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Gore
Global
warming
Leggi
i miei post sui recenti fatti del Tibet BLOG AMICA
TERRA
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(ANSA)
- ROMA -
Dopo
il Brasile anche la Cina punta a produrre
etanolo dopo che, nel 2007, ne aveva vietato
la produzione dai cereali per assicurare un
offerta alimentare sufficiente. L'Assemblea
popolare nazionale (Apn, il parlamento cinese)
ha annunciato che la regione autonoma del
Guangxi, nel sud-ovest del Paese, da aprile
sostituira' in tutte le stazioni di servizio
benzina e gasolio con il bioetanolo. ''La
regione dello Guangxi - ha detto il
vicepresidente della regione intervenendo
all'undicesima sessione dell'Apn a Pechino -
sara' la prima a produrre commercialmente
biocarburante realizzato con la manioca e non
con i cereali. Nella nostra regione, infatti,
ogni anno si producono almeno 6 milioni di
tonnellate di manioca, oltre il 60% della
produzione cinese e, nel dicembre scorso, la
regione ha inaugurato il suo primo impianto di
produzione di biocombustibili ad etanolo a
Beihai, con una capacita' di produzione annua
di 200 mila tonnellate''. L'etanolo prodotto
con la manioca permettera' di ridurre le
emissioni di gas serra e di alleggerire la
pressione sull'offerta energetica cinese,
tanto che il governo di Pechino pensa ad una
produzione di biodiesel di 200 mila tonnellate
nel 2010 e di raggiungere i 2 milioni di
tonnellate nel 2020.
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2008-03-11 19:30 |
DIRITTI
UMANI: LA CINA NON PIU' NELLA "LISTA
NERA" |
WASHINGTON
- La Cina non è più nella lista nera Usa dei
paesi che compiono maggiori violazioni dei
diritti umani, rivela un rapporto annuale
diffuso dal Dipartimento di Stato. Ma la Cina
continua a negare alla sua popolazione diritti
umani di base - afferma il rapporto - e continua
a torturare i prigionieri. La lista nera stilata
dal Dipartimento di Stato comprende quest'anno
Corea del Nord, Birmania, Iran, Siria, Zimbabwe,
Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan.
La Cina era stata inclusa negli ultimi due anni
in questa lista dei paesi che compiono maggiori
violazioni dei diritti umani. Il documento del
Dipartimento di Stato segnala notevoli
miglioramenti sul fronte del rispetto dei
diritti umani in quattro paesi: Mauritania,
Ghana, Marocco ed Haiti. |
SENZA
PAROLE:
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2008-03-12 14:53 |
Dehli:
36 donne tibetane arrestate |
Davanti
all'ambasciata cinese, avevano scritto 'free
Tibet' |
(ANSA)-NEW DELHI, 12 MAR - Un gruppo di 36 donne
rappresentanti tibetane hanno preso parte a
Delhi ad una dimostrazione pro Tibet e sono
state arrestate. La manifestazione era stata
organizzata per il quarantanovesimo anniversario
della sommossa femminile tibetana. Le donne
erano davanti all'ambasciata cinese, con il
volto dipinto con i colori della bandiera
tibetana e hanno gridato slogan anti cinesi. Sui
muri avevano scritto 'free Tibet'. |
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Male
per il nostro paese:l'Italia resta indietro nella
corsa alla riduzione di CO2
(articolo)
La
Terra morirà tra 7,59 miliardi di anni.
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La
denuncia dell'emittente Radio Free Asia che ha base
negli Stati Uniti. I religiosi protestavano per il
secondo giorno consecutivo a Lhasa per chiedere il
rilascio dei sostenitori del Dalai Lama imprigionati
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Pechino,
12 mar. (Adnkronos) - La polizia cinese ha fatto uso
di gas lacrimogeni contro i monaci buddisti che protestavano
per il secondo giorno consecutivo a Lhasa per chiedere
il rilascio dei sostenitori del Dalai Lama
imprigionati. A denunciarlo è stata oggi
l'emittente basata negli Stati Uniti Radio Free Asia.
Unità
paramilitari hanno fatto uso di gas lacrimogeni contro
i 500-600 monaci del monastero di Sera.
Lunedì,
in occasione del 49° anniversario della fallita
insurrezione tibetana contro le autorità cinesi, la
polizia aveva arrestato decine di monaci che
avevano condotto una marcia di protesta a Lhasa di
dieci chilometri in direzione del Potala Palace, la
residenza tradizionale del Dalai Lama, che vive in
esilio in India. |
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