Carlo Franza
“…Questo nuovo porsi di Gorgone esprime un livello di “nobilitazione”,e
assestando lo sguardo a ricerche gestuali e neoinformali,agisce fino ai
sottili rapporti che si ergono dalla sua geografia fisica e immaginativa…
E’ qui,in questo panorama di spazi e climi naturali,dove i contenuti e le
fibre sono in parte disadorne e pur qua e là decorative,che Gorgone rivela
la perizia spettacolare di una scrittura pittorica travagliata,ideograficamente
irreale e tangibile con le istanze dell’esatta luce e una presenza magica….
Dentro questa sollecitazione fredda e tagliente,la natura promuove un
carattere di singolare esorcismo.
Paesaggi quasi segreti e pensati,inseriti nelle debite proporzioni del
ricordo,immersi nell’ossessiva e anedottica idealizzazione del
neoespressionismo e che fanno di questo giovane artista un simbolo di
cultura e ricerca.
Milano 1989 Carlo Franza
(estratto dal testo: "Il mondo vegetale di Bruno Gorgone".)