|
Il metodo della "lizzatura" consisteva nel mettere i blocchi di marmo sopra una slitta ricavata da tronchi di faggio o di quercia e di farli scorrere verso valle.
La "lizza" era formata da diversi blocchi di marmo - così come mostra l'immagine a fianco - tenuti assieme da robuste corde di canapa, che servivano anche per far scendere lungo tutto il percorso l'intero carico.
Alla lizzatura partecipavano diversi uomini: era un lavoro di squadra molto rischioso. Davanti a tutti c'era il capo lizza, che aveva il compito di controllare che la discesa procedesse per il meglio. Era un compito delicato, e veniva affidato all'operaio più esperto. Era lui che disponeva i "parati" sul terreno davanti alla lizza, e dava il segnale ai mollatori di allentare o stringere i cavi al momento giusto."
I "parati", erano robuste assi di legno, che venivano aggiunte anteriormente, mano mano che il carico scendeva, consentendogli di scivolare senza incontrare ostacoli.
Un'altra figura molto importante nella "lizza" era "'uomo del piro", chiamato anche "il mollatore", che aveva il compito di mollare lentamente le corde, in modo che il carico scendesse lentamente, senza prendere velocità.
La lizzatura era una delle fasi più rischiose del lavoro in cava. Se il carico si liberava dalle corde, e prendeva velocità, chi vi era intorno veniva travolto.
E questo, purtroppo, è successo più volte.
Il lavoro della lizzatura, finiva nel momento in cui il carico arrivava al "poggio", che era il luogo dove i blocchi di marmo venivano liberati dalle corde, e caricati sui carri trainati dai buoi.
|
|