Grandi capitali dell'Atlantico... 2011

Escursione a Santiago di Compostela

Oggi (siamo in Galizia) escursione a Santiago di Compostela: grandi emozioni... storiche!
Santiago di Compostela, Roma e Gerusalemme sono le tre mete principali dei pellegrinaggi de Medioevo: "Peregrini" coloro che raggiungono Santiago, "Romei" quelli di Roma e "Palmieri" quelli di Gerusalemme.
Alle 8.30 ci ritroviamo in Teatro con gli amici Alessandra, Miriam, Paola, Salvatore, Carla e Pierluigi (stesso pullman, N. 18).
Vigo è il motore economico della Galizia ( al primo posto in Europa per la coltivazione di cozze, ma si coltiva anche l'eucalipto, per la cellulosa), con i suoi 300.000 abitanti. Punto più a ovest d'Europa, con coste a rias (lingue di mare che penetrano nella terraferma, per cui le sue acque sono per metà salate e per metà dolci, in quanto l'area percorsa da un antico fiume è stata occupata dall'Oceano). La rias di Vigo è lunga 40 km.
Possiamo osservare (e fotografare) diverse rias (l'Oceano penetra anche per km sulla terraferma, attraverso questi "fiordi spagnoli"), tra cui quella più piccola in cui risiede la capitale provinciale, Pontevedra.
Da Vigo si raggiunge Santiago in circa un'ora e un quarto di viaggio.
Santiago, che si trova nella parte centrale della Galizia (di cultura celtica, con lingua propria, spagnolo e galiziano, simile al portoghese), è una piccola città romana, fondata nel I° secolo d.C. Il nome DI COMPOSTELA deriva da CAMPUS STELLAE, dalla stella che sarebbe apparsa nel VIII-IX secolo per cui il vescovo Teodomido (oggi sepolto nel duomo) avrebbe ritrovato la tomba di S. Giacomo.
Oggi conta 105.000 abitanti più 40.000 studenti, per la presenza dell'università portoghese più famosa e viene raggiunta ogni anno da circa 400.000 pellegrini a piedi, a cavallo o in bici. Lungo il cammino, ogni 100 m., si trova la segnaletica (una freccia gialla) e a ogni km. si trova un ostello gratuito.
Santiago presenta un aspetto severo, con vie strette (ci ha colpito una larga... un metro!), portici, piazzetta silenziose, ricca di monumenti storici e sede di un'antica università.
Dal parcheggio-pullman in 5' arriviamo in Piazza Obradorio, chiusa da magnifici edifici (la facciata della Cattedrale, il Palazzo di Raxoi, sede del governo galiziano, l'Ostello dei Cattolici, l'hotel dove abbiamo pranzato e l'Istituto di San Xerome).
Poi raggiungiamo le altre piazze attorno alla Cattedrale e gli splendidi giardini pubblici.
Alle 12.45 in Cattedrale (dove sono conservati i resti di S. Giacomo, parte dei quali sono in Italia, a Pistoia) assistiamo alla vertiginosa oscillazione dello spettacolare botafumiero (un grosso turibolo con l'incenso viene tirato con corde e fatto oscillate da cima a fondo della cattedrale...).
S. Giacomo è l'apostolo arrivato più lontano dalla Palestina, morto per decapitazione e poi trasportato qui e sepolto clandestinamente.
All'una pranziamo (allo stesso tavolo rotondo ci troviamo noi e gli amici Alessandra e Miriam, Paola e Salvatore, Carolina e Pierluigi) nell'hotel ricavato dalla cappella del monastero.
Nel pomeriggio (fino alle 15.30) passeggiamo per le viuzze medioevali attorno agli storici monumenti (tra cui anche il Convento qui fondato da S. Francesco). Davvero suggestivo questo viaggio... nel passato!

Santiago di Compostela (in spagnolo, Santiago de Compostela, in passato nota in italiano come San Giacomo di Compostella), ab. 93.000 circa, a circa 90 Km da Vigo, è la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. Situata nella provincia di La Coruña, è stata nel 2000 capitale europea della cultura.
Santiago di Compostela, assieme al cammino del pellegrinaggio omonimo, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985. È sede del governo autonomo Galiziano (Xunta de Galicia), luogo di continue peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo e sede universitaria con più di 500 anni di storia. La città è conosciuta soprattutto per la sua maestosa cattedrale dedicata a Giacomo il Maggiore e per essere la tappa finale di ogni pellegrino che decide di affrontare il "cammino di Santiago di Compostela".

Una "nota storica" sui pellegrini del Medioevo
Nel medioevo e nei secoli successivi i Pellegrini che facevano i pellegrinaggi nei luoghi santi al ritorno erano facilmente identificabili poichè portavano cucito sui mantelli o sui cappelli i simboli e gli oggetti che indicavano il luogo visitato e raggiunto nel loro pellegrinare.
In epoca medievali le città Sante più ambite e visitate dai pellegrini erano: la città di Roma, la città di Gerusalemme
la città di Santiago de Compostela.
I Pellegrini sin dal medioevo venivano chiamati in maniera differente a seconda se nel loro pellegrinare fossero diretti verso la città di Roma in Italia, la città di Gerusalemme in Terra Santa o la città di Santiago de Compostela in Spagna.
I principali nomignoli che venivano dati ai pellegrini in viaggio verso le principali città Sante erano:
Palmier, Romei, Giacobei o Peregrini: i “Palmieri” sono i pellegrini che vanno verso la Terra Santa, ovvero, verso la città di Gerusalemme; i “Giacobei” o “Peregrini” sono i pellegrini diretti a visitare la tomba di San Giacomo in Spagna; i “Romei”, invece, sono i pellegrini diretti verso la città di Roma in visita alla tomba di San Pietro.
I simboli dei pellegrinaggi:
per i "Romei"; medaglie con le effige di San Pietro e Paolo in materiale metallico (di solito piombo), chiavi incrociate di San Pietro, la Veronica (è il telo impregnato di sangue e sudore su cui era rimasta l’impronta del volto di Gesu Cristo)
per i "Palmieri", piccole croci e ramo d’ulivo o di palma di Gerico
per i "Peregrini", la capasanta o conchiglia di San Giacomo
Penitenze con sofferenza lungo i pellegrinaggi: i pellegrini che dovevano scontare una penitenza grave, poichè grandi peccatori, effettuavano il loro pellegrinare per migliaia di chilometri con lunghe catene appese o scalzi con grandi sofferenze fisiche che servivano come pena da espiare per curare i loro peccati e liberare le proprie anime.

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