Sommario. Verso
l’anno mille, le popolazioni di lingua neolatina insediate ai piedi dei
Carpazi erano organizzate in un sistema feudale sul quale si
estese in seguito l’influenza ungherese. Nel 1330 però
gli ungheresi furono sconfitti e sorsero i principati indipendenti
della Valacchia (1330) e della Moldavia (1359) mentre la regione
più occidentale, la Transilvania restò sotto l’influenza
magiara. La scarsa unità di intenti tra Valacchia e
Moldavia fece sì che i due principati diventassero nel 1475
vassalli dell’Impero Ottomano. Nei secoli successivi, mentre la
Transilvania rimase prevalentemente nell’orbita asburgica,
gli altri due stati furono contesi ai turchi dalla Russia e
dall’Austria con alterna fortuna. Le aspirazioni all’indipendenza e
all’unità culminarono con le sommosse del 1848 e con
l’ottenimento di
alcune forme di autonomia. Il processo di fusione
politico-amministrativa si completò nel 1861. Nel 1881 la
Romania diventò un regno. Nel 1947 la monarchia cadde e si
aprì con la
repubblica popolare un periodo di dittatura che si sarebbe concluso
tragicamente nel 1989, per lasciare il passo alla nuova repubblica
parlamentare.
Moldovalacchia, Principati
Uniti di Moldavia e Valacchia, Principatele Unite Moldova si Tara Româneasca, 1859-1861
Principato di Romania, Principat România, 1861-1863 (?)
Bandiera di stato e da
guerra (con l'aggiunta
di una banderuola azzurra in alto era anche lo stendardo principesco)
introdotta dal principe Alessandro Cuza nel febbraio 1859.
Probabilmente restò in uso anche dopo il 1861 per la marina
militare rumena fino al 1863, allorché fu adottata la nuova
bandiera da guerra. Sui colori
nazionali erano posti gli emblemi della Moldavia (testa di uro) e della
Valacchia (aquila), in grigio scuro. Ad essi era accollato un trofeo
di sei bandiere nazionali con cravatte azzurre e puntali in forma di
aquila,
ferro di lancia e testa di uro. Nella striscia in alto, la corona
principesca.
Moldovalacchia, Principati
Uniti di Moldavia e Valacchia, Principatele Unite Moldova si Tara Româneasca, 1859-1861
Principato di Romania, Principat România, 1861-1866
Bandiera mercantile
stabilita nell'agosto del
1858 e in uso effettivo dal 1859, prima ancora che fossero abolite
(1861)
le bandiere particolari dei principati che formavano lo stato. Era
accompagnata
da una banderuola azzurra fissata in alto all'asta, poi perduta nel
dicembre
1861, allorché, conclusosi il processo di unificazione
politico-amministrativa dei principati, diventò la bandiera
nazionale rumena. Fu confermata da un atto ufficiale il 28 marzo 1862 e
regolamentata per l'uso in mare il 2 agosto successivo. Fu sostituita
col tricolore verticale dall'atto costitutivo del 30 giugno 1866. Aveva
proporzioni molto allungate, circa 1/3. I tre colori risultavano dalla
fusione di quelli moldavi e valacchi, erano già stati adottati
sui vessilli rivoluzionari del 1848 e, per di più,
corrispondevano a quelli della separata Transilvania; pertanto
già da tempo il tricolore era simbolo dell'unità e
dell'indipendenza rumena.
Principato di Romania, Principat România, 1863-1865/1867
Bandiera da guerra
(esercito e marina) adottata il 1° settembre 1863 con
l'introduzione del nuovo stemma di stato. Lo scudo tratto da
quest'ultimo era posto sul petto di un'aquila e portava i simboli della
Valacchia (aquila) e della Moldavia (testa di uro o di bisonte).
Probabilmente durò fino al 1867, nonostante che nel 1865 fosse
stato variato lo stemma.
Principato di Romania, Principat România, 1866-1881
Regno di Romania, Regat România, 1881-1947
Repubblica Popolare Rumena, Republica Populara Romana, R. P.
Romîna, 1947-1965
Repubblica di Romania, Republica România, dal 1989
Bandiera nazionale, di
stato e mercantile adottata il 30 giugno 1866 dal principato di Romania
- regno dal 1881
- e durata sino al 30 dicembre 1947. Il 10 marzo 1948, la nuova
repubblica popolare applicò il suo stemma sulle versioni
nazionale e di stato, mentre lasciò inalterata l'insegna
mercantile fino al 21 agosto 1965. Il tricolore pulito, valido per
tutti gli impieghi, fu ripristinato de facto il 21 dicembre
1989 in seguito ai tragici accadimenti che portarono alla caduta del
regime comunista (restano ben impresse
nella memoria le immagini del tricolore con in mezzo un buco al posto
dello stemma). La disposizione verticale delle strisce (una
fugace
apparizione di un tricolore verticale risale al 1848), fu sicuramente
ispirata dalla bandiera francese.
Principato di Romania, Principat România, 1867-1872
Bandiera della marina da
guerra adottata con legge del 30 marzo 1867, recante al centro le nuove
armi ufficiali di stato. Lo scudo, che portava i simboli valacchi e
moldavi ripetuti a quarti alterni
con gli smalti variati, con in cuore lo scudetto dinastico degli
Hohenzollern,
era sorretto da una donna dacia armata di spada e da un leone ed era
posto
in un padiglione con un cartiglio con il motto Nihil sine Deo.
Modificata nel 1872.
Principato di Romania, Principat România, 1872-1881
Regno di Romania, Regat România, 1881-1922
Bandiera della marina da
guerra entrata in uso conseguentemente all'adozione delle nuove armi di
stato con legge dell'8 marzo 1872. Sostituita nel 1922. In sostanza,
rispetto allo stemma precedente, cambiava lo scudo che ora era
sostenuto da due leoni e portava anche il leone con stella dell'Oltenia
e i delfini della Dobrugia, mentre l'aquila valacca e la testa di uro
moldava vi comparivano solo una volta. Nel corso degli anni,
limitatamente al disegno e agli ormamenti, lo stemma subì varie
modifiche (la versione illustrata è degli ultimi anni del
secolo): ad esempio, dopo il 1877 fu aggiunto il collare con la croce
dell'Ordine della Stella di Romania istituito nel maggio del 1877. Non
tutti i mutamenti comparvero sulle bandiere e, d'altra parte, queste
ultime erano di uso molto limitato essendo, almeno fino al 1881, la
marina militare rumena di consistenza praticamente nulla.
Regno di Romania, Regat România, 1922-1947
Bandiera della marina da
guerra decretata il 24 aprile 1922 e abolita il 30 dicembre 1947 con
l'abdicazione di re Michele. Secondo la tradizione, l'insegna marittima
portava al centro lo stemma di stato. Quest'ultimo, adottato nel 1921,
consisteva in un'aquila rumena d'oro in campo azzurro, coronata, con la
croce nel becco e afferrante i simboli del potere (la spada d'argento
di Stefano il Grande e lo scettro di Michele il Bravo). Sul petto uno
scudo inquartato con le consuete armi di Valacchia (1°), Moldavia (
2°), Oltenia e Banato (3°), Transilvania (4°) e di Dobrugia
(in punta); sul tutto, ancora lo scudetto degli Hohenzollern. La
versione posta sulla bandiera era priva di padiglione e aveva la corona
d'acciaio. Tale corona, già visibile su alcuni modelli anteriori
al 1921, ricordava quella tratta dalla fusione di un cannone catturato
ai turchi durante lo storico assalto del 27 novembre 1877 alla fortezza
di Plevna.
Repubblica Popolare Rumena, Repubblica Socialista Rumena, Republica Populara Romîna, Republica Socialista România,
1948-1989
Bandiera nazionale e di
stato approvata il 10
marzo 1948 e in vigore dal 13 aprile. Dal 21 agosto 1965 anche insegna
marittima (mercantile e da guerra). In questa stessa dato il nome del
paese cambiò e anche la scritta sul cartiglio dello stemma, da R
P R a Republica România Socialista (un altro piccolo
ritocco, l'aggiunta della stella, era stato apportato il 24 settembre
1952). Abolita nel dicembre 1989 con la caduta del regime. Lo stemma
illustrava i tesori naturali del paese (boschi e montagne), le
ricchezze del sottosuolo (pozzo petrolifero), oltre ai classici simboli
socialisti (le spighe, il sole dell'avvenire, la stella rossa).
1948-1952
1952-1965
1965-1989
Repubblica Popolare Rumena, Republica Populara Romîna, 1951-1965
Bandiera della marina
militare adottata nel 1951 e abolita nell'agosto 1965. Proporzioni 2/3
con striscia azzurra pari a 1/3 del drappo. Fino al settembre 1952
portò lo stemma nella prima versione (senza stella, v. sopra).
Dopo il 1965 la marina militare non ebbe più un'insegna
particolare, ma alzò la bandiera di stato.
Repubblica di Romania, Republica România, 1992-2003
Fu riportato che dall'11
settembre 1992 la bandiera di stato recava lo stemma al centro. In
effetti, ancorché non ufficiale, l'uso di tale modello era
abbastanza frequente, tanto che è stato indetto un referendum
(19 ottobre 2003) sulla presenza o meno dello stemma. I fautori del
tricolore pulito sono risultati la maggioranza e pertanto la bandiera
ufficiale rimane senza stemma. Quest'ultimo è molto simile a
quello usato dal regno dal 1921 al 1947.