Il sito di costruzione della centrale termoelettrica è stato localizzato in contrada Ratino agro di San Severo (foglio di mappa 110, particelle 82 e 83)
Il terreno è di proprietà dell'Azienda viticola Ratino s.a.s.,che vede tra gli accomandanti il sig. Ottavio Pisante,oltre ad altri familiari,accomandatario il figlio Luigi e Procuratore speciale il cognato Plescia Carlo.
Il terreno è passato da uso agricolo ad industriale accrescendo notevolmente il suo valore, con l'Accordo di programma per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato 1 x 400 MW per la produzione di energia elettrica nel comune di S.Severo”, siglato in data 10-5-2001 tra Regione Puglia e Comune di S.Severo, autorizzato cioè con delibera di Giunta Regionale n. 439 del 12-4-2001 e sottoscritto dal Presidente della giunta Regionale e dal Sindaco del Comune di S.Severo il 10-5-2001, accordo poi ratificato dal Consiglio Comunale di S.Severo il 5-6-2001, in quanto comportante variante urbanistica dell’area interessata dal progetto di centrale, con la conseguenza pertanto che l’area sita in località Masseria Ratino nell’agro di S.Severo è variata da destinazione a uso agricolo a destinazione urbanistica industriale, in contrasto e dispregio della normativa specifica vigente.
Certamente il sig. Ottavio Pisante, come gli altri cointeressati nella Azienda viticola citata, si trova da un giorno all’altro baciato dalla fortuna: perché proprio il suo terreno è stato scelto tra tanti? Per l’azienda costruttrice Techint è uno sconosciuto?
Riprendendo una vicenda della metà degli anni ’80 scopriamo che Ottavio Pisante risulta socio d’affari della Techint.
Ecco alcuni stralci della testimonianza del giornalista Massimo Alberizzi, del Corriere della sera, a proposito della vicenda riguardante l’uccisione della giornalista Ilaria Alpi.
Ottavio Pisante è un personaggio molto noto alle cronache
giudiziarie. Ecco alcuni esempi:
Una
vicenda, che vede coinvolto
Ottavio Pisante,
merita una menzione particolare poichè inaugura nel territorio foggiano la
stagione di Mani pulite:
i "Nastri d’oro" di Manfredonia relativa
alle tangenti versate dalla Emit, la Ercole Marelli Impianti Tecnologici, a
parlamentari e professionisti per un importo di 5 miliardi su quasi 100
stanziati in favore della ditta per la costruzione dei nastri trasportatori del
Porto di Manfredonia. L’ipotesi è quella del pagamento da parte di Ottavio
Pisante, proprietario della Emit, della tangente per evitare intralci nei
lavori. L’inchiesta coinvolge 16 persone, tra cui l’ex-Ministro Formica,
gli ex-parlamentari Romano, Di Giuseppe, Borgia, Cariglia, Ciavarella, gli
ex-assessori regionali Paolucci ed Affatato, alcuni professionisti foggiani, tra
cui il notaio Giuliani. Ottavio Pisante viene arrestato nel
dicembre del 1992. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni
rese ai giudici.