...MANUALI DI PROVAVALVOLE...

• 9,50Euro per il fascicolo uso e manutenzione del Metrix 310CTR
• 14,00Euro per il fascicolo "Recueil de combinaisons" ed.RC 310-864 per Metrix 310B, 310BTR, 310BTRG, 310BM, 310CTR

Digressione: l'asterisco, come nella sigla generica del provavalvole I-177* e similmente a quanto usato per l'adozione della lettera di suffisso per le valvole termoioniche standard americano, fà le veci di una eventuale lettera ad indicare versioni successive distinguibili da migliorie di progetto o talvolta semplicemente dovute a contratti con diversi produttori.
L'I-177, a partire dai primi risalenti alla II G.M., fino ai '50, che ne videro l'uscita di produzione, giunse alla versione "B", la MX949 contemplata in questa edizione del manuale è la MX-949A/U.

Per quanto riguarda i provavalvole dotati di scala inglese (BAD-?-GOOD, ESAURITA-?-EFFICIENTE, tipica di provavalvole per la sola prova dell'emissione), dal Chinaglia ai vari americani che riempiono le pagine di eBay, bisogna essere obbiettivi ed evitare di denigrarli a priori: sono strumenti dal velocissimo impiego e forniscono una informazione immediatamente interpretabile. Certo hanno i propri limiti intrinseci, ma non credo che mediamente all'appassionato che ripara una radio saltuariamente serva qualcosa di più ed è il fatto che si paghino una frazione di ciò che costa un AVO, un Metrix o un TV7 a fare la differenza!
Denigrarli a spada tratta a favore di altri prestigiosi apparecchi senza contestualizzare il consiglio può essere considerato un superficiale apprezzamento alla stregua di consigliare una WV Golf a chi si accinge ad acquistare una Panda.

Provavalvole ad emissione, americani vs italiani: oggi è facilissimo trovare provavalvole americani ceduti su eBay. A causa degli zoccoli che montano sono senz'altro più utili a chi armeggia con amplificatori e apparecchi audio in generale che non all'appassionato di vecchie radio, che avrà problemi a provarvi, ad esempio, valvole rimlock e a vaschetta.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non c'è sostanziale differenza funzionale tra molti di loro e uno SRE, se non per la comodità dello strumento incorporato. Lo SRE però, in particolar modo quello a ponticelli, avrà dalla sua il pregio di montare zoccoli europei e contemplare valvole europee nel manuale. Salvo qualche modello americano con particolari circuiti capaci di misurare l'emissione di griglia, non vedo il motivo di preferirli a provavalvole similari italiani, come ad es. i Chinaglia o gli stessi economici SRE, a meno ché non interessi provare valvole magnoval o nuvistor.
Per rendere l'idea, personalmente ho in casa un solo strumento commerciale americano, un B&K606, che uso solamente per valvole magnoval, nuvistor e valvole particolarmente moderne.

Qualche parola dev'essere spesa per precisare come sia da interpretare la scala degli strumenti per la prova della sola emissione: il fatto che non si trovi una valvola che segni il 100% o che quanto riportato da un Chinaglia non coincida con la lettura di un Mega... etc... non dovrebbe essere un mistero: quei provavalvole hanno una scala adimensionale arbitraria che non vuole aver valenza assoluta. Poiché le valvole sono provate in condizioni diverse da quelle operative reali ci si può solo legittimamente aspettare che una valvola segni buona su tutti e tre i provavalvole o su nessuno. Tutto ciò, unito al fatto che uno stesso modello di valvola differisce normalmente da una propria sorella anche da nuove, fa comprendere come l'indicazione del 100% su quei provavalvole abbia un significato del tutto indicativo. Una valvola nuova non è detto debba raggiunge letture prossime al 100% ed una usata può portare a fondo scala l'indice del milliamperometro.
Sostanzialmente la scala BAD-?-GOOD è da considerare come un calibro passa-non-passa.

Fermo restando che il miglior banco di prova è l'apparecchio che monta la valvola, quell'indicazione è tuttavia sufficiente nella maggioranza dei casi operativi di servicing.

Da non sottovalutare: anche il più semplice dei provavalvole necessita di una riguardata saltuaria ai valori delle resistenze ma soprattutto per accertarsi che le tensioni sui secondari siano quelle giuste.

Di contro, anche l'indicazione dei uMHO data da un provavalvole "serio" non rappresenta una certezza incrollabile!

Una stessa valvola provata su di un TV7 mostrerà certamente uno scarto attorno al 10% quando provata su di un secondo esemplare di TV7, dando ovviamente per scontato che entrambi gli strumenti siano stati tarati nella stessa maniera e con rigore rispetto al TM di manutenzione. A causa delle tolleranze ineluttabili della componentistica, ma anche dei microscopici errori che si commettono manovrando le manopole dei potenziometri.
Da un provavalvole a mutua conduttanza ad uno di marca e/o modello diverso la cosa è ancor più evidente e dovuta al fatto che solitamente i provavalvole fanno lavorare i tubi in prova con tensioni diverse da quelle operative reali.
Praticamente ogni tipo di provavalvole usa il proprio circuito e le proprie tensioni. Anche rimanendo in casa di uno stesso progettista un Hickok I177 differisce da un TV7...
Il dato assoluto deriverebbe invece da un sostanzialmente semplice accrocchio di alimentatori stabilizzati, generatore di segnali e amperometri-voltmetri.

Dunque, anche una grande maggioranza dei provavalvole "seri" è un compromesso, solo meno accentuato rispetto ai fratelli per sola emissione.

• Provavalvole a ponticelli
  Un milliamperometro da 1mAfs @ resistenza=70 Ohm (dati ricavati dal prezioso Giuseppe Tusini sul proprio esemplare: 70 Ohm tra boccola PV e Comune, Ri bobina mobile=50 Ohm. Lo strumentino originale è dunque da 800uA f.s., la resistenza teorica alle boccole= 72 Ohm.)
• Provavalvole a levette
  Un milliamperometro dotato di due portate: 1mAfs @ resistenza=277,5 Ohm e 10mAfs @ resistenza=30 Ohm (dati ricavati dalla documentazione SRE)

Ciò è ottenibile a partire da milliamperometri da pannello, di vario tipo, da equipaggiare con opportune resistenze in serie e/o parallelo.
Con l'uso di nient'altro se non la legge di Ohm e i parametri pubblicati (Ri e Ifs), con qualche resistenza ad-hoc è possibile adattare molti milliamperometri, vecchi tester, finanche voltmetri e amperometri digitali (quest'ultima soluzione in verità non molto pratica con questi provavalvole).

1. Misurare alcune valvole nuove e/o sicuramente ai massimi livelli di emissione;
2. prendere nota dei punti in corrispondenza dei quali si ferma di volta in volta l'indice e valutare se cadano tutti più o meno abbondantemente nella parte destra del quadrante del milliamperometro;
3. a riprova ottenuta, disegnare uno spicchio di corona circolare colorata come le classiche scale "inglesi" (ESAURITA-"?"-BUONA);

Foto del tester da 1.000 ohm/volt.
Quello da 10.000 è visibile assieme al provavalvole a levette.