Felipe
Massa nasce a San Paolo del Brasile il 25 aprile 1981. Debutta nel
mondo dei kart nel 1990, a soli nove anni, quando si classifica quarto
nella categoria Sao Paulo Micro-Kart. Sesto l'anno seguente e terzo nel
1993, continua nella serie fino al 1998 quando debutto in Formula
Chevrolet con un quinto posto nel Campionato brasiliano, vincendo il
titolo nella stagione successiva.
Nel 2000 Felipe Massa vince i
Campionati italiano ed europeo di Formula Renault. Nel 2001 sale un
altro gradino nella sua carriera, aggiudicandosi il Campionato europeo
di F3000 nella penultima gara della stagione.
A soli 20 anni, nel
marzo dell'anno 2002 scende in pista sul circuito dell'Albert Park,
debuttando in Formula 1 con il team elvetico Sauber Petronas.
Nel
corso della sua prima stagione in F1, in diverse occasioni il giovane
brasiliano dimostra di essere molto veloce ma, a fine stagione, dopo
aver conquistato quattro punti, il team di Peter Sauber consiglia a
Felipe di cogliere l'opportunità di entrare in Ferrari come
collaudatore, anziché correre per un altro team nel 2003; in questo
modo avrebbe potuto acquisire esperienza e maggiore familiarità con gli
aspetti tecnici della Formula 1.
E così, dopo un anno di test
per la squadra di Maranello, Felipe torna alla Sauber Petronas con un
contratto biennale che lo vede affiancare Giancarlo Fisichella nel 2004
e l'ex-Campione del Mondo Jacques Villeneuve nel 2005, che ha battuto
in piu di un'occasione. Massa ha anche regalato gli ultimi punti
Mondiali a Peter Sauber, prima che il team svizzero cedesse la squadra
alla BMW a fine 2005. Dopo il sesto posto di Felipe nell'ultima gara
dell'anno Peter Sauber ha dichiarato: "E stato uno dei giorni piu
emozionanti della mia avventura in Formula 1, sia per me sia per il
team": la monoposto è poi rimasta in regalo al brasiliano.
Quando
si e saputo che il connazionale Rubens Barrichello avrebbe lasciato la
Ferrari per passare alla Honda, la conclusione naturale era che presto
Felipe avrebbe firmato per correre con la Ferrari nel 2006, dove
avrebbe affiancato il sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher
in quella che avrebbe potuto essere la leggendaria ultima stagione del
pilota tedesco in Formula 1.
Nel 2006 Felipe entra nella miglior
scuola della F1, la Scuderia Ferrari, il team di maggior successo nella
storia i questo sport, e al fianco dell'unico sette volte Campione del
Mondo, Michael Schumacher. Felipe diviene un allievo brillante e nella
seconda metà della stagione sale fino al livello del maestro: due
vittorie, 3 pole position e 1 giro veloce.
La stagione 2006 permette
a Felipe di raggiungere un nuovo status, quello di conquistatore di
pole e di vincitore di GP, e di migliorare la sua abilità in gara
accanto a Schumacher. Anche se la coppia ferrarista non ha vinto il
Campionato, Felipe si è comunque assicurato la prima vittoria nel GP di
Turchia. E ha anche iscritto il suo nome negli annali del GP del
Brasile al circuito di Interlagos diventando il primo pilota di casa a
vincere la sua gara dopo il connazionale Ayrton Senna (13 anni prima):
con questa vittoria ha conquistato la simpatia e il cuore di moltissimi
connazionali.
Con l'uscita dalla F1 di Michael Schumacher, nel
2007 compie un nuovo passo avanti ricoprendo il ruolo di pretendente al
titolo. Pronto mentalmente e tecnicamente per la sfida, vince tre gare
(Bahrain, Spagna e Turchia), registra 6 pole position e anche 6 giri
veloci in gara. Durante il campionato lotta contro i suoi rivali
principali per l'intera stagione, tuttavia per via di problemi
meccanici incontrati in momenti chiave del campionato, arriva
all'ultimo GP della stagione, a Interlagos, già tagliato fuori dai
giochi per il titolo; finisce al IV posto in classifica.
A fine
anno, il giorno 1 dicembre 2007, sposa Raffaella Bassi (brasiliana, di
origini italiane), con cui è fidanzato sin dai tempi della Formula 3000.
La
stagione 2008 conferma la crescita di Felipe che, per niente intimidito
dal fatto di correre al fianco del campione del mondo Kimi Raikkonen,
mostra fin da subito grande grinta e capacita, riuscendo a superare
momenti difficili, fino al duello finale con Lewis Hamilton, proprio
nel GP di casa, in Brasile, davanti ai suoi tifosi. Da Melbourne a
Interlagos, nei 18 appuntamenti mondiali, il pilota brasiliano
conquista 6 pole position (Malesia, Turchia, Monaco, Valencia,
Singapore, Brasile), 6 vittorie (Bahrain, Turchia, Francia, Valencia,
Belgio, Brasile) e 3 giri veloci (Valencia, Giappone, Brasile). La
stagione è perfettamente riassunta nel ritmo, nella concentrazione e
nella forza mostrati a Interlagos, in una gara dominata, al termine
della quale, nonostante il titolo perso per un solo punto, Felipe Massa
ha dimostrato al mondo di essere un grande campione e un grande uomo,
come ha avuto modo di affermare a fine stagione il presidente della
Ferrari, Luca di Montezemolo.
La stagione 2009 - con un
regolamento profondamente cambiato - non si può sapere a priori se la
Ferrari sarà tra le pretendenti al titolo: Massa non inizia nel
migliore dei modi e nella prima gara conquista solo il settimo posto
nelle qualifiche per poi ritirarsi al 45° giro della gara per problemi
allo sterzo. Nel successivo Gran Premio (Malesia), chiamato a
riscattarsi, ottiene ottimi tempi nelle prove libere ma viene eliminato
nella Q1 delle qualifiche con il 16° tempo; durante la rocambolesca
gara (sospesa per via della pioggia dopo 31 dei 56 giri) riesce a
rimontare alcune posizioni ma si classifica soltanto al 9° posto. Nella
terza gara delude piazzandosi al 13° posto nelle qualifiche e
collezionando il secondo ritiro in tre gare per problemi al cambio.
Anche in Bahrein le cose non migliorano: la vettura di Massa ha un
contatto alla partenza con quella di Raikkonen e conclude la gara
tredicesimo. Nelle gare successive la Ferrari sembra pian piano
ritrovare competitività. Il primo podio stagionale arriva al
Nurburgring, dove Felipe arriva terzo dopo una rimonta di 5 posti.
Poi
accade l'impensabile: nella seconda sessione di qualifica del Gran
Premio dell'Ungheria, Felipe Massa mentre viaggia a circa 200 km/h alla
guida della sua Ferrari, viene colpito sul casco da una molla (del peso
di quasi 1 kg), che si è staccata dalla Brawn GP del connazionale
Rubens Barrichello, che lo precedeva. L'urto del proiettile con il
casco di Massa gli provoca una commozione cerebrale (con una frattura
nella zona sovraorbitale sinistra e un taglio alla fronte), che gli fa
perdere conoscenza facendo finire la vetture addosso alle protezioni
della pista. Massa viene prontamente soccorso e trasportato in
elicottero al vicino ospedale di Budapest, dove viene operato. Le
condizioni sono serie ma Felipe non è in pericolo di vita. Dopo pochi
giorni viene dimesso ma appare lunga la strada per tornare a correre.
Per
il resto della stagione la Ferrari sceglie di affidare la sua monoposto
a Michael Schumacher, il quale tenta di allenarsi per tornare nel mondo
delle corse agonistiche della F1. Il tedesco deve però rinunciare: al
suo posto - nell'attesa che Felipe Massa torni sulla sua monoposto -
subentra Luca Badoer, già collaudatore Ferrari dal 2000.