Il Letterato Della Seconda Metà Dell' Ottocento...PRODUCE

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IL REALISMO

 

 

Millet: Le spigolatrici

 

Termine che indica genericamente ogni rappresentazione immediata e fedele della realtà. Il realismo nella letteratura occidentale, individuando l’efficacia nella descrizione della realtà storica e sociale in cui vivono come comune denominatore delle loro opere e della cultura europea.

 

 

 

IL ROMANZO REALISTICO OTTOCENTESCO

 

 

A partire dagli anni Trenta dell’Ottocento, in concomitanza con le profonde trasformazioni portate dalla rivoluzione industriale, si diffonde in tutta Europa il romanzo realistico. Esso si propone come specchio della realtà contemporanea, descrivendo le dinamiche e i conflitti che si sviluppano nel mondo della borghesia e delle classi meno agiate. Iniziatore di questo genere può essere considerato lo scrittore francese Stendhal nella cui opera è presente una serietà di indagine conoscitiva del tutto nuova rispetto ai romanzi precedenti. Nelle sue opere più celebri, Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839), i personaggi, appassionati e coraggiosi, si scontrano con l’angusta società della Restaurazione e, nonostante la loro carica vitale, sono destinati a una fine tragica. Il romanzo realistico si diffonde in Francia con Honoré de Balzac e il suo ciclo della Commedia umana, con Gustave Flaubert che nel 1857 pubblica Madame Bovary e con Guy de Maupassant

 

 

Gustave Flaubert

 I romanzi dello scrittore francese Gustave Flaubert, fortemente realistici, sono caratterizzati da un attento spirito di osservazione e da una minuziosa ricerca del particolare. Il suo capolavoro è Madame Bovary, del 1857, che rappresenta uno dei capisaldi della letteratura francese.

 

Honoré de Balzac

La narrativa del francese Honoré de Balzac, tra le massime figure del realismo ottocentesco, s'impone per l'attenta descrizione di ambienti e personaggi. La commedia umana, che comprende 90 romanzi, offre al lettore uno straordinario ritratto della società francese del XIX secolo.
 

 

Guy de Maupassant

La vasta produzione dello scrittore francese Guy de Maupassant si caratterizza per lo spiccato realismo, l'immediatezza con cui luoghi e personaggi vengono descritti, nonché per la fedele rappresentazione della società francese del tempo. Oltre a duecento racconti, Maupassant scrisse appunti di viaggio e sei romanzi.



Il realismo contraddistingue l’indirizzo generale della cultura europea della seconda metà dell’800, allorché si diede importanza esclusivamente ai fatti concreti, abbandonando i problemi metafisici e gli idealismi esagerati del primo Romanticismo e rifiutando i languori sentimentali del secondo Romanticismo. Il realismo assume il nome di Positivismo in filosofia, Naturalismo nella letteratura francese e Verismo nella letteratura italiana. Elementi che accomunano questa produzione letteraria sono la capacità di rappresentare tutti gli strati sociali, l’intesse verso l’intera realtà contemporanea, senza escludere alcun ambiente, e la convinzione che esista uno stretto rapporto tra il modo d’essere, di pensare e agire dei personaggi e l’ambiente sociale e storico in cui si sono formati e vivono.
 Le ragioni storiche vanno ricercate in Europa nel fallimento dei moti insurrezionali del 1948 e, per quanto riguarda l’Italia, nel fallimento della prima Guerra d’indipendenza, che fallirono per l’eccessivo idealismo dei promotori, privi del senso concreto della realtà. 
Nella seconda metà dell’Ottocento, con l’affermazione del positivismo, la vocazione realistica del romanzo è sostenuta da una nuova fiducia nella possibilità dello scrittore di rappresentare scientificamente la società e le sue leggi, come lo scienziato studia e analizza le leggi naturali: nascono così il naturalismo in Francia con Emile Zola e il verismo in Italia con Giovanni Verga, Luigi Capuana e Federico De Roberto

Il sorgere del realismo deriva poi da ragioni scientifiche, dalle nuove dottrine biologiche ed evoluzioniste di Darwin, portano a far nascere la convinzione che l’uomo, come tutti gli esseri viventi è determinato nella sua evoluzione da fattori biologici, ereditari, ambientali e storici e perciò è una creatura come tutte le altre. Nascono in questo periodo nuove scienze come la psicologia , la pedagogia, la sociologia