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Note biologiche sui chirotteri

pipistrello

Volo

I pipistrelli sono gli unici Mammiferi capaci di volo attivo. La loro ala è il risultato della trasformazione dell'arto anteriore. In particolare, quattro dita della mano si presentano estremamente allungate, a formare il telaio osseo fra cui si tende la membrana alare (patagio). "Chirottero" significa, appunto, "mano alata".

Sensi

I pipistrelli non sono affatto ciechi, come vorrebbe una credenza popolare, bensì dotati di altri sensi più sviluppati di quello visivo. Grazie a un sofisticato "biosonar" possono essere attivi anche in condizioni di buio assoluto. Ultrasuoni vengono emessi dalle narici e/o dalla bocca; successivamente le onde riflesse dagli ostacoli sono captate dai padiglioni auricolari e trasmesse al sistema nervoso centrale, ove si traducono in una nitidissima immagine del contesto esplorato.

Ambiente di vita

Molte specie vivono nella stessa zona tutto l'anno o compiono brevi spostamenti, altre effettuano migrazioni anche superiori ai 2000 km. Esistono specie di ambiente aperto e specie forestali; pipistrelli che volano nel fitto della vegetazione, altri che cacciano al suolo, specie che volano a centinaia di metri dal suolo e altre sulla superficie dell'acqua, a volte usando la membrana alare come guadino per pescare larve acquatiche.

Alimentazione

Tutte le specie europee sono insettivore. In una sola notte un esemplare di pipistrello albolimbato, la specie più comune in Italia, può catturare migliaia di piccoli Ditteri (zanzare, moscerini).

pipistrelli

Ciclo biologico

Da novembre a marzo, quando le condizioni climatiche diventano critiche e la disponibilità di insetti minima, i pipistrelli sopravvivono in ibernazione all'interno di grotte, cavità arboree o altri ambienti con microclima idoneo (talora negli edifici). Tutte le funzioni vitali sono rallentate, col risultato di un eccezionale risparmio energetico. L'attività viene ripresa approssimativamente all'inizio della primavera. I pipistrelli si portano verso i siti estivi, utilizzando spesso quartieri di transizione. In alcune specie si ritiene possano avvenire accoppiamenti primaverili, ma nella maggior parte dei casi gli accoppiamenti hanno luogo in autunno, talora in inverno, e lo sperma viene trattenuto nelle vie genitali femminili fino alla primavera, quando avviene la fecondazione. Intorno ad aprile-maggio le femmine prossime al parto si aggregano a costituire colonie riproduttive. In maggio-luglio ciascuna di esse dà alla luce un piccolo, più raramente due (il basso tasso riproduttivo si compensa con la longevità, anche superiore ai 30 anni). I maschi, in questo periodo, conducono prevalentemente vita solitaria o in gruppetti isolati rispetto alle colonie riproduttive. Al termine dell'estate le colonie riproduttive si sciolgono e hanno luogo i primi accoppiamenti. Intorno a ottobre ha luogo la migrazione verso i rifugi invernali.

Termoregolazione

Non solo ai fini del letargo, ma anche durante la buona stagione, i pipistrelli sono in grado di variare la propria temperatura corporea in modo da risparmiare energia. In fase di riposo diurno possono raffreddarsi fino a circa 20 gradi; prima di intraprendere l'attività notturna, si riscaldano nuovamente fino a 37-40 gradi. Nelle colonie riproduttive, per tenere al caldo i piccoli, le femmine mantengono invece una temperatura corporea elevata anche di giorno.

pipistrello
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