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La
vera e grande rivoluzione nella tecnica estrattiva avvenne alla fine del
secolo scorso con le invenzioni del filo elicoidale e della puleggia
penetrante. Il filo elicoidale è un cavo di 4-6 mm. di diametro, ottenuto
dalla torsione ad elica di tre fili d'acciaio. Le scanalature così
determinate hanno la funzione di trasportare e distribuire, lungo il
taglio eseguito dal cavo, l'acqua e la sabbia silicea che servono
all'azione abrasiva.Il filo elicoidale, disposto in circuito su speciali
pulegge di rinvio fissate ad appositi paletti (potò), è lungo in genere
alcune centinaia di metri e si muove ad una velocità di 5-6 m/sec.,
mentre incide il marmo ad un ritmo di 20 cm. l'ora. La puleggia penetrante
è un disco d'acciaio caratterizzato sulla circonferenza, da una
scanalatura e da piccoli denti diamantati.
Mediante questi due geniali accorgimenti tecnici la puleggia, scorrendo su
un apposito strumento a cremagliera ("macchinetta") che ne
consente il regolare e continuo abbassamento, assolve contemporaneamente a
due funzioni: mentre penetra nel marmo trascina nella scanalatura il filo
elicoidale che provoca il taglio del blocco.
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