Il favoloso mondo di Amelie

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Il favoloso mondo di AMELIE

IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE
(Le fabuleux déstin d'Amélie Poulain - Francia/Germania 2001)

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REGIA: Jean-Pierre Jeunet.

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CAST: Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Rufus, Yolande Moreau, Artus de Penguern, Emma Lebail.

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PRODUZIONE: Jean-Marc Deschamps.

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DISTRIBUZIONE: BIM.

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DURATA: 120 min.

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STORIA: Amélie Poulain vive in un mondo tutto suo. Cresciuta in solitudine, lontano dagli altri bambini e senza ricevere carezze dai suoi genitori, Amélie decide un giorno di dedicarsi agli altri, realizzando i loro piccoli, grandi desideri. Ma chi penserà a lei e alla sua felicità?

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RECENSIONI:
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Da "FilmUp": "Dopo il travolgente successo riscosso in Francia, finalmente esce anche in Italia questo bellissimo film di Jean Pierre Jeunet ("Delikatessen", "Alien - La clonazione" ). Amelie è una piccola e delicata ragazza che vive a Parigi un'esistenza solitaria ed appartata. La sua vita trascorre senza sussulti ed è caratterizzata da una calma piatta. Poi, improvvisamente, quasi per caso, trova Amelie Poulain - Audrey Tautou qualcosa che le permette di fare del bene ad una persona fino ad allora per lei sconosciuta. Questa apparente insignificante evenienza farà di lei una paladina di tutti i diseredati, deboli, sconfitti, e depressi che gravitano attorno al suo mondo. Come un angelo farà breccia nel mondo di questi paria, anche in maniera indiscreta, con l'intento di recare loro una luce di benevolenza e simpatia, trasformando le loro vite grazie ad una innata e travolgente inventiva e punendo leggiadramente chi approfitta delle disgraziate esistenze altrui. Questa è Amelie, meravigliosamente interpretata con leggero disincanto dall'esordiente Audrey Tautou, dallo sguardo delicatamente spensierato, uno di quei personaggi il cui spessore e la cui resa rendono nobile l'arte del recitare e l'arte dello scrivere. Un'amica, una tenera amante, una figlia dolce ma attenta, una compagna che sempre vorremmo al nostro fianco per sostenerci e consigliarci. Ma Amelie non è forgiata solo con la sostanza degli angeli, Amelie è anche di carne ed ossa: è dotata di umanità ed è anche umana. Allora, questo suo impegnarsi per gli altri, questo prodigarsi nel dispensare quiete e serenità, diviene per lei un gioco, ora gaio ora crudele, nel quale riuscirà a risolvere anche quelli che sono i suoi personali problemi. Come detto, "Il meraviglioso mondo di Amelie" - è un bel film. Una di quelle pellicole dove tutte le componenti dell'opera contribuiscono a fornire un risultato più che eccellente. La storia - a tratti ricorda le iperboliche storie gravide di personaggi di Daniel Pennac - raccontata da riprese attentamente studiate, dove i colori assumono connotazioni pregnanti e precise, si eleva per originalità e freschezza. La caratterizzazione dei personaggi è sempre approfondita e ben resa da dialoghi interessanti e mai banali. La recitazione degli attori - fra i quali spicca Rufus ("Train de vie", "Delikatessen") un attore caro a Jeunet, nei panni di una personaggio caratterizzato da una gelosia ossessiva e maniaca - è di alto livello. Da segnalare che nel cast, in un ruolo importante, vi è anche il regista Mathieu Kassovitz ("I fiumi di porpora", "L'odio"). Per concludere, "Amelie" - ormai viene chiamato così - che, tra l'altro, contenderà a "La stanza del figlio" di Moretti l'oscar per il miglior film straniero, è uno di quei film da non perdere. Appuntatelo tra quelli da vedere assolutamente nel 2002. Curiosità: il bar dove Amelie svolge la sua attività di cameriera, che si trova a pochi passi dall'abitazione del regista, è già diventato un luogo di culto per gli appassionati parigini. Consigliato a chi si innamora dei personaggi delicati e angelici".

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Da "La Repubblica": "Jeunet va a centro con una commedia piena di fantasia, tenerezza e umorismo, fitta di personaggi disegnati con efficaci tocchi da impressionista: l'odioso fruttivendolo e il commesso sognatore, l'innamorato geloso e la barista ipocondriaca, il pittore malato e la portinaia nevrastenica, il giovanotto che colleziona fototessera fatte a pezzetti. Consapevolmente anacronistico (la storia si svolge nella Parigi del 1997, ma il tempo sembra sospeso), volutamente eccentrico, Il favoloso mondo di Amélie ha un po' l'aspetto di un "corto" allungato a due ore; senza che ciò, per una volta, rovini il risultato. Le invenzioni registiche si moltiplicano; i colori mutano, variando dall'acido alla quasi-monocromia; gli effetti speciali offrono continue sorprese".

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Da "Il Corriere della Sera": "Il favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet si direbbe un filmetto destinato a spianare tutti i volti al sorriso, ma in Francia ha suscitato reazioni violente. (…) Sono piovuti insulti; e Libération ha addirittura definito il film "l’anticinema". Perché tanta protervia? (…) Ogni volta che il cinema si concede uno sconfinamento antirealistico c’è chi in un raptus di seriosità si alza a protestare in nome della classe operaia. Alla quale Amélie appartiene in qualità di cameriera in un bistrò. Non bisogna dimenticare che vivendo in un mondo pieno di ingiustizie dobbiamo batterci per migliorarlo senza sperare che intervengano le fate. Le quali non esistono. Sarà anche vero, ma vogliamo prendercela proprio con la povera Amélie? Ovvero una Audrey Tautou dalla faccetta buffa, tra il furbesco e il melenso, che vive in una Parigi trasformata dal regista Jeunet nel posto delle favole. Dove succedono cose bizzarre. (…) La missione di Amélie, come la descrive Jeunet, si può invidiarla o deriderla. Fate voi".

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Da "La Stampa": "Parigi è una cartolina elettronica, la scenografia d’un musical americano di Gene Kelly, un panorama inventato mettendo insieme luoghi comuni e souvenir. (…) Amélie, la protagonista, è una cameriera di caffè sola, una ragazza bruna e magra, di poca statura, con gli occhi puntuti e l’espressione lievemente maligna, con un bellissimo taglio di capelli e un appartamento a Montmartre. (…) Il film-fenomeno (otto milioni di spettatori in Francia, vincitore del Felix europeo, candidato all’Oscar, oggetto d’una speciale sfilata di Gaultier, gran successo ovunque) non è la fiaba rosa d’una buona fata, ma la favola nera d’un mondo di personaggi immaturi, inseguitori del sogno, patologicamente incapaci di accettare la realtà. Il lavoro di post-produzione digitale, condotto sino all’ultimo minuto, accentua la natura astratta o pittorica dei luoghi. Scelta e direzione degli attori caratteristi (protagonista compresa) sono perfette; i personaggi stereotipatamente parigini sono descritti con un’ironia rivolta non verso i personaggi ma verso gli stereotipi…".

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Da "Il Messaggero": "Un canto d’amore per una Parigi che forse non esiste ma che siamo tutti liberi di inventarci. (…) E’ davvero un piccolo grande miracolo Il favoloso mondo di Amélie, ed è anche assai meno consolatorio di quanto sembri. Cambiate solo leggermente tono, e il "favoloso destino" di questa figlia delle periferie creduta cardiopatica e costretta fin da bambina a rifugiarsi in un mondo parallelo, diventa degno di Dickens. Ma Amélie deve somigliare molto al suo regista Jean-Pierre Jeunet, e ha il dono di mettere in scena, cioè di rendere reale, un mondo che non esiste o esiste solo nei nostri sogni. (…) E’ questa la qualità "avant-garde" di Amélie. La sua straripante vitalità, il suo andar sempre oltre, incastrare storie e destini, logiche e sentimenti, con l’ostinazione e l’inventiva di chi sa che ogni faccia è un romanzo, ogni strada un poema, ogni oggetto un pezzo di storia…".

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COLONNA SONORA

Colonna sonora IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE - Soundtrack Le fabuleux déstin d'Amélie Poulain

Musiche di Yann Tiersen - Distribuzione: Virgin EMD.

  1. J'y Suis Jamais Allé.

  2. Les Jours Tristes (Instrumental).

  3. La Valse D'Amélie.

  4. Comptine D'un Autre Eté: L'Après Midi.

  5. La Noyée.

  6. L'Autre Valse D'Amélie.

  7. Guilty.

  8. A Quai.

  9. Le Moulin.

  10. Pas Si Simple.

  11. La Valse D'Amélie (Orchestra Version).

  12. La Valse Des Vieux Os.

  13. La Dispute.

  14. Si Tu N'Etais Pas La (Frehel).

  15. Soir De Fete.

  16. La Redecouverte.

  17. Sur Le Fil.

  18. Le Banquet.

  19. La Valse D'Amélie (Piano Version).

  20. La Valse Des Monstres.

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