La riserva naturale del Lago di Piano
Definita dalla legislazione, nel 1984, di tipo parziale e biologica. Se ne occupa la Comunità Montana Alpi Lepontine Meridionali con la collaborazione della Provincia e dei comuni di Bene Lario e di Carlazzo. Si trova nell'ampia valle che collega Menaggio con il Ceresio, poco prima di Porlezza. Ha una superficie di circa 176 ettari ed un vincolo idrogeologico parziale a sud del lago.
Suggestivo e incantevole il paesaggio, soprattutto nelle giornate limpide in cui vi si specchiano le alte cime innevate delle Alpi. L'oasi è popolata da un'interessante vegetazione perilacustre con fiori di ninfeeti e cariceti sconfinanti, a sud, in un bosco di tigli, frassini, castagne e querce.
Ambiente ideale per la nidificazione di aviofauna palustre e silvicola. Uccelli anche di pregio vivono nell'area come il picchio, l'upupa, la cicogna nera, il ciuffolotto, la civetta, il falco di palude, il falco pescatore e moltissimi altri. Riscontrata la presenza anche di numerose specie di mammiferi: scoiattoli, lepri, volpi, ricci, tassi, donnole, faine, martore e di ungulati: capriolo e cervo. Molti i roditori, i micromammiferi e i molluschi. Per quanto riguarda la popolazione rettile sono stati censiti vari tipi di biscie e di lucertole e individuate anche salamandre, rospi e rane.
Durante l'inverno il laghetto ghiaccia e fino a pochi anni fa, quando ancora non esistevano i frigoriferi, fungeva da importante punto di rifornimento per le giazzere e le nevere della popolazione limitrofa.
Uno dei punti principali di riferimento e di posteggio auto e pullman è la casa della riserva, grazioso fabbricato in legno con grandi tavoli all'aperto per i pic-nic. Giovani assistenti guardie ecologiche accolgono la clientela e forniscono il materiale illustrativo. Nella sede è in fase di allestimento anche un grazioso museo sulla flora e fauna autoctona (esposti in vetrina anche resti di pasto e "fatte" degli animali). Massimiliano, un giovane studente stanziato lì in servizio civile, per "tenersi occupato" sta assemblando un insettario che sarà pronto per essere mostrato al pubblico, dice, già nel 2000.
Una guardia ecologica è eventualmente a disposizione del pubblico, su prenotazione, per un'escursione guidata all'interno della riserva. Il giro completo intorno al lago e nei boschi sulle tracce degli animali dura circa 4 ore a piedi. Il numero di partecipanti va da un minimo di 3 ad un massimo di 20. Gruppi più numerosi vengono suddivisi ed assegnati a ulteriori guide. Si passa anche dal caratteristico borgo medievale del Castello di Carlazzo che si trova in cima ad un piccolo colle. Case arroccate e resti di antiche fortificazioni rendono il sito particolarmente attraente dal punto di vista storico e architettonico. Tragitti più brevi richiedono invece 3 o 2 ore di passeggiata. Il costo procapite è di 6.000 lire per le partenze prefissate: 4 luglio , 1 agosto, 3 settembre e 3 ottobre al mattino e 20 giugno, 18 luglio, 15 agosto, 19 settembre, 17 ottobre al pomeriggio. Da 10.000 a 15.000 lire per le visite su richiesta. Il percorso è facile e ben tracciato per cui chi preferisce può fare da sé, eventualmente acquistando una piccola guida di riferimento. Dal lago parte anche una comoda pista ciclabile verso Porlezza.
Il Lago del Piano è un ottimo punto di partenza per itinerari locali di alto valore culturale. Presso Porlezza, l'orrido di Osteno, le grotte di Rescia e le cascate di S. Giulia. In val Sanagra il Rogolone, antica quercia dall'apparato fogliario di 45 metri, e dalle sponde stesse del lago si può risalire il costone del monte Galbiga.
Ad un solo chilometro dal lago inoltre giace addormentata la suggestiva chiesetta romanica di S. Maurizio, recentemente riportata alla luce dopo che nel 1300 era stata sepolta da una frana, pare, causata dall'ira del santo per non essere stato ospitato a Porlezza.
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broletto n.58 est.1999