la possibilità di recuperare il lavoro individuale eventualmente rimasto in arretrato.

 

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    UTENZA

          PROVENIENZA GEOGRAFICA (Bacino d'utenza)

·         Zona Cusio, con i Comuni di Omegna, Casale Corte Cerro, Gravellona Toce, Pettenasco, Armeno, Miasino, Orta, Ameno, Bolzano Novarese, Gozzano, San Maurizio d'Opaglio, Pogno, Pella, Madonna del Sasso, Arola, Cesara, Nonio, Quarna Sotto, Quarna Sopra, Germagno, Loreglia, Massiola, Valstrona

·         Zona Bassa Ossola, con i Comuni di Ornavasso, Anzola, Pieve Vergonte, Piedimulera, Vogogna, Premosello, Mergozzo

·         Zona Verbano, con i Comuni di Verbania, San Bernardino Verbano, Cambiasca, Miazzina, Intragna, Caprezzo, Aurano, Vignone, Arizzano, Bee, Premeno, Ghiffa, Oggebbio, Trarego Viggiona, Cannero, Cannobio, Cursolo Orasso, Finero, Gurro, Falmenta, Cavaglio Spoccia

·         Zona Vergante, con i Comuni di Baveno, Stresa, Gignese, Brovello Carpugnino, Belgirate, Lesa, Massino Visconti, Nebbiuno, Meina

·         Zona Borgomanerese, con i Comuni di Borgomanero, Briga Novarese, Maggiora, Invorio, Parruzzaro, Cressa, Fontaneto d'Agogna, Cureggio, Gargallo, Soriso, Oleggio Castello

 

          CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO

La zona è situata in territorio da collinare a montuoso, con presenza di grandi bacini lacustri. Tale situazione geografica determina una frammentazione dei centri abitati in molti piccoli nuclei sparsi nelle valli e lungo le sponde dei laghi, con conseguenti problemi di movimento che vincolano, a volte l’organizzazione dell’orario di lezione della scuola.

L’economia si basa sulla presenza di un fitto tessuto di aziende artigiane e di piccola e medie industrie manifatturiere, operanti principalmente nel settore metalmeccanico (rubinetteria, casalinghi), nonché di un gran numero di attività di terziario avanzato a servizio delle medesime.  Si segnala inoltre un settore turistico in forte espansione, mentre del tutto marginali sono le attività legate al settore primario.

 

          PROVENIENZA SOCIALE

Gli allievi dell'Istituto provenivano tradizionalmente da famiglie operaie o di piccoli artigiani. Negli ultimi anni, con la parificazione dei diplomi a quelli di tutte le altre scuole superiori si è notato un fenomeno di livellamento per cui i giovani che si iscrivono a questa scuola provengono ormai da nuclei di ogni estrazione sociale.

In genere si iscrivono agli Istituti Professionali ragazzi e ragazze maggiormente portarti all'apprendimento attraverso le attività pratiche, giovani desiderosi di affrontare un percorso di studi che li introduca in specifiche attività lavorative e che permetta loro un rapido inserimento nel mondo del lavoro, anche se in questi ultimi tempi la tendenza a completare il ciclo di studi sull'intero quinquennio è sempre più generalizzata.

 

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BISOGNI FORMATIVI

Si vogliono qui individuare, per grandi aree e a grandi linee, quali sono i concetti che si ritiene essenziale trasmettere agli allievi.

 

     Area della cultura generale (umanistica, storica e letteraria)

Il chiedersi cosa sia e cosa esprima la cultura e il concetto di cultura è la base di partenza di una riflessione che porti  ad un  progetto educativo adatto ai giovani che si avvicinano al nostro Istituto e che porteranno a termine, dopo una frequenza di un quinquennio, il corso di studi che li abiliterà alla professione.

Cultura non è solo il sapere, è anche il sapere, ma è altresì educazione, comportamento, regole, stare con gli altri, parlare e intervenire non a sproposito, a volte saper tacere.

 

     Area della cultura scientifica di base

Le abilità matematiche di base, le capacità logiche, una conoscenza generale delle leggi scientifiche (fisiche, chimiche, geologiche, biologiche) che governano l'intero universo sono indispensabili alla formazione di qualunque tecnico, oltre che di qualunque persona. E' impossibile affrontare il mondo d'oggi senza un pur minimo bagaglio di tali nozioni, soprattutto da parte di chi si prepara ad assumere ruoli che prevedano il coinvolgimento in scelte di forte impatto sull'ambiente, sia quello naturale che quello antropizzato del settore lavorativo.

 

     Corso Operatore Elettrico, Tecnico delle Industrie Elettriche

L'Operatore Elettrico è prima di tutto un elettricista installatore, specializzato sia nel campo dell'impiantistica civile che in quello industriale; è inoltre preparato a intervenire nel settore della piccola e media automazione. Pertanto deve conoscere le leggi fondamentali che stanno alla base del funzionamento dei circuiti, i materiali e i componenti da impiegarsi, le tecniche di installazione, di ricerca dei guasti, di riparazione e di manutenzione, la legislazione e le normative tecniche in materia di sicurezza.

Il Tecnico delle Industrie Elettriche ha una specializzazione che gli permette di operare a livello di quadro intermedio nei processi di progettazione degli impianti e degli automatismi, anche di medio-alta complessità, nell'organizzazione e  direzione dei lavori di installazione e manutenzione, nei procedimenti di certificazione e nello svolgimento delle pratiche autorizzative previste dalla Legge. Per svolgere tali mansioni deve possedere approfondite cognizioni in merito all'elettrotecnica generale e applicata alle macchine e agli impianti, all'elettronica industriale, alla teoria dell'automazione, all'informatica, sia generale che applicata al suo campo di specializzazione.

Entrambe le figure devono sapersi esprimere correttamente nel linguaggio tecnico, nonchè essere in grado di comprendere fogli di istruzioni e manuali redatti in lingua inglese.

 

     Corso Operatore Meccanico - Tecnico delle Industrie Meccaniche

Va premesso che gli allievi del corso Meccanico devono uscire forse più di altri dalle specifiche del loro settore allargando i propri orizzonti ed i propri interessi sia in campo culturale che scientifico. Questo in vista di un loro impegno nel mondo del lavoro che probabilmente sarà legato ad una estrema flessibilità, cioè alla possibilità di svolgere la propria professione in più direzioni.

In particolare gli allievi che frequentano il corso Meccanico al termine del ciclo di studi dovranno essere in grado di risolvere problemi e gestire situazioni tipiche dell'industria svolgendo sia compiti operativi sia, dove occorre, svolgendo ruoli di coordinamento e organizzazione nel settore produttivo.

Viste le richieste esterne dell'industria e dell'artigianato il corso ha per oggetto le problematiche tradizionali del settore viste attraverso le nuove tecnologie, gli strumenti informatici ormai entrati con sempre maggior peso nei processi produttivi e miranti a migliorare la qualità del lavoro intesa sia come miglioramento del prodotto finito ma anche come miglioramento della qualità della vita lavorativa. Un obiettivo quest'ultimo che specialmente nel settore meccanico ha fatto cambiare radicalmente il modo di operare degli addetti ai lavori.

Gli utenti saranno così chiamati ad apprendere l'uso delle macchine utensili tradizionali conoscendo ed usando le nuove tecnologie ad esse applicate.

E' perciò necessario che gli allievi abbiano un approccio sempre più approfondito con il Controllo Numerico Computerizzato, dovranno saper gestire automatismi di vario genere attraverso sistemi pneumatici, elettrici ed elettronici con l'uso di controllori a logica programmabile. Proprio in relazione ai bisogni formativi parecchio tempo sarà dedicato alla progettazione secondo le nuove tecnologie. In tal senso sono indirizzate le ore passate al computer per apprendere e gestire programmi CAD (disegno assistito dal computer) e programmi di progetto e produzione (CAD- CAM).

 

     Corso Operatore della Moda - Tecnico dell'Abbigliamento e della Moda

Gli allievi che frequentano il Corso Moda dell'Istituto Professionale scelgono questo indirizzo di studi per acquisire nel triennio di qualifica  le capacità di progettare e realizzare capi di abbigliamento classici e moderni seguendo i dettami della moda corrente.

Nel biennio finale aspirano a diventare dei tecnici in grado di operare in ogni fase del ciclo di progettazione-produzione aziendale ed in grado di utilizzare con competenza la strumentazione computerizzata avvalendosi di cognizioni acquisite sia durante il corso di post-qualifica sia nell'ambito del corso di formazione professionale.

La scelta del corso di studi è dunque motivata dalla necessità di acquisire competenze tecniche specifiche ed immediatamente utilizzabili nell'ambito lavorativo e finalizzate alla soddisfazione delle richieste del mercato, dei laboratori artigianali e della piccola e media industria.

 

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METODOLOGIA DIDATTICA

Si vogliono qui descrivere per grandi linee le metodologie didattiche adottate, suddivise per macroaree, rimandando per maggiori dettagli alle programmazioni di dettaglio per materia e per settori, depositate agli atti dell'Istituto.

 

    Caratteri generali dell'offerta formativa (contratto formativo)

Gli allievi che frequentano l'I.P.S.I.A. C.A. Dalla Chiesa possono contare sui seguenti aspetti caratterizzanti l'offerta formativa.

-a)Il passaggio dalla terza media al primo anno dell'istituto superiore e dal triennio al biennio post qualifica avviene secondo modalità che  valorizzano le esperienze acquisite e consentono un inserimento graduale.

-b)Le attività didattiche in generale ed i contenuti dell'insegnamento sono adeguati alle loro esigenze culturali professionali e umane ed a quelle del mercato del lavoro.

-c)Il clima generale all'interno dell'Istituto è improntato al rispetto reciproco, ad una costante e completa disponibilità all'ascolto e a una volontà senza riserve di risolvere i problemi anche personali degli allievi.

-d)Le verifiche scritte ed orali sono distribuite in modo razionale ed omogeneo durante tutto l'anno scolastico; i compiti a casa  o più in generale il carico di lavoro è equilibrato e distribuito.

-e)gli insegnanti si impegnano ad usare tutti gli strumenti didattici disponibili per rendere più semplice l'apprendimento.

-f)gli insegnanti si impegnano a dare una informazione preventiva chiara ed accurata in merito ai contenuti, allo svolgimento del proprio corso, alle modalità di insegnamento e valutazione, alle dotazioni del corso, alle opportunità di sostegno e recupero.

-g)gli insegnanti si impegnano a dare informazioni regolari sui risultati delle verifiche e sull'andamento dei risultati scolastici.

-h)gli insegnanti si impegnano a dare aiuto e supporto in caso di difficoltà di apprendimento o situazioni di handicap, compatibilmente con le risorse dell'istituto e con le disponibilità esterne.

 

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IL PROBLEMA DELLA DISPERSIONE

Dall'analisi dei dati relativi alla dispersione scolastica per gli anni scolastici 95/96, 96/97, 97/98 emerge che la percentuale degli allievi complessivamente NON PROMOSSI, RITIRATI, NON AMMESSI AGLI ESAMI risulta rispettivamente:

a.s. 95/96 ---- 14,7%

a.s. 96/97 ---- 24,5%

a.s. 97/98 ---- 28,1%

   L’andamento della dispersione e’ da considerarsi preoccupante e deve costringere il corpo docente ad un ripensamento circa i contenuti proposti, i metodi d’insegnamento e la necessità di un aggiornamento che pongano la scuola in grado di affrontare adeguatamente il problema.

   Nell'Istituto sono state attivate negli ultimi anni diverse commissioni di lavoro con lo scopo di individuare iniziative atte a contenere la dispersione scolastica; si sono sviluppati alcuni progetti settoriali, ma i risultati raggiunti si possono soltanto definire deludenti.

   Si tratta pertanto di mettere in discussione le attività curriculari svolte nelle varie discipline per superare la separazione che spesso si riscontra fra le varie materie e orientarsi verso la proposta di un sapere unitario.

   Esso deve prendere spunto dalla condizione socio - culturale degli allievi coinvolgendoli attivamente nel dialogo educativo che deve fondarsi sugli interessi e sulle condizioni di base che presenta ogni allievo, permettendogli il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. E’ fondamentale quindi operare delle scelte che mirino essenzialmente alla crescita socio - culturale degli allievi anche alla luce dell’estensione dell’obbligo scolastico fino a 16 anni. Devono quindi essere rimossi schemi e metodi che possono essere ragione d’esclusione e d’emarginazione di fasce sempre più consistenti di studenti.

   E’ noto che l’Istituto Professionale rappresenta uno degli ultimi collegamenti alle istituzioni scolastiche da parte dei giovani e quindi la loro esclusione andrebbe ad incrementare la già preoccupante area d’emarginazione sociale e dal lavoro, perciò non si può accettare una situazione di così consistente dispersione scolastica.

Uno degli elementi che riteniamo porti alla disaffezione scolastica è senz'altro l’eccessiva preoccupazione per la valutazione, che può diventare parossistica e fuorviante, specie in particolari periodi dell'anno scolastico e per le materie a minor carico orario, a discapito della ricerca degli strumenti psicopedagogici che possano favorire lo sviluppo delle competenze e delle capacità degli allievi 

 

   PROPOSTE

   L’attività curriculare deve fondarsi su un rapporto continuo e interdisciplinare tra materie teoriche e pratiche con particolare considerazione per le nuove tecnologie informatiche. L’apprendimento deve fondarsi su metodiche induttive sperimentali mediante le quali gli allievi possono essere più coinvolti e partecipi.

   Le discipline di carattere culturale e quelle d’indirizzo devono assumere carattere d’unitarietà; ciò potrebbe avvenire agevolmente se la messa in discussione dei programmi e dei contenuti delle diverse materie partissero da un legame stretto e continuo con il territorio. Dalla storia, dalla cultura tradizionale, dallo sviluppo economico e produttivo della zona in cui la scuola è collocata si possono trarre importanti elementi utili per l’innovazione dei contenuti scolastici.

   Per quanto attiene le discipline d’indirizzo, si rileva la necessità di espandere lo spazio relativo all’area tecnico-pratica, intesa come luogo d’apprendimento induttivo molto importante per contenere la dispersione scolastica. Essa deve essere coordinata con le discipline scientifiche e tecniche che possono così consentire un approccio completo ed unitario ai problemi.

   Le espansioni didattiche, così come attualmente congegnate, devono essere superate in quanto hanno finora consentito solo un approccio parziale e frammentario alla realtà economica e produttiva. Bisogna invece costruire dei rapporti continui e proficui con realtà tecnologiche e produttive presenti sul territorio.

   La predisposizione dei programmi disciplinari non deve quindi prescindere da un’attenta considerazione delle predette realtà.

 

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   PROGETTI ORIENTATI ALLA LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA

 

          PROGETTO N. 1: UTILIZZO A FINI ENERGETICI DELLE ACQUE DEL TORRENTE STRONA IERI, OGGI E DOMANI

      OGGETTO

   Progetto preliminare di un lavoro di ricerca da svolgersi all'interno dell'area di approfondimento da parte degli allievi delle classi seconde e terze di indirizzo Elettrico nell'anno scolastico 1998/'99.

      PREMESSE

   Il presente progetto nasce dalle seguenti considerazioni:

1 - E' importante, così come recentemente evidenziatosi in Collegio Docenti, che gli allievi delle classi seconde e terze dedichino le lezioni di terza area (approfondimento e recupero) a temi che, pur differenziandosi da quelli svolti durante le lezioni curricolari, rispecchino la specializzazione da essi scelta e riescano ad apportare alle loro conoscenze un "valore aggiunto" tanto nel campo scientifico - tecnologico quanto in quello umanistico e sociale.

2 - Le acque dello Strona e di vari suoi affluenti sono state utilizzate fin dall'antichità per la produzione  di energia, prima meccanica e, dagli ultimi decenni del secolo scorso, elettrica per alimentare gli opifici della locale  industria manifatturiera. Innumerevoli sono state le piccole centrali disseminate lungo il suo corso, tanto nell'alta valle - la Valle Strona vera e propria, a monte di Omegna - quanto lungo la Corcera, tra Omegna e Gravellona. Parecchie di tali installazioni sono cadute in disuso negli ultimi decenni, ma molte altre sono tuttora in funzione, dopo essere state fatte oggetto di interventi di recupero o ammodernamento da parte dell'Enel o di privati.

3 - La presenza degli impianti idroelettrici sopra ricordati permette di sviluppare un  lavoro di ricerca ad ampio raggio, puntando a temi tecnici (sfruttamento dei salti d'acqua, opere di presa, derivazione e convogliamento, turbine, generatori elettrici, trasformatori, linee di trasporto), architettonici (tipologia degli edifici, materiali impiegati), storici (sviluppo del sistema industriale locale), economico - sociale (impatto dell'industrializzazione sull'economia tradizionale, trasformazioni sociali e culturali), geografico e naturalistico - ambientale (impatto degli impianti sull'ambiente fluviale).

   Per semplicità la parte di ricerca da svolgersi direttamente sul territorio potrebbe limitarsi, almeno inizialmente, alle installazioni situate nei territori di Omegna, Casale Corte Cerro e Gravellona Toce, tutte facilmente raggiungibili dalla succursale di Crusinallo con brevi percorsi a piedi o con sfruttando i mezzi pubblici.

      FINALITA'

1 - Portare gli allievi a conoscere direttamente un lembo del territorio circostante la scuola nei suoi aspetti  geografici, naturalistici e storico - tradizionali, nonché una  parte importante della storia recente di questa zona, in linea con le ultime indicazioni ministeriali in materia.

2 - Facilitare agli allievi lo studio di una parte fondamentale del programma delle materie di indirizzo.

      PREREQUISITI

1 - Conoscenza di alcune linee generali di storia e geografia locale

2 - Conoscenza di base (a livello descrittivo) delle tecniche di produzione idroelettrica (centrali a serbatoio e ad acqua fluente, principali componenti degli impianti)

2 - Conoscenza delle tecniche di informatiche di base per l'elaborazione di testi mediante word processor

      METODOLOGIA

1 - Individuazione degli impianti con ricerca cartografica e sopralluoghi diretti.

2 - Raccolta, bibliografica e/o sul campo, mediante rilievi e interviste, del maggior numero possibile di informazioni riguardanti le installazioni, la loro utilizzazione, l'importanza, il periodo di costruzione e funzionamento etc.

3 - Rilievo diretto della consistenza e dello stato dei singoli impianti, con catalogazione di: tipi di ambiente naturale attraversato, caratteri architettonici degli insediamenti, tipologie tecniche, particolarità.

4 - Produzione di materiale illustrativo comprendente: cartografia, descrizioni tecniche, storiche, ambientali e paesaggistiche, documentazione fotografica. Detto materiale potrebbe  costituire oggetto di  relazione interdisciplinare all'esame di qualifica (classi terze) e formare la base su cui sviluppare una  serie di tesine per il successivo esame di maturità.

5 - Presentazione del lavoro svolto mediante convegno di studi da tenersi a fine anno scolastico con l'intervento di esperti esterni e con l'appoggio di organizzazioni di settore.

   Nei successivi anni scolastici il lavoro potrebbe essere periodicamente ripreso in modo da essere sottoposto a revisione, nonché per completare progressivamente la raccolta di informazioni e migliorare la documentazione esistente.

      MODALITA' ORGANIZZATIVE

   Affinché il lavoro risulti proficuo occorre che venga suddiviso in fasi, come individuate al punto precedente, e opportunamente ripartito tra gruppi comprendenti tre o quattro allievi, coordinati ciascuno da almeno due insegnanti, almeno per le fasi che prevedano attività esterne alla scuola.

   Il progetto sarà articolato sui primi tre anni, biennio e monoennio, e coinvolgerá la maggior parte delle discipline dell'area comune degli indirizzi MECCANICI, ELETTRICI, ABIGLIAMENTO E MODA.

   Saranno utilizzate, come base, le quattro ore settimanali di approfondimento e in un secondo tempo in funzione delle esigenze progettuali, potrà essere deliberata dai C.d.C una sospensione delle attività didattiche per un ulteriore sviluppo dei progetti, preferibilmente verso la fine del primo quadrimestre.

      MATERIALI OCCORRENTI

- cartografie catastali delle zone interessate 1:1000, 1:2000

- carta tecnica regionale 1:10.000

- tavolette IGM 1:25.000

- carta turistica Kompass 1:50.000

- una quantità "minima" di pubblicazioni (libri, opuscoli e riviste) riguardanti il territorio interessato

- pellicole fotografiche

- floppy disks 3" 1/2 HD

- fogli di acetato fotocopiabili per lavagne luminose e per ink jet printers

- carta bianca e colorata per stampanti

- materiali per rilegatura (dorsini, copertine opache e trasparenti)

      RISORSE MATERIALI

- laboratori di informatica

- apparecchiature fotografiche

- fotocopiatrice

      RISORSE UMANE

   Lo svolgimento del progetto dovrebbe essere seguito da insegnanti dell'area culturale (storia, scienze naturali, economia) e dell'area tecnica (tecnica professionale, esercitazioni pratiche). Sarebbe bene che il coordinamento dell'intero lavoro  fosse affidato ad un insegnante con conoscenze ed esperienza di lavoro in entrambi i macrosettori.

 

          PROGETTO N. 2: MOTIVAZIONE 2000

Alcune proposte per aumentare la motivazione allo studio degli allievi del primo anno, dall'anno scolastico 2000/01

      MOTIVARE I GENITORI

Convocazione degli alunni accompagnati dai propri genitori alla presenza del Consiglio di Classe o di alcuni docenti, al fine di spiegare i diritti/doveri sia degli alunni sia degli insegnanti, nonché la programmazione didattica (obiettivi, contenuti, mezzi, tempi d'attuazione)

Periodo: entro la fine di Settembre

      ANAMNESI

Compilazione di un questionario da parte della famiglia per capire le motivazioni che hanno portato all'iscrizione del proprio figlio al nostro Istituto

Periodo: all'atto dell iscrizione all Istituto

      MOTIVARE GLI ALLIEVI

Si dovrebbe, già da quest'anno, individuare 1 o 2 insegnanti di ruolo e titolari che s'impegnino (incentivandoli) a "culturizzarsi" sulle modalità della motivazione allo studio, in modo da tenere un corso agli allievi Con modalità (al mattino, al pomeriggio, durante l'orario provvisorio, una classe per volta, 2-3 classi insieme, etc..) e periodicità (per una settimana mensilmente, ogni 2-3 mesi, etc... ) da stabilire.

      IMPARARE A STUDIARE

Breve corso sul metodo per studiare (vedi allegato)

Periodo:  entro la fine di Settembre ed alla fine del I° quadrimestre

      EX-ALLIEVI

Invitare periodicamente ex-allievi che portino la loro testimonianza sul mondo del lavoro

Periodo: ogni 2 mesi

      PREMI

Incentivi a chi si promuove anche con la media del 7: libri, materiale didattico, partecipazione a degli stage, segnalazione alle ditte della zona

      UN METODO PER STUDIARE

DESTINATARI: le classi prime

DURATA:  max 7 ore per ogni classe

ATTIVITA' E STRUMENTI: schede, esercizi e tests

OBIETTIVO:  una proposta sul come e perchè studiare

Il corso sarà suddiviso in 5 parti:

1) PERCHE' IMPARARE: lo scopo e di scoprire le motivazioni vere e profonde dell'apprendimento.

2) LE BASI DELLO STUDIO: indicazioni su come e perchè‚ è necessario allenare l'attenzione e la motivazione.

3) OPERAZIONI PER STUDIARE: analisi sulle operazione che comprendono il metodo di studio (apprendere, comprendere, riprendere, intraprendere)

4) ABILITA' E STRUMENTI: proposte su come studiare i testi, memorizzare le informazioni, rielaborare i dati, prendere appunti, partecipare alle lezioni.

5) STILE STUDENTE: suggerimenti su come pianificare il proprio tempo e le proprie attività, come imparare dall'errore.

Su ogni parte del corso, lo studente riceverà un pro-memoria da utilizzare durante l'anno scolastico.

Assistenza di 1 ora alla settimana per tutto l'anno per dubbi, problemi, approfondimenti.

 

          PROGETTO N. 3: VIDEOINTEGRAZIONE H

OGGETTO

Sperimentazione dell’utilizzo delle apparecchiature video per l’integrazione dei portatori di handicap.

                PREMESSE

Non poche sperimentazioni sull’utilizzo di apparecchiature audiovisive per interventi didattici hanno dimostrato la validità di questi mezzi ai fini della crescita formativa dei ragazzi. Il loro impiego è trasversale a tutte le discipline e perciò ben si presta ad attività di sostegno. E’ importante inoltre che i ragazzi percepiscano la valenza di una comunicazione multipla, fatta di linguaggi iconici, sonori, verbali e d'ambiente.

L’uso della videocamera permette di realizzare talk-show, riprese libere, registrazioni di spettacoli teatrali o avvenimenti scolastici, documenti di esperimenti in laboratorio, osservazioni naturalistiche o dimostrazioni; oppure ancora, con un minimo lavoro di post-produzione, audiovisivi didattici, decostruzione o produzione di spot, video musicali.

                FINALITA’

-         Integrare il portatore di handicap nel gruppo-classe mediante metodologie e contenuti semplici e intuitivi, ma che comportino attività di problem solving;

-         Far ri-conoscere la propria immagine (voce, volto, modo di camminare) in un clima di fiducia e non giudicante, volgendosi al miglioramento dell’autostima;

-         Smuovere la rigidità che il ragazzo “difficile” ha nel rapporto con gli altri.

PREREQUISITI

-         sufficiente capacità di maneggiare la videocamera

-         capacità minima di ordinare in sequenze secondo un criterio

-         conoscenza precisa delle scansioni temporali (secondi, minuti, ore).

                METODOLOGIA

La sperimentazione con la videocamera prevede due lavori ben distinti :

I: intervista (ore 4)

-         breve intervista (su domande predisposte dal docente di sostegno) a ciascun allievo da parte di un compagno-intervistatore; le scene verranno riprese con la videocamera da altri allievi.

-         visionatura del filmato da parte dell'intero gruppo-classe

-         partecipazione delle impressioni dei singoli mediante discussione in classe (oppure stesura di elaborati scritti individuali)

II: creazione di 4 lezioni audiovisive (ore

-         divisione della classe in 4 gruppi

-         ogni gruppo si occupa di 1 materia curricolare e ne sceglie un argomento consigliandosi con l'insegnante

-         i componenti del gruppo si preparano individualmente sull'argomento così da preparare una parte di lezione

-         il gruppo si ritrova per armonizzare e mettere in sequenza le parti preparate individualmente; ne esce una lezione di circa 50 minuti

-         i componenti del gruppo registrano la lezione con la videocamera (tutti devono apparire in video)

-         Le videocassette così preparate verranno presentate all'intero gruppo-classe.

                MATERIALI E RISORSE MATERIALI

-         videocassette per telecamera VHS-C

-         videocassette VHS

-         fotocopiatore

-         videocamera

-         2 videoregistratori

-         1 televisore

-         1 monitor

-         cavi di collegamento

RISORSE UMANE

Docenti di sostegno e docenti delle classi con portatori di handicap, impiegati per un totale di 8 ore per classe.

 

          PROGETTO N. 4: CORSO DI FOTOGRAFIA

                OGGETTO

Prosecuzione del corso di fotografia per gli iscritti nell’a.s.1998/99 e introduzione alla fotografia per i nuovi iscritti.

                OBIETTIVI

-         Saper fotografare discretamente

-         saper valutare esteticamente la fotografia

-         saper stampare in B/N.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

2 Ore iniziali verranno dedicate al ripasso in camera oscura per i partecipanti del corso a.s.1998/99, così da preparare dei tutor per i nuovi iscritti.

4 Ore saranno utilizzate per 2 uscite sul territorio con le apparecchiature fotografiche.

8 Ore serviranno per lezioni frontali e per la stampa in camera oscura.

Nelle 2 ore conclusive verrà invitato un fotografo professionista per illustrare le novità della fotografia digitale.

Non si esclude un proseguimento con ulteriore utilizzo della camera oscura, nel caso in cui gli allievi desiderino stampare pellicole personalmente.

                MATERIALI E RISORSE MATERIALI

-         Pellicole B/N e colore

-         liquidi per stampa

-         carta per stampa

-         apparecchi fotografici

-         attrezzatura per camera oscura.

QUANTIFICAZIONE ORARIA

8 Lezioni di ore 2 ciascuna per un totale di 16 ore da effettuarsi con cadenza quindicinale nel periodo gennaio-aprile 2000. Numero massimo di 25 partecipanti.

 

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LE FIGURE DI GESTIONE DELLA SCUOLA

   FIGURE OBBIETTIVO FUNZIONALI AL P.O.F.

      DOCENTI

AREA 1: gestione del piano dell'offerta formativa, sostegno al lavoro dei docenti, interventi e servizi per gli studenti

a) coordinamento delle attività di piano

b) coordinamento della progettazione curricolare

c) valutazione delle attività del piano

d) coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie

e) analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento

f) accoglienza dei nuovi docenti

g) produzione, raccolta e catalogazione dei materiali didattici, cura della documentazione educativa

h) coordinamento dell'attività di tutotraggio connessa alla formazione universitaria dei docenti

i) coordinamento delle attività extracurricolari

j) coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero

A detta area verrà destinato un docente appartenente all'area della cultura generale (lettere, diritto, lingue straniere, religione), dell'area scientifica (matematica, scienze naturali, fisica) o tecnica

 

AREA 2: realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti e istitutzioni esterne alla scuola.

a) coordinamento dell'utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca

b) coordinamento dei rapporti con enti pubblici o Aziende, anche per la realizzazione di stage formativi

c) organizzazione e coordinamento delle attività di scuola - lavoro e di stage formativi

d) analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento

e) coordinamento e gestione delle attività di continuità, orientamento e tutoraggio degli allievi

A detta area verrà destinato un docente (teorico o tecnico - pratico) appartenente all'area tecnica, possibilmente in possesso di cognizioni relative a tutti i tre indirizzi di specializzazione presenti in Istituto.

 

   FIGURE DELEGATE

      COORDINATORE DEL GRUPPO MATERIE

Il gruppo materie deve:

·         produrre unità didattiche e materiale da utilizzare in classe

·         preparare verifiche e definire criteri comuni di valutazione

·         raccogliere e archiviare sistematicamente il materiale prodotto e selezionato da riviste

·         verificare e valutare i propri lavori

      COORDINATORE DEI GRUPPI DI INDIRIZZO

Uno per il triennio e un altro per il biennio. Devono:

·         programmare la somministrazione di un certo numero di prove interdisciplinari sulla falsariga della terza prova introdotta dal nuovo Esame di Stato

·         confronto e coordinamento tra le materie di indirizzo

·         verifica e valutazione di iniziative e lavori del gruppo

·         formulazione di richieste relative al piano acquisti

      DELEGATO DI CLASSE

Ha essenzialmente funzioni di collegamento tra allievi e corpo insegnante e tra quest'ultimo e il consiglio di presidenza, inoltre svolgerà un compito di coordinamento tra i docenti della stessa classe per quanto riguarda gli aspetti comuni e gli obbiettivi trasversali adottati dal consiglio di classe.

Deve:

·         tenere i primi contatti con le famiglie

·         coordinare i lavori del consiglio di classe in assenza del dirigente

·         informare il consiglio e la presidenza di eventuali avvenimenti anomali riguardanti i singoli allievi o l'intera classe

      DELEGATO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Composizione del gruppo di lavoro

Capo servizio: il Preside

Referenti: coordinatore responsabile, delegati per settore (meccanico, elettrico, abbigliamento moda, personale A.T.A., terza area, salute, rappresentanti sindacali interni, esperti esterni secondo necessita'

Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:

·       all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrita' degli ambienti di lavoro sulle basi della normativa vigente.

·       ad elaborare, per quanto di sua competenza, le misure preventive e protettive e ai controlli di tali misure

·       alla stesura e verifica del piano di evacuazione

·       alla verifica della presenza dei dispositivi antincendio

·       alla verifica periodica dei dispositivi di protezione delle persone dal punto di vista elettrico (interruttori differenziali)

·       alla verifica periodica delle vie di fuga

·       a proporre programmi di informazione al personale ed all'utenza.

·       ad effettuare almeno una volta all'anno una prova di evacuazione simulata

·       a dare lettura del piano di evacuazione e comportamenti da tenere in caso di calamita'

·       a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza.

·       a indire almeno due volte all'anno una riunione a cui partecipano: il Preside, i responsabili del servizio prevenzione e protezione, il referente alla salute, i componenti della commissione prevenzione e protezione, i responsabili di reparto, i rappresentanti sindacali interni. Nel corso della riunione, che avrà luogo anche in occasione di variazioni dei fattori di rischio o all'introduzione di nuove tecnologie verranno affidati i vari compiti di vigilanza e controllo.

·       a individuare le misure intese ad evitare l'insorgere di un incendio e a limitarne i rischi in caso questo avvenga.

·       A individuare i metodi di controllo e di manutenzione, in collaborazione con gli enti preposti, delle attrezzature antincendio.

·       A fissare i criteri di gestione delle emergenze, in collaborazione con il Corpo Nazionale VV.F.

      DELEGATO AL SERVIZIO PRONTO SOCCORSO

Il preside provvede direttamente ai rapporti con i servizi esterni, o designa una o più persone a ciò preposte

Il preside, o il delegato, provvede alla presenza sui luoghi di lavoro delle attrezzature minime di pronto soccorso e alla formazione di persone con una minima competenza in materia, in collaborazione con le strutture pubbliche locali (ASL).

      RESPONSABILI DEI CORSI DI TERZA AREA

(n. 1 per ogni settore di specializzazione)

Loro compiti sono:

·       Individuazione degli Enti esterni di riferimento (C.F.P.); ogni successiva voce dovrà intendersi svolta in stretta collaborazione con tali Enti.

·       Studio delle richieste di formazione provenienti dal mercato del lavoro.

·       Individuazione delle figure professionali da formare.

·       Predisposizione delle convenzioni tra Istituto ed Enti esterni.

·       Predisposizione del piano di studi a livello di macro e micio programmazione.

·       Individuazione delle competenze, interne all'Istituto, spendibili in docenze o altro tipo di mansioni (Collaboratori Tecnici, Collaboratori Amministrativi, Ausiliari etc.).

·       Individuazione delle risorse materiali dell'Istituto spendibili nei progetti (attrezzature, laboratori, aule etc.).

·       Mantenimento di stretti e continui contatti tra i gruppi di lavoro interni ed esterni.

·       Individuazione aziende per tirocini.

      RESPONSDABILI PER I RAPPORTI CON LA SCUOLA MEDIA INFERIORE

Loro compiti sono:

·       Predisposizione materiale illustrativo (pieghevoli, manifesti, multimediali, pagine internet etc.) dell'Istituto e dei corsi.

·       Predisposizione e continuo aggiornamento elenco scuole medie che mandano normalmente iscritti all'Istituto.

·       Individuazione delle strategie di "propaganda"

·       Contatti con le scuole medie per fissare gli appuntamenti e le modalità di presentazione dell'Istituto.

·       Organizzazione e coordinamento del gruppo dei "presentatori".

·       Verifica dei risultati raggiunti e analisi dei trend delle iscrizioni.

·       Studio, organizzazione e coordinamento di interventi diversi di presentazione dell'Istituto al suo esterno (fiere, mostre, convegni, dibattiti).

      RESPONSABILI PER I VIAGGI D’ISTRUZIONE E LE ESPANSIONI DIDATTICHE

Viaggi d'istruzione e visite didattiche sono organizzate dalla scuola attraverso un addetto o una commissione che si occupa di tutte le procedure riguardanti la realizzazione in accordo con quanto stabilito da Consigli di classe, Collegio Docenti, Giunta Esecutiva e Consiglio d'Istituto.

In entrambe i casi si procede secondo le seguenti linee generali.

               VIAGGI D'ISTRUZIONE

I viaggi d'istruzione (o più comunemente gite scolastiche) vengono organizzate dalla Scuola su proposta degli insegnanti o degli allievi. Il Viaggio d'istruzione va motivato dal Consiglio di Classe che ne valuterà la realizzazione considerando sia l'aspetto di socializzazione tra gli allievi sia l'aspetto inerente il collegamento con l'attività didattica svolta nella scuola e le opportunità offerte. Le condizioni affinchè venga approvato un viaggio d'istruzione sono le seguenti:

A) Risultino insegnanti accompagnatori in numero di almeno uno ogni 8 o 9 allievi salvo casi particolari in cui il numero di docenti può essere ridotto o aumentato

B) Al viaggio partecipi almeno i 2/3 degli allievi della classe

C) Almeno uno degli insegnanti accompagnatori sia un insegnante della classe stessa

La scuola organizza il viaggio avvalendosi eventualmente del supporto di organizzazioni esterne, sia per il trasporto che per il soggiorno.

La Scuola, attraverso il Dirigente Scolastico, gli organi collegiali ed il Consiglio d'Istituto, sentito il parere degli insegnanti accompagnatori può in qualsiasi momento e a sua discrezione confermare o annullare i viaggi proposti.

Al termine del viaggio il docente capo gruppo è tenuto a segnalare al Dirigente Scolastico eventuali comportamenti anomali di cui sono stati protagonisti allievi o personale anche esterno alla scuola con cui si è venuti in relazione.

               ESPANSIONI DIDATTICHE

Le espansioni didattiche vengono organizzate dalla scuola per offrire opportunità agli allievi di visitare industrie, ditte, artigiani, mostre, manifestazioni di vario genere, fiere, spettacoli e quant'altro possa rappresentare un arricchimento del bagaglio culturale, scientifico, tecnico-pratico degli allievi dell'istituto.

L'espansione didattica va proposta dal Consiglio di ogni Classe oppure direttamente dal Collegio Docenti. In tal caso il Consiglio di Classe ne valuterà eventualmente la realizzazione considerandone l'aspetto inerente il collegamento con l'attività didattica svolta a scuola.

Le condizioni affinché venga approvata una espansione didattica sono le seguenti:

A) Risulti un insegnante accompagnatore ogni 8 o 9 allievi salvo casi particolari in cui il numero di docenti può essere ridotto o aumentato.

B) Alla visita deve partecipare obbligatoriamente tutta la classe in oggetto.

C) Almeno uno degli insegnanti accompagnatori sia un insegnante della classe stessa

La scuola organizza la visita avvalendosi eventualmente del supporto di organizzazioni esterne sia per il trasporto che per il soggiorno.

La Scuola attraverso il Dirigente Scolastico, gli organi collegiali ed il Consiglio d'Istituto, sentito il parere degli insegnanti accompagnatori può in qualsiasi momento e a sua discrezione confermare o annullare le visite proposte.

Al termine della visita il docente capo gruppo è tenuto a segnalare al Dirigente Scolastico eventuali comportamenti anomali di cui sono stati protagonisti allievi o personale anche esterno alla scuola.

 

- O -

 

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Hanno partecipato alla stesura del presente documento i proff. Calogero Alongi, Emanuela Bevilacqua, Antonio Bianco, Massimo M. Bonini, Giuseppe Gui, Massimo Masciaga, Natalia Montinaro, Marco Rampone, Giorgio Rava, Massimo Romani, Raffaella Tredici.

 

 

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Piano  Offerta  Formativa

Per l’Anno Scolastico 2000-2001

ESTRATTO

 

                                                                                                                             Torna ad inizio pagina

 

·        CHI SIAMO

·        I NOSTRI OBIETTIVI

·        CHE COSA OFFRIAMO

·        RESPONSABILITA’ E DECISIONI

·        I PROGETTI

·        IL CONTRATTO FORMATIVO

·        LA VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI

 

 

PREMESSA

 

CHE COS’È IL PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica, è il documento che definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall’Istituto e sul quale si fonda l’impegno educativo - didattico della comunità scolastica.

 

Il P. O. F. è, quindi, un documento di:

·         Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale;

·         Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale;

·         Progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed arricchire l’offerta formativa aprendo la comunità scolastica all’utenza ed agli enti locali;

·         Identità dell’istituto che definisce il quadro delle scelte  e delle finalità di politica scolastica;

·         Riferimento che regola la vita interna dell’istituto ed organizza le proprie risorse  di organici, attrezzature e spazi;

·         Impegno di cui l’istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell’utenza e del territorio.

 

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CHI SIAMO

L’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore costituisce una Comunità Scolastica  che si propone la formazione  intellettuale, morale, fisica e professionale dei giovani, ispirando l’attività educativa ai principi democratici della Costituzione Repubblicana.

Il Consiglio di Istituto ha il compito di favorire, con le forme ed i mezzi consentiti, l’attuazione concreta del diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione di tutti gli ostacoli di carattere economico, sociale, culturale e ambientale.

Il Collegio dei Docenti adotta  tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace l’azione didattica specie nei confronti degli studenti in difficoltà.

Tuttavia, il rifiuto della emarginazione sociale non deve comunque tramutarsi in una degradazione della formazione dei giovani : l’impegno deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun automatismo può assicurare la prosecuzione degli studi.

 

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QUALI SONO GLI OBIETTIVI

L’Istituto, principalmente, svolge un’azione diretta a promuovere negli studenti, congiuntamente alla acquisizione di solide basi culturali, scientifiche, giuridiche e tecnico economiche, di capacità espressive ed operative, di spirito critico e di gusto estetico, una salda coscienza civica ed europeista al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e di tolleranza con tutti i popoli del  mondo.

L’Istituto si  propone, inoltre, di :

·         aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico, gemellaggi o partnership con scuole di altri Paesi europei ed extraeuropei e viaggi di istruzione e di studio all’estero;

·         educare, in continua collaborazione con tutte le altre componenti, gli studenti all’autogoverno e all’esercizio della democrazia, promovendo la loro partecipazione attiva alla vita della scuola quali soggetti del rapporto educativo;

·         sviluppare  una coscienza ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del rispetto per le risorse naturalistiche ed umane da difendere, stimolando in quest’ottica un “progetto giovani” che tenda a promuovere il protagonismo dei giovani nello sviluppo dei valori umani, naturali e sociali, eviti e prevenga le forme di devianza e di malessere;

·         fare  opera di prevenzione, tramite i suoi strumenti conoscitivi, nei confronti della droga, dell’Aids, dell’alcolismo e del tabagismo. Nel ribadire il divieto di fumo, secondo le vigenti disposizioni di legge, tutte le componenti della scuola si devono impegnare in una conseguente opera di prevenzione educativa;

·         incoraggiare l’attività sportiva degli alunni nelle sue varie manifestazioni;

·         partecipare ai problemi della società in cui è inserito : perciò promuove rapporti programmati con gli enti locali ed il mondo della cultura e del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di esperienze;

·         porsi i problemi dell’orientamento e degli sbocchi occupazionali dei propri studenti, valendosi anche di rapporti col mondo universitario e del lavoro;

·         promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l’aggiornamento dei metodi e dei contenuti culturali che costituiscono un impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma collegiale che individuale. In tale prospettiva, ogni classe è una comunità di lavoro e di  ricerca individuale e collettiva  degli alunni guidati dagli insegnanti, nel pieno rispetto della personalità di ciascuno;

·         Improntare i rapporti tra docenti e discenti, come pure tra tutte le altre componenti della Comunità Scolastica, al colloquio ed alla collaborazione in un piano di  pari dignità e rispetto.

 

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CHE COSA OFFRIAMO

L’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “ C.A. Dalla Chiesa, offre la possibilità di scegliere tra tre indirizzi di studi diversi:

·         Meccanico

·         Elettrico

·         Abbigliamento e Moda

Tutti e tre  i corsi di studi sono suddivisi su due livelli successivi. Gli allievi provenienti dalle Scuole Medie Inferiori si inscrivono a un corso detto "di qualifica" suddiviso in un biennio con forti caratteristiche di uniformità tra le specializzazioni, date dalla presenza di un preponderante monte ore assegnato a materie di carattere generale, e in un monoennio di specializzazione. Al termine del terzo anno, attraverso l'Esame di Qualifica, gli studenti conseguono il Diploma di Qualifica Professionale e il titolo di Operatore.

E' prevista la possibilità della prosecuzione degli studi nel corso di post-qualifica, con il conseguimento, al termine del quinto anno e attraverso l'Esame di Stato, del titolo di Tecnico dell'Industria.

Al biennio di post qualifica è affiancato un corso detto di "terza area", della durata complessiva di 600 ore, di cui 200 in stages aziendali, progettato di anno in anno in base alle specifiche esigenze del mercato del lavoro e svolto in collaborazione con Enti esterni, quali i Centri per la Formazione Professionale autorizzati dalla Regione Piemonte. Tale corso, che si conclude di norma poco prima dell'Esame di Stato, fa conseguire agli studenti un ulteriore Diploma di Qualifica di secondo livello.

 

    AREA DI CULTURA GENERALE

I programmi ministeriali saranno la base su cui si muoverà una programmazione atta a sviluppare la conoscenza, la capacità di fare, e di rapportarsi con elasticità ad argomenti apparentemente lontani, di saper leggere tra le righe, ovvero di interpretare lo scritto; il saper relazionare in maniera concisa e sintetica idee, problemi, concetti.

La problematicità della società in cui gli allievi vivono e si muovono esige il "diventar cittadini presto" di conseguenza l'indirizzo alla civiltà in tutte le sue forme e le sue estensioni sarà particolarmente curato attraverso un insegnamento mirato e settoriale che andrà dai diritti umani elementari e purtroppo non rispettati ai diritti della natura. Gli strumenti di docenza e di verifica degli insegnamenti, sebbene mutati dalle recenti riforme scolastiche e potremmo dire tecnologiche, hanno comunque un denominatore comune quello di valutare poi se l'opera degli insegnanti ha dato i suoi risultati nella formazione della generazione futura.

 

   STORIA

Oltre agli insegnamenti contemplati dall'indicazione ministeriale, sarà cura dei docenti sviluppare negli allievi una sorta di coscienza storica personale.

La coscienza del sè ed il bisogno di individuazione fanno parte integrante la crescita degli alunni, obbiettivo da ricercare e costruire nei giovani, ciò avverrà attraverso la ricerca storica sulle origini, le vicende, la "microstoria" della propria famiglia, questo al fine di creare una memoria storica personale; i luoghi abitati, i paesi, le valli, hanno "segni di storia" , da quelli incisi sulla roccia a quelli di cippi o lapidi che ricordano avvenimenti molto più recenti, essi saranno indagati, da essi uscirà cultura, conoscenza, ed educazione alla civiltà; le

Tradizioni locali, il cibo, la fame, di "chi c'è stato prima"

potranno inculcare insegnamenti di come la società sia profondamente mutata; le professioni di un tempo, oggi sparite, insegneranno come l'economia e la tecnologia del lavoro siano mutate; tutto al fine di far comprendere che non siamo qui per caso, ma siamo in fin dei conti il prodotto di storie che si intersecano, che mutano, ma che continuano.

 

    AREA ELETTRICA

La didattica tradizionale, condotta attraverso lezioni frontali di tipo teorico, viene affiancata sempre più da esercitazioni pratiche nelle officine e nei laboratori, con esperienze guidate che portino gli allievi a comprendere i fenomeni elettrici in modo induttivo e a risalire dai fatti osservati a leggi di carattere generale.

Particolare importanza deve essere dedicata all'apprendimento di moderni metodi di lavoro basati sull'impiego di attrezzature informatiche, nell'ottica non del puro e semplice addestramento, ma dello sviluppo di capacità applicative flessibili, tali da mettere i tecnici in grado di adeguarsi con la massima rapidità alle sempre mutevoli richieste del mercato del lavoro.

Importante è infondere nei giovani la curiosità per le innovazioni tecnologiche, la consapevolezza dell'esigenza di un continuo aggiornamento delle proprie conoscenze, il desiderio di saper comunicare con altri specialisti sapendo utilizzare un linguaggio corretto, che non sia solo quello italiano, e una terminologia precisa e universale.

I docenti di materie tecniche devono essere costantemente in contatto con il mondo del lavoro, devono saper confrontarsi e interagire alla pari con tecnici operanti nel loro settore di specializzazione e in quelli contigui, devono essere costantemente aggiornati circa le innovazioni tecnologiche e normative così da ridurre al minimo il gap tra scuola e realtà esterna.

L'Istituto dovrebbe essere sul territorio polo di riferimento per l'informazione e l'aggiornamento dei tecnici, centro di consulenza e di formazione continua dei lavoratori occupati, soprattutto dei suoi ex allievi.

 

    AREA MECCANICA

Le materie tecniche del settore meccanico al primo e secondo anno sono state conglobate sotto l'unica dicitura "tecnica professionale". In seguito risultano differenziate come tradizione e riguardano la tecnologia meccanica, il disegno tecnico, i sistemi automatici, il laboratorio tecnologico, le macchine termiche e l'organizzazione del lavoro.

L'insegnamento è in generale affidato ad un docente e ad un insegnante tecnico pratico. I due sono spesso in copresenza specialmente dove sia necessario l'uso di attrezzature particolari o dei vari laboratori.

In questo modo l'apprendimento teorico e pratico può procedere in modo parallelo favorendo il discente che potrà risalire alle leggi che regolano un fenomeno direttamente dall'esperienza in laboratorio.

Di particolare aiuto sarà l'analisi di situazioni reali e l'osservazione di sistemi e problematiche riscontrabili nell'industria attraverso stimoli, informazioni e spiegazioni.

Indispensabile risulta l'uso dei mezzi messi a disposizione dall'informatica sia per esercitazioni pratiche all'uso di pacchetti applicativi CAD o CAD-CAM sia per la simulazione di lavorazioni particolari ( macchine a CNC)

Specialmente nel biennio post qualifica infine il binomio di insegnamento ed apprendimento sarà finalizzato a rendere sempre più consapevoli gli allievi dei processi produttivi con l'utilizzo degli strumenti più idonei a trasferire logicamente le varie fasi del processo di apprendimento.

Avvalendosi della copresenza è possibile, seguendoli più da vicino, ovviare alle difficoltà di apprendimento che manifestano alcuni allievi delle classi prime o delle classi successive allorchè si affrontino argomenti più complessi.

 

    AREA ABBIGLIAMENTO E MODA

Le materie di studio del settore Abbigliamento e Moda sono legate da obiettivi che accomunano quelle del corso ministeriale a quelle del corso professionale.gli insegnanti di storia della moda e del costume, storia dell'arte, disegno professionale, tecnologie tessili, modellistica e confezione sono dunque chiamati ad interagire tra loro per fornire le competenze e le abilità anche manuali necessarie ed idonee ad inserirsi nel campo della moda. Tali competenze vengono acquisite mediante l'uso e l'applicazione di strumentazione e tecniche specifiche di carattere sia artigianale che industriale.Al termine del ciclo di studi l'allievo sia in grado di:

§         Visualizzare un progetto figurino essenziale, graficamente chiaro nell'illustrare la propria proposta stilista.

§         Proporre e sviluppare varianti personalizzate di capi di abbigliamento-base, trasformazioni e fantasie,

§         Elaborare percorsi di ricerca e di analisi riproponendo ed attualizzando il costume-moda d'epoca nei suoi aspetti stilistici precipui.

§         Conoscere i tessuti e saperne valutare il rendimento ed il trattamento al taglio ed alla confezione,in relazione alle caratteristiche merceologiche.

§         Corredare il figurino di uno schema tecnico ( disegno à plat) che ne consenta una facile lettura in sede modellistica.

§         Conoscere la modellistica artigianale ed industriale e la confezione.

§         Utilizzare con competenza gli strumenti, i materiali e la terminologia tecnica del settore.

Inoltre grazie alle cognizioni apprese durante il corso professionale di terza area l'allievo, anche utilizzando i sistemi CAD GRAFIC e CAD MODELLISTICO risulta abile nel:

§         Realizzare progettazioni cromatiche, stilistiche e tessili.

§         Applicare le nozioni e le tecniche di modellistica industriale.

§         Utilizzare le regole fondamentali di sviluppo taglie ed applicarle a capi-base e trasformati.

§         Saper gestire un archivio di schede tecniche e di normalizzazione.

§         Saper approntare un piazzamento.

§         Riconoscere la struttura del lavoro sia artigianale che industriale e le competenze relative ai singoli reparti.

§         Valutare gli elementi che concorrono alla determinazione del costo di produzione sia industriale che artigianale.

 

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RESPONSABILITÀ E DECISIONI.

La normativa sull’autonomia istituisce un flusso comunicativo e decisionale con nuove figure (funzioni-obiettivo).

Il numero complessivo di dette funzioni-obiettivo assegnate al nostro Istituto è quattro:

§         Collaboratore vicario del capo di Istituto,

§         Coordinatore del lavoro del quality team,

§         Coordinatore delle attività

§         Coordinatore delle attività didattiche

Le funzioni-obiettivo fanno parte dello staff che ha il compito di coadiuvare il preside nella gestione generale della scuola, assieme agli altri organi per le rispettive competenze.

Il flusso è sostanzialmente circolare e tiene conto della normativa del MPI, dei programmi nazionali, delle esigenze territoriali e dell’utenza.

I consigli di classe ed il collegio dei docenti hanno la competenza specifica relativa alla didattica.

Il consiglio di istituto e la giunta esecutiva hanno il compito della gestione amministrativa.

L’ufficio di presidenza (preside e staff), con il supporto della segreteria, coordina le attività degli organi didattici e amministrativi, assumendo decisioni e responsabilità in ordine alla didattica curricolare, ai progetti speciali, al recupero, al sostegno e quant’altro attiene alle esigenze formative dello studente.

Tutto quanto detto è schematicamente illustrato nel seguente diagramma dei flussi comunicativi e delle decisioni:

 

                        ORGANIGRAMMA

 

 

IN

 

 

 

 

M.P.I. – Normativa

 

 

 

 

Programmi

 

 

 

 

Utenza

 

 

 

 

Territorio

 

 

 

 

 

 

 

DIDATTICA

PRESIDENZA

AMMINISTRAZIONE

Consigli di classe

 

Vicepreside

 

Consiglio di Istituto

Collegio dei Docenti

 

Responsabile  Succursale

 

Giunta Esecutiva

 

 

3 Funzioni Obiettivo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SEGRETERIA

 

 

PRODOTTI AZIONE

 

 

 

 

DIDATTICA

 

Materiale cartaceo e Informatico

 

 

 

 

Supporto

 

 

Assegnazione decisioni e Responsabilità

 

 

 

 

Didattica curricolari

 

 

 

 

Progetti

 

 

 

 

Recupero

 

 

 

 

Sostegno

 

 

 

 

 

 

OUT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Formazione Studenti

 

 

 

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I PROGETTI

                Progetto antidispersione

PROBLEMA EVIDENZIATO

I dati riguardo all'abbandono scolastico e alle non promozioni sono allarmanti: il danno di questo andamento è ancora più significativo se si pensa che questa scuola costituisce per la maggioranza degli iscritti l'ultima possibilità di stare a contatto con i coetanei ‑ cosa non più possibile in eventuali ambiti lavorativi ‑ e con un aspetto della cultura, quello scolastico, con i suoi limiti e le sue potenzialità ma, a volte, l'unico a disposizione.

L'abbandono, massiccio nelle prime classi, si riscontra però in misura considerevole anche negli anni successivi e sempre in quantità maggiore rispetto ad altri tipi di scuole.

OBIETTIVI

ridurre gli abbandoni

favorire l'inserimento e la permanenza nel contesto scolastico

favorire il processo di formazione e di apprendimento

limitare i casi di debito scolastico e non promozione

CAUSE

Le cause degli abbandoni riguardano quasi esclusivamente l'assenza di motivazione, a sua volta causata da:

un cattivo rapporto con l'istituzione scolastica

un background culturale c/o familiare poco stimolanti o inadeguati

mancanza di coinvolgimento emotivo ‑ affettivo rispetto al processo formativo

INTERVENTI

Prima di definire le attività di recupero specificamente disciplinari è bene precisarne le caratteristiche generali: esso non può limitarsi a sanare le lacune ma deve servire a modificare il rapporto dell'allievo nel confronti delle discipline. Deve perciò:

mirare al recupero delle componenti che precedono l'acquisizione delle conoscenze (metodo di Studio e tecniche di apprendimento)

costruire un lavoro diverso dalle modalità di lezione abituali

coinvolgere gli studenti e le famiglie nell'analisi degli insuccessi: incoraggiare i ragazzi alla riflessione sulle proprie competenze e sulle prestazioni che pensano di essere in grado di esegUire, fornire loro la possibilità di raccontare le manifestazioni di ansia, apatia, senso di fallimento e frustrazione che accompagnano l'insuccesso(*) e indagarne le cause

prevedere un monitoraggio costante (*) promovendo negli allievi la capacità di autovalutazione

recuperare:           

                la rimotivazione all'apprendimento

                l'acquisizione dello star bene a scuola

                l'impostazione di un ruolo positivo ‑ propositivo per lo studente (* I feel good/I feel bad )

                applicare la pedagogia del successo, segnalando costantemente gli elementi positivi del processo e non solo del

                       risultato

                adeguare la scelta dei contenuti alle strutture cognitive già raggiunte (un contenuto è adeguato quando si lega

                      alle precedenti acquisizioni: un contenuto inadeguato, troppo difficile per esempio, deprime la fiducia in

                      sé stesso dell'allievo)

fornire una risposta agli interessi e alle attese

STRUMENTI

In questo contesto si collocano

attività di recupero

attività di approfondimento

attività dei referenti per problemi personali

MEZZI

Questionari

Colloqui

Attività di ascolto

Attività didattiche (con i relativi strumenti di indagine)

ATTORI

Tutti gli insegnanti: essi potranno utilizzare il materiale raccolto (i questionari, le schede di osservazione e gli strumenti di monitoraggio delle fasi del progetto) e farne l'uso che riterranno opportuno nelle classi e con gli alunni ritenuti a rischio.

I referenti: insegnanti che attivano gli sportelli a scuola

 

                        PROGETTO ATTIVITA’ INTEGRATIVE PER IL RECUPERO

Il recupero degli alunni in difficoltà potrebbe svilupparsi secondo le seguenti 4 direttive :

 

  SOSTEGNO   : un periodo relativamente lungo di  sostegno / recupero  articolato  nei  seguenti due momenti: 

un  primo  intervento  mattutino, più lungo, dall’inizio  dell’anno  scolastico  fino  alla fine di Aprile, che potrà anche effettuarsi secondo le consuete modalità;

un   secondo  intervento pomeridiano, solo  per  gli  alunni  che hanno incontrato difficoltà, della  stessa  durata  ed in concomitanza con il CONSOLIDAMENTO mattutino che viene, invece, effettuato per tutti gli studenti della classe;

         

Destinatari : Alunni in difficoltà conoscitive e/o metodologiche su proposta degli insegnanti.

Obiettivo    : Recupero di Lacune Pregresse.

Modalità di Intervento :

Gli insegnanti prepareranno, in base agli esiti degli scrutini quadrimestrali, l’elenco degli studenti in difficoltà nelle varie classi;

Gli alunni interessati saranno tempestivamente informati che l’insegnante della materia ritiene opportuno che frequentino il corso integrativo mirante al recupero;

Le famiglie, in base alle disposizioni vigenti, riceveranno regolare comunicazione relativa a tali corsi di recupero con il relativo calendario;

Gli insegnanti dovranno compilare la scheda individuale, indicando le strategie messe in atto perché lo studente sia in grado di potere superare le sue difficoltà, oltre a dichiarare se l’alunno è riuscito a raggiungere gli obiettivi programmati e, in caso negativo, per quale ragione;

Le schede, in tale modo compilate, concorreranno, come parte integrante, alla determinazione della promozione alla classe successiva o alla permanenza nella classe attuale. 

 

  CONSOLIDAMENTO   : un periodo di tempo relativamente breve, già deliberato dal Collegio dei Docenti nelle riunioni preliminari, anche di questo anno scolastico, da effettuarsi la mattina, per almeno otto giorni.

Destinatari: Tutti gli alunni della classe:

Obiettivo:    Consolidare le Conoscenze/Competenze/Capacità.

Modalità :

Tutti gli insegnanti di tutte le materie dedicheranno le ore di attività mattutina, in tutte le classi, fatta eccezione per le classi terminali, al consolidamento del programma svolto nel primo quadrimestre, insistendo sulle parti che essi ritengono fondamentali;

I programmi, quindi, subiranno un fermo tecnico e metodologico che, per gli studenti che non hanno trovato difficoltà nell’apprendimento dei contenuti, sarà un  periodo di maggiore approfondimento, mentre per gli studenti in difficoltà sarà un momento di recupero sostanziale di argomenti ritenuti importanti ed indispensabili, i cosiddetti pre-requisiti, per lo svolgimento del programma del secondo quadrimestre.

Gli insegnanti dovrebbero prevedere un tipo di lezione particolarmente dettagliata e sezionata in singole mini-unità didattiche tali da potere “bucare” le molteplici difese dello studente e, pertanto, un insegnamento semplificato e mirato.

 

 INSEGNANTE A RICHIESTA   :  una nuova figura di sistema da inserire nella vita scolastica del nostro Istituto come sostegno e recupero immediato per tutti gli alunni che ne fanno richiesta.

Destinatari: Alunni con difficoltà conoscitive.

Obiettivi:    Recupero e/o Consolidamento di singole conoscenze.     

Modalità di Intervento :

Lo studente presenterà  regolare domanda, all’insegnante designato dal Preside a tale scopo, su apposito modulo che dovrà, a tale fine, essere predisposto.

Lo studente richiedente dovrà  indicare, con precisione, nel modulo che gli sarà consegnato, le sue generalità, la sezione, la classe, la materia e l’argomento che sarà  oggetto della lezione individuale.

Lo studente, in base alle disposizioni, sarà  indirizzato al primo INSEGNANTE A RICHIESTA per l’insegnamento desiderato.

Gli insegnanti saranno invitati tutti a rendersi disponibili per questo tipo di intervento dichiarando, su un apposito elenco, la loro adesione all’iniziativa, l’ora (o le ore) a disposizione, il giorno (o i giorni).

L’INSEGNANTE A RICHIESTA , anche se a disposizione, dovrà essere tempestivamente informato della richiesta fatta, del nome dell’alunno, della sezione, della classe e dell’argomento oggetto della singola unità didattica.

A prestazione conclusa l’INSEGNANTE A RICHIESTA firmerà il modulo, che dovrà essere riconsegnato all’insegnante delegato dal Preside, indicando gli estremi dell’intervento.

Gli INSEGNANTI A RICHIESTA saranno pagati, in base alle attuali disposizioni e tabelle, solo se avranno effettuato la loro prestazione professionale.

 

   TUTOR    : nuova figura da individuare e da inserire nella vita scolastica del nostro Istituto come sostegno metodologico per tutti gli alunni che ne fanno richiesta.

Destinatari: Alunni con difficoltà metodologiche.

Obiettivo:    Acquisizione e/o Consolidamento di Metodologia di Studio.    

Modalità di Intervento :

Lo studente, come nel caso precedente e secondo le stesse modalità,  presenterà regolare richiesta su apposito modulo, ma per ottenere un insegnante che lo aiuti ad imparare la metodologia per affrontare lo studio di una determinata disciplina che gli risulta particolarmente difficile;

L’insegnante F. O. invierà lo studente all’insegnante nominato dal Preside per potere soddisfare la richiesta;

A conclusione della prestazione, che potrà richiedere non solo un intervento, ma sicuramente più interventi, il modulo sarà riconsegnato all’insegnante F. O. , firmato dall’insegnante che dovrà anche indicare la durata della prestazione e le linee generali seguite.

 

 

         progetto trasversale sulle abilità di studio per le classi prime e seconde

Obiettivo del progetto: ridurre il numero degli alunni respinti nel primo anno di corso.

Fase 1: Accoglienza

All'inizio dell'anno scolastico si propone:

1)       Un questionario sulle abilità di studio

2)       Un esercizio di comprensione testuale che comprenda anche l'esplicitazione di tecniche quali fare annotazioni, sottolineature, schematizzazioni, etc,

3)       Elaborazione dei risultati delle prove effettuate

Fase 2: Prima fase

Ogni docente, entro il primo quadrimestre, svolgerà almeno un intervento mensile rendendo comprensibile le metodologie funzionali alla propria disciplina e proponendo alla classe un’esercitazione:

1)       L'intervento dovrà essere annotato sul registro di classe indicando le abilità trattate; In questo modo si permette un maggior coordinamento fra i docenti della stessa Classe, che potrà effettuare interventi di rinforzo;

2)       alcune delle esercitazioni potrebbero essere affisse su un'apposita bacheca per Permettere agli alunni di confrontare il proprio modo di studiare con quello dei Compagni di classe.

Perché questo?

Gli alunni con difficoltà non hanno nessuna o quasi consapevolezza delle loro carenze‑ quindi il confronto con metodi di studio più efficaci dei propri potrebbe risultare per loro un modello molto utile.

Inoltre i docenti potranno essere a conoscenza dei metodi di studio attuati nelle diverse discipline e quindi riconsiderare, alla luce di ciò, anche il raggiungimento degli obiettivi di comprensione nella propria disciplina.

I docenti, infine, riporteranno in un'apposita scheda (vedi scheda 1) gli alunni in difficoltà in relazione alle diverse abilità di studio.

La programmazione di tale lavoro dovrà avvenire in uno dei consigli di classe di inizio anno (tempo necessario: 1 ora circa)

Fase 3: la valutazione intermedia

Stilla base degli elementi e degli interventi della fase iniziale occorre fare un quadro della situazione in un consiglio di classe da svolgere a metà anno scolastico.

I singoli docenti compileranno una scheda (scheda 2) dove gli alunni saranno divisi in tre o più fasce:

1)       alunni che non incontrano problemi di studio

2)       alunni che tendono a studiare mnemonicamente

3)       alunni che comprendono e non memorizzano

.Fase 4: confronto di fine anno sugli esiti dell'intervento

A fine anno scolastico è importante fare il punto della situazione sul lavoro svolto per trarre le opportune considerazioni e conclusioni: se i risultati saranno valutati positivamente l'attività potrà essere riproposta l'anno successivo con eventuali variazioni e integrazioni.

Tale bilancio dovrà avvenire in un consiglio di classe di fine anno (tempo necessario: circa un fora) alla luce della scheda compilata preliminarmente dal docenti (scheda 3)

In tale incontro si dovrà:

1)       distinguere gli alunni che hanno ottenuto miglioramenti nelle abilità e quindi nel risultati di profitto da quelli che non hanno superato le difficoltà e che, di conseguenza hanno ottenuto un profitto insufficiente o appena sufficiente;

2)       valutare quanto abbia pesato la carenza di un proficuo metodo di studio, in caso di risultati negativi di profitto, rispetto ad altre variabili dell'apprendimento (ad es. L'impegno nello studio);

3)       formulare alcuni suggerimenti e indicazioni per gli anni successivi sia per gli alunni respinti, sia per quelli che hanno superato l'anno di corso pur non possedendo solide abilità di studio. Tali indicazioni potranno essere utilizzate dal futuri consigli di classe.

 

                PROGETTO MODA: PRESENTAZIONE DI COSTUMI ISPIRATI ALL’OPERA “IL FLAUTO MAGICO” di WOLFGANG  AMADEUS  MOZART

 

Classi I  corso Moda.

-          Realizzazione di parti accessorie dei costumi e di parte della scenografia.

Classe II  e III corso Moda

- Studio, progettazione e realizzazione di costumi .

Classe IV corso Moda

- Studio, progettazione e realizzazione di costumi, tavole artistiche e scenografiche.

Classe V corso Moda

- Realizzazione di tavole grafiche o artistiche.

 

                PROGETTO   SALDATURA

-          Utilizzatori:  allievi del IV e V anno dell’Istituto.

-          Finalità’: Formazione di tecnici in grado di utilizzare le attrezzature per saldatura ossiacetilenica e saldatura elettrica ad arco voltaico in possesso di nozioni teoriche oltre che pratiche.

-          Risorse umane: un insegnante teorico e due insegnanti   di  officina

-          Risorse materiali  necessarie: bombole di ossigeno ed acetilene per saldatura ossiacetilenica e relativi accessori , saldatrici per saldatura ad arco elettrico con relativi accessori. Tavoli in ferro in officina. Aula. (vedi note specifiche allegate).

-          Risorse materiali di consumo :  profilati piatti in ferro C 40  ed elettrodi per saldatura ad arco.  ( vedi note specifiche allegate).

-          Tempi e metodi: Le lezioni teoriche per un totale di ore 20 saranno tenute presso le aule dell’Istituto  mentre le lezioni di carattere pratico per un totale di 30 ore verranno tenute presso l’officina saldatura dell’istituto stesso.

-          Prerequisiti: Non si richiedono particolari requisiti se non la conoscenza sommaria dei materiali metallici in generale.

 

-          Programma generale.

PARTE TEORICA

U.D.1 Definizioni e fasi di una saldatura. Giunti saldati. Forme e lembi. Rappresentazione convenzionale delle saldature, segni grafici.

U.D.2 Generalità sulle saldature ossigas. Cannelli per la saldatura ossiacetilenica.

U.D.3Generalità sulle saldature ad arco elettrico. Arco elettrico. Elettrodi per la saldatura ad arco eletrrico. Saldatura ad arco sommerso.

U.D.4 Saldatura ad arco in atmosfera gassosa (TIG, MIG, MAG) Saldatura TIG. Saldatura MIG. Saldatura MAG

U.D.5 Saldatura elettrica a resistenza. Saldatura e taglio al plasma. Saldatura Laser.

U.D.6 Saldatura Laser. Saldobrasatura e brasatura. Ossitaglio

U.D.7 Prove e controlli sulle saldature

 

PARTE PRATICA

Gli allievi saranno chiamati ad operare saldature di vario genere sia semplice che con ripresa a rovescio su ferri piatti e su tubi.  Nella parte pratica l’allievo avrà a disposizione tempo sufficiente a maturare una propria esperienza in un settore dove conta molto la manualità. 

VERIFICA TERMINALE

Al termine del corso gli allievi dovranno sostenere una prova teorica consistente in un test strutturato ed una prova pratica di saldatura ad arco e saldatura ossiacetilenica.

 

                PROGETTO DI UN MANIPOLATORE ELETTRO PNEUMATICO DI CARICO E SCARICO PEZZI PER UNA TAVOLA GIREVOLE A QUATTRO STAZIONI

PARTE     DI   PROGETTAZIONE

1.       L’allievo dovrà schizzare a mano libera un progetto di massima, con relativi dimensionamenti e ricerche del materiale pneumatico.

2.       L’allievo dovrà realizzare a computer con un sistema CAD tutti i particolari con le viste necessarie, le opportune sezioni, le quote, le tolleranze i segni di lavorazione per una ottimale lettura del disegno al fine della realizzazione del particolare stesso.

3.       Disegno  del complessivo dell’attrezzatura  sezionata.

4.       Disegno  di tutti i particolari in una viste sufficienti alla comprensione del disegno da parte dell’operatore destinato alla realizzazione del pezzo stesso.

5.       Le tavole saranno completate con le relative tabelle di descrizione.

6.       Disegno in tridimensionale di un particolare a scelta.

7.       Descrizione delle assegnazioni per il funzionamento elettro pneumatico per la programmazione su PLC.

8.       Compilazione del Ladder Diagram e stesura del relativo programma per PLC  Micro 1.

PARTE   DI  REALIZZAZIONE   PRATICA

1.       Lettura e comprensione dei disegni di progettazione

2.       Realizzazione dei particolari con macchine utensili tradizionali: trapani, fresatrici, tornio e rettificatrice.

3.       Assemblaggio delle parti meccaniche ed eletro pneumatiche.

4.       Messa a punto del sistema con programmazione del PLC

5.       Collaudo dell’attrezzatura.

STRUMENTI   A   DISPOSIZIONE

1.       Programma CAD -  GBG   bidimensionale

2.       Programma CAD   Think 3  tridimensionale

3.       Manuali meccanici

4.       Testi, cataloghi pneumatici ed elettro pneumatici

5.       Officina meccanica ed attrezzature pneumatiche ed elettro pneumatiche.

VALUTAZIONE  GLOBALE   DEL  PROGETTO

Nella valutazione generale del progetto si terranno in considerazione i seguenti fattori.

1.       Funzionalità dei particolari e del complessivo

2.       Tecnica di disegno al computer. CAD 2d e CAD 3d

3.       Tecnica della quotatura.

4.       Tecnica dell’assemblaggio

5.       Programmazione  del Controllore a Logica Programmabile

6.       Messa a punto e funzionamento del manipolatore stesso.

 

                         PROGETTO DISEGNO TECNICO NEI CORSI OPERATORI ELETTRICI E TECNICI DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE.

Finalità

   Formazione di tecnici in grado di utilizzare i moderni strumenti di progettazione grafica computerizzata, applicati non solo al settore impiantistico ed elettronico, ma anche a quelli meccanico ed edile (per cenni, quest’ultimo), atteso che il mercato del lavoro richiede attualmente una grande quantità di tali figure.

   Risorse Materiali Individuali

·         Classi prime: ogni allievo dovrà essere provvisto delle attrezzature per disegno a mano: fogli bianchi formato A4, riga, squadre 30° e 60°, compassi, matite, accessori. Il lavoro verrà svolto fondamentalmente in aula.

·         Classi II, III, IV e V: attrezzatura base già in possesso dalla classe I, floppy disks. Il lavoro verrà svolto sempre più nei laboratori d’Informatica di Base e di T.D.P.

   Risorse Materiali D’istituto

·         Banchi a pianale ampio.

·         Hardware: Personal Computers con processori tipo 500 MHz (minimo), tavolette grafiche, plotters.

·         Software: OR-CAD per Windows ’98, Autosketch per Windows ’98, AutoCAD per Windows ’98 (tutti con piattaforma multilicenza).

   Risorse Umane

   Insegnanti delle materie tecniche; potranno essere coinvolti gli insegnanti teorici di Tecnica Professionale (classi I e II), Elettrotecnica, Controlli Automatici, Sistemi Automatici (classi III, IV e V) e gli insegnanti tecnico – pratici già assegnati alle varie classi.

   Risorse Temporali

·         Classi prime e seconde: n. 3 ore settimanali, di cui 1 di Tecnica Professionale e 2 dell’Area di Approfondimento.

·         Classi terze: n. 4 ore settimanali, di cui 1 di Elettrotecnica, 1 di Controlli automatici e 2 dell’Area di Approfondimento.

·         Classi quarte e quinte: n. 2 ore settimanali, di cui 1 di elettrotecnica e 1 di sistemi Automatici; per queste classi ulteriori ore potrebbero essere inserite nel corso di III Area, previo accordi con i C.F.P.

   Prerequisiti

Nelle classi prime il corso dovrebbe partire dai concetti base, non sarebbe quindi richiesto alcun prerequisito. Per le classi successive sarebbe evidentemente richiesta la conoscenza delle nozioni trasmesse negli anni precedenti, nonché conoscenze pratiche di informatica di base.

   Programma

Per l’a.s. 2000/2001, primo anno di attuazione del progetto nelle sole classi prime, seconde e quarta, come da delibera del collegio docenti in data 06/10/2000.

Per ovvie ragioni il programma sarà identico per le classi prime e seconde.

   Classi prime e seconde

   Teoria e applicazione pratica (manuale) della medesima

·         Conoscenza e uso dell’attrezzatura: riga, squadre 30° e 60°, normografi, mascherine, matite e gradazione delle mine, goniometro, curvilinee, compassi, penne a china.

·         Norme UNI per il disegno tecnico: concetto di unificazione, formato dei fogli e loro piegatura.

·         Scale di proporzione: in riduzione e in ingrandimento.

·         Predisposizione dei fogli: squadratura, cartigli.

·         Scritturazioni: con normografo, a mano libera.

·         Costruzioni geometriche di base:

rette parallele; rette perpendicolari in punto intermedio; rette perpendicolari in estremità; bisettrice di un segmento; suddivisione di segmenti in parti uguali; costruzione di angoli; suddivisione di angoli in parti uguali; bisettrice di angolo con vertice raggiungibile e irraggiungibile.

·         Costruzione di figure piane a partire dalla misura dei lati e di eventuali angoli o dalla circonferenza circoscritta (o inscritta):

triangoli: equilatero, isoscele, rettangolo, scaleno; quadrilateri: quadrato, rombo, rettangolo; pentagono; esagono; poligoni regolari di n. lati.

·         Costruzione di circonferenze e tracciatura di raggi, diametri, tangenti, secanti.

Costruzione di archi di circonferenza; Raccordo tra circonferenze, archi, segmenti di linea retta; Costruzione di elissi, ovali, ovoli; Costruzione di spirali; Costruzione di curve determinate per punti; Costruzione di evolventi e curve cicliche;

·         Assi di simmetria

·         Proiezioni ortogonali:

Teoria di base, concetto di proiezione, viste, piani di proiezione

Proiezione ortogonale: di segmenti; di figure piane; di solidi semplici; di pezzi rilevati dal vero.

·         Quotature

·         Disegno di schemi per impianti elettrici civili, nelle prime, e per impianti d’automazione in logica elettromeccanica, nelle seconde (con il corso di Esercitazioni Pratiche)

·         Introduzione al CAD

Conoscenza base di OR CAD

Classe quarta

Teoria e applicazione pratica (CAD)

·         Introduzione ai CAD

Conoscenza base di Auto Sketch e Or CAD

Applicazioni di Auto Sketch e Or CAD

·         Edilizia (cenni)

Piante; Sezioni; Prospetti; Normative particolari.

·         Impiantistica elettrica

Settore civile:  Impianti in appartamenti d’abitazione

Settore industriale: Impianti in laboratori scolastici e artigianali

Settore automazione: Impianti in logica elettromeccanica cablata; Impianti pneumatici; Impianti con PLC.

·         Elettronica

Schemi per alimentatori stabilizzai, amplificatori, multivibratori

 

             CORSO DI FOTOGRAFIA

Il corso verrà attivato nei mesi di febbraio e marzo, al mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 16.00, e sarà articolato in cinque lezioni, tre o quattro a cura del prof. Carissimi, docente esperto, e una o due tenute dal sig. Riccardo Faggiana, specialista nell’elaborazione di immagini a video (per conoscerlo visitare il suo sito www.ossola.com).

L’argomento del corso è la fotografia digitale, e tratterà i temi connessi alla fotografia e al saper fotografare, alla conoscenza delle apparecchiature digitali (sia macchine fotografiche che videocamere), all’acquisizione ed elaborazione delle immagini sul personal computer.

Il numero dei partecipanti è di 20 allievi al massimo, per consentire un buon utilizzo dell’aula multimediale. In caso di richieste eccedenti il numero, verrà effettuata una selezione in base a (in ordine di importanza): 1)conoscenze già possedute in campo fotografico;2) impegno in interventi di recupero; 3)comportamento nelle ore curricolari.

La scuola fornirà materiali e documentazione necessaria.

 

Articolazione delle lezioni

1)       Saper fotografare – commento su fotografie proiettate (DIA) o, a gruppi, su fotografie inserite nei personal computers.

2)       Fotografare con la macchina digitale – prove di fotografia.

3)       Elaborazione delle immagini a video – esercitazioni a gruppi.

4)       Lavorare con le immagini su internet.

5)       Laboratorio di fotografia: tematiche connesse agli studi.

 

              PROGETTO: IL NUOVO ESAME DI STATO.

Il progetto, destinato alle classi terminali, si propone di

1.        informare gli alunni, che dovranno affrontare il nuovo Esame di Stato, in maniera adeguata sulla normativa, le modalità, le novità  delle prove scritte e del colloquio orale;

2.        prepararli ad affrontarlo consapevolmente con simulazioni scritte ed orali.

La durata è limitata ad un incontro informativo iniziale sulla normativa, sulle modalità e la certificazione finale  ma si articolerà, poi, in esercitazioni ed esemplificazioni sulle nuove forme di scrittura previste dall’Esame di Stato, in particolare l’articolo di giornale ed il saggio breve con le relative caratteristiche, strutture e modalità di svolgimento.

 

              PROGETTO GRUPPO SPORTIVO.

Il progetto, destinato a tutti gli studenti dell’Istituto, prevede la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e l’effettuazione di tornei interni.

L’attività sportiva ha lo scopo di suscitare e consolidare la consuetudine della pratica sportiva come fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale.

 

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CONTRATTO FORMATIVO

Caratteri generali dell'offerta formativa

Gli allievi che frequentano l'I.P.S.I.A. C.A. Dalla Chiesa possono contare sui seguenti aspetti caratterizzanti l'offerta formativa.

a)      Il passaggio dalla terza media al primo anno dell'istituto superiore e dal triennio al biennio post qualifica avviene secondo modalità che  valorizzano le esperienze acquisite e consentono un inserimento graduale.

b)      Le attività didattiche in generale ed i contenuti dell'insegnamento sono adeguati alle loro esigenze culturali professionali e umane ed a quelle del mercato del lavoro.

c)      Il clima generale all'interno dell'Istituto è improntato al rispetto reciproco, ad una costante e completa disponibilità all'ascolto e a una volontà senza riserve di risolvere i problemi anche personali degli allievi.

d)      Le verifiche scritte ed orali sono distribuite in modo razionale ed omogeneo durante tutto l'anno scolastico; i compiti a casa  o più in generale il carico di lavoro è equilibrato e distribuito.

e)      gli insegnanti si impegnano ad usare tutti gli strumenti didattici disponibili per rendere più semplice l'apprendimento.

f)       gli insegnanti si impegnano a dare una informazione preventiva chiara ed accurata in merito ai contenuti, allo svolgimento del proprio corso, alle modalità di insegnamento e valutazione, alle dotazioni del corso, alle opportunità di sostegno e recupero.

g)      gli insegnanti si impegnano a dare informazioni regolari sui risultati delle verifiche e sull'andamento dei risultati scolastici.

h)      gli insegnanti si impegnano a dare aiuto e supporto in caso di difficoltà di apprendimento o situazioni di handicap, compatibilmente con le risorse dell'istituto e con le disponibilità esterne.

 

 IMPEGNI DELL'ALLIEVO

a)      Conoscere gli obiettivi e le finalità del corso frequentato.

b)      Conoscere quanto è necessario per il raggiungimento di tali obiettivi.

c)      Conoscere le tappe fondamentali del percorso formativo che frequenta.

d)      L’allievo si impegna a tenere un comportamento corretto evitando espressioni arroganti e volgari, atteggiamenti irrispettosi delle convinzioni religiose, morali, politiche, e delle origini etniche di compagni  e del personale della scuola.

e)      L’allievo si impegna a non assumere comportamenti atti a danneggiare o sottrarre i beni personali altrui o della scuola.

f)       Lo studente si impegna a rispettare il rapporto scuola famiglia evitando di falsificare firme, contraffare comunicazioni, sottrarre registri e documenti.

g)      Lo studente si impegna ad evitare manifestazioni di violenza psicologica e fisica atti ad intimidire compagni e personale della scuola.

 

IMPEGNI DELLE FAMIGLIE

a)      Essere a conoscenza di quanto l'istituto offre.

b)      Collaborare con l'istituto nelle attività programmate.

c)      Comunicare eventuali proposte e pareri volti al miglioramento dei servizi, nonché segnalare disfunzioni o mancanze.

d)      Partecipare alle iniziative scuola-famiglia ed alle attività collegiali in cui è rappresentata la componente genitori.

 

 IMPEGNI GENERALI

a)      Osservare gli orari.

b)      Assolvere nei tempi stabiliti alle incombenze assegnate.

c)      Vigilare sul corretto e sereno svolgimento delle attività didattiche e creative.

d)      Vigilare sui comportamenti a rischio che possano implicare il verificarsi di situazioni di pericolo.

e)      Aver presente i compiti e i comportamenti da attivare nei casi di emergenza.

f)       Conoscere e osservare il regolamento d'Istituto.

g)      Conoscere e osservare lo Statuto degli Studenti.

 

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TRASPARENZA NELLA VALUTAZIONE

I  termini presi in considerazione ed i relativi significati, adottati nell’Istituto,  in ordine valutativo crescente, sono i seguenti :

Profitto : risultati conseguiti nelle prove scritte e nelle verifiche orali.

·                                 Estremamente negativo / molto negativo

·                                 Gravemente insufficiente / insufficiente

·                                 Mediocre

·                                 Sufficiente

·                                 Discreto / buono

·                                 Ottimo / eccellente

Curriculum :  andamento didattico e disciplinare negli anni precedenti.

·                                 Fortemente  negativo se  vi sono gravissime lacune, vuoti nel percorso scolastico;

·                                 Insufficiente se è contorto, contraddittorio, confuso e frammentario.

·                                 Mediocre  se vi sono alcune carenze ed impegno non del tutto adeguato;

·                                 Sufficiente se l’impegno è adeguato e vi sono incertezze

·                                 Discreto e buono se l’alunno è sempre stato promosso in prima sessione;

·                                 Ottimo/eccellente se  i risultati sono stati ottimi e la media molto alta.

Motivazione : interessi, capacità  di iniziative, impegno di applicazione allo studio, al lavoro.

·                                 Apatico

·                                 Passivo / inerte nello studio e nel lavoro

·                                 Modesto interesse / senza impegno personale

·                                 Interesse / impegno nello studio e nel lavoro

·                                 Vivo interesse / applicazione con perseveranza ed iniziativa personale

·                                 Applicazione con tenacia /  passione

Applicazione :  volontà  ed energia  nella continuazione di un lavoro

·                                 Completamente bloccato / totalmente dipendente      

·                                 Insufficiente / discontinuo 

·                                 Continuo ma con superficialità

·                                 Attivo ma non sempre costante

·                                 Attivo e costante

·                                 Autonomo / fortemente attivo e pieno di iniziative

Controllo  emotivo : capacità  di dirigere  le proprie energie senza lasciarsi dominare dall’impulso

·                                 Impacciato / disordinato e smarrito

·                                 Agitato ed insicuro / inibito

·                                 Impulsivo / riservato

·                                 Equilibrato

·                                 Controllato / riflessivo

·                                 Indipendente / risoluto / calmo e sicuro anche davanti a situazioni impreviste

Comprensione : capacità  di cogliere intuitivamente dei significati

·                                 Non ha intuizione, ma idee confuse

·                                 E’  lento, capisce con difficoltà, incapace di spiegare ciò che ha sentito

·                                 Riesce ad intuire l’impostazione di un compito di modeste difficoltà

·                                 Sa elaborare un compito di normali difficoltà

·                                 Ha una pronta intuizione, chiarezza e concreta  obiettività

·                                 Rapido nel comprendere la soluzione di un compito e concepire  i mezzi per risolverlo. Capace di obiettività e di astrazione

Apprendimento : capacità di acquisire informazioni, di elaborarle e di riferirsi all’esperienza

·                                 Non è capace di mettere a frutto le esperienze fatte e gli errori commessi. Apprendimento quasi nullo o molto scarso

·                                 Trae scarso profitto dalle esperienze fatte e dagli errori commessi. Apprendimento generalmente lento

·                                 Impara e mette a frutto le esperienze ed anche gli errori ma con modesto ritmo di apprendimento

·                                 Assimila e trae giovamento dalle esperienze con normale ritmo di apprendimento

·                                 Assimila bene le nuove conoscenze e trae buon profitto dalle esperienze precedenti

·                                 Assimila con estrema facilità e rapidità e trae grande profitto dall’esperienza. Originalità di pensiero

Comportamento : disposizione alla collaborazione, ad accettare gli insegnamenti ed eseguire le direttive  

·                                 Maleducato / presuntuoso / ostinato / intrattabile

·                                 Deve essere spesso richiamato / difficile da trattare / esibizionista

·                                 Corretto non deve quasi mai essere richiamato

·                                 Corretto e disciplinato

·                                 Fiducioso e leale,  accetta le critiche

·                                 Esemplare nel rapporto con gli insegnanti, franco, aperto, collaboratore

Comportamento col gruppo : capacità di adattarsi alle esigenze altrui, stabilire relazioni di studio, inserirsi nell’attività collettiva

·                                 Chiuso, ostile, solitario, spavaldo, evitato

·                                 Passivo, maldisposto, difficile nel relazionarsi

·                                 Accettato

·                                 Affiatato e collaboratore

·                                 Collaboratore, tende alla “leadership”

·                                 Collaboratore produttivo e cordiale, leader riconosciuto

Preparazione : obiettivi raggiunti, conoscenze, competenze e capacità maturate

·                                 Gravissime carenze, inerzia, obiettivi non raggiunti

·                                 Assimilazione lacunosa, obiettivi raggiunti in minima parte

·                                 Assimilazione modesta delle conoscenze e conquista delle abilità essenziali richieste

·                                 Assimilazione completa delle conoscenze e acquisizione della fondamentali abilità

·                                 Capacità di approfondimento, esposizione corretta, autonomia di studio

·                                 Capacità di ottenere sempre risultati alti, esposizione brillante, grande iniziativa nello studio 

 

La valutazione si base su prove scritte e verifiche orali, rispettivamente in numero di tre e due, almeno, per ogni quadrimestre.

La valutazione è  di tipo :

q       settoriale, relativa a singole conoscenze;

q       formativa, mirante al recupero delle carenze attraverso l’analisi dello sbaglio,  errata applicazione della norma, e dell’errore, non conoscenza della norma stessa;

q       sommativa, funzionale alla valutazione finale della preparazione dello studente.

 

La seguente griglia riassume, schematicamente, i criteri di valutazione in base alle conoscenze, competenze e capacità :

CONOSCENZE – COMPETENZE – CAPACITA’

1-2

Rifiuto della prova

 

Molto negativo

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacità

Nessuna conoscenza o

Poche/pochissime conoscenze

3

Non riesce ad applicare le sue conoscenze  e commette gravi errori

Non è capace di effettuare alcuna analisi ed a sintetizzare le conoscenze acquisite. Non è capace di autonomia di giudizio e di valutazione

Insufficiente

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacità

Frammentarie e piuttosto superficiali

4

Non sempre riesce ad applicare le conoscenze in compiti  semplici, ma commette  errori gravi nell’esecuzione

Effettua analisi e sintesi solo parziali .

Mediocre

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacità

Superficiali e/o mnemoniche e non del tutto complete

5

Commette errori non gravi nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici

Effettua analisi e sintesi ma non complete .

Sufficiente

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacità

Complete ma non approfondite

6

Applica le conoscenze acquisite ed esegue compiti semplici senza gravi errori

Effettua analisi e sintesi complete, ma non approfondite.

Discreto

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacità

Complete ed approfondite

7

Esegue compiti anche complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette errori.

Se aiutato effettua analisi e sintesi

Complete ed approfondite.

Buono

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacità

Complete ed approfondite.

8

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure in nuovi contesti, ma commette qualche imprecisione

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite.

Ottimo

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacita’

Complete, approfondite, coordinate ed ampliate.

9

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti e  non commette errori

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete ed approfondite.

Eccellente

 

 

Conoscenze

Competenze

Capacita’

Complete, approfondite, coordinate, ampliate e personali.

10

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti e  non commette errori

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete, approfondite e personali.

 

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