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COME VALUTARE LA PROPRIA SENSIBILITA’ ALL’ELETTROSMOG

L’uomo non ha inventato nulla che non sia già presente in natura. I sistemi di comunicazione basati sul trasferimento di onde generate da oscillazioni di campi elettromagnetici, che ci permettono di comunicare a distanza con apparecchi senza l’uso di fili, sono sistemi di comunicazione presenti anche all’interno del nostro organismo oltre a quelli nervosi, umorali e ormonali conosciuti fino ad alcuni anni fa.

Negli ultimi anni la tecnologia ha prodotto, soprattutto in Germania, degli strumenti elettronici di biorisonanza con i quali si possono misurare i segnali energetici dei pazienti. Analizzando le oscillazioni elettromagnetiche individuali si verifica lo stato e il livello delle capacità bioenergetiche dell'individuo mettendone in evidenza le eventuali alterazioni dovute a malattie o influenze ambientali negative. Questi apparecchi consentono anche di individuare una terapia personalizzata.

Tali strumenti sono di diverso tipo e si è notato che utilizzando più di un apparecchio per misurare la resistività cutanea a persone diverse posizionate sullo stesso punto geopatico, il livello di stress geopatico rimaneva invariato per la medesima persona, ma variava secondo la costituzione, l’età, e lo stato di salute al momento del test. Gli standard di sicurezza hanno pertanto molti limiti giacché persone diverse rispondono in modo diverso ad un identico stimolo.

Gli squilibri energetici possono anche essere rilevati e corretti con le varie tecniche kinesiologiche. Si tratta di test muscolari effettuati con una leggera pressione che permettono di evidenziare le aree che hanno un deficit di energia, non dipendenti dalla forza muscolare. Con la stimolazione di punti chiamati neurolinfatici e neurovascolari e di agopuntura si corregge lo squilibrio energetico. Queste tecniche sono basate sui principi della medicina tradizionale cinese.

La malattia è un evento complesso la cui genesi precede a volte di anni i sintomi che spingono il paziente a consultare il medico. E' molto importante intervenire su malattie allo  stadio funzionale dell'alterazione energetica, quando ancora il paziente non presenta nessun disturbo.

Se l'alterazione energetica non viene riequilibrata, la malattia può evolvere allo stadio clinico, dove i sintomi sono evidenti e i danni subiti sono gravi. La terapia farmacologica diventa allora necessaria, e se queste pesanti terapie devono essere adottate per molto tempo come nelle malattie croniche, producono pericolosi effetti collaterali.

Una persona in buona salute si trova a vibrare su una lunghezza d'onda che oscilla tra i 6.500 e 11.000 Angstrom (Å). Quando scende sotto i 5.000 Å, si è in una situazione di degenerazione. Ad una lunghezza d'onda ideale, in ogni cellula, i processi metabolici che portano da ultimo alla produzione di energia si svolgono in maniera ottimale. Questi processi si accompagnano a fenomeni elettrici cellulari che danno origine ad un campo elettromagnetico infinitesimale attorno ad ogni cellula , che moltiplicato per i miliardi di cellule presenti nel corpo umano, dà origine ad un campo elettromagnetico nel quale si è sommersi.

L'essere vivente non scambia soltanto materia con l'ambiente esterno per sopravvivere, ma assorbe anche energia dall'ambiente per regolare le proprie funzioni vitali. I campi energetici naturali rappresentano le condizioni ottimali per lo sviluppo e la conservazione della vita. Ma se il campo elettromagnetico ambientale è elevato, interferisce con il campo elettromagnetico cellulare alterandolo, e questo squilibrio precede lo stato di malattia.

 

 

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