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Al
Gore
Global
warming
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2008-03-11 20:40 |
|
di
Luciano Clerico
WASHINGTON -
Alla fine sarà una sorta di consunzione
lenta, come una "morte vaporosa".
Così morirà il pianeta Terra, e accadrà
esattamente tra 7,59 miliardi di anni. A
questa conclusione è arrivato uno studio, che
sta per essere pubblicato sull' inglese
Monthly Notices of the Royal Astronomical
Society, condotto dai due astronomi Klaus
Peter Schroeder e Robert Connon Smith e
anticipato sulle pagine scientifiche del New
York Times.
La Terra, conclude lo studio basandosi su un
nuovo metodo di calcolo, morirà risucchiata
da un sole divenuto nel frattempo sempre più
grande, un sole gigante le cui dimensioni
saranno 256 volte le attuali, un solo rosso e
congestionato che porterà inesorabilmente il
pianeta Terra fuori della sua orbita,
condannandolo alla fine. Una fine che non
prevede implosioni o esplosioni, ma una lenta,
inesorabile 'cottura' del pianeta o, per
essere più precisi, una "morte
vaporosa". "E' una scoperta un po'
deludente" ha commentato il professor
Smith, docente di astrofisica alla University
of Sussex, "ma la possiamo sempre mettere
in questo modo: può essere uno stimolo per
l'umanità per cercare il sistema per lasciare
il pianeta e colonizzare altre aree nella
galassia".
Detto questo - ha ammonito l'astrofisico - è
bene ricordare che l'impatto dell' India con
il continente asiatico che ha dato vita alla
catena dell'Himalaya risale a una sessantina
di milioni di anni fa. "Un battito di
ciglia se paragonato ai miliardi di anni di
cui stiamo parlando". Lo studio si è
basato su nuovi sistemi di calcolo messi a
punto da Schroeder e da Manfred Cuntz, della
University of Texas. Grazie ad essi si è per
così dire "ricalcolato" la attuale
massa solare e quanto di essa si perderà nel
tempo in seguito alla espansione del sole
fondata su questa teoria: tra 5,5 miliardi di
anni il sole sarà almeno 10 volte più
luminoso di quanto non lo sia oggi, ma più
leggero.
Perché si calcola che proprio per quel
periodo terminerà il suo 'carburante', cioé
l'idrogeno del suo nucleo e per questo motivo
comincerà ad alimentarsi con l'idrogeno dei
suoi raggi. Questo comporterà una espansione
gassosa di incredibili proporzioni. Mentre il
nucleo si contrarrà, riducendo la massa, i
raggi esterni si espanderanno fino a
trasformare l'attuale motore del sistema
solare in un gigante rosso 250 volte più
grande di oggi. Sarà questa trasformazione a
portare alla morte l'intero sistema solare.
Terra compresa, naturalmente, che, uscendo
dalla sua orbita, tra 7,59 miliardi di anni
precipiterà verso una "morte
vaporosa" tanto lenta quanto inesorabile.
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