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GIORNALE
Condividere (Famiglie Missionarie) |
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Mi spiace non
essere riuscito a comporre ed inviare una circolare prima di
ora.
Il materiale per imbastirla ed i progetti o, meglio, le necessità
urgenti dalle missioni non sono mancate: l'alluvione con il suo
carico di disperazione è arrivata puntuale questa estate
mentre noi cercavamo un po' di ristoro al mare o in collina;
le richieste di aiuto per sostenere altre scuole di villaggio,
di medicinali per curare anche le cose più banali, di
reperimento di macchine da scrivere e macchine da cucire manuali
per le missioni in Africa (Congo) sono pervenute.
Chi ogni tanto si mette in contatto con noi ne è già
al corrente, chi dispone di un indirizzo e-mail ed è nella
nostra lista o visita di tanto in tanto il sito del Comitato
lo sa già, ma quanti sono rimasti alle notizie dell'ultima
circolare di dicembre scorso (la numero 4) apprendono queste
cose solo ora.
Io vorrei riuscire a rendervi più partecipi della vita
dell'Associazione e, soprattutto, di quella delle missioni. Loro,
i nostri missionari, hanno immenso piacere quando noi, scrivendo,
telefonando, inviando SMS o e-mail li facciamo sentire presenti
nei nostri pensieri. Così, CONDIVIDIAMO le gioie e le
sofferenze del vivere di ogni giorno e li incoraggiamo ad andare
avanti, certi che noi camminiamo con loro.
In breve:
° |
Vi chiedo di
scrivermi più spesso perché così sono stimolato
a rispondervi e vi informo di tutto quello che sta succedendo; |
° |
Comunicatemi
il vostro e-mail se volete ricevere lettere ed informazioni dalle
missioni (scrivete a info@comit-gemellaggio.com). |
° |
Visitate il sito
del Comitato (www.comit-gemellaggio.com): lì cerco di
mettere informazioni sulle emergenze, oltre che pubblicare lettere,
richieste, iniziative
|
° |
Chiedete, chiedete,
chiedete: se volete avere una testimonianza a scuola, in parrocchia,
in un gruppo, di un padre missionario telefonate o scrivete e
ci accorderemo. E' importantissimo l'incontro, la conoscenza
personale: solo così possiamo allargare il cerchio di
solidarietà, di condivisione che ci permette di aiutare
fratelli che non hanno scelto di nascere in condizioni disagiate. |
° |
Pregate, se potete,
e l'aiuto che cerchiamo di dare a questi nostri fratelli sarà
certamente più fruttuoso. Abbiate fede! |
|
Per
il COMITATO di GEMELLAGGIO |
Quote annue proposte
- - - - - - - - - - - - - - - -
ma ognuno dà secondo le possibilità |
Elementari: da materna a 5ª classe
Medie: da 6ª a 10ª classe + esame SSC
College: 11ª e 12ª classe + esame
Università (Bachelor o Master) |
Euro 124,00
Euro 155,00
Euro 186,00
Euro 310,00 |
° |
Circolare n.
5 - Condividere
è la parola d'ordine. |
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° |
Pesche di Beneficenza e mercatini: tanta fatica per organizzarli,
ma i risultati arrivano copiosi e sono una benedizione. |
° |
Lettera di Natale - Bellissima lettera
che voglio condividere con tutti voi e spero che facciate altrettanto
con amici e conoscenti. |
|
° |
Missione a Chalna: felicemente iniziata
l'esperienza di adozione a distanza con Rudy e Franca, dell'As-sociazione
Papa Giovanni XXIII. 31 bambini sostenuti. Ora compriamo 5-6
Rickshaw e li diamo a noleggio con riscatto finale... |
° |
Alluvione 2002 - padre Marino ci rende
partecipi della sua inquietudine: lui si sente "all'asciutto"
mentre le famiglie dei villaggi sono "sott'acqua"!
e noi? |
|
° |
I Maestri del Congo...
in Africa
adottiamo i maestri per garantire continuità di insegnamento
ai bambini. |
° |
Una Famiglia per Costruire il
Futuro Oggi!
È il tema proposto quest'anno dal Comitato: famiglie missionarie
che "condividono" per moltiplicare. |
|
° |
Feder School: un'altra scuola aggiunta
al programma di sostegno. E poi cominceremo alcune cooperative
di lavoro per auto sostentamento in loco. |
° |
Gennaio 2003 ...in Bangladesh: verso metà gennaio partiamo per
Dhaka e visitiamo, nel corso di venti giorni, le varie missioni
sostenute oltre ad avviare nuovi progetti. |
|
° |
Quanti i gesti di Solidarietà
e Condivisione
possibili
anche senza adottare. |
° |
23ª Giornata Missionaria - la giornata missionaria
a Modigliana, in maggio, con i padri Pio Mattevi, Osvaldo Torresani
e l'amico Alessandro. |
|
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° |
Informazioni e chiarimenti sui
versamenti al Comitato: alcune
note relative alla dichiarazione dei redditi. |
|
° |
La Missione non va in Vacanza... echi dell'incontro di Forlì, presso
la parrocchia S. Pio X di Ca'Ossi. |
|
° |
Un Video per condividere: dalla Rishilpi un filmato
che ci porta a casa loro senza lasciare l'Italia. |
|
"Alcuni
Magi giunsero dall'oriente a Gerusa-
lemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che
è nato"? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo
venuti per adorarlo". (Mt 2,1-2).
Giunto dall'occidente in Bangladesh mi sono domandato e mi domando:
"Dov'è Gesù che è nato? Ho visto la
sua stella ancora quando ero bambino e sono venuto per adorarlo".
E ho visto Gesù nascere in tanti umili tuguri che mi hanno
fatto vedere al vivo la stalla e la mangiatoia di Betlemme. Non
trovo differenza tra il posto dove nascono la maggior parte dei
bambini bengalesi e il rifugio degli animali a Betlemme.
Andrea e Filippo domandarono a Gesù: "Rabbi, dove
abiti?" Disse loro: "Venite e vedete". Andarono
dunque e videro dove abitava e si fermarono presso di lui. (Gv 1,38-39).
Venite in Bangladesh e io vi farò vedere dove Gesù
nasce oggi, dove Gesù nascerà quest'anno a Natale;
e fermatevi per vedere dove egli abita.
Dentro la capanna di Ceril, musulmana, sono stato chiamato per
ripararmi dall'acqua della stagione delle piogge, che scendeva
a catinelle. Ripararmi per modo di dire, che era l'ombrello più
che la capanna che mi difendeva dalla pioggia; e Ceril, studentessa,
che aiutiamo negli studi, riparava i suoi libri dall'acqua dentro
a cartocci di cellofan. Qui puzza persino l'acqua della pioggia
che scende dall'alto e i miei piedi, pur sotto la capanna, sono
dentro la melma. Suo padre, infermo da qualche anno, è
steso a terra, meglio sul fango.
Mi sono messo in silenzio e mi viene in mente che "mentre
tutto era in silenzio il Verbo divino si è fatto carne!"
Dio mio qui Gesù è nato ed io non lo sapevo!
La mamma cristiana di Sucitra abita in una veranda di una capanna
di bambù e foglie, di 4 per 2½ metri, aperta ai
quattro venti. E qui c'è tutto: per dormire, per vivere,
per mangiare, per cucinare, per muoversi.
"Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro
nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo"
(Mt 8,20). Lì nasce Gesù
dove i figli di Dio non hanno dove posare il capo.
La vedova indù e i suoi due bambini che, rigettata dai
suoi, vaga in cerca di un rifugio, perché "venne
fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolta" (Gv 1,11). Eppure nel loro cuore
nascerà Gesù.
Gesù oggi con la bocca dei poveri grida: "Voi tutti
che passate per la via, considerate e osservate se c'è
un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta!"
(Lam.
1,12)
Se parliamo del dolore, del tormento del Figlio dell'uomo, qui
in Bangladesh, dove la gente, a seconda delle stagioni, è
sferzata dal sole cocente, dalla pioggia, dal freddo, ed in ogni
stagione sferzata dai prepotenti, dalla fame e dalla malattia,
non è difficile scoprire il dolore ed il tormento della
capanna di Betlemme dove Gesù è nato ed oggi nasce.
P.
Marino Rigon, s.x.
Shelabunia: 7 ottobre 2002
Festa della Madonna del Rosario. |
Alluvione giugno-settembre
2002
Al nord, diocesi di Mymensingh, dove c'era un villaggio
di 66 Famiglie, è rimasta solo la chiesa. |
Anche quest'anno,
dopo un periodo di preoccupante siccità dove le bestie
morivano e non solo loro, ecco le piogge abbondanti, TROPPO,
di giugno e luglio a portare alluvione in tutto il paese. A sud,
padre Marino Rigon ci scrive chiedendo aiuto per la riparazione
delle capanne distrutte. La donne, madri di famiglia bussano
insistente-mente alla porta della missione, perché sanno
che insistendo otterranno! Padre Marino in un passo della sua
lettera dice: |
"mi domando
come possiamo riposare in sonni tranquilli; specie la notte,
quando la pioggia scende giù abbondante e rumorosa, non
riesco a restare quieto al pensiero di |
tante mamme che
con i loro bambini devono ripararsi dall'acqua. Tutti i villaggi
e la stessa Shelabunia, Porto, sono diventati un lago
A volte mi viene la paura di andare all'inferno; ma non con i
miei peccati, ma mettendo a confronto la mia con la situazione
di questa povera gente! Risuonano alle orecchie le parole di
Abramo: "In vita hai avuto bene! Ed ora
!"".
Ecco allora scattare la solidarietà e, da parte nostra,
cioè di tutti voi, arrivare offerte "pro capanne". |
Le famiglie sono costrette a vivere
all'aperto
|
Abbiamo inviato
.4.500 per la ricostruzione di 30 capanne
ma sarà abbastanza?
Informazioni
e chiarimenti sui versamenti al Comitato |
Per evitare disguidi
nella registrazione dei vostri versamenti tramite bonifico bancario e nel trasferimento delle quote
alle missioni di competenza
con
BONIFICO POSTALE
vi chiediamo
di indicare il codice, il nome adottato, l'anno
per cui si effettua il versamento in tutti i vostri Bonifici
sul C/C Bancario n° 55371 - ABI 8542 - CAB
67870 - BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Prov. di RA
- Filiale di Modigliana - intestato a
COMITATO di GEMELLAGGIO
e COOPE-RAZIONE fra i POPOLI - ONLUS
via dei Frati 8 - 47015 Modigliana (Fc)
Esempio: 123 Rexona 2002 - CONTRIBUTO ATTIVITA'
ISTITUZIONALI |
Una Famiglia per Costruire
il Futuro Oggi !
Ecco il manifesto
della campagna "Adozioni a Distanza" per l'anno 2002-2003
del Comitato di Gemellaggio.
Il titolo è
anche il programma di quest'anno: presto, forse già assieme
a questa circolare interna,
rice-verete materiale per passare all'azione.
La famiglia è sorgente della vita, fonda-mento della società.
Grazie alle vostre famiglie, altre trovano il corag-gio di continuare
a vivere, sperare, gioire.
Come Netai e Polly, due giovani sposi che continuano gli studi
e lavorano alla Rishilpi. Lei si è diplomata grazie a
tutti noi ed ora continua iscrivendosi all'università.
Lui sta frequentando un corso di laurea. Potete vedere il diploma
sul sito, as-sieme a qualche passo della lettera che ci hanno
scritto.
Il vostro impegno? Non si tratta di fare cose impos-sibili, vi
chie-diamo solo di tra-smettere ad amici, conoscenti, pa-renti
e colleghi un po' del vostro entusiasmo, i motivi semplici della
vostra scelta per l'ado-zione a distanza.
Distribuendo ciò che riceverete, non senza l'incontro
personale e la vostra testimonianza diretta, noi speriamo di
poter regalare a tantissimi bambini ed alle loro famiglie la
speranza di un futuro migliore.
Gennaio 2003 >>>
Bangladesh
E' realtà: intorno al 15 gennaio
2003, per 20 giorni, saremo in Bangladesh a visitare le missioni
sostenute, e cioè: Rishilpi, Shelabunia, Chalna, S.E.B.A.,
Mymensingh
e poi a Dhaka dai padri Saveriani.
Il costo è di Euro 750 circa per il volo (tasse escluse),
serve il passaporto valido altri sei mesi dopo il viaggio, il
VISTO Bengalese, nessuna vaccinazione obbligatoria. Chi desidera
"toccare con mano" deve mettersi in contatto al più
presto.
23° GIORNATA MISSIONARIA
I CANTI DI KABIR
Questo giorno
mi è caro più di ogni altro,
perché oggi l'Amato Signore
è ospite in casa mia.
La mia camera e il mio cortile
risplendono della Sua presenza.
I miei desideri cantano il Suo nome,
e si perdono nella Sua grande bellezza.
Io gli lavo i piedi e osservo il Suo Viso.
Depongo davanti a lui l'offerta
del mio corpo, della mia mente, e
di tutto ciò che posseggo.
Che giorno felice quello in cui
l'Amato, che è il mio tesoro,
giunge a casa mia!
Quando incontro il mio Signore,
tutto il male fugge dal mio cuore.
"Il mio amore Lo ha toccato.
Il mio cuore brama quel Nome che è Verità."
Così canta Kabir, servo dei servi. |
|
"
oggi l'Amato Signore è ospite in casa mia
Che giorno
felice
"
I versi di questa antica poesia indiana esprimono il sentimento
di quanti sono venuti all'appuntamento con Padre Pio Mattevi,
Padre Osvaldo, Alessandro e ogni uomo del mondo: è un
giorno felice perché ci incontriamo.
Il clima è giustamente festoso nell'accoglienza, nei saluti,
negli abbracci, nel ricordo, nel pasto in comune.
Abbiamo fame
anche di parole e, in una sala gremita e attenta, PADRE PIO
MATTEVI, dal '76 in Bangladesh, e già nostro ospite
a Modigliana molti anni fa, tratteggia la situazione bengalese
attraverso la sua personale e ricca esperienza missionaria.
Padre Pio è stato impegnato 7 anni nella scuola di St.
Paul a Shelabunia, 5 anni nella parrocchia di S. Giuseppe a Khulna,
5 anni come amministratore della Diocesi, una parentesi di 6
anni negli Stati Uniti, 5 anni nel Centro Catechetico Nazionale
Bengalese, 4 anni a Bhabarpara e di nuovo al Centro Catechetico.
Negli ultimi anni sono morti diversi missionari Saveriani, è
un grande dolore, ma ci sono ben 15 preti locali e nuove vocazioni,
le parrocchie sono aumentate da sei a undici, dunque, la piccola
chiesa bengalese dà frutti di speranza.
In 35 anni la popolazione bengalese è passata da 65 a
140 milioni su un territorio che è circa la metà
dell'Italia.
Il 60% della popolazione non possiede più la terra da
coltivare, fonte prima di sostentamento, perché è
stata costretta a venderla per pagare i debiti ed ora non trova
lavoro; questo genera una povertà diffusa.
Eppure la terra bengalese è ricca e può produrre
riso sufficiente per il fabbisogno interno.
Il fondamentalismo islamico è entrato anche in Bangladesh
attraverso il Pakistan, dai precedenti 3 seggi ora hanno conquistato
19 seggi in Parlamento, stanno promuovendo scuole musulmane fondamentaliste,
questa politica porta ad un ulteriore peggioramento delle condizioni
di vita.
Anche prima il Bangladesh era povero, ora si aggiungono disordini
e violenza. Neppure la Chiesa è più un luogo sicuro
ma vi vengono fatti attentati.
Il conflitto è anche interno al mondo musulmano, infatti
recentemente è scoppiata una bomba in una moschea sciita
ad opera di musulmani sunniti.
Questa è la difficile situazione bengalese.
Padre Pio conferma e ribadisce che in Bangladesh bisogna dare
assoluta priorità all'educazione. E' urgente
e indispensabile assicurare l'educazione primaria a tutti i bambini
e sostenere i migliori perché proseguano negli studi.
Solo l'istruzione può permettere un cambiamento di mentalità,
dare speranza al futuro, attuare capacità lavorative e
dunque garantire piena libertà e dignità.
E' con noi oggi
anche un giovane amico, ALESSANDRO, proveniente da Parma,
lo invitiamo a raccontarci la sua esperienza di sei mesi nel
villaggio di Chalna, insieme a Rudy e Franca dell'Associazione
Papa Giovanni XXIII. La vitalità e la gioia di Alessandro
ci riempiono il cuore, ammirati non perdiamo una sola sua parola.
"La mia è stata una
straordinaria esperienza di condivisione. La casa famiglia di
Chalna ospita 130 bambini (oramai si dovrebbe chiamare villaggio
famiglia) da uno fino a quattordici anni senza discriminazioni
fra le diverse religioni.
Tutte le sere ci ritroviamo insieme per un'ora di preghiera,
poi ci suddividiamo secondo le religioni di appartenenza per
continuare le preghiere secondo i diversi riti. In questo modo
incoraggiamo i bambini a sentirsi orgogliosi di appartenere alla
propria specifica religione così che la valorizzino nel
bene. Le priorità della casa famiglia sono istruzione
e salute. Per realizzarle è nato un progetto che prevede
la costruzione di un asilo e una scuola.
Vi porto solo una storia, quella di Elisabetta: è figlia
di fuoricasta, la madre aveva deciso di abortire, i suoi fratelli
si guadagnano da vivere facendo i lucidascarpe per la strada,
Elisabetta è una bambina meravigliosa.
Per me essere in terra di missione ha significato condividere
la mia vita in modo totale e inimmaginabile. Questa esperienza,
seppure breve, mi ha affidato la responsabilità di essere
voce di chi non ha voce per difendere i loro diritti e sottrarli
alla quotidiana ingiustizia."
Intanto ci pervengono
due brevi messaggi (sms) dal Bangladesh:
"Viviamo anche noi questo giorno di comunione."
ENZO E LAURA (RISHILPI)
"Vi invidio, un abbraccio forte a tutti." RUDY
E SORELLE
PADRE OSVALDO vuole dare un titolo
a questa giornata:
"Una missione tutta da
ridere"
nonostante tutto.
"Quando
ero studente andavo a trovare un amico in una stalla di maiali.
Egli cantava e fischiettava. Il padrone si era insospettito della
felicità del dipendente ma egli era felice perché
il letame sporca i piedi non la testa. Quell'uomo era mio padre.
Anche in Bangladesh si può essere felici, essere uomini,
nonostante l'ambiente.
Credo in un Dio che è Padre e che ha scelto di essere
ignorante in geografia, infatti non distingue nord e sud, non
vede distintivi, ma solo uomini. Tutti gli uomini sono figli
di Dio. Anche noi dobbiamo guardare con gli occhi di Dio, tutti
sono uomini, musulmani, cristiani, ...
I problemi della vita si affrontano a mani vuote, meglio con
un po' di Vangelo fra le dita. Il missionario non è un
Superman, ma padre e madre e nonno, cioè una persona a
cui si può parlare, ci si può fidare, è
possibile confidarsi.
Nessuno è superiore, tutti abbiamo bisogno di tutti. Andare
in missione arricchisce, c'è tanto da imparare.
Vi racconto una storia: un contadino trova nel suo campo un uovo,
lo prende e lo mette a covare. Si schiude e nasce un essere diverso,
dunque è cattivo, è musulmano, è del sud...
Così anche i fratellini, sull'esempio degli adulti, lo
emarginano.
Tutti vivono da polli perché
si credono polli. Un giorno vedono un'aquila volare maestosa,
ma essi non provano nemmeno a volare perché sono solo
polli, mangiano e ingrassano annoiati.
Il Bangladesh è per me una provocazione e una scelta:
è meglio faticare, cioè vivere da aquila, che vivere
una vita all'ingrasso, annoiato, cioè da polli."
Le riflessioni e le provocazioni di padre Osvaldo colpiscono
il cuore e la mente di tutti, interpellano il bene che c'è
in ognuno e sono acqua che irrora perché possa crescere.
Il bene di ogni uomo è vivere insieme ad altri uomini
per sperimentare il Gesù-Uomo cioè sperimentare
"ora" Dio.
Questa giornata è stata oltremodo ricca di suggestioni
che verranno sviluppate nel nostro quotidiano impegno; possiamo
lasciarci dicendo "che giorno felice
"
(Emma,
di Modigliana - maggio 2002)
Informazioni
e chiarimenti sui versamenti al Comitato |
Per evitare disguidi
nella registrazione dei vostri versamenti tramite bonifico bancario
e nel trasferimento delle quote alle missioni di competenza
con
BOLLETTINO POSTALE
vi chiediamo
di voler compilare lo spazio per la causale del versamento sia
che utilizziate bollettini PRESTAMPATI (che potete richiederci)
oppure bollettini BIANCHI indicando il codice, il nome
adottato, l'anno per cui si effettua il versamento (anno
di competenza). Intestate i bollettini a
COMITATO di GEMELLAGGIO
e COOPE-RAZIONE fra i POPOLI - ONLUS
via dei Frati 8 - 47015 Modigliana (Fc) - C/C POSTALE N. 12057444
Esempio: 123 Rexona 2002 - CONTRIBUTO ATTIVITA'
ISTITUZIONALI |
La missione non va in vacanza...
La Parrocchia
di San Pio X in Ca'Ossi è stata teatro, in questo ultimo
scorcio d'estate, di una bella serata animata da Enzo Falcone
e Laura Melano, missionari in Bangladesh da 27 anni, ideatori
e realizzatori di quel "miracolo della condivisione"
che è la RISHILPI.
Il clima di fraternità
è stato arricchito dalla presenza di amici delle parrocchie
del vicariato, ma anche da amici di Faenza, Lugo, Modigliana,
Rimini... desiderosi di incontrare questi coniugi che, con disarmante
semplicità, hanno scelto di mettere la loro vita a disposizione
dei più poveri.
Enzo, abilissimo "maneggiatore" dei mezzi audiovisivi
ha mostrato un filmato da lui realizzato in collaborazione con
Don Renato Rosso, tendente ad evidenziare il positivo cammino
fatto da questa comunità che ha sviluppato, attorno ad
alcuni cardini fondamentali, la presa di coscienza e il recupero
della dignità di coloro che "socialmente" non
valgono nulla: i rishi (impuri), i disabili, le donne ripudiate...
A questi fratelli è stata
offerta la possibilità di riscatto attraverso la competenza
nel lavoro, l'istruzione, l'assistenza sanitaria.
Non c'è orgoglio umano nel mostrare questi successi, ma
l'orgoglio di sentirsi strumento dell'amore di Dio anche fra
persone che non condividono la stessa religione, l'orgoglio di
essere "segno fedele" della scelta di vita fatta.
Questa è la grande forza dei nostri missionari: l'essere
presenti nella condivisione quotidiana delle difficoltà,
ma anche delle gioie, delle sconfitte, ma anche delle speranze
che spesso diventano certezze...
E le certezze sono gli studenti che ricevono sorridenti il loro
diploma finale, i piccoli disabili che imparano a convivere con
le loro deficienze motorie per affrontare i gesti di quotidiana
necessità, le donne che fanno fiorire dalle loro mani
capolavori dell'artigianato: ricami, tessiture, quadri in paglia
di riso che oltrepassano le frontiere del piccolo paese asiatico
per trovare mercato in tutto il mondo.
Il desiderio di Enzo e Laura è
proprio questo: far sì che questi poveri trovino autonomia
sociale ed economica prendendo coscienza delle proprie potenzialità
e della propria dignità e unicità di persone.
Non c'è "business" lavorando con gli ultimi
e non è neppure ai Congressi e alle Conferenze dei "Grandi"
che si risolvono i problemi della povertà del mondo, così
come è puerile ed inutile lasciarsi prendere da emotivo
pietismo.
La vera "rivoluzione sociale" sarà possibile
solo quando noi ricchi ci sentiremo "in debito" verso
chi non può contare su un pasto al giorno, su un tetto
sulla testa, su un'adeguata assistenza medica o su un minimo
di istruzione.
Non sarà dando "il superfluo" che potremo quietare
le nostre coscienze.
CONDIVISIONE è
una parola che deve entrare nel nostro cuore e farci sentire
a disagio ogni volta che sprechiamo quelle ricchezze che potrebbero
essere anche di altri.
I missionari questo lo vivono quotidianamente e non perdono occasione
per "condividere" con noi la gioia di quei frutti
meravigliosi che il nostro sostegno economico, sincero e gratuito,
rende possibili.
Se ci "vantiamo" di essere cristiani non possiamo
dimenticarlo...
(Bruna,
di Ca'Ossi - settembre 2002)
Un Video per Condividere
Chi
vuole ricevere la videocassetta realizzata da Enzo Falcone, per
una riflessione personale, per proiettarla tra gli amici, nel
gruppo parrocchiale, per spiegare ad altri il perché della
propria scelta di "adozione a distanza", può
richiederla al Comitato (tel. 0546 941445, fax 178 225 6514,
e-mail: info@comit-gemellaggio.com). Il contributo (facoltativo)
di .5,00 serve quale rimborso per la duplicazione e la
spedizione della cassetta stessa e il ricavato sarà, poi,
inviato alla missione Rishilpi o ad altra missione bisognosa.
Pesca di beneficenza
Una
parrocchia di Igea Marina ha organizzato una pesca di beneficenza
il cui ricavato va a sostegno di vari progetti tra cui l'acquisto
di 5-6 rickshaw per la missione di Chalna. I rickshaw (carretti/bicicletta
che servono al trasporto di persone e cose, come dei taxi) saranno
dati ad alcune famiglie che li pagheranno senza interessi a piccole
rate e alla fine, quando saranno loro, con i soldi restituiti
potremo comprare altri rickshaw per altre famiglie.
Sappiate
che con un rickshaw una
famiglia può vivere dignitosamente!
Missione a Chalna
31 bambini
adottati nella missione di Chalna in un solo mese. Quest'anno abbiamo
cominciato un progetto di adozioni a distanza con la "casa
famiglia" dell'Associazione Papa Giovanni XXIII presente
in Bangladesh. Già a fine anno avevamo mandato vostre
offerte (vedi circolare n. 4) per costruire case per famiglie
bisognose, specialmente vedove con figli o spose abbandonate,
assieme ai figli, ad una vita di elemosina, vergogna e spesso
prostituzione (una donna sola, in Bangladesh, è in grave
pericolo perché non protetta da nessuno).
Ora compreremo
5 o 6 Rickshaw per darli a noleggio ad altrettanti capi famiglia
in cambio di una quota mensile, compatibile con il loro reddito.
Alla fine i Rickshaw resteranno di loro proprietà e potremo
ripetere l'operazione con altre famiglie. Tasso di interesse
finale = 0%. |
Una capanna prima...
...e dopo il nostro aiuto!
|
Chi volesse contribuire all'acquisto di
un "Rickshaw", bicicletta/ carretto che può
dar da vivere ad un intera famiglia può inviare offerte
di .100 (costo del rickshaw) o anche inferiori che, cumulate
con altre, trasferiremo in missione per l'acquisto dei mezzi.
Un Rickshaw, Rudy
e tanti bimbi
Nelle altre pagine
del sito potete conoscere alcuni
progetti 2002-2003 per le varie missioni
I Maestri del Congo...
Due
nostre famiglie
hanno aderito al programma di Adozioni a Distanza di Padre Pierre
(missionario in Congo). Queste adozioni "un po' speciali"
sono rivolte ai maestri elementari che lavorano nei campi
base (sette centri in tutto) ed insegnano ai bimbi pigmei.
Garantendo degli insegnanti stabili si offre un miglior servizio
educativo, una continuità, una crescita sostanziale delle
comunità pigmee ed integrazione con le comunità
"africane" (c'è infatti rivalità tra
i Pigmei - popolo della foresta - e gli africani).
A
questo nuovo progetto, che ci rende gioiosi, si aggiunge, quest'anno,
anche il completamento dell'internato (Collegio) Romano Maglioni
(nelle foto). Finanziato con nostri contributi, è stato
dedicato alla memoria di Romano, che i Pigmei conoscono molto
bene anche se non l'hanno mai incontrato.
Necessità missione
Byakato
(Repubblica
Democratica del Congo):
° |
Offerte per la costruzione
di alcuni Dispensari (ogni stanza costa .250 ed essendo
modulari, si può aggiungere una stanza in un momento successivo). |
° |
Offerte per la costruzione
di un OSPEDALE. |
° |
Cerchiamo anche
attrezzature e materiale di consumo, presidi medici..., per la
gestione dell'ospedale, l'unico in un raggio di 140 Km. |
° |
Offerte per materiale
scolastico oppure il materiale stesso (in questo caso
è urgente che ce lo spediate poiché padre Pierre
sta allestendo un Container che sarà inviato in Congo
ad inizio dicembre). |
Noi già abbiamo raccolto 11 macchine da scrivere portatili
manuali destinate ai suoi sette campi base.
Se ne avete, telefonateci,
verremo a prenderle e le invieremo, dopo pulizia, al missionario.
Léopold (direttore della scuola)
e padre Pierre con la foto di Romano
FEDER SCHOOL
Il progetto "Feder
School" si è arricchito di una nuova scuola elementare:
BIROIDAKUNI (di cui vedete, nelle foto, il corpo insegnante
e l'edificio), sostenuta dalla scuola media A. Panzini
di BELLARIA (Rn). Ringraziamo la Sig.ra Preside e tutti gli insegnanti,
i collaboratori, i genitori, i ragazzi.
Come già
sapete, il nostro aiuto consiste nello stipendiare gli insegnanti
e contribuire all'acquisto di materiale
didattico. Il costo per scuola varia per via del numero di insegnanti,
ma una media giusta pone circa a 1550 Euro (3 milioni di Lire)
la quota che intendiamo offrire ogni anno.
In totale, quindi,
dobbiamo raccogliere, ogni anno, la somma di .18.600 (12
x 1.550).
Ringraziamo tutte le persone che versano, anche più volte
all'anno per una scuola "adottata" e sollecitiamo
altri a donare, ogni tanto, per il Progetto "FEDER
SCHOOL".
In gennaio visiteremo
queste scuole ed imposteremo progetti
di auto-sostentamento a mezzo di cooperative di lavoro.
Seguendo l'idea, già di Romano,
parleremo con il Vescovo della diocesi di Mymensingh, Mons. Francis
Gomes, e discuteremo un piano di sviluppo di cooperative di villaggio,
gestite dai genitori, in modo da finanziare le scuole con parte
del ricavato e nello stesso tempo migliorare le condizioni di
vita e la sicurezza di un lavoro per tante famiglie.
E' un progetto
ambizioso e difficile, ma confidiamo nelle vostre preghiere,
e perché no, anche nella vostra collaborazione e/o esperienza.
Chi non se la sente di adottare un bambino,
poiché lo impegna per tanti anni, può sempre contribuire
ad un progetto in uno dei seguenti modi:
1. |
FEDER SCHOOL (vedi ultimo articolo):
versamenti di importo libero a sostegno delle scuole della diocesi
di Mymensingh (attualmente 12 scuole). |
2. |
MEDICINALI: contributi che passeremo
in missione per l'acquisto di antibiotici, vaccini, garze, pomate,
etc... oppure mandate medicinali che noi invieremo a loro. |
3. |
PRO ALLUVIONE: per costruire le capanne
distrutte dall'alluvione dei mesi scorsi (giugno, luglio, agosto
2002). Abbiamo già inviato 4.500 Euro, pari a 30 capanne...,
ma pensiamo davvero che solo trenta capanne siano state distrutte
in Bangladesh? |
4. |
MACCHINE DA SCRIVERE manuali che invieremo,
entro dicembre, in Congo, nei campi base di padre Pierre (Pietro
Lombardo). Servono per istituire delle scuole professionali e
anche per i campi stessi. Non essendoci elettricità, sono
indispensabili quelle NON elettriche. Ne abbiamo già raccolto,
pulito e sistemato 11, per lo più Lettera 35 / 45 Olivetti.
GRAZIE - GRAZIE - GRAZIE. |
5. |
Contributi per L'ACQUISTO
DI UN RICKSHAW (bicicletta-carretto) del costo di Euro 100
con cui può vivere dignitosamente una famiglia!!! |
6. |
L'acquisto di Cartoline
di Natale, Libri dei nostri missionari,
libri di poesie in Dialetto Romagnolo, gentilmente offerti
dal Signor Flamigni di Forlì, la Video Cassetta
della Rishilpi, tutti modi per finanziare i nostri progetti. |
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