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NUTRIZIONE ORTOMOLECOLARE

Le sostanze derivanti dall'alimentazione sono in grado di influenzare l'equilibrio cellulare e quindi anche dei sistemi che regolano l'intero organismo. Con la nutrizione ortomolecolare le cellule che compongono il corpo umano sono messe in condizione di funzionare al meglio delle loro possibilità consentendo di raggiungere il massimo potenziale di salute.

Gli squilibri biochimici che derivano da una nutrizione che nel corso di molte generazioni si è mantenuta scorretta, vengono espressi geneticamente come debolezze di uno specifico processo dell'organismo. Se i geni determinano la predisposizione a particolari problemi di salute, il lungo processo necessario perchè si manifesti una malattia cronica degenerativa può venire favorito, ma anche bloccato, dalle condizioni ambientali (cibo, aria, acqua, luogo) e dallo stile di vita (stress, fumo,attività fisica, ecc...). Pertanto a determinare se una predisposizione può trasformarsi in autentico fattore di rischio, dipende dalle consuetudini di vita del singolo.

L'inquinamento ambientale e l'impoverimento nutrizionale degli alimenti causato dalle coltivazioni intensive, concimazioni chimiche, raffinazioni, additivi vari, mangimi scadenti, sono eventi piuttosto recenti che non hanno dato tempo all'uomo di adattarsi perchè i geni hanno bisogno di molto tempo per evolversi. L'alimentazione dell'uomo moderno abbonda di calorie vuote e lo stress, che aumenta il fabbisogno di micronutrienti, fa parte della vita quotidiana; pertanto le carenze sono molto diffuse e una cellula malnutrita funzionerà sempre più lentamente fino a deteriorarsi. I fenomeni ossidativi che si accumulano nelle cellule e l'acidosi tissutale sono la causa di molte malattie degenerative e dell'invecchiamento precoce. Gli antiossidanti alimentari e i cibi alcalini svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento dell'integrità della cellula.

Anche se esistono regole generali che valgono per ciascuno, non esiste una dieta per tutti. Ogni individuo, secondo la sua costituzione, il suo metabolismo e la sua diatesi, necessita di una determinata alimentazione; e dal momento che ognuno si trova in condizioni fisiche differenti, la dieta deve variare a seconda delle diverse esigenze. Il concetto di sostanza nutritiva essenziale deve essere considerato un fattore variabile in certe situazioni. I bambini e gli anziani sono i soggetti in cui spesso si creano le condizioni per la trasformazione da non essenziale a essenziale. Ci sono molti fattori che possono determinare un fabbisogno superiore di alcune sostanze nutritive rispetto ai livelli raccomandati : esercizio fisico, stress, condizioni di caldo o freddo intenso, particolari stati fisiologici come la gravidanza, o patologici, l'assunzione di alcuni farmaci, l'eccesso di caffè, alcool, sigarette, l'esposizione a inquinanti atmosferici, la presenza negli alimenti di nitrati, metalli pesanti, pesticidi.

La dieta è fondamentale anche nel determinare le caratteristiche quantitative e qualitative della microflora intestinale che può risultare profondamente alterata da una alimentazione squilibrata. Il persistente stato infiammatorio intestinale può portare al malassorbimento dei vari nutrienti indispensabili per il corretto svolgimento delle reazioni metaboliche, al sovraccarico degli organi emuntori e quindi a una tossiemia diffusa in tutto l'organismo ed è anche la causa scatenante delle intolleranze alimentari. Un'intolleranza alimentare non curata aumenta la permeabilità della mucosa intestinale che perde la sua funzione di filtro selettivo. Molte patologie che hanno come origine la tossiemia derivante dalla porosità della mucosa intestinale, e quindi una causa nutrizionale, possono essere facilmente combattute.

La nutrizione ortomolecolare permette di raggiungere il massimo potenziale di salute utilizzando le molecole di cui è composto il corpo e che si trovano negli alimenti, ma che possono comunque avere delle controindicazioni e degli effetti tossici da sovradosaggio. Questi micronutrienti devono essere valutati in funzione del loro rapporto antagonista o sinergico e non possono prescindere dalla dieta perchè ogni alimento contiene una molteplicità di sostanze diverse che lo rendono unico e non riproducibile in laboratorio; queste sostanze non sempre sono nutrienti, ma influiscono sui nutrienti, o intervengono nei processi metabolici. I protocolli nutrizionali devono essere formulati tenendo conto delle caratteristiche genotipiche e fenotipiche, dell'ambiente più o meno inquinato, delle abitudini alimentari e di vita, delle eventuali patologie e assunzione di farmaci, delle carenze specifiche.

Gli effetti della nutriterapia non sono immediati perchè i nutrienti influiscono sul rinnovamento delle cellule e quindi dei tessuti organici, ed è lento e costante. Tuttavia alcuni minerali, somministrati opportunatamente, possono risolvere alcuni disturbi o malattie rapidamente.

Un esame molto utile è il mineralogramma, un esame che si effettua su un campione di 1,5 g. di capelli e che permette di conoscere i minerali presenti nelle cellule. Con i test sul sangue o sulle urine si misurano le sostanze temporaneamente presenti in circolo o escrete, invece i capelli rappresentano un tessuto nel quale le tracce rimangono stabili e indicano la presenza dei minerali che si accumulano nell'organismo. E' un test con alte capacità predittive e consente d'impostare una terapia molto precisa. La tecnica usata si avvale della spettrofotometria di massa a induzione di plasma che garantisce l'attendibilità dei dati. Attualmente i laboratori che eseguono questo test sono molto pochi.

L'accumulo di minerali tossici come il piombo, il mercurio, l'alluminio, il cadmio, ecc... rilevato con il mineralogramma e negativo ai comuni esami di laboratorio, può causare, ad alcuni livelli, danni irreversibili. Può essere asintomatico o dare dei sintomi aspecifici di difficile interpretazione, comuni a diverse situazioni patologiche che possono essere chiarite solamente con il mineralogramma.

L'accertamento delle carenze o degli eccessi dei minerali ad attività fisiologica e il loro rapporto possono spiegare moltissimi disturbi e indicare anche l'eventuale rischio di patologie. Disturbi del carattere (iperattività infantile, depressione, sindrome premestruale), alterazioni dell'immunità (infezioni ricorrenti, malattie degenerative), disturbi metabolici (iperlipidemie, gotta, diabete, alcune forme artritiche), problemi riproduttivi, possono dipendere anche da squilibri minerali. Inoltre il mineralogramma viene usato per valutare la tipologia ossidativa individuale, la tolleranza al glucosio, lo stato di stress, il rischio vascolare, la demineralizzazione ossea, la protezione nei confronti dei minerali tossici, la difesa dai radicali liberi, la funzionalità del sistema nervoso autonomo, l'assorbimento intestinale.

Il mineralogramma è particolarmente indicato prima del concepimento e durante la gravidanza. Al momento del concepimento la saturazione tissutale dei diversi micronutrienti è molto importante perchè devono passare per osmosi dalla mucosa uterina all'embrione. E' fondamentale accertarsi soprattutto dell'assenza di minerali tossici perchè l'embrione è particolarmente sensibile ai fattori teratogeni e mutageni. Gli apporti nutrizionali attraverso la placenta, durante il corso della gravidanza, determinano lo sviluppo cerebrale e psicomotorio del bambino nonchè il suo peso alla nascita e la possibilità di patologie dopo la nascita. Pertanto un'integrazione vitaminico-minerale mirata, associata a una buona nutrizione, può risolvere molti disturbi tipici della gravidanza e nello stesso tempo favorire lo sviluppo armonioso del bambino.

Nell'ambito dermo-estetico il mineralogramma si rivela utile in quanto permette d'impostare integrazioni che possono interferire sulla funzione di deiodinazione degli ormoni tiroidei che condizionano alcune risposte relative al peso e permette anche di controllare la protezione dai radicali liberi che agiscono direttamente sull'invecchiamento cutaneo.

Assumere dei minerali senza accertarsi che siano effettivamente carenti può abbassare il livello di altri minerali o vitamine peggiorando la situazione.Anche un loro eccesso può determinare effetti contrari a quelli cercati. L'integrazione di un minerale deve in ogni caso tenere conto dei rapporti di sinergia o di antagonismo fra minerali e fra minerali e vitamine.

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