Pescare
sul lago d'Iseo

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Luccio


DESCRIZIONE

Ecco il predatore per eccellenza, questo pesce è una vera e propria macchina, ogni componente del suo corpo è creata perfettamente per predare: la livrea che gli assicura un perfetto mimetismo tra la vegetazione, le pinne grosse e potenti come la coda assicurano uno scatto fulmineo, gli occhi grandi e laterali per una visione ampia e, infine, la dentatura molto ricca e composta da denti uncinati. Fino agli ultimi anni è stato sicuramente il pesce re ma di recente è stato scalzato dal siluro molto più vorace e di dimensioni molto più grandi. Ma analizziamo il suo comportamento, spesso lo si vede in prossimità della riva immobile tra le alghe e molto ben mimetizzato, ecco questo è il tipico atteggiamento di caccia del nostro bestione. Tuttavia i veri bestioni non dobbiamo aspettarci di vederli in prossimità della riva se non in rare occasioni. Solitamente piccoli esemplari si vedono all'interno del porto all'ombra delle barche ormeggiate. Ciò che lo rende inconfondibile è sicuramente la bocca molto allungata dalla caratteristica forma a becco d'anatra.

TECNICHE

Pesce vivo

La tecnica del pesce vivo richiede l'utilizzo per prima cosa di un'esca di alcuni centimetri. Questa non deve essere troppo piccola soprattutto se si vuole insidiare esemplari di taglia. Per quanto riguarda la vera e propria montatura, utilizzeremo un galleggiante di 5/6/7 gr scorrevole soprattutto se si pesca in profondità. La piombatura deve servire a far scendere l'esca, spetterà a voi adattarla alle dimensioni e alla vivacità di quest'ultima. La cosa più importante è che il terminale, cioè gli ultimi 25/30 cm di filo, siano in metallo, in maniera tale che la dentatura del pesce non riesca a reciderla. L'innesco da utilizzare è quello consigliato per il persico reale.

Morto manovrato

Questa tecnica è una tipologia di spinning e richiede l'utilizzo di un'esca morta di 4/5 cm innescata con due ami inseriti nel corpo, i terminali rigorosamente in acciaio per evitare i denti taglienti della nostra preda sono avvolti attorno al pesce e vengono poi fermati in corrispondenza della bocca con un piombo a sfera da 3/4 gr necessario per far affondare l'esca. Sarà l'abilità del pescatore a donare all'esca quella capacità addescante, si può applicare un recupero lento, veloce, muovere la canna nella fase di recupero oppure recuperare a scatti, insomma in moltissime maniere.

Spinning

Questa tecnica impiega artificiali che devono essere di dimensioni considerevoli. Certo, non è obbligatorio, però si consiglia di tenere una misura attorno ai 10 cm. Non bisogna assolutamente pensare che acquistando un buon artificiale sia poi facile catturare il pesce perchè oltre ad avere il buon artificiale, bisogna sperare che il pesce ci sia ma bisogna anche essere in grado di gestire la nostra esca attribuendo il movimento giusto, applicando i movimenti più svariati citati precedentemente nella tecnica del morto manovrato. Sicuramente il più applicato è il recupero a scatti. Gli artificiali da utilizzare sono quelli che raggiungono profondità anche di 5/6 metri, questo perchè si sta parlando della pesca sul lago, se ci trovassimo in punti in cui l'acqua fosse bassa, si potrebbero utilizzare anche artificiali galleggianti come ad esempio in prossimità di canneti. Solitamente per insidiarlo la maggior parte dei pescatori si dirige verso imitazioni di pesci, siano questi in silicone o altri materiali, tuttavia si può ricorrere all'utilizzo di cucchiaini sia a paletta singola o multipla.

Alcuni esemplari di luccio ___________