PRIMO RICCITELLI. Manifestazioni celebrative 2006
PRESENTAZIONE
Ci sono uomini della nostra storia che hanno abbracciato la vita scegliendo la strada più tortuosa e nello stesso tempo più gloriosa.
Uomini che hanno compreso o forse lo hanno fatto con quella magica inconsapevolezza del “buttarsi in un avventura più grande di loro” che era importante lasciare un segno per se e per gli altri che verranno.
Il gesto glorioso spesso non da mangiare e ci porta a vivere con molte difficoltà.
Il gesto glorioso regala emozioni a chi riceve in dono il frutto di quella vita sposata all’arte e vissuta per l’arte.
Primo Riccitelli non ebbe una vita facile e per certi versi la fortuna non lo accompagnò.
Anche oggi, che abbiamo cercato di ripassare su quel segno che lui ha lasciato per dare di lui un ricordo che sia stimolo e beneficio di chi oggi si avvicina alla musica, non è stato semplice recuperare materiale, documenti, scritti che in gran parte sono andati perduti, bruciati sfortunatamente in uno dei magazzini della casa editrice Sonzogno che lo rappresentava.
Ma ritengo che diventi importante poter ricordare per dare una spinta ed un motivo in più ad andare avanti a chi ripercorre ora le sue strade, le strade del “racconto delle emozioni” perché fanno bene al cuore di chi le ascolta e di chi le narra.
Prima i miei genitori, e ora io, abbiamo pensato fosse quasi un dovere per noi fare qualcosa in sua memoria.
Batterci per l’allestimento del sarcofago presso il cimitero di Giulianova dove lui riposa.
Risistemare la statua che il Comune di Campli gli dedicò alcuni anni fa.
E a seguire, dare la possibilità ai musicisti di oggi, nella sua terra natale, nella sua regione, di proporsi con la loro arte e con le sue pagine musicali.
Le Manifestazioni Celebrative 2006 vogliono essere un primo appuntamento con il Maestro Primo Riccitelli che diventi nel prossimo futuro appuntamento annuale e stimolo per nuove e più ampie manifestazioni che lo riguardino.
Ringrazio i Comuni che hanno partecipato all’iniziativa che ho proposto, la Provincia di Teramo che se ne è fatta carico in prima persona, la Biblioteca Delfico che ha curato la mostra storica e documentaria e tutte le persone che mi hanno accompagnato ed aiutato a “portare a casa” questa importante iniziativa.
Resto dell’avviso che per la regione Abruzzo, Primo Riccitelli possa diventare qualcosa di più… nello stesso tempo in cui lo celebriamo possiamo fare qualcosa per gli artisti abruzzesi (e non solo) di oggi: dare loro spazi e momenti per eseguire la loro arte e nel futuro magari allargare ad altre forme (danza, teatro,scultura, pittura) gli spazi ed i tempi che rientrano in un programma celebrativo dedicato al Maestro.
Da parte mia non posso che essere contenta del sensibile ascolto delle istituzioni locali, e ancora di più motivata ad andare avanti nel proporre iniziative che siano per noi uomini di questo tempo un gesto “glorioso” che ripassi su quel segno lasciato da Primo Riccitelli
Agnese Riccitelli
MANIFESTO
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