UN
VIAGGIO CHIAMATO AMORE
(Italia, 2002)
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REGIA:
Michele Placido. |
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CAST:
Laura Morante, Stefano Accorsi, Katy Louise Saunders, Dario Bandiera, Alessandro Haber, Galatea Ranzi, Consuelo Ciatti, Andrea Coppola, Jesus Emiliano Coltorti, Vittorio Franceschi, Michele Melega, Marit Nissen, Diego Ribon, Teresa Ricci
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PRODUZIONE:
Cattleya, Rai-Cinema, Stream. |
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DISTRIBUZIONE:
O1 Distribuzione. |
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DURATA:
96 min. |
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STORIA:
La vicenda umana e sentimentale della narratrice e poetessa Sibilla Aleramo viene ripercorsa attraverso un arco narrativo e temporale che va dall’adolescenza alla maturità, soffermandosi sul biennio 1916-18, periodo in cui la donna conobbe ed amò il poeta Dino Campana. Sono questi gli anni più intensi e tormentati del passionale e discontinuo rapporto tra i due... |
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RECENSIONI:
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La Stampa
- La scrittrice Sibilla Aleramo e il poeta Dino Campana (più giovane di lei, malato di mente, destinato a morire in manicomio nel 1932) ebbero una relazione (…) tempestosa negli anni 1916-1918, di cui rimane traccia nell’epistolario di lei pubblicato da
Feltrinelli. Da queste lettere e dal romanzo autobiografico della Aleramo Una donna, Michele Placido ha tratto il film: buona regia, bella interpretazione di Stefano Accorsi e Laura Morante, perfetta fotografia di Luca Bigazzi, paesaggi naturali benissimo scelti, ma copione mal scritto, mal congegnato, a volte pesante. |
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Il Messaggero
- Una doppia radice letteraria, l’autobiografia Una donna e un lunghissimo carteggio amoroso, sorreggono il tormentato, pazzo, incontrollabile, totalizzante rapporto tra la scrittrice Sibilla Aleramo e il poeta Dino Campana che si consuma nell’arco di due anni tra il ’16 e il ’18.
"Forse il mio film più difficile - confessa Placido - e soprattutto delicato, perchè bastava poco per cadere nel ridicolo. Ho voluto scommettere tutto sulla straordinaria forza dei miei personaggi, sulla loro passione, senza creare una biografia cinematografica. Avevo bisogno di disegnare un percorso poetico che fosse solo sotteso, nascosto, mai esplicito".
Due vagabondi. Così il regista definisce Campana e l’Aleramo "che chiudono al mondo esterno la loro privata, tormentata e folle relazione. Ed è Campana il personaggio che fa da motore all’azione, un uomo fuori dal coro che vive la sua poesia e la sua passione per Sibilla con gesti eclatanti, violenti. E forse, in ogni epoca, le più belle storie d’amore sono quelle non riuscite"… |
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La Stampa
- Il film ricostruisce le vicende sentimentali della poetessa e narratrice Sibilla Aleramo attraverso un arco temporale che spazia dall'adolescenza alla maturità con una particolare attenzione al periodo compreso tra il 1916-18 durante cui conobbe ed amò il poeta Dino Campana.
In attesa di vedere il film Graziano Fabbri, sindaco reggente di Marradi, paesino di 3.600 abitanti vicino Firenze, città natale di Dino Campana, si lascia andare all’entusiasmo: " (…) Speriamo che grazie al film la figura di Dino Campana possa avere ancora maggiore visibilità soprattutto tra le nuove generazioni, anche se devo dire che l'interesse per il nostro poeta negli ultimi mesi è molto aumentato".
Fabbri si fida ciecamente delle scelte cinematografiche di Placido: "Il libro da cui è tratto il film (il carteggio tra i due amanti pubblicato con il titolo del film, ndr) rispecchia il personaggio di Campana - spiega - un intellettuale che piace ancora molto ai giovani d'oggi." |
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Ciak
- "Campana è una figura esasperata e perciò straordinaria. E’un uomo solo, indipendente, in perenne ribellione contro il sistema. (…) Impossibile non innamorarsene" dice Stefano Accorsi, con i suoi 31 anni travolti da un successo che pare inarrestabile. (…)
"Campana è talmente estremo… Ma ho ritrovato in lui certi eccessi emotivi della mia giovinezza. Anch’io, tra i diciotto e i vent’anni, sono stato un ribelle. Detestavo le istituzioni, le convenzioni, l’autorità"… |
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