Sommario. Zona
d’influenza degli ordini cavallereschi teutonici, Riga con il suo
entroterra, la Livonia, a
partire dalla metà del XVI secolo fu a lungo contesa fra i
potenti
vicini. Dopo la dominazione polacca (dal 1561) e quella svedese (dal
1621), fu nel 1710 la volta dei russi. Nel 1918, approfittando del caos
seguito alla rivoluzione russa, la regione, unitamente ad altri
territori,
costituì il nuovo stato indipendente della Lettonia. Ciò
avvenne non senza aspri contrasti, protrattisi fino al 1920 cui i
tedeschi
ebbero parte attiva. L’Armata Rossa aveva occupato all’inizio del 1919
una porzione di territorio e ne aveva fatto una repubblica sovietica,
sopravvissuta appena un anno. Nel 1940 però la Lettonia fu
rioccupata
dai sovietici e dovette attendere fino al 1990 per riacquistare
l'indipendenza.
Repubblica di Lettonia, Latvijas Republika, 1918-1940
e dal 1988
1918-1919
1919-1940 e dal 1988
Bandiera nazionale,
mercantile e di stato alzata il 18 novembre 1918 e confermata
ufficialmente il 15 febbraio 1922. Ammainata il 17 giugno 1940 in
seguito all'occupazione sovietica, fu nuovamente
dichiarata bandiera nazionale il 29 settembre 1988. Dal 19 febbraio
1990
è anche bandiera di stato e dal 27 successivo mercantile. Il
modello
originale aveva le tre strisce di uguale dimensione (imprecisate le
proporzioni
del drappo) ma il 25 giugno 1919 la striscia bianca fu ridotta a 1/5
del
drappo le cui proporzioni furono fissate in 1/2. I colori nazionali, in
origine rosso e bianco, risalgono a vessilli da guerra del XIII secolo.
Prima dell'indipendenza (verso il 1917) il rosso fu cambiato in
vinaceo,
per evitare equivoci con i colori austriaci.
Repubblica di Lettonia, Latvijas Republika, 1923-1940
e dal 1991
Bandiera della marina da
guerra adottata il 20 gennaio 1923 e abolita in seguito all'occupazione
tedesca (17 giugno 1940). Proporzioni 2/3. Dopo il riconoscimento
ufficiale
della recuperata indipendenza, fu alzata di nuovo l'11 aprile 1991
sulla nave Sams, segnando la ricostituzione della marina
lettone.
Repubblica Socialista Sovietica di Lettonia,
Latviiskaija SSR, Latvijas Socialistiska Padomju Republika,
1919-1920
Bandiera di stato
adottata il 15 gennaio 1919
in seguito alla proclamazione della prima repubblica dei soviet in
Lettonia
(17 dicembre 1918) e durata fino al collasso della repubblica il 13
gennaio
1920. Le iniziali erano del nome lettone dello stato.
Repubblica Socialista Sovietica di Lettonia,
Latviiskaija SSR, Latvijas Socialistiska Padomju Republika,
1940-1953
Bandiera di stato della
repubblica socialista
sovietica adottata il 25 agosto 1940 e sostituita nel 1953. Prop. 1/2.
Le
iniziali del nome della repubblica in lettone erano poste ad arco sopra
la
falce a martello.
Repubblica Socialista Sovietica di Lettonia, Latviiskaija SSR, Latvijas PSR, 1953-1990
Bandiera di stato
adottata il 17 gennaio 1953
per la repubblica socialista sovietica. Nel 1988 fu affiancata dalla
vecchia
bandiera nazionale che era stata abolita nel 1940 e da questa
sostituita
anche come bandiera di stato il 19 febbraio 1990. Proporzioni 1/2. Le
strisce
azzurre e bianche ondulate ricordano il mar Baltico.
Sommario. La
Curlandia, già parte della Livonia, fu un ducato vassallo della
Polonia fino al 1737, poi indipendente fino all’annessione alla Russia
nel 1795. Le sue insegne furono visibili persino sulle coste africane e
nelle Antille dove, sorprendentemente, la Curlandia aveva proprie
colonie.
Ducato di Curlandia e Semigallia, Kurzemes un Zemgales hercogiste, sec. XVII-XVIII
La più nota delle
bandiere attribuite al ducato di Curlandia aveva carattere mercantile e
mostrava un granchio
nero in campo rosso-cremisi. Essa fu portata fin sulle coste
occidentali
dell'Africa (Gambia) e nei Caraibi (Tobago), dove il ducato aveva
stabilito
proprie colonie.
Sommario. Nel
1918, nel caotico periodo della rivoluzione russa, i tedeschi, che
avevano forti interessi sul Baltico, resuscitarono per un breve periodo
l’antica Livonia facendone uno stato satellite.
Livöd Randa, 1918
Bandiera dello stato
filotedesco dal marzo al
novembre 1918. Nel 1923 fu riconosciuta dal governo lettone quale
bandiera
locale e come tale fu confermata nell'agosto 1989. Proporzioni 1/2. Nel
XIX
secolo i tre colori erano simbolo di irredentismo nazionale in
Curlandia
e in Livonia.