Libertyville (Illinois-USA): i dati dell'inquinamento e il dibattito sulla centrale

Dalla lettura dei documenti reperibili nel sito americano si desume che non solo c'è discordanza fra gli esperti nell'interpretazione dei dati, ma addirittura sul metodo di acquisizione degli stessi.
Il contesto di questa disputa è particolare: essa può fare riferimento ai dati del monitoraggio capillare e particolareggiato dell'EPA, l'Agenzia federale per il controllo dell'ambiente. Chi a Crevalcore afferma che la centrale inquinerebbe meno del vecchio zuccherificio trova in queste righe argomentazioni analoghe, ma fatte con dati rilevati.
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Lo scorso 21 marzo 2000 ha avuto luogo a Libertyville - Illinois - USA il refendum consultivo sul progetto di costruzione di una centrale elettrica, presentato dalla società americana Indeck. Durante la campagna elettorale, la Indeck aveva inviato a tutti gli abitanti della pubblicità che reclamizzava come "sicura, silenziosa e pulita" la centrale a gas, grazie alla tecnologia avanzata dell'impianto. Gli avversari della centrale elettrica venivano accusati di esagerare i rischi di inquinamento, mostrando immagini con il fumo nero che usciva dalle torri. Ma per i cittadini rappresentati dal comitato Concerned Citizens for Lake County i rischi di inquinamento della centrale erano molto reali. E il dibattito si è approfondito nelle udienze indette dalla Commissione per l'approvazione del progetto e nelle conferenze promosse dalle due parti: il comitato e la Indeck.

La torre fumaria della centrale di Libertyville produrrebbe due tipi di inquinanti: NOx (ossidi di azoto) e VOC (composti organici volatili). Secondo i dati forniti dalla società stessa all'ente di controllo americano EPA dell'Illinois, la fabbrica immetterebbe nell'atmosfera fino a 173 tonnellate di NOx all'anno. E' un dato insignificante, ha sostenuto il rappresentante dell'azienda, paragonato alle 8.000 tonnellate e oltre di ossido d'azoto prodotte ogni anno dalla centrale a carbone di Waukegan. Inoltre, l'impatto dell'impianto in quanto a qualità dell'aria a livello del terreno corrisponderebbe ai fumi emessi da tre caldaie domestiche e sarebbe di gran lunga inferiore a quello prodotto dalla caldaia di una scuola.
Il comitato oppositore ha consultato degli esperti dell'ambiente, i quali, attraverso un'analisi statistica basata sulla velocità delle emissioni, l'altezza della torre fumaria e il numero dei giorni di attività della centrale (la centrale americana sarebbe attiva prevalentemente nei tre mesi estivi, quando si riscontra in quell'area un aumento della richiesta di energia) hanno concluso che essa avrebbe prodotto 4,781 libbre (x 0,454 = 2,169 kg) di NOx per ogni giorno di attività.
Anche prendendo come buoni i dati forniti dall'azienda, ma contestati dagli oppositori, di 173 tonnellate di NOx all'anno, riportando questi dati su 83 giorni, si avrebbe una media di emissioni di 4,152 libbre (1,883 kg) per ogni giorno di attività della centrale. Una caldaia di casa ne emette invece solamente una mezza libbra (0,227kg) per ogni giorno di attività.
Se ne conclude quindi che le emissioni di NOx della fabbrica Indeck sarebbero l'equivalente di un numero di abitazioni tra le 8.000 e le 10.000 unità.
La differenza fra le tre caldaie e quelle di 10.000 case sta nell'altezza della torre: "Loro stanno solamente buttando il loro inquinamento più in alto di quello di una caldaia domestica", avrebbe detto una abitante di Libertyville.
Le emissioni avrebbero fatto aumentare durante i mesi estivi la concentrazione di ozono a livello del terreno, che in quella zona già allora era superiore ai livelli di guardia, secondo dati dell'EPA.
Facendo riferimento ai documenti dell'EPA che motivano il suo parere positivo alla costruzione della centrale, si apprende che le emissioni di sostanze inquinanti come gli NOx potrebbero elevarsi a 157.776.000.000.000 microgrammi (352.000 libbre) all'anno. Confrontando questo dato con quelli di altri documenti pubblici, si conclude che la centrale proposta potrebbe essere la seconda sorgente più elevata di inquinamento di queste sostanze nella contea.
La ditta ricorrerebbe, nel suo materiale informativo, alla tecnica della separazione delle variabili, presentando separatamente i numeri relativi alle emissioni dell'anidride solforosa (SO2), degli ossidi dell'azoto (NOx) e delle polveri (PM), senza fornire tre informazioni necessarie per collegare fra loro questi dati, inserendoli in un insieme coerente.
Esse sono:
- la concentrazione atmosferica dell'ozono nel luogo dove verrebbe costruita la centrale, (secondo dati EPA, nella zona scatta frequentemente l'allarme ozono nei mesi estivi, proprio quelli durante i quali funzionerebbe la centrale);
- la quantità d'acqua scaricata nell'atmosfera dalle torri di raffreddamento (che sarebbe di gran lunga superiore a quanto indicato dalla Indeck);
- la terza informazione mancante è che le reazioni chimiche di SO2 e NOx con ozono continuano molto lentamente nelle circostanze atmosferiche normali, a meno che non sia presente materia polverizzata. In presenza di essa, queste reazioni continuano velocemente combinandosi con l'acqua presente nell'atmosfera, producendo acido solforico e acido nitrico. L'acqua emessa nell'atmosfera dalla centrale può svolgere un ruolo chiave in questo processo. Essa può ad esempio partecipare alle reazioni formando piogge acide. Le microgoccioline di acqua emesse direttamente dalla centrale o prodotte dalla condensazione dei vapori emessi può raccogliere e concentrare gli acidi formatisi in queste reazioni e trasportarli a terra come pioggia acida. Data la variabilità delle condizioni atmosferiche nella regione e facendo riferimento alle tabelle e ai modelli meteorologici dell'area, una parte significativa di questa pioggia acida raggiungerebbe luoghi distanti alcune miglia dalla centrale.

Secondo quelli del comitato, sarebbero stati sottovalutati i rischi sulla salute, che in realtà sono molto più seri di quanto non ne sia informata la gente.
La ditta americana offrirebbe 400.000 dollari per un progetto di ristrutturazione della rete idrica; ma rappresentanti del Comitato hanno giudicato indecente l'offerta della Indeck fatta proprio mentre era in corso la discussione sulla variante al piano regolatore, indispensabile per approvare l'insediamento. Secondo loro, essa sembrava fatta apposta per comperare l'assenso alla variante.
La società Indeck era anche accusata di minimizzare l'impatto della centrale sull'intensità del rumore e sul consumo dell'acqua. Quelli che si trovassero ad abitare vicino alla centrale, sentirebbero un noioso ronzio proveniente dalle turbine, che creerebbe un rumore aggiuntivo di 30 decibel.
Quelli che abitavano vicino alla futura centrale sostenevano che oltre ai danni per l'inquinamento, avrebbero dovuto subire anche una svalutazione delle loro proprietà. Quest'ultima sosteneva invece che la centrale le avrebbe fatte rivalutare.
A proposito del referendum consultivo, prima ancora della sua effettuazione, l'assessore allo sviluppo economico del comune di Libertyville affermava che la Commissione incaricata di approvare il progetto doveva basare il suo giudizio sui fatti e non sulle opinioni. Pur considerando interessante il risultato che sarebbe uscito dalle urne, esso non sarebbe stato determinante per la decisione finale, perché la Commissione doveva tenere in considerazione un'ampia gamma di fattori, quali il fabbisogno energeto della comunità, i regolamenti per la variante al Piano Regolatore, gli impatti ambientali. L'opinione pubblica era solo uno delle centinaia di fattori che la Commissione avrebbe dovuto valutare, mentre il comitato degli oppositori veniva accusato di usare il referendum per influenzare la Commissione, orientata a valutare unicamente i fatti.
Ma quelli del comitato ribattevano che il refendum non doveva essere inteso come una forma di pressione sui rappresentanti eletti, ma uno strumento per renderli consapevoli di come la pensano i cittadini, loro elettori, e verso i quali i politici sono responsabili.

Il Comitato era fortemente motivato nella sua opposizione, perché si era reso conto che la sua opposizione avrebbe potuto far fallire il progetto di insediamento, come era già accaduto per le proteste della popolazione nel Lago Island, zona a sud-ovest nella stessa contea.

UN COCKTAIL DI VELENI

Caratteristiche Caratteristiche sull'uomo e sull'ambiente

CO2

Biossido di carbonio. Incolore ed inodore; più pesante dell'aria; generato dalla combustione Non è tossico, ma occupa il posto dell'ossigeno; è uno dei principali responsabili dell' effetto serra
CO Monossido di carbonio. Incolore ed inodore; più pesante dell'aria; presente nelle combustioni incomplete Tossico, rallenta l'ossigenazione dei tessuti, avvelena il sangue e aggrava le insufficienze cardiache; a dosi importanti (ingorghi) può causare disordini sensoriali; se presente in dosi dello 0,3% del volume dell'aria è mortale in 30 minuti
NOx Ossidi d'azoto, incolori ed inodori; frutto della reazione tra l'ossigeno e l'azoto presente nell'aria, per effetto della combustione Tossici, sopratutto per il biossido; causano problemi respiratori, tosse, mal di testa; partecibano alla formazione di smog, ozono* e di piogge acide.
PARTICOLATO (Ceneri e fuliggini). Formato da particelle di Carbonio e di Idrocarburi Sono sospetti di essere cancerogeni
* -l'ozono è una forma allotropica dell'ossigeno (O3), la cui presenza in alta quota tra 25 e 40 km dalla terra riveste un'importante vitale per il nostro pianeta, ma nell'ambiente è altamente nocivo a causa del suo potere ossidante (irrita occhi e bronchi)
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