Ore 17.30, CONVEGNO, nella sede del Comune

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COMUNICATO STAMPA:

 

Sarà inaugurata il 20 aprile alle 16.00, nello spazio antistante il Cimitero di Sant’Onofrio, la statua di Primo Riccitelli.

 

Questa è una storia a lieto fine,o comunque una storia che mi auguro continui con altri importanti momenti commemorativi dedicati al maestro Primo Riccitelli. E’ la storia della statua di Primo Riccitelli che nel 1991 fu posta nella piazza di Sant’Onofrio e a questo proposito riporto uno stralcio di un articolo uscito su Il Messaggero

 

Fernando Aurini, Statua decapitata, salta l’inaugurazione. Per il musicista Primo Riccitelli commemorazione ridotta all’osso, in  «Il Messaggero», Roma, 10 novembre 1991 [Il danneggiamento della statua durante il trasporto fa rimandare l’inaugurazione del monumento voluto da Ferdinando Di Paola, la cui sistemazione è previsto nella piazza di Sant’Onofrio di Campli. Fernando Aurini coglie l’occasione per ricordare lo sfortunato destino che perseguitò il musicista in vita e… ora in morte. Tutte le sue opere, al di fuori de “I Compagnacci” e di “Madonna Oretta” andarono perdute per mano di un amico, al quale il Musicista le aveva affidate quando fu richiamato alle armi. Per mano di un altro amico andò perduto anche il diploma autografo rilasciato a Riccitelli, nel 1903, da Pietro Mascagni. Qualche giorno prima di morire - nel marzo 1941- Riccitelli scriveva, all’allora Ministro della Cultura Popolare, una lettera disperata in cui descriveva il suo stato. Qualche giorno dopo (il 27 marzo) moriva povero. A poche ore dal funerale, il postino consegnava alla sorella dello scomparso una lettera recante un assegno di 2.000 Lire a firma di Benito Mussolini: “Con la speranza - era detto nella lettera - che possa recare al Maestro un po’ di sollievo e di conforto”]

 

La statua rimase nella piazza fino a qualche anno fa quando in occasione del rifacimento della piazza fu rimossa. Da allora i miei genitori, tra l’incredulo e lo sbalordito, si impegnarono a ritrovare la statua (abbandonata in un magazzino del comune) e a richiedere più volte con lettere e visite al Comune di Campli che fosse rimessa al suo posto. Purtroppo senza risposte. Nel novembre 2004, dopo la scomparsa di mio padre, presi in mano io a situazione per quell’amore che ci accomunava verso il nostro caro parente musicista. Dopo innumerevoli mail, telefonate, visite al Comune di Campli e riunioni con sindaco e assessori (io non abito in Abruzzo, ma a Milano), finalmente la statua tra qualche giorno rivede la luce con una inaugurazione che avverrà giovedì 20 aprile alle ore 16.

Nel definire la collocazione migliore (so che qualcuno ha già storto il naso) insieme con le autorità del Comune di Campli abbiamo scelto un posto riparato rispetto alla piazza dove la statua era spesso oggetto di scherzi, e danneggiamenti. Nello spazio antistante il cimitero, con le colline abruzzesi di fronte, un bel giardinetto con degli alberi abbiamo visto il posto migliore. E a chi non lo trovasse un posto degno chiedo dove era quando la sottoscritta si è fortemente interessata per fare in modo che le chiacchiere e le richieste diventassero finalmente qualcosa di concreto. A questo proposito ringrazio tutta l’amministrazione di Campli,compreso chi ha seguito l’aspetto tecnico e pratico della collocazione della statua, dal geom. Di Bonaventura al dott. Fisino. Un ringraziamento particolare al sindaco dott. Stucchi e all’assessore dott. Di Giacopo. E il mio ringraziamento lo estendo anche a tutte quelle persone che, ricordando con affetto e sensibilità il maestro Primo Riccitelli, mi sono state di aiuto con informazioni e suggerimenti CONCRETI per fare in modo che questa fosse una storia con un lieto fine… da vedere con i nostri occhi il 20 aprile.

Campli, 14 aprile 2006                           Agnese Riccitelli

In data 16 febbraio il vicesindaco Mastromauro mi ha comunicato l’avvenuto stanziamento di fondi per il sarcofago per Primo Riccitelli. Accolgo con gioia la notizia, anche perché ciò che non sono riusciti a fare gli amministratori in 24 anni, gli enti, i privati, le associazioni, mio padre stesso con continue lettere e visite al Comune di Giulianova… sono riuscita a fare io, con molta determinazione, magari forzando un po’ la mano, ma comunque per una giusta causa. Questa estate se ne è parlato tanto, la RAI , Rete 8, i quotidiani mi hanno dato spazio e ascolto. Ma il mio non voleva essere solo un atteggiamento polemico, tanto che in data 15 settembre ho presentato al Comune di Giulianova un progetto inerente ad un FESTIVAL RICCITELLIANO da svolgersi in agosto tra Giulianova, Bellante, Campli, Mosciano e Teramo. Ho lavorato molto per contattare tutte le realtà legate al Maestro Riccitelli e coinvolgerle nella progettazione creando così un evento che per Giulianova potrà diventare un festival di richiamo nazionale. Dopo aver portato anche una scheda con i preventivi e credendo che tutto fosse andato nel dimenticatoio da ottobre 2005…vengo convocata in data 16 febbraio 2006 per una riunione con gli enti coinvolti e l’adesione della dott.ssa Rosanna Di Liberatore assessore alla cultura della Provincia di Teramo, mi rincuora oltre che la volontà espressa dal vicesindaco Mastromauro di procedere con l’attuazione del Festival. Lascio a loro il compito di annunciare presto in conferenza stampa tutti gli eventi che lo caratterizzeranno. Resto a loro disposizione per aiutarli nell’allestimento (è anche il mio lavoro) e con gioia comunico inoltre che il sensibile direttore del Festival di Tagliacozzo prof. Tozzi ha già previsto per l’edizione 2006 una giornata dedicata a Primo Riccitelli cioè un convegno e la rappresentazione in prima moderna di Madonna Oretta… A questo punto Giulianova non può tirarsi indietro. Che figura ci farebbe? Non manteniamo in vita il proverbio "nemo propheta in patria" anche per i nostri cari illustri concittadini defunti.

24 febbraio 2006                                                          Agnese Riccitelli

Parte del messaggio è stato pubblicato in "Il Tempo" del 28 febbraio 2006