Pesca sul lago

Pescare
sul lago d'Iseo

Carassio

DESCRIZIONE

Sembra molto strano ma il carassio è un parente del nostro caro pesce rosso, infatti è frutto della selezione operata dall'uomo sulle specie. Il carassio è caratterizzato da un corpo molto robusto ricoperto di scuame abbastanza grandi, la colorazione dipende dalle acque in cui vive solitamente è sul marrone chiaro. Le pinne sono molto potenti, le pinne anteriori sono dotate di un aculeo non velenoso ma molto fastidioso in caso di puntura. Quando lo si pesca manifesta una resistenza impressionante anche se lasciato fuori dall'acqua, anche dopo alcune ore boccheggia e si muove, e se lo si reintroduce in acqua è molto facile che si ravvivi. Questo pesce solitamente vive in banchi che si nutrono in prossimità del fondo. Quando questi pesci si nutrono sul fondo provocano bollicine sulla superficie dovute alla movimentazione del fondo dal quale traggono il nutrimento.

TECNICHE

Pesca a fondo

Come sempre per la pesca a fondo si impiega un piombo per zavorrare l'esca a fondo, l'amo non di dimensioni troppo elevate deve essere attorno al numero 8, il filo non troppo fine perchè può capitare che abbocchi anche la carpa o il pesce gatto che sono molto energici e si rischierebbe di rompere il terminale. A differenza dei suoi compagni di habitat questo pesce non oppone grande resistenza al recupero quindi non aspettatavi emozioni elevatisiime, nonostante le dimensioni che raggiunge può arrivare anche a due chilogrammi. Come esca si può utilizzare il mais, la soia e il verme di terra.

Galleggiante

Come con la carpa si può utilizzare il galleggiante, il filo non troppo fine per l'eventualita di imbattersi in carpe o pesci gatto. La montatura è costituita da un terminale 0,20, con una piombatura che varia dalla velocità della corrente, l'importante è che l'amo sia a breve distanza dal fondo con un amo n°8. L'esca che si può utilizzare è il mais, i semi di soia germogliati oppure il verme di terra.


Alcuni esemplari di carassio