Ayrton
Senna Da Silva nasce il 21 marzo 1960 nel distretto di Santana nella
parte settentrionale di San Paolo, secondogenito di Neide F. Senna e
Milton Da Silva. La sua famiglia gode di uno stile di vita superiore
alla media delle famiglie brasiliane e Ayrton ricorderà sempre
l'importanza della tranquillità, anche economica, e dell'affetto
ricevuto per la sua crescita e la sua maturazione umana e sportiva.
Sarà sempre molto legato ai genitori, al fratello Leonardo e alla
sorella Viviane. Il padre, nella sua officina meccanica, gli costruisce
un piccolo go-kart e Ayrton inizia a guidare già all'età di quattro
anni.
La sua più grande passione per tutto il periodo della
giovinezza diventano proprio i go-kart; impara sia l'arte del meccanico
che quella del pilota: molte sue vittorie adolescenziali sono dovute
alla profonda conoscenza del suo kart.
Ayrton fa il suo debutto
in una gara ufficiale nel 1973 sulla pista di Interlagos: vittoria
nella prima corsa. Corre con un casco giallo dipinto da Sid Mosca,
inizialmente con una striscia verde alla quale poi aggiunge una banda
blu, i colori della bandiera brasiliana, simbolo del suo paese e della
sua gente.
Il padre intuisce le potenzialità del ragazzo e lo
affida a "Tche", il miglior preparatore disponibile, che ricorda: "Non
esistevano altri concorrenti per lui. Gareggiava sempre per vincere.
Doveva essere vittoria o niente. Era un individualista, e mirava
costantemente alla perfezione. Era attento a ogni dettaglio. Per
esempio, non avrebbe mai tollerato una gomma graffiata, tutto doveva
essere perfetto."
A soli 17 anni vince il suo primo titolo internazionale.
Ayrton
Senna rimane nella storia perchè segnò profondamente il modo di correre
in kart, e la sua tecnica è tuttoggi adottata universalmente: da sempre
i piloti, nei lunghi rettilinei, bloccano il condotto del carburatore
con la mano destra per arricchire la miscela e lubrificare meglio il
cilindro con più benzina, poi mettono di nuovo entrambe le mani sul
volante per affrontare le curve. Ayrton invece era in grado di farlo
anche in curva, sfruttandone i vantaggi in uscita.
Il passo
successivo sulla scena internazionale è la partecipazione al campionato
del mondo del 1978 a Le Mans in Francia. Al primo test sul circuito
Parma-San Pancrazio con i fratelli Parilla, proprietari della famosa
fabbrica di motori DAP, situata nella periferia industriale di Milano,
Ayrton è più veloce dell'irlandese Terry Fullerton, pilota ufficiale
DAP e campione del mondo nel 1973.
Ayrton firma un contratto da
secondo pilota, l'inizio di un lungo e leale legame con i fratelli
Parilla, che alla fine lo avrebbe deluso, perché non riuscì mai a
conquistare il titolo mondiale di categoria.
Ayrton non aveva
dubbi, per diventare un pilota di F1 doveva lasciare il Brasile, la sua
famiglia, i suoi amici, per trasferirsi nella patria
dell'automobilismo: l'Inghilterra. La scelta sulla categoria cadde
sulla Formula Ford, eccezionale nel mettere tutti i piloti sullo stesso
piano grazie al motore unico. Questa categoria consente ad un giovane
pilota di imparare tutto ciò di cui ha bisogno sulle monoposto da
competizione e di affinare il controllo della vettura, molto critico a
causa della mancanza di appendici aerodinamiche. Fu il primo pilota a
vincere entrambi i campionati Townsend Thorensen e RAC al debutto.
Nonostante
il successo Ayrton non era felice. Sua moglie Lilian aveva difficoltà a
sostenere la pressione delle gare ogni settimana, la famiglia non era
felice di averlo lontano da casa, lui stesso non riusciva a adattarsi a
quel paese così diverso dal suo caldo Brasile; e in più la stampa
brasiliana non mostrava grande interesse per i suoi risultati. Il
sostegno della stampa era vitale per ottenere sponsorizzazioni e Ayrton
doveva competere con Moreno e Bosel, allora al vertice della Formula 3
e con Nelson Piquet, protagonista in Formula 1.
Con 2 titoli di
FFord 2000 in mano, Ayrton Senna ha solo 23 anni quando passa alla
Formula 3. E' il 1983 il suo anno: nel campionato inglese stabilisce il
record di dieci vittorie nelle prime dieci gare disputate, con nove
pole position e restando al comando per 185 giri su 187 totali.
A
metà stagione la superiorità dimostrata in pista, il ritmo impossibile
che imponeva nei primi giri, i sorpassi all'esterno compiuti con
facilità imbarazzante non lasciavano spazio a dubbi, il titolo non
poteva che essere suo.
Le porte della Formula 1 da lì a poco si sarebbero finalmente aperte.
Ayrton
Senna era il quattordicesimo pilota brasiliano a entrare a far parte
del prestigioso mondo della F1. Questo lo caricava di enormi
responsabilità, il Brasile aveva già avuto due campioni del mondo,
Piquet e Fittipaldi, e lui stesso si era costruito la fama di vincente
ovunque.
E' il 1984 e la sua macchina è una Toleman; è un anno di
importanti esperienze e di qualche significativa soddisfazione: basti
ricordare la splendida gara a Montecarlo sotto la pioggia dove arrivò
addirittura a sfiorare la vittoria che, sarebbe senz'altro giunta se
l'allora direttore di gara Jacky Ickx, non avesse interrotto la corsa
proprio mentre Senna era nel mirino della McLaren di Prost. In
quell'anno concluse il mondiale in nona posizione.
L'anno
successivo Senna passa alla Lotus-Renault, vettura senz'altro
competitiva, ma non ancora a livello delle migliori, tuttavia in
quell'anno arrivano le prime due vittorie nel mondiale, la prima sotto
l'acqua dell'Estoril in Portogallo, la seconda a Spa in Belgio. Senna
rimane alla Lotus fino al 1987 vincendo altre quattro gare (Spagna,
Monaco e due volte negli USA) e classificandosi quarto nel nei mondiali
1985, 1986 e terzo nel 1987.
Nel 1988 passa alla McLaren: Senna coglie 8 vittorie e il suo primo titolo mondiale in F1.
Il
1989 è l'anno della grande battaglia con Alain Prost che sfocerà
nell'incidente provocato dal pilota francese a Suzuka e che costerà ad
Ayrton il titolo mondiale, tolto a tavolino per squalifica. Ayrton si
rifà l'anno seguente: sempre a Suzuka avviene un incidente tra la
Ferrari di Prost e la McLaren del brasiliano; questa volta il titolo va
al brasiliano.
Nel 1991 il suo rivale è Nigel Mansell ma è Ayrton
Senna che a fine campionato scriverà per la terza volta il suo nome
nell'albo d'oro.
Nel biennio 1992-1993 la McLaren è molto inferiore alla Williams e per Senna non ci sarà possibilità di vincere il mondiale.
Il
1994 segna il passaggio di Ayrton alla Williams: Senna dispone di una
monoposto superiore alla concorrenza, ma lo stesso pilota alle prime
prove smentisce e sorprende tutti avvertendo di incontrare difficoltà
nella gestione della nuova vettura; la scuderia rivale in quell'anno è
la Benetton, rappresentata dal giovane talento tedesco Michael
Schumacher, che alla fine della stagione sarà campione.
Alle prime
tre gare Senna conquista la Pole Position, quasi a ribadire una
superiorità indiscussa in qualifica, ma alla prima gara in Brasile
finisce in testacoda; nella seconda ad Aida in Adelaide si ritira per
un incidente alla partenza.
La terza gara si corre ad Imola, nel
GP di San Marino: tutto l'ambiente è già fortemente scosso dalla morte
del pilota Roland Ratzenberger avvenuta il giorno precedente durante le
prove. Al settimo giro, per la probabile rottura del piantone dello
sterzo, Ayrton Senna esce di pista alla curva del Tamburello: lo
schianto della sua Williams contro il muretto a 300 chilometri orari è
terribile.
Il campione brasiliano viene subito soccorso e portato al vicino ospedale di Bologna in elicottero.
Nonostante lo sforzo dei medici nel tentativo di salvarlo, Senna muore alle 18:30 per le gravi contusioni riportate alla nuca.
E' il 1 maggio 1994.
E'
il triste giorno in cui il grande campione, all'età di 34 anni,
scompare tragicamente entrando di fatto come un mito e - per il suo
talento, la sua serietà e la sua umanità - una leggenda, nella storia
dello sport mondiale.