BIRMANIA
© Roberto Breschi
Sommario. Divisa in vari regni, la Birmania, dopo un alternarsi di periodi di espansione e di decadenza, fu unificata una prima volta nel 1835, quando era ormai cominciata la colonizzazione inglese. Nel 1886, il paese diventò una provincia dell’India britannica ma, in seguito ai forti dissidi tra indiani e birmani, fu trasformata nel 1937 in colonia a parte. Nel 1943 gli occupanti giapponesi fecero della Birmania uno stato fantoccio sulla carta indipendente. Fallita nel dopoguerra la ricostituzione della colonia inglese, il paese raggiunse l’indipendenza nel 1948. Nel 1974 lo stato birmano fu trasformato in repubblica socialista. La Birmania non ha cambiato nome, si è sempre chiamata Myanmar in lingua locale. Tuttavia dal 1989  il governo pretende che tale nome locale sia quello ufficiale anche all'estero.


Regno di Birmania, fino al 1886






Bandiera nazionale del regno unificato apparsa in epoca imprecisata (dopo il 1835) e durata fino alla conquista inglese che ridusse l'intera Birmania a provincia dell'India britannica (1886). Il tradizionale emblema del pavone, simbolo di immortalità, eclissatosi nel 1886, non fu dimenticato e sarebbe ricomparso sulle bandiere più di mezzo secolo più tardi. Di solito si trova rappresentato al naturale in campo bianco, ma spesso è riprodotto entro un disco rosso (talora solo un anello).


Burma, 1939-1941 e 1945-1948


Bandiera coloniale di stato adottata il 6 febbraio 1939, qualche tempo dopo che la Birmania fu distaccata dall'India e costituita colonia a sé (1937). Abolita il 30 marzo 1941 fu ripresa dopo la parentesi bellica. Cancellata in via definitiva con l'indipendenza, il 4 gennaio 1948. Nel badge riappare il simbolo nazionale, il pavone.


Burma, Myan-ma, 1941-1942



Bandiera adottata il 30 marzo 1941 e durata fino al 1942. La scomparsa dell'Union Flag dal cantone e il maggior risalto dato all'emblema locale del pavone rifletteva i sentimenti antibritannici della popolazione che in gran parte vedeva un'opportunità di indipendenza nell'imminente invasione giapponese.


Stato della Birmania, Myan-ma, 1942-1943


Insegna del dominante Partito dei Poveri (Synyetha-Wunthanu) adottata nel 1942 come bandiera nazionale provvisoria dal governo filonipponico appena insediato. Sostituita il 1° agosto 1943. Costituiva un buon compromesso simbolico: il giallo era infatti gradito ai buddisti, il disco solare ai giapponesi e l'insieme dei tre colori ai nazionalisti. Il pavone era assente, ma indirettamente rappresentato dal sole, perché secondo la tradizione l'uccello viveva sul sole.


Stato della Birmania, Myan-ma, 1943-1945



Bandiera nazionale e di stato adottata formalmente il 1° agosto 1943 con la dichiarazione d'indipendenza promossa dagli occupanti giapponesi. Scomparsa il 3 maggio 1945 quando gli alleati liberarono la capitale Rangoon. Torna ancora il pavone. Il giallo arancio simboleggia la fede buddista, il verde l'agricoltura e il rosso la purezza e il coraggio.


Unione Birmana, Myanma Naingngandaw, 1947-1974


Bandiera di stato prevista dalla costituzione del 24 settembre 1947, e alzata per la prima volta il 4 gennaio 1948, giorno dell'indipendenza. Modificata il 2 marzo 1974. Proporzioni 5/9. Ispirata alla bandiera del Movimento della Resistenza Antifascista (rossa con una grande stella nel cantone). Il rosso simboleggia il coraggio, la determinazione e la solidarietà; il blu rappresenta le profondità celesti. La stella bianca è quella del movimento sopra citato, le cinque più piccole alludono ai popoli della Birmania: birmani, karen, shan, chin e kachin.


Unione Birmana, Myanma Naingngandaw



1948-1974


La bandiera della marina da guerra, adottata nel 1948 e abolita nel 1974, seguiva il modello della White Ensign britannica, ma il cantone aveva solo le stelle in campo azzurro anziché la bandiera di stato completa. Dopo il 1974 le notizie sull'insegna da guerra birmana sono frammentarie e contraddittorie. Il modello più accreditato è un drappo bianco con un cantone rosso caricato di una sola stella bianca, e con un'ancora azzurra in basso al battente. Proporzioni 1/2.


Unione Birmana, Myanma Naingngandaw, 1951/1952-1974


Bandiera mercantile apparsa tra il 1951 e il 1952 e abolita il 2 marzo 1974. Differiva dalla bandiera di stato per il blu che occupava tutta la metà superiore del drappo e non solo il cantone. Proporzioni 5/9.

Nello stesso periodo fu in uso una bandiera di stato in mare alzata sulle navi governative in servizio civile. Secondo l'uso britannico, drappo blu con la bandiera nazionale nel cantone.


Repubblica Socialista dell'Unione Birmana,
Myanmar, Thamata Soshelit Pyidaungzu Myanma Naingngandaw
, 1974-1989
Repubblica del Myanmar, Pyidaungzu Myanma Naingngandaw, 1989-2010



Bandiera nazionale e di stato, valida per tutti gli impieghi, adottata il 2 marzo 1974 con la nuova costituzione e sostituita il 21 ottobre 2010. Proporzioni 5/8. Differisce dalla precedente per l'emblema nel cantone che deriva da quello del partito al potere. La ruota dentata e la spiga di riso simboleggiano il lavoro nelle fabbriche e quello nei campi. Le quattordici stelle rappresentano i sette stati e le sette province che formano il paese.


Repubblica dell'Unione della Birmania,
Pyidaungzu Thamata Myanma Naingnandaw
, dal 2010



Bandiera nazionale e di stato, valida per tutti gli impieghi, adottata il 21 ottobre 2010. Proporzioni 4/7. Il giallo, il verde e il rosso stanno rispettivamente per la solidarietà, la pace e il coraggio. La grande stella bianca, che differenzia la bandiera da quella della Lituania, simboleggia l’indissolubilità dell'Unione. Oltre alla bandiera è stato introdotto un nuovo inno nazionale ed è stato anche modificato il nome ufficiale completo dello Stato.



ALTRE BANDIERE

Bandiera del Presidente
Province

> Regno di PEGU

> ARAKAN (Rakhine)
> CHIN
> KACHIN
> KAREN (Kayin)
> KAYAH
> MÔN
> SHAN

NOTA.
Fin dal momento dell'indipendenza dell'Unione Birmana, gli stati nazionali che la componevano, delusi per non aver ottenuto uno status separato, cominciarono la lotta per l'indipendenza. Furono adottate nuove bandiere, spesso facilmente confondibili con quelle dei vari fronti di liberazione. Gli stati sono nel tempo aumentati e con essi i movimenti indipendentisti. Oggi l'Unione è formata da sette stati nazionali (pranynai), tutti situati lungo i confini, più la Birmania propriamente detta, che è divisa in sette province (taing). La situazione vessillologica si è complicata ancor più perché alle bandiere nazionaliste e dei movimenti in lotta si sono aggiunte bandiere "legali", consentite dal governo centrale e adottate intorno al 1989. Oltretutto queste ultime, secondo la testimonianza recente di Michel Lupant, che si è recato in Birmania, sono state rinnovate (ma non si hanno notizie complete). Per queste ragioni la vessillologia degli stati birmani presenta ampi margini di incertezza.


Bibliografia
Flag Bull., XIII:1, 1974 - Vexillinfo, 4, 1980 - Flagmaster, 79, 1995 - Franciae Vexilla, 20/66, 2000


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