L'Officina
Zoè nasce, nella primavera del 1993, dall’unione di alcuni musicisti
salentini spinti dalla necessità di una riscoperta delle tradizioni
popolari musicali della propria terra. Il lavoro proposto da Zoè è il
risultato della lunga e profonda ricerca svolta sulla musica salentina.
Musica popolare, dove influssi e contaminazioni emergono
necessariamente, risultato di secoli di dominazioni le più diverse ma
soprattutto di scambi con altri popoli del Mediterraneo. Ed è proprio
una mescolanza culturale di tale complessità e di natura squisitamente
mediterranea a caratterizzare i canti e le Pizziche di Zoè, patrimonio
del popolo salentino: un popolo di emigranti e tarantati, più volte
anche oppresso e sfruttato, nondimeno capace di grande euforia,
appassionata sensualità e infinita dolcezza. Qualità che si ritrovano
tutte in una musica densa e moderna nelle sue tensioni, e al contempo
arcaica nella sua sobria malinconia. Una musica dove convivono Apollo e
Dioniso, la Tramontana e lo Scirocco, la gelata e l’afa, il canto
d’amore griko e la pizzica tarantata. Il repertorio di Zoè comprende
canti di lavoro, canzoni d’amore in dialetto e in grecanico salentino,
canti di protesta e specialmente pizziche: de core e tarantate.
Quest’ultimo ritmo è il più eccitante, e allo stesso tempo
straziante e inebriante, esilarante e commovente: è, insieme, il ritmo
del cuore e il respiro, il pulsare della terra. Rimanervi indifferente
è impossibile perché il crescendo ostinato dei "battiti" dei
tamburelli va dritto al cuore. Chi ascolta e balla la pizzica potrà
scoprire aspetti di sé sconosciuti e caricarsi di una straordinaria
energia naturale. E’ un’energia millenaria depositata in questa
musica che viene "riattivata" al momento dell’esecuzione,
forse quello "psichismo" della natura di cui parlava Ernesto
De Martino a proposito dei riti terapeutici contro il morso della
Taranta cui la pizzica tradizionalmente è legata. E’ da questo punto
di vista si può ancora oggi parlare di un’esperienza di Trance
naturale, per chi intrattenga con tali ritmi una frequentazione assidua
e profonda. Per questo, al di là di ogni interpretazione, basta seguire
la musica, abbandonarsi al suo movimento, per rendersi conto di una
forza, di un’energia musicale non comune. Del resto il ritmo della
pizzica si è rivelato centrale e di fondamentale importanza anche nella
"storia" di Zoè: "battere" il tamburello della
pizzica ("battere" sulla pizzica) ha rappresentato per il
gruppo un’esperienza decisiva, profonda e a volte dolorosa.
Nell’ossessività gioiosa ma anche tragica di quel movimento, nel
sangue prodotto dalla ripetizione velocissima e inesausta delle
percussioni della mano, è tutto il cammino faticoso e sorprendente di
un riappropriarsi culturale che è anche ritrovamento di un’identità
sommersa, dimenticata. Gli Zoè hanno partecipato a numerosi festival in
Italia e all’estero tra cui Milano (Villa Arconati), Roma (Villa Ada),
Santarcangelo dei Teatri, Firenze (Festival dei Popoli), Festival
Stimmen (Germania). Hanno partecipato ad alcune trasmissioni televisive
tra le quali: Le Cercle de Minuit (France 2), Sereno Variabile (Rai 2),
oltre ad un documentario per la Tv giapponese NHV. Decisiva, per il
gruppo, è stata la collaborazione con il regista Edoardo Winspeare, che
ha debuttato nel lungometraggio proprio con un film tutto salentino:
"Pizzicata". Al film, girato interamente in Salento, Officina
Zoè ha collaborato, non solo per la realizzazione della colonna sonora,
ma anche con la partecipazione in qualità di attori. Il film ha
ottenuto un lusinghiero successo, distribuito e premiato sia in Europa
che negli Usa (San Sebastian, Festival di Edimburgo, Parigi Festival
Cinema Latina, New York premio N.I.C.E.).
Quest’anno
sono stati impegnati in una lunga tournée estiva italiana. Protagonisti
anche all’estero dove stanno riscuotendo ampi consensi e
riconoscimenti, si sono esibiti a Lorrach (Germania) al Festival Stimmen
e a fine agosto in Bretagna al festival di Douarnenez. Nel mese di
ottobre sono stati ospiti a Berlino per il "Womex 2000 the world wide
music expo", il principale appuntamento annuale dedicato alla world
music mondiale, dove selezionati dalla giuria del festival, si sono
esibiti insieme agli altri gruppi, quali migliori rappresentanti nel
panorama della musica world. In Italia si sono esibiti al "Premio
Tenco", che nell’ambito di un referendum rivolto alla stampa
specializzata, ha classificato "Sangue Vivo" al 5° posto nella
sezione "miglior disco italiano in dialetto". Dopo
un primo album autoprodotto "Terra",
il gruppo Zoè si ripropone con il nuovo album "Sangue Vivo"
(per l’etichetta cnt.it,
edizioni Cantoberon)
con musiche dell’omonimo nuovo film di Edoardo Winspeare a cui danno
corpo e anima i volti (che "battono") di Lamberto Probo e Pino
Zimba, i due tamburellisti di Zoè. Il titolo, uscito a luglio, include
una traccia rom interattiva contenente informazioni e filmati sul gruppo
e sul film.
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Cinzia Marzo -
voce, flauti e tamburello. |
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Donatello
Pisanello - organetti diatonici. |
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Ambrogio De
Nicola - chitarra classica. |
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Raffaella Aprile
- voce e nacchere. |
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Claudio Miggiano
- violino, chitarra, tres. |
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Lamberto Probo -
tamburelli, voce, tamborre, cupa cupa. |
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Pino Zimba -
tamburello, voce, nacchere, violino e sonagli. |
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