Le Borse europee hanno ballato la samba
La seduta è stata allinsegna della samba e le Borse
europee hanno beneficiato della notizia che Il Fondo monetario internazionale
ha deciso di aiutare il Paese sudamericano.
Nel Vecchio continente Parigi chiude con un +3,5%, Amsterdam
con un +4,9%, Zurigo con un +3,9% e Londra con un
+3,6%. La migliore è stata Madrid con un rialzo del
4,3 grazie alleffetto carioca per società spagnole,
molto esposte in America Latina. Francoforte, che chiude
le contrattazioni ordinarie alle 20, mantiene un rialzo del 4,3%,
A Piazza Affari il Mibtel è salito del 2,6%, il Mib30
del 3%, il Midex dell1,6% e il Numtel dell1,9%.
Più irrequiete le Borse americane: il Dow non va oltre
l1% nonostante i rialzi di Citigroup e Jp Morgan, che beneficiano
delleffetto Brasile, mentre il Nasdaq si ferma al +0,2%.
Protagonista della seduta a livello europeo è stato il settore
bancario (Stoxx +3,4%), ma a Piazza Affari è stata la
volata sul finale di Pirelli (+10,4% con volumi da record)
a far trattenere il fiato agli investitori. Dalle sale operative
non sono tuttavia emerse particolari novità. Un operatore
ha fatto notare che, in questo caso, per spiegare limpennata,
non basta fare riferimento allandamento delle società
sottostanti nella catena di controllo (Olivetti +2,8%, Telecom +1,1%,
Tim +1,7%), né alle notizie riguardanti il settore delle
fibre. Qualcuno accenna alle dichiarazioni rilasciate ad un settimanale
dal presidente Marco Tronchetti Provera che, ancora una volta, ha
parlato di voler procedere ad accorciare la catena di controllo,
ma la notizia non è di certo nuova. Secondo altre ipotesi
qualche operatore può aver venduto sulla notizia delle difficoltà
finanziarie di Martin Ebner, il finanziere che attraverso Bz Gruppo
Holding, ha in mano il 7,8% del capitale della società, nella
speranza di potersi ricoprire a minor prezzo e oggi è arrivato
il momento.
Tra le banche italiane le migliori sono state IntesaBci
(+5,8%) e Bnl (+3,5%%), le più esposte nei confronti
del Brasile. A spingere il titolo del gruppo guidato da Giovanni
Bazoli è stata inoltre la notizia che il Banco Itaù
ha dichiarato che lacquisizione di Sudameris Brasil da IntesaBci
(operazione che porterà a una plusvalenza di 925 milioni
di euro) procede secondo i tempi previsti. Gli acquisti hanno alimentato
i rialzi anche delle altre banche: SanPaolo Imi (+4,1%);
Monte dei Paschi (+2,5%), Unicredito (+1,2%), Capitalia
(+2,1%). In luce anche i titoli delle società del risparmio
gestito che amplificano i movimenti del mercato: Fideuram
ha guadagnato il 5%, Mediolanum il 3,7% e Credem l1,1%.
Sono stati solo due i segni negativi sul listino di Milano: Aem
(-0,3%) e Snam Rete Gas (-0,03%). Per loccasione è
risorta anche Mediaset (+4,5%), decisamente penalizzata nei
giorni scorsi. Fiat, dopo una piccola incertezza nel pomeriggio
in linea con il mercato, brilla nel finale, con un balzo del 4%.
Una fonte Consob ha messo a tacere le ipotesi circolate negli ultimi
giorni sul 4,4% del capitale Fiat passato di mano sul mercato dei
blocchi, spiegando che nulla è cambiato nell'azionariato,
in quanto sono stati movimenti riconducibili ad operazioni di prestito
titoli. "Forse qualcuno è rimasto deluso perché
si aspettava movimenti nell'azionariato", spiega un trader,
che comunque considera la notizia non influente sul titolo.
Nel Midex leffetto Brasile ha messo le ali a Parmalat (+6,5%)
su cui ieri si era espressa positivamente anche Merrill Lynch. Sempre
tra le società a media capitalizzazione ha brillato la stella
di Fondiaria (+8%), alla rincorsa del concambio fissato con Sai
(-0,06%).
Unaltre seduta in discesa invece per Buzzi Unicem
(-0,2%) su cui pesa la forte svalutazione del 34% detenuto nella
tedesca Dyckerhoff. Fra le small cap infine i risultati trimestrali
hanno spinto in alto Targetti (+4,8%), mentre hanno affossato
Ducati (-2,1%).
Meno emozionante il Nuovo mercato dove si sono messe in luce solo
Artè (+4,2%), Cairo Communications (+3,8%),
Finmatica (+3,3%) e Datamat (+3,7%).
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