Biospeleologia del Piemonte |
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Atlante Fotografico Sistematico |
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Arthropoda, Insecta, Coleoptera, Carabidae, Trechinae
Insecta, Coleoptera, Carabidae, Trechinae,
Agostinia launoi (Gestro, 1892) - Si tratta del Trechino più specializzato alla vita troglobiadel Piemonte, insieme a Canavesiella lanai, per i Cholevidae Leptodirinae. E' completamente privo di occhi (anoftalmia totale), presenta un habitusaffusolato, zampe allungate e dotate di setole sensoriali molto sviluppate. Inoltre, sull'addome porta delle setole sensoriali allungatissime con cui sonda l'ambiente circostante. E' stato descritto da Gestro alla fine del secolo XIX e dedicato al sig. Launo, una guida locale che accompagnò questo studioso alla Grotta delle Camoscere, locus typicus della specie. Negli anni '60 del secolo scorso è stata scoperta una grotta vicina a quella delle Camoscere, ma posta a qualche decina di metri più in quota; questa seconda grotta delle Camoscere, definita "Grotta superiore delle Camoscere", è più fredda della inferiore ed il suo ingresso è molto più difficile da trovare. Sulle pareti di questa fessura tettonica difficile da percorrere è possibile, raramente, trovare esemplari di Agostinia che si muovono velocemente alla ricerca di prede vive, in accordo con le abitudini predatorie dei Trechinae. L'autore ha recentemente intrapreso indagini per trovare questa specie anche in grotticelle poste a quote ancora superiori alle grotte classiche delle Camoscere e denominate con la sigla GP, dato che sono state segnalate dai guardiaparco del Parco dell'Alta Valle Pesio, sul cui territorio si trova la Punta Camoussè in cui si aprono tutte le grotte citate in questo paragrafo. L'a. inoltre, come collaboratore del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, ha catturato esemplari vivi di Agostinia per poter effettuare il primo filmato mai realizzato di questo Trechino, nell'ambito di un documentario, prodotto dal Museo, sulla fauna cavernicola del Piemonte meridionale. Questo insetto è già stato trovato da Achille Casalein diverse grotticelle della Conca delle Carsene e della Conca di Piaggia Bella, sul massiccio del Monte Marguareis, sovrastante la Valle Pesio; la specie è inoltre segnalata per la Grotta delle Vene, anche se non facilmente reperibile. La biologia di questa specie è praticamente sconosciuta e tentativi di allevamento condotti presso la stazione di Bossea nel periodo 1970-74 non hanno avuto successo a causa della notevole sensibilità dell'insetto anche a minime variazioni di temperatura ed umidità. Agostinia launoi si trova in grotte che costituiscono anche l'habitat di altri Trechinae meno specializzati del genere Duvaliuse, secondo l'interpretazione di Jeannel, questo sarebbe dovuto a due fasi successive di colonizzazione dell'ambiente sotterraneo da parte di antenati comuni per i due generi. Le dimensioni sono di ca. 6-7 mm, escluse le antenne, che sono praticamente lunghe quanto il resto del corpo.
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