Romania città

Bandiera della capitale rumena, bianca con stemma della città, in uso, ma non ufficiale. Sullo stemma figura dal 1864 il patrono di Bucarest, San Demetrio, un martire cristiano del IV secolo originario di Salonicco, rappresentato, secondo l'iconografia medievale, in tenuta militare (è anche patrono dei soldati). Nel 1994 lo scudo con il santo è stato posto in petto all'aquila rumena. Il motto Patria şi dreptul meu, "La patria e il mio diritto", che già accompagnava San Demetrio, è ora posto su un nastro con i colori nazionali. La corona murale di città è cimata da un'aquila nera con la croce nel becco.

Una versione alternativa della bandiera di Bucarest reca lo stemma contenuto nella striscia gialla del tricolore nazionale. Largamente riportata, non è tuttavia comprovata da immagini fotografiche.

Bandiera di Costanza, città della Dobrugia, sul Mar Nero, adottata in data imprecisata. Le onde azzurre testimoniano che la città è il principale centro marittimo della Romania. L'emblema centrale, che non corrisponde allo stemma civico, richiama la storia antica della città. La nave dello scudo, di significato incerto, è forse legata al mito degli Argonauti e di Medea che avrebbe dato il primo nome, Tomi, alla località. I tenenti rappresenterebbero l'imperatore Costantino e sua sorella Flavia Giulia Costanza, in onore della quale il nome della città fu mutato prima in Tomis Constantiana e poi in quello attuale. Lo scudo reca la corona di città ed è accompagnato dai nomi attuale e storico della città. I due piccoli delfini in punta allo scudo alluderebbero al celebre delfinario locale.

Bandiera di Brasov, città della Romania centrale, approvata il 1° dicembre 2001. Proporzioni 2/3. Al centro lo stemma, in alto la scritta Municipiul Braşov, in basso un cartiglio rosso con il motto Deo vindici Patriæ. In uso una versione semplificata con lo stemma e la sola scritta BRAŞOV in rosso. Lo stemma risale al 1492. La corona richiama l'antico nome dato alla città dai coloni germanici che la fondarono nel XIII secolo, Kronstadt, ancor oggi in uso in lingua tedesca. La radice deriva da un'antica leggenda secondo cui il re ungherese Salamon (XI sec.), ritiratosi da eremita in una valle della Transilvania per espiare i propri peccati, nascose la corona nel bosco, ritrovata molto tempo dopo intorno a una radice durante gli scavi per la costruzione del municipio di una città che prese il nome di "Corona".

Un'altra bandiera storica, risalente al XVII secolo, è stata recentemente reintrodotta ed è alzata su alcuni palazzi istituzionali della città. Il drappo è porpora con strisce gialle in alto e in basso, lo stemma è rotondo, di campo azzurro, ornato da un serto legato con nastri svolazzanti e reca, oltre alla corona e alla radice, il nome latino della città, Corona, in caratteri gotici, il tutto in oro.

Bandiera della città di Sibiu, nel centro della Romania, in uso non ufficiale. Drappo bianco, sovente anche verticale, con stemma al centro, sotto il quale figura talvolta il nome della città, in rumeno e in tedesco Sibiu-Hermannstadt. Lo stemma, antico, è stato approvato ufficialmente nel 2002. Le spade incrociate, presenti fin dal XIII secolo, attestano la presa di possesso del territorio e la difesa della città e dei diritti civici. La corona a fioroni (corona regia) indica il rango di libera città reale. Il triangolo di foglie di giglio d'acqua, antico emblema araldico sassone dell'Universitas Saxorum di Sibiu, istituzione germanica soppressa nel 1876, simboleggia la solidarietà tra i cittadini e ricorda l'origine della città che fu fondata da coloni sassoni nel secolo XI. Il campo rosso, secondo la simbologia ufficiale, rappresenta l'autonomia amministrativa.