Cosa dicono le forze relative. Prendendo in esame i principali indici azionari Morgan Stanley: Italy, Europe, Usa, Pacifico, Global, ed analizzando l’andamento delle rispettive forze relative, si evince che:

• gli Stati Uniti stanno gradualmente perdendo forza relativa nei confronti dell’azionario globale e dell’Europa;


• in particolare l’Italia sta recuperando forza relativa sulla compagine europea;


• l’area pacifico (Giappone in testa), dopo una prolungata fase di debolezza, sta sovraperformando da inizio anno ed è probabile che la tendenza prosegua ancora per un po’;

Le precedenti considerazioni hanno un’ottica temporale di medio periodo, come dimostra la valenza dell’ampia banda di oscillazione delle rispettive forze relative (arco temporale di 2/3 anni). Riteniamo che l’Europa abbia chance di sovraperformare gli Stati Uniti nell’ordine di un 8/10%, mentre l’Italia dovrebbe distanziare l’Europa di un più modesto 6/8%. L’upside relativo dell’area Pacifico rispetto all'indice globale si individua nel 15/20% minimo.

L’aiuto dell’Euro. Vorremmo assistere, a supporto delle precedenti considerazioni, ad un recupero della moneta unica nei confronti del dollaro. I primi segnali in tal senso si sono già evidenziati (Vedi focus del 17/04/2002), e lo stabile mantenimento dell’Euro/Usd oltre quota 0.885/0.89 aprirebbe spazi di apprezzamento almeno fino a 0.92/0.93 (4/5%). Il recupero di tale livelli rappresenterebbe un nuovo afflusso di capitali nella zona Euro, contribuendo, secondo noi, ad una nuova vivacità dei listini azionari europei.

I segnali positivi dall’MSCI Italy. I primi segnali tecnici a favore di un miglioramento del quadro grafico possono essere ricercati sull’MSCI Italy (334). L’indice italiano infatti ha violato la resistenza che ne ha ingabbiato le quotazioni dallo scorso dicembre. Riteniamo necessario attendere la conferma sul Mibtel (deciso superamento di quota 24300 punti) e sul Mib30 (quota 33500), anche se in ottica aggressiva le indicazioni fornite dal Morgan Stanley rendono lecita l’anticipazione dell’apertura delle posizioni rialziste. Tale segnale sarebbe negato in caso di ritorno sotto 320/310 punti di MSCI Italy. Ricordiamo tuttavia, che la recente innovazione introdotta sui pesi MSCI in base al flottante, hanno influenzato le quotazioni dell’indice. I titoli telefonici, infatti, pesantemente penalizzanti in questa fase, perdono importanza nei nuovi panieri a favore di comparti che stanno decisamente performando meglio. L’effetto globale potrebbe aver "drogato" al rialzo i corsi degli MSCI.