Vestigia storiche in Cornovaglia

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1. INTRODUZIONE
La Contea della Cornovaglia, all'estremo Sud Ovest della Gran Bretagna, si estende oggi su una superficie di 3.565 km² (poco più della Valle D'Aosta) con una popolazione di circa 430.000 abitanti. In questa zona sin dall'età del Bronzo erano note le risorse metallifere a rame e stagno, e si hanno i primi cenni storici a partire dal I secolo avanti Cristo per mano dello storico greco Diodorus Siculus "...essi lavorano lo stagno in pani a forma d'osso che vengono portati presso un'isola di nome Ictis... i mercanti comprano lo stagno da questi e lo trasportano attraverso lo stretto di Gaul...". Nell'era di Georgius Agricola l'attività mineraria stava ormai sviluppandosi in industria; preludio degli splendori industriali che più tardi, nel XIX secolo, faranno della Cornovaglia una delle zone più ricche e conosciute al mondo per il rame, lo stagno ed una lunga serie di altri metalli minori (Pb, Zn, Fe, W, As, Ag ecc.).2. LA PRIMA MECCANIZZAZIONE
Con il progredire delle coltivazioni i cantieri si approfondirono progressivamente sino a dover affrontare seri problemi di eduzione delle acque, intorno al 1700 le massime profondità raggiunte erano di circa 80 fathoms (c.ca 155m). Dal principio, nel XVII secolo, furono introdotte le pompe a stantuffo mosse da enormi ruote ad acqua che raggiunsero dimensioni di oltre 15 metri di diametro ed al cui perfezionamento si cimentarono, in periodi diversi, molti tecnici (J.Coster, J.Smeaton ecc.). Nel 1698 l'ingegnere militare e tecnico di miniera Thomas Savery (1650-1715), come seguito alle teorie e studi di D.Papin ed E.Somerset, brevetta una macchina a vapore "per il sollevamento dell'acqua" così descritta dallo stesso: "..raiseining of water ..by the impellent force of fire.." ed afferma che può essere efficacemente utilizzata nelle miniere "..of great use and advantage for dryning mines..", purtroppo si rivelò capace di operare con un battente d'acqua non superiore a 15 metri ed il presunto impiego presso la miniera Wheal Vor in Cornovaglia, intorno al 1700, è da molti messo in dubbio. Nello stesso periodo un altro inventore, Thomas Newcomen (1663-1729) della contea del Devon (confinante con la Cornovaglia) porse attenzione allo stesso problema e, anche sulla base del lavoro di Savery, realizzò una macchina ben più efficiente, funzionante anch'essa grazie alla "forza del vapore" con la prima applicazione in una miniera di carbone dello Strattfordshire nel 1712. Era nato il motore a vapore. A riprova della bontà del motore Newcomen è il fatto che già nel 1716 viene riportato il primo Newcomen in Cornovaglia probabilmente nella miniera Wheal Vor o nella vicina Godolphin Bal, negli anni seguenti in altre miniere quali Wheal Fortune, Wheal Rose, Wheal Busy, Polgooth e, nel 1727, vengono riportati motori dello stesso tipo in miniere anche al di fuori della Gran Bretagna. Con il motore a vapore l'industria mineraria aveva imboccato la soluzione per l'eduzione delle acque e non solo. In Cornovaglia stava per iniziare una delle grandi avventure dell'ingegneria moderna, un'avventura che avrebbe coinvolto decine di ingegneri ed avuto ripercussioni ben al di la della contea, che avrebbe avuto un ruolo leader nella rivoluzione industriale ed influenzato lo sviluppo dell'ingegneria tutta fino ai nostri giorni. Stava prendendo il via la corsa al miglior sfruttamento dell'energia... non pochi insegnamenti si possono trarre dagli avvenimenti che seguirono.

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