Libertyville (Illinois-USA): lotta contro la centrale

Le numerose analogie che si riscontrano fra la lotta degli abitanti di Libertyville e quella di Crevalcore fanno ipotizzare che la corsa alla centrale sia un grande businnes per i gruppi finanziari, indipendentemente dalla collocazione in paesi diversi e dalla liberalizzazione del mercato energetico.
2° articolo su Libertyville

E' significativo che il primo sito web contestatore che si incontra con Altavista cercando "power plant" (che significa centrale elettrica) sia quello di Libertyville, una cittadina di 20.000 abitanti a nord di Chicago, la cui lotta contro l'ipotesi di costruzione di una centrale a gas presenta non poche somiglianze con la nostra.
La richiesta della società Indeck Energy Services Inc.è stata avanzata circa un anno e mezzo fa e per alcuni mesi i responsabili politici della cittadina si sono incontrati con gli esperti della società senza pubblicizzare la notizia. Si è poi formato il comitato Concerned Citizens for Lake County di cittadini residenti nelle tre località Libertyville, Grayslake e Mundelein nelle cui vicinanze avrebbe dovuto essere costruita la centrale. Per poterla costruire nella località prescelta, era necessario modificare il piano regolatore. Un referendum, come richiesto dal comitato, è stato fissato per il 21 marzo 2000. Pur avendo solo un carattere consultivo, esso è stato preso molto seriamente dalla società elettrica, dal comitato e dalla cittadinanza. La campagna referendaria è entrata nel vivo nei tre mesi precedenti e una serie di conferenze di esperti dell'azienda e di esperti del comitato hanno avuto luogo nel Centro Civico di Libertyville.
E' interessante leggere gli articoli dei giornali locali riportati nel sito. Da essi si desumono le argomentazioni avanzate dall'una e dall'altra parte. Poiché la potenza della centrale è di poco inferiore alla nostra, 300 megawatt la loro contro i 370 della nostra, le affermazioni degli esperti dell'azienda per sminuire e addirittura ridicolizzare le possibilità di inquinamento saranno verosimilmente le stesse che verranno addotte nel nostro paese dai sostenitori della centrale.
Libertyville è in una posizione strategica per queste aziende a causa della relativa posizione centrale nel sistema di distribuzione della contea di ComEd's e nella relativa prossimità alle condutture sotterranee del gas naturale. Lo è anche Crevalcore per posizione e infrastrutture.
Da noi quattro o cinque comuni hanno ricevuto la richiesta di ditte per costruire centrali; anche nella Lake County, la contea in cui è situata Libertyville, altri quattro siti erano stati individuati per costruirvi una centrale.
Una coincidenza forse non casuale è che in entrambe le cittadine, nella nostra e a Libertyville, il sito web del comune non accenna neppure lontanamente al problema della centrale. Eppure hanno avuto un referendum proprio su questo argomento!
Il contesto americano, troppo facilmente criticato per il suo eccessivo consumismo e lo speculare individualismo, ci offre in questo caso di che riflettere. I cittadini del comitato hanno citato i dati dell'EPA (Environmental Protection Agency, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente), ente governativo, sulla mappa ambientale dell'area, specificata per ambienti e componenti. Possiamo anche noi dire altrettanto dell'Arpa, disporre di dati particolareggiati? Gli abitanti di Libertyville hanno potuto dibattere a lungo del problema, valutando le affermazioni degli esperti di segno opposto, ed esprimersi infine tramite un referendum. Anche noi avremo tempo, modo e luoghi per poterci esprimere?

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