Il Letterato Della Seconda Metà Dell' Ottocento...PRODUCE

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I PRINCIPI  |  LA REALTA' URBANA  |  CARATTERISTICHE DEL ROMANZO NATURALISTA  |

 

 

IL NATURALISMO

 

 

 

Artemisia Gentileschi: Giuditta e Oloferne

 

Indirizzo letterario, nato in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, che si caratterizza per la ricerca di una rappresentazione diretta e quanto più veritiera possibile del reale.

 

 

 

I PRINCIPI 



I presupposti filosofici del naturalismo si iscrivono nella cultura del dominante positivismo e implicano l'idea che il comportamento umano sia, secondo un principio deterministico, conseguenza diretta, oltre che dei fattori naturali, delle condizioni socio-ambientali. Un altro presupposto è l'idea che la società sia luogo di sopraffazione e abbrutimento; ne consegue che il male e la malattia sono il prodotto delle strutture sociali distorte. A ciò si aggiunge l'ipotesi che la psiche umana possa essere studiata dall'artista così come il mondo naturale viene indagato dallo scienziato e, quindi, la convinzione che lo scrittore, rinunciando alla dimensione soggettiva e sentimentale e ai pregiudizi ideologici, debba assumere l'abito mentale del ricercatore impassibile di fronte all'oggetto della sua osservazione, o meglio quello di un clinico di fronte a una situazione patologica. 

 

 

LA REALTÀ URBANA 

 



Queste premesse comportano l'attenzione per la realtà urbana contemporanea e per i suoi aspetti patologici, che risultano più vistosi nella grande città che non nei piccoli centri della provincia. Dalla scelta del materiale da rappresentare, analizzato alla stregua di casi clinici, deriva la proclamata equivalenza del "bello" e del "brutto" : tutta la ricerca letteraria è concentrata sul brutto sociale e sul patologico. Nell'intento di offrire un'immagine fedele della realtà, gli scrittori naturalisti concentrano l'interesse sulla materia della narrazione più che sulle forme impiegate e prediligono un linguaggio diretto, senza artifici retorici, quasi documentario. Fu tuttavia Emile Zola a usare il termine naturalismo in modo programmatico, per indicare una narrativa capace di aderire alle forme concrete della realtà e alla sua dinamica naturale. Con il termine si intendeva segnare un distacco rispetto alla precedente grande tradizione realista. La definizione del metodo narrativo naturalistico risale al 1880, quando Zola pubblicò il saggio intitolato Il romanzo sperimentale: come spiega l'autore, il romanzo tende a svilupparsi per via sperimentale da premesse socio-ambientali che, nel loro complesso, determinano il comportamento e il destino dei personaggi. Sempre nel 1880 venne pubblicata una raccolta collettiva considerata il manifesto del naturalismo.

 

 

CARATTERISTICHE DEL ROMANZO

 NATURALISTA

 

 

 

I TEMI E GLI AMBIENTI

E’ indispensabile prendere i materiali dalla ‘realtà contemporanea’ e da tutte le sue classi sociali, anche da quelle inferiori; gli ambienti sono luoghi non sono fittizi, ma caratteristici del quotidiano (città, campagna, eleganti salotti, bassifondi, etc.);

LA TECNICA DELL’IMPERSONALITÀ

Dal romanzo deve essere esclusa ogni presenza dell’autore, che si limita soltanto ad osservare la realtà dei fatti e a riportarla in scrittura; le sue idee, i suoi sentimenti le sue emozioni non devono comparire agli occhi del lettore; non esiste alcun intervento critico sui fatti che devono svilupparsi indipendentemente dal giudizio critico dell’autore. Di conseguenza la sintassi presente nel romanzo tende alla brevità, alla secchezza, e l’uso della parola cerca di trasmettere immediatamente i fatti e gli avvenimenti. Lo scrittore deve così assumere lo stesso atteggiamento freddo, impassibile e impersonale di un medico, biologo, sociologo.

IL PERSONAGGIO

Il personaggio del romanzo naturalista non è più il personaggio romantico con i suoi ideali patriottici, etici, affettivi; è infatti, contrariamente a questo, l’uomo ‘naturale’, sottomesso a leggi fisico-chimiche. Esso viene colto non in una luce astratta ma nel suo agire e nei suoi temperamenti .

L’INTRECCIO

Diviene molto importante nella costruzione del romanzo e deve obbedire rigorosamente alla cronologia dei fatti; poco usata in questo tipo di romanzo è l’analessi.