Tatuaggio

viaggio nel mondo magico del tatuaggio da mitiche popolazioni esotiche alla città di Como

 

Sfogliare una rivista illustrata di tattoo e body art assomiglia molto a varcare le porte dell'inferno: demoni, draghi, ciclopi, teschi, fauci spalancate. Però non tutto il mondo del tatuaggio è aggressivo e violento. Fiori, angeli, farfalle e cartoni animati sono in continuo aumento tra le nuove proposte. Un grande simbolismo si cela in genere nei disegni sulla pelle e infatti da sempre il tatuaggio ha una connotazione esoterica e iniziatica. In molte civiltà orientali, africane ma anche dell'antica Europa il tatuaggio contraddistingueva il coraggio e il valore di chi lo esibiva tanto che gli antichi guerrieri, tra cui i celti, sfoggiavano tatuaggi per spaventare il nemico. Ancora oggi molti giovani, uomini e donne, si dipingono aggressivamente il corpo per inviare messaggi di forza e di spavalderia. E come nei popoli primitivi accanto al tatuaggio cresce di pari passo anche il 'body piercing', ovvero l'applicazione di anelli su narici, labbra, capezzoli, ombelichi e così via.

A Como ci sono due laboratori autorizzati alla professione: Rawhyde's Tattoo Studio in via Dante 113 e Sinta Tatù in via Diaz 39. Non sembrano in crisi e anzi pare che l'abbattimento di vecchi pregiudizi abbia dato il via ad un vero e proprio boom. Sciolti determinati preconcetti che per molto tempo hanno creato una sorta di ghettizzazione si assiste ad un fenomeno di massa : impiegati, dottori, avvocati, casalinghe hanno preso il posto di punk, skinheads, motociclisti e metallari. Il tatuaggio è visto come abbellimento del corpo, diventa chic e nascono nuovi stili pittorici, più decorativi e romantici rispetto ai motivi tradizionali. Mirco Bosco, giovane titolare di Ramhyde's Tattoo Studio, è un artista apprezzato sia in Italia che all'estero ed è uno studioso in materia. Ha una mentalità cosmopolita avendo vissuto a lungo all'estero : ad Amsterdam si è impresso il primo tatuaggio quando aveva quattordici anni e ha praticato la professione prima in Irlanda e poi a Como, da quattro anni. Partecipa alle Conventions Internazionali di body art dove, confrontandosi coi più grandi artigiani del mondo, ogni volta rimette in discussione il proprio operato e si arricchisce dell'esperienza altrui.

Si considera un maniaco dell'igiene e nel suo laboratorio mette in atto precauzioni che vanno oltre le prescrizioni ufficiali.

Mirco, in Italia esiste una normativa specifica per i tatuatori?

La figura giuridica del tatuatore in Italia è abbastanza nuova quindi le leggi vigenti sono confuse e incomplete. Questo anche perché il legislatore sovente è completamente estraneo al mondo dei tatuaggi. Le leggi italiane non sono abbastanza severe sotto il profilo sanitario : l'aspetto più delicato nell'esecuzione di un tatuaggio sta nel sanguinamento e per questo è di fondamentale importanza prevenire il rischio di contaminazione e contagio. La legge prescrive aghi monouso e macchine sterilizzanti ma senza fornire indicazioni precise.

Come si diventa tatuatori ? Consiglieresti a un giovane di mettersi in attività ?

Aprire uno studio non è difficile, quello che è difficile è diventare un bravo esecutore. Poiché sta diventando di moda, spuntano scuole come funghi che propongono lezioni a pagamento di uno, tre giorni con diploma a fine corso, ma nessun diploma è riconosciuto dalla Regione e tanto meno da uno Studio professionale. Non è sufficiente imparare le tecniche per lavorare ma servono uno spiccato senso artistico ed una abilità innata da affinare con l'esperienza. Un vero tatuatore per esempio deve essere in grado di inventare dei disegni personalizzati da adattare ai gusti e alla personalità del cliente.

Ci sono molti tatuatori improvvisati in giro ?

A Como circa un migliaio e infatti si vedono i risultati: tatuaggi sbavati, disegni uniformi e copiati, colori sbiaditi. Non basta comprarsi una macchinetta per diventare un tatuatore. E non va sottovalutato l'aspetto igienico-sanitario. Vi sono casi in cui si utilizza lo stesso ago per centinaia di individui diversi. A volte anche gli inchiostri iniettati non sono a norma di legge ma si tratta di sostanze tossiche come la china o addirittura strani miscugli casalinghi. A Manhattan è stata vietata la pratica dei tatuaggi in seguito ad una epidemia di epatite virale. Per questo è consigliabile che chi sceglie di farsi dipingere si rivolga ad uno studio professionale e attrezzato. Qui il cliente dovrà esigere l'ago monouso verificando che sia scartato al momento, accertarsi della presenza di una lavatrice a ultrasuoni o almeno di uno sterilizzatore a secco e pretendere che tutto il materiale, compreso il colore rimasto, sia gettato in pattumiera dopo la seduta. Solo così saranno garantiti i minimi requisiti di sicurezza personale.

Nessuno si è mai pentito dopo avere eseguito un tatuaggio desiderando di toglierselo ?

Accade raramente e solo quando l'esecuzione non è buona. Ora molti promuovono tatuaggi semipermanenti che durano alcuni anni e poi scompaiono, ma tutti i tatuaggi sono indelebili, tutt'al più sbiadiscono o rimane una macchia bluastra sotto alla pelle e in questo caso è meglio non farselo del tutto. Esistono anche delle tecniche abrasive che lasciano profonde cicatrici e anche in questo caso a mio avviso è meglio tenersi un tatuaggio piuttosto che delle brutte cicatrici. Eventualmente lo si può ricoprire con un altro disegno. Il cliente di solito è soddisfatto, anzi chi si fa tatuare una prima volta non solo non si pente ma richiede anche una seconda o una terza applicazione. Se un tatuaggio è fatto bene non sbiadisce ma rimane bello per tutta la vita.

Quanto si spende in media per un tatuaggio ?

Si va da un minimo di centomilalire a milioni: ci sono persone con il corpo completamente affrescato dalla testa ai piedi. Ne consegue che per eseguire un tatuaggio ci si può impiegare un'ora, un anno o tutta una vita. Un tatuato 'tipo' ha la tendenza ad ampliare continuamente il disegno iniziato.

Come avviene la realizzazione di un tatuaggio e che tecniche si usano ?

La tecnica più moderna e più diffusa in Occidente è la macchinetta che tramite un piccolo ago inietta l'inchiostro nella pelle profonda, a circa tre strati sotto all'epidermide. In questo modo viene garantita l'indelebilità dell'opera d'arte poiché a questo livello la tintura è sufficientemente profonda da non subire il riciclo delle cellule di superficie e abbastanza superficiale da non subire l'azione di lavamento del sangue. Non è doloroso ma solo un po' fastidioso. I colori, di origine vegetale, sono studiati apposta per la pelle e quindi non sono nocivi per la salute. Da parte dell'industria è in continua evoluzione la ricerca e la sperimentazione di pigmenti organici sempre più idonei e sicuri per l'uomo. Esistono poi sistemi manuali antichi, in Oriente, Asia e nelle Isole, come ad esempio la tecnica giapponese Irezumi o la tecnica polinesiana a martello che è atrocemente dolorosa. Il dolore è fondamentale nella cultura tattoo primitiva ed anzi ne accentua la valenza sacra. In tutti i popoli primitivi da millenni il tatuaggio è considerato un percorso iniziatico di elevazione spirituale e avvicinamento a Dio. E' stata la Chiesa cattolica a 'demonizzarne' l'essenza caratterizzandolo come un simbolo di distinzione negativa. Tatuati hanno cominciato ad essere i delinquenti, i ribelli, i reietti. Questo ha portato ad un progressivo soffocamento del fenomeno in Occidente con conseguenti distorsioni culturali e innalzamenti di tabù. Ora finalmente pare che il velo si sia squarciato e il tatuaggio torni ad assumere la sua valenza originaria libera da condizionamenti mistificatori.

Come si tatuano i comaschi ?

La maggior parte sceglie punti nascosti su spalle, caviglie, braccia e gambe perché in alcuni ambienti di lavoro è impensabile presentarsi con decorazioni visibili. Le donne scelgono temi femminili, floreali o decorativi, mentre gli uomini prediligono simboli virili come dragoni e guerrieri. Alcuni giovani si tatuano nel periodo dell'innamoramento, per legarsi indissolubilmente alla persona amata, altri collegano il tatuaggio a luoghi, situazioni o momenti vissuti da portare sempre con sé. Vi sono anche minorenni che si presentano in laboratorio con l'autorizzazione scritta dei genitori. Comunque sia per tutti rimane un segno di distinzione, una voglia di individualità. Il tatuaggio viene ormai interpretato come pura forma d'arte, tanto che vanno di moda riproduzioni di quadri di Picasso e autori cubisti.

Al di là di tabù e pregiudizi, scegliere di marchiare se stessi senza ripensamenti richiede una certa dose di coraggio. Importante, prima di varcare la soglia di uno studio, è essere convinti e sapere cosa si vuole.

 

alia§cygnuss
Ecomail 17/4/97