contro la vivisezione |
Leone
Tolstoi
e il Vegetarismo |
Fin da piccola mi sono dedicata al volontariato e
all'attivismo in aiuto degli Animali,
tentando di dare
il mio contributo contro gli sconosciuti inferni della vivisezione,
i circhi equestri, i lager zoologici, l'uso
di
carni, pelli e pellicce, la caccia, il commercio
di Animali, gli allevamenti intensivi,
e sempre tentando di spargere dei semi in favore del
Vegetarismo,
Claudia
"Si
crocifigge un cane per studiare la durata dell'agonia di
Cristo.
Si squarta una cagna gravida per osservare l'istinto materno
sotto il dolore intenso.
Una équipe di cosiddetti scienziati paralizza un branco di
gatti, sega via la volta cranica e stuzzica il cervello
mentre le bestiole non anestetizzate sono costrette a
inalare varie concentrazioni di anidride carbonica, e alla
fine si ha la riprova di quanto già si sapeva da anni: che
esiste una correlazione tra la concentrazione dell'anidride
carbonica nel sangue e gli squilibri nervosi.
Altri ricercatori immergono in acqua bollente 15.000 animali
diversi, poi somministrano a metà di essi un estratto
epatico di cui sono note da tempo le proprietà terapeutiche
in caso di shock. Com'era da aspettarsi, gli animali
trattati col farmaco agonizzano più a lungo degli altri.
Si costringono dei cani a bere soltanto alcool puro per
oltre un anno, per ottenere "la prova scientifica" che
l'abuso di alcool è nocivo.
Migliaia di topi, conigli e cani, per lo più
tracheotomizzati, vengono costretti a fumare sigarette per
mesi e anni, e naturalmente molti muoiono: ma gli
sperimentatori
subito avvertono che non è possibile alcuna trasmissione di
dati validi all'uomo.
......."
HANS
RUESCH, IMPERATRICE NUDA
“Avevano il corpo pieno di piaghe e un catetere
infilato nell’addome;
alcuni, impazziti per il dolore, sbattevano
ripetutamente la testa contro le sbarre fino a
procurarsi orribili ferite;
altri si erano spaccati i denti mordendo le gabbie.
Dalle sbarre vidi spuntare una zampa gigantesca e,
inconsapevole dei rischi che potevo correre, volli
toccarla.
Allungai la mano e l’orso me la strinse dolcemente.
Allora gli promisi che sarei tornata e che l’avrei
salvato”
Jill Robinson, Fondatrice di Animals
Asia Foundation
Margherita Hack, vegetariana dalla nascita, sottolinea come
molti grandi scienziati della storia, da Leonardo da Vinci a
Darwin a Einstein, fossero vegetariani, e sfata alcuni dei
pregiudizi su questa dieta: "In seconda elementare facevamo
il tempo pieno - dice - e quando tiravo fuori il mio pasto a
base d'insalata, uovo e formaggio, c'era la preoccupazione
delle maestre per la mancanza di carne: come avrei fatto a
crescere bene, forte e sana? Eppure sono arrivata a 89 anni
in condizioni discrete di salute. A più di 80 anni, oltre
alle domenicali partite di palla a volo con amici
cinquantenni, ho girato in bicicletta buona parte del Friuli
Venezia Giulia, oltre a lunghe nuotate tutte le mattine
d'estate. Tutto questo a dimostrazione che la mancanza di
carne e pesce non ha certo indebolito il mio fisico".
Oltre che la salute umana, essere vegetariani può salvare
anche quella del pianeta: "Pochi sanno - continua la Hack -
che i quattro quinti della terra coltivata in tutto il
pianeta sono usati per produrre foraggi per gli animali, e
solo un quinto per il consumo umano di cereali, frutta e
verdura.
Si calcola che in media occorrano dieci chili di grano e
cereali vari per produrre mezzo chilo di carne.
In un mondo come il nostro, in cui la popolazione umana è in
continuo aumento, bisognerebbe evitare questo enorme
sperpero, riducendo drasticamente il consumo di carne.
E poi anche noi, come tutti i viventi e tutto ciò che si
trova sulla Terra, siamo il prodotto della morte di grandi
stelle esplodenti, le supernove - spiega la scienziata -.
Questa origine comune dovrebbe farci sentire come fratelli
tutti gli esseri viventi, uomini e animali".
Margherita Hack
Perché sono vegetariana
Il Vegetarismo è la mia religione, la mia protesta
contro la condotta del mondo.
Essere Vegetariani significa dissentire, dissentire contro
il corso degli eventi attuali.
Energia nucleare, carestie, crudeltà: dobbiamo
prendere posizione contro queste cose!
Il Vegetarismo è la mia presa di posizione. E penso che sia
una presa di posizione consistente.
Penso che tutto ciò che è collegato con il Vegetarismo sia
della massima importanza, perché non ci potrà mai essere
pace nel mondo finché ci ostiniamo a mangiare gli animali.
Questo si applica anche ai pesci. Io non mangio pesce.
Sono diventato Vegetariano perché per tutta la vita mi sono
sentito in colpa e pieno di vergogna per il fatto di aver
mangiato carne animale.
Sono convinto che gli animali siano creature di Dio
esattamente come lo sono gli esseri umani.
E noi dobbiamo rispettarli e amarli, invece di
macellarli.
Si sono convinti che l'uomo, il peggior trasgressore di
tutte le specie, sia il vertice della creazione:
tutti gli altri esseri viventi sono stati creati unicamente
per procurargli cibo e pellame, per essere torturati e
sterminati.
Nei loro confronti tutti sono nazisti:
per gli animali Treblinka dura in eterno.
Isaac Bashevis Singer
Polonia, 1904 – USA, 1991, Premio Nobel
Letteratura 1978, parte della cui famiglia morì in
seguito alle deportazioni naziste
I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi
di animali.
Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di
mangiare a un gradino più basso della catena alimentare,
così da permettere che milioni di altri possano ottenere
quanto occorre per sopravvivere.
Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale,
nostra, del Sud del mondo, del pianeta.
La civiltà dell'empatia è alle porte.
Stiamo rapidamente estendendo il nostro abbraccio empatico
all'intera umanità e a tutte le forme di vita che abitano il
pianeta.
Ma la nostra corsa verso una connessione empatica universale
è anche una corsa contro un rullo compressore entropico in
progressiva accelerazione, sotto forma di cambiamento
climatico e proliferazione delle armi di distruzione di
massa.
Riusciremo ad acquisire una coscienza biosferica e
un'empatia globale in tempo utile per evitare il collasso
planetario?
La coscienza empatica si fonda sulla consapevolezza che gli
altri, come noi, sono esseri unici e mortali.
Se empatizziamo con un altro è perché riconosciamo la sua
natura fragile e finita, la sua vulnerabilità e la sua sola
e unica vita; proviamo la sua solitudine esistenziale, la
sua sofferenza personale e la sua lotta per esistere e
svilupparsi come se fossero le nostre.
Il nostro abbraccio empatico è il nostro modo di
solidarizzare con l'altro e celebrare la sua vita.
Jeremy Rifkin
Ecocidio: ascesa e caduta della cultura
della carne
E'
certamente preferibile coltivare vegetali, e credo quindi
che il Vegetarismo sia un allontanamento raccomandabile
dalla radicata barbara abitudine.
Che si possa vivere di alimenti vegetali e compiere il
proprio lavoro ancora meglio non è una teoria, ma un fatto
ben dimostrato.
Molte razze che vivono quasi esclusivamente di verdure sono
di corporatura e forza superiori.
Non c'è dubbio che alcuni alimenti vegetali, come la farina
d'avena, siano più economici della carne, e superiori ad
essa per prestazioni meccaniche e mentali. Tali cibi
superiori, inoltre, gravano decisamente meno sui nostri
organi digestivi, e, rendendoci più contenti e socievoli,
producono una quantità di bene difficile da stimare.
Alla luce di questi fatti, tutti gli sforzi dovrebbero
essere compiuti per fermare lo sfrenato e crudele massacro
di animali, che è distruttivo per la nostra morale.
1917. Rosa Luxemburg è rinchiusa nel carcere di
Breslavia per reati d'opinione; ne uscirà solo due
anni dopo, per essere massacrata a colpi di calcio di
fucile e gettata nelle gelide acque della Sprea. Nella
lettera all'amica Sonja, Rosa descrive una scena di
inusitata violenza nei confronti di alcuni bufali, cui ha
assistito dalla finestra della sua
cella:
“...Il
soldato
che li accompagnava, un tipo brutale, prese a batterli
con il manico della frusta.
Durante le operazioni di scarico, gli animali se ne
stavano esausti e uno, quello che sanguinava, aveva nel
viso nero, negli occhi scuri e mansueti, un’espressione
simile a quella di un bambino che abbia pianto a lungo,
punito senza sapere perché, che non sa come
sottrarsi al tormento e alla violenza bruta.
Gli stavo davanti e l’animale mi guardava.
Mi scesero le lacrime.
Quanto erano lontani, irraggiungibili e perduti i verdi
pascoli liberi e rigogliosi, il soffio del vento, il
canto armonioso degli uccelli.
Mio povero bufalo!
Mio povero e amato fratello!”
Rosa
Luxemburg
Qual è l'essenza di una mucca? Quella di
essere serenamente assorta nel
proprio quieto ruminare e di vivere tranquillamente i suoi
venti lunghi anni in armonia con la natura. La mucca non è
una pompa di latte a quattro zampe che possiamo impunemente
rendere orfana, allevare, alimentare chimicamente,
farmacologizzare, inseminare e manipolare per l'unico
obiettivo: massimo quantitativo di latte al minimo costo.
Pramoda Chitrabhanu
Il Libro della Compassione, Riverenza verso
ogni Vita - contenuto in IL
JAINISMO, Edizioni Cosmopolis
Una mucca è un animale dotato di cinque
sensi che inoltre possiede una mente.
La crudeltà verso gli animali a cinque sensi è considerata
il più grande peccato nelle Scritture Jainiste.
Pravin K. Shah
Il Libro della Compassione, Riverenza
verso ogni Vita - contenuto in IL
JAINISMO, Edizioni Cosmopolis
Nessuna nazione sarà completamente libera
finché gli Animali, nostri fratelli, non saranno liberi e
sereni.
T. L. Vaswami
Gli Animali non possono parlare, ma come
possiamo io e te non parlare per loro, e astenerci dal
rappresentarli?
Ascoltiamo, noi tutti, il loro silenzioso pianto di
agonia, e aiutiamo quel pianto a essere ascoltato nel
mondo!
R. D. Arundale
La religione più elevata è quella di
coltivare la fratellanza universale, e di considerare
tutte le Creature viventi simili a se stessi.
Precetto Jainista
MEAT IS MURDER |
...
Tortura è una definizione corretta per indicare cosa sia la
vivisezione.
Ci sono alcune cose in questo mondo che sono semplicemente
troppo efferate per essere tollerate.
La "disperazione indotta" è
un metodo per indurre depressione in cani o in altri
animali, sottoponendoli ripetutamente a scosse elettriche
che non possono evitare, fino a quando non smettono di
agitarsi disperatamente e restano immobili nell'angoscia più
nera a subire passivamente altre scosse.
Nessuno, inclusi gli stessi ricercatori, crede seriamente
che questo modello abbia qualcosa a che fare con la
depressione clinica umana.
Poi c'è il dolore
quotidiano provato da qualsiasi essere senziente qualora
venga tenuto rinchiuso in una gabbia di piccole dimensioni,
dove spesso giace disperato in mezzo ai suoi stessi
escrementi, con le ferite lasciate infette e purulente,
ignorato fino a quando viene nuovamente tolto dalla gabbia
per essere torturato un'altra volta.
Agli inizi del 1981, entrai in un laboratorio di vivisezione
al VA-Wadsworth, nell'area di Westwood a Los Angeles.
Ero con un amico di nome Bob. Quel che vedemmo cambiò la mia
vita per sempre.
C'erano cani che si stavano riprendendo dopo interventi di
chirurgia su ulcere prodotte sperimentalmente.
Soltanto che non stavano riprendendosi, stavano
morendo. Stavano morendo in preda a dolori terribili.
In una delle gabbie, vidi un cucciolo di malamut
dell'Alaska. Gemeva.
Allungai la mano tra le sbarre della sua gabbia sporca e lo
accarezzai.
Mi guardò, cercò d alzarsi ma era troppo debole, troppo
malato, troppo afflitto dal dolore.
Lo sollevai dolcemente affinché Bob potesse scattargli delle
foto. Il cane cercò di leccarmi il viso attraverso le
sbarre.
Forse pensò che stessi per salvarlo. Vidi i punti di
sutura infetti sulla sua pancia, purulenti e sanguinanti.
Vidi il tubo sozzo ed incrostato usato per drenare i fluidi
dal suo stomaco.
E, mentre lo tenevo sollevato, vidi i punti marci disfarsi e
le sue budella cominciare a fuoriuscire.
Il più delicatamente possibile lo depositai sul fondo della
gabbia e lo accarezzai, cercando di dargli un po' di
conforto in quegli ultimi momenti della sua vita.
Stavo ancora tenendolo tra le braccia quando emise il suo
ultimo respiro rantolante e morì.
Mi sembrò che la sua agonia fosse infinita. Piangevo,
guardando il suo cadavere. E pensai: Questa non è scienza.
Questa è follia.
In quel preciso momento
seppi esattamente come avrei trascorso il resto della mia
vita.
Quel malamut è stato per me il simbolo
dell'essenza della vivisezione: sofferenza insensata e
morte.
La tortura di animali, finanziata dal governo, prosegue
giorno dopo giorno e a voi non è concesso di vederla. Se si
tratta di ricerca scientifica legittima, perché viene
condotta in clandestinità? Perché la verità non viene mai
mostrata e c'è bisogno che qualcuno si infiltri o faccia
irruzione per scattare foto o girare filmati di
quell'orrore?
Una delle fotografie
sottratte da questo laboratorio durante il raid dell'ALF era
stata scattata dagli stessi ricercatori: nella foto si vede
Greg Strckrod che tiene una scimmia neonata terrorizzata in
una mano mentre con l'altra mano la tormenta con un bastone.
Più tardi, quando la foto venne mostrata a tutto il Paese, i
ricercatori dissero che "si trattava semplicemente di uno
scherzo".
Fu una scena da incubo, una visione infernale. Quando
facemmo irruzione, non c'erano i torturatori in questo
girone infernale; c'erano solo le vittime, gli animali,
lacerati nel corpo e nello spirito.
Il cameraman era stato un
operatore di guerra, ma ciò che aveva visto in quella stanza
lo aveva sconvolto.
Alcuni gatti miagolavano al nostro indirizzo, come se
stessero supplicandoci di salvarli. O forse avevano paura
che avremmo potuto far loro del male. Altri, troppo sfiniti
per potersi muovere, giacevano in silenzio nel fondo della
loro estrema miseria.
Una delle foto che scattammo ritraeva un cucciolo
completamente avviluppato in un sacco che si dibatteva,
ormai allo stremo, nelle sue feci e nelle sue urine.
Aveva fuori solo la testa e un grosso cavo elettrico gli
passava dritto in mezzo al cranio.
Veri professionisti della medicina dopo aver visto le
fotografie scattate in quella stanza delle torture stettero
male esattamente come lo eravamo stati noi e dissero che
quella non era scienza e che quelle pratiche non avevano
niente a che vedere con la ricerca medica.
E' qualcosa che ti
perseguita e che ti spezza il cuore.
Ciò che gli animali sono costretti a subire non è niente
di meno di un inferno, il peggiore inferno che possiate
immaginare, solo che una persona sana di mente non
riuscirebbe mai ad immaginarselo senza averlo prima visto di
persona.
CHRIS
DE ROSE
A MUSO DURO
L'argomento con cui un amico cercò di convincere Gandhi ad abbandonare la tradizione ortodossamente vegetariana della sua famiglia fu dello stesso tipo. Gli disse che gli inglesi erano capaci con pochi uomini di dominare milioni di indiani perché mangiavano carne. Questo li rendeva forti. Il solo modo di combatterli era di diventare carnivori come loro. Una notte allora i due amici vanno in riva al fiume e per la prima volta Gandhi mangia un boccone di carne di capra, tradendo così la fede dei suoi genitori e della sua casta. Ma sta malissimo. Non digerisce e ogni volta che cerca di addormentarsi gli pare di sentire nello stomaco il belare della capra mangiata, come racconta nella sua autobiografia. In tutta la sua vita Gandhi non toccò più un pezzo di carne, neppure nei suoi anni da studente in Inghilterra dove tutti gli dicevano che senza carne non avrebbe potuto resistere al freddo.
Col passar del tempo, mi son reso conto che, non considerandoli più come cibo, cominciavo a guardare gli animali diversamente da prima e a sentirli sempre di più come altri esseri viventi, in qualche modo parte della stessa vita che popola e fa il mondo. La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l'odore di una che cuoce mi dà la nausea e l'idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce.
Il modo perfettamente "razionale" in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la coda ai maiali perché quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perché, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione.
Io guardavo i maialini e chiedevo, fra me e me, a chi li avrebbe mangiati: "Avete mai sentito le grida che vengono da un macello?" Bisognerebbe che ognuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di questa carne c'é il terrore della violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell'animale che muore.
Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
E' un problema di morale.
Ecco un
piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza:
decidere di non mangiare più altri esseri
viventi.
...
Le grida delle
mucche sembrano grida umane
si avvicina il
coltello che urla
e questa bellissima
creatura deve morire
di una morte senza
motivo
e una morte senza
motivo è un assassinio.
E la carne che
cucini con tanta fantasia
non è succulenta,
gustosa o buona
è morte senza motivo
e una morte senza
motivo è un assassinio.
E il vitello che
tagli sorridendo
e il tacchino che
affetti allegramente, è un assassinio.
Hai mai visto
come vengono uccisi gli animali ?
Chi ascolta quando gli animali piangono ?
MORRISSEY, MEAT IS MURDER