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Campionato di Promozione 1997/1998 Si presenta immediatamente una prospettiva: l'acquisto del titolo sportivo del Turi, appena arrivato terzo in Prima categoria dietro il Capurso, e che il presidente Lonuzzo non riesce più a gestire. L'affare si conclude, anche perché l'anello di congiunzione porta il nome di Savio Di Cristo, che della squadra granata è allenatore fuori e direttore in campo. Contemporaneamente arriva la conferma: il ripescaggio in promozione. E' festa grande e i preparativi sono frenetici. Ecco Sciannamblo, ecco Gaudio, ecco Minurri, ex Noicattaro. E soprattutto ecco un extraterrestre del calcio. Giocava nell'Olimpia Bari di calcio a cinque, Mimmo Faccitondo, barese, anzi sampaolino doc e i 100 metri circa di un campo di calcio erano francamente troppi per uno che sul campo doveva ricamare, il pallone al posto di ago e filo. "Lui è e resta il più forte di tutti" sentenzia Tatò, praticamente innamorato dell'esuberante giocoliere del quartiere San Paolo, che aveva anche sfiorato Avellino e Fiorentina, figlio delle mille promesse mai mantenute del calcio. La squadra non è completa, c'è qualcosa che non va. Manca - ecco, forse è proprio così - un Di Cristo in campo. Ma il tecnico deve stare in panchina, parola di Enrico Tatò. E così, a novembre, ecco un altro nome altisonante: Vincenzo De Bellis, Triggianese, proveniente dal Fasano: giocò solo 6 partite ma era chiaro che un mediano così non l'avrebbe mai più incontrato. "Quell'anno arrivammo quarti, ma eravamo praticamente una banda con poca coda e ancora meno testa. A dire il vero non avevo per nulla idea delle ritualità di questo calcio, dei suoi meccanismi. Il contatto con una realtà che, quando ne sentivo parlare, mi pareva leggendaria, non fu proprio indolore. Ma qualcosa mi stava piacendo e una vocina dentro mi diceva che dovevo andare avanti. Anche se non avevamo vinto - e a me piace vincere sempre - l'entusiasmo stava contagiando tutti e decidemmo di programmare la stagione successiva".
In piedi da sin.: Zaccaro Minurri Salomone Sciannamblo Bia Luisi Vitto Traversa Sciorsi Accosciati da sin.: Spinelli Rotondo Gaudio Spadone Lamparelli Rotunno Laforgia Classifica finale
Campionato di Promozione 1998/1999 Così, Franco Sgrona appena inseritosi nei quadri societari come direttore sportivo, si scatena e porta nella città di Norba Vito Bitetto e Emanuele Del Zotti. Fra l'altro, a Conversano, viene lanciata indirettamente una sfida inaudita: alla pallamano, "sport nazionale" conversanese. Arriva anche l'attaccante, già richiesto l'anno precedente al Rutgliano: Francesco Panebianco, dal Ginosa. E un altro centrocampista, un interditore dai piedi buoni, Gigi D'Addabbo, carbonarese, un passato tra Cerignola e Noicattaro. " La squadra poteva giocare da sola, era formidabile - ricorda Tatò. Tuttavia, volevo che anche la struttura societaria fosse ben articolata. E qui il lavoro di Sgrona fu davvero apprezzabile, insieme a quello di amici e collaboratori come Gianni Natile, il segretario, Enzo Pace e Enzo Battista. Dovevamo fare sfracelli, e invece..." E invece? "Perdemmo a Molfetta, due a uno (gol di Paterno e De Gioia, replica di Del Zotti). Quello fu un girone zoppo in Promozione per il forfait dell'altro Molfetta, svanito dopo una lunga agonia. Il Lucera era una delle favorite. Il big-match è in programma a Lucera. La tribuna del Comunale della città sveva era gremita. Venne espulso De Bellis, provocato a dovere da gialloblu Cenicola; s'infortunò D'Addabbo. Ma Faccitondo segnò il gol vittoria.
Lucera, 28 marzo 1999 (ventottesima giornata) Lucera - Atletico Conversano 0 - 1 LUCERA: Chiappinelli, Maffia, Faccilongo, Sebastiano, Impagnatiello, Carpentieri, Curci (38' st Zazzara), Di Virgilio, Demasi (19' st Tremante), Cenicola. All. Torre. ATL. CONVERSANO: Rossi, Sciannamblo, Spadone, De Bellis, D'Addabbo, ( 8' Fornarelli), Bitetto, Del Zotti (30' st Gaudio), Ranieri, Panebianco, Faccitondo (45' st Lamparelli), Testini. All Di Cristo. ARBITRO: Lioce di Molfetta. RETI: s.t. 83' Faccitondo. NOTE: espulso De Bellis al 15' pt per fallo a gioco fermo.
"Fu la più bella soddisfazione che ho tratto dal calcio, insieme al pareggio di Alcamo, con il Noicattaro, quando conquistammo la serie D ai playoff di Eccellenza". Da segnalare la vittoria da record con l'Apricena (11-1, 4 reti di Panebianco, 5 di Del Zotti e poi Faccitondo e berardi) e lo splendido 0-3 ottenuto al Lello Simeone di Barletta grazie a Testini e al doppio Faccitondo. Non ne vuole sapere di saziarsi, l'insaziabile. E così si aggiudica anche il titolo di campione regionale. Dopo il pareggio per 3-3 per i baresi (autorete di accogli e doppietta di Sciorsci) ottenuto nella sfida d'andata, la squadra del presidente Tatò ha saputo conquistare con un sonoro 5-2 interno il prestigioso trofeo. Il Conversano, sì, fa meglio di Noicattaro, Rutigliano e Locorotondo, che nelle rispettive cavalcate verso l'Eccellenza negli anni precedenti, avevano lasciato almeno un punto in casa agli avversari. Il Conversano di Di Cristo e Sgrona non ha lasciato nulla: 42 punti su 42 e tanto basta per riaffermare la sua leadership nel girone A di Promozione. Dunque, 72 punti in 28 partite, frutto di 22 vittorie, 6 pareggi, una sola sconfitta, quella rimediata a Molfetta, correva il 18 ottobre 1998. Il Conversano, a fine stagione, resta imbattuto per 173 giorni, 22 turni. Ha messo a segno 83 reti con una media di quasi 3 gol a partita. Solo 19 volte i portieri Rossi, Zaccaro e Martellotta sono caduti. Un ruolino di marcia che ha scavato un canyon profondo 8 punti sul pur fiero Lucera. I realizzatori in doppia cifra sono Del Zotti, Panebianco e Faccitondo.
Due gli avvenimenti che pongono Conversano al centro del mondo calcistico regionale e anche nazionale. A fine stagione, il Lorusso ospita la finale della seconda edizione del Top11, manifestazione organizzata dalla Gazzetta e dal Comitato regionale. Nella selezione del girone A di Promozione, allenata da Di Cristo, ci sono D'Addabbo, Bitetto e Faccitondo. E poi, l'11 aprile, lo stesso impianto finisce su tutti i giornali e televisioni perchè, per la prima volta, una partita di calcio maschile è diretta da una terna femminile. L'esperimento, voluto dal presidente degli arbitri pugliesi Romeo Paparesta, viene affidato a Conversano e Libertas Barletta. Le protagoniste sono Silvia Tea Spinelli, 28 anni, laurea in legge, Carla Di Carlo e Belinda Favia.
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Campionato di Eccellenza 1999/2000 Arrivò l'Eccellenza, la serie A del pallone regionale. Ma non bastava. L'obiettivo era il Campionato nazionale dilettanti, il confronto con realtà di altre regioni, le trasferte lunghe, i ritiri, gli spazi sui giornali e nelle televisioni che si ampliavano. In panchina non poteva che restare il braccio destro di sempre, Di Cristo. Il sogno è strappare Fabrizio Lopriore al Castellaneta: ma Franco Rizzi resiste a lusinghe e tentazioni e non cede. Ecco che Sgrona ha un'idea brillante. Lo stesso Rizzi vuole comprare una coppia d'attacco che pare splendidamente assortita: Lopriore, l'esperto e Leone, giovanissimo e velocissimo. E il salentino Lorenzo Leone, finisce alla corte viola, insieme ad un centrocampista di grande spessore, Cosimo De Iaco e a un regista talentuoso, Fabio Leonardelli. In corso d'opera, Sgrona chiamò Giovanni Loseto e Giuseppe Quaranta. Ma la beffa è dietro l'angolo: a metà agosto, in amichevole, a Matera, Mimmo Faccitondo si infortuna gravemente; stagione compromessa per il fantasista. "Il torneo fu bellissimo. Arrivammo quarti, ero deluso ma non più di tanto. Ormai ero abituato a questo calcio, mi piaceva e sapevo che correggendo alcuni errori si poteva centrare l'obiettivo". Con l'Ostuni, intanto, al Lorusso (1-0), rientra Faccitondo. "All'andata eravamo stati trattati male (1-3), il clima era teso, De Iaco venne espulso. Su Faccitondo, appena entrato, un ostunese fece un brutto fallo: scattammo tutti, soprattutto Mimmo, la cui reazione gli costò sei giornate di squalifica".
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Campionato di Eccellenza 2000/2001 Che fare? Riprovarci, ovviamente. Il pensiero fisso è che il secondo anno può andare bene, come accaduto in Promozione. Ma l'Eccellenza è una bestia insidiosa, fascinosa ma perfida, sfuggente, sbeffeggiante. Arriva il primo cambio di allenatore. A succedere a Di Cristo è Sergio Prigigallo. L'obiettivo è confermare il quarto posto e tentare di migliorarlo. Quello ufficiale. In realtà, il Conversano vuole vincere. E così, da Ostuni arriva Franco Forgione che pochi mesi prima, con Ragno, aveva conquistato la serie D nella città bianca. "Perdemmo Leone, purtroppo, oltre a Sgrona. Però arrivò gente che sapevo essere di grande esperienza, da Sabella a Panebianco; un portiere come Saverio Fiore, un attaccante come Vito Morisco, che poi avremmo sostituito con Giuseppe Sangirardi, che presi da Divella". "All'inizio - prosegue il racconto di Tatò - arrancammo, poi arrivò la crisi e il fondo classifica era lì a due passi". A quel punto la cosa più logica da fare era cambiare il tecnico. E invece ad andarsene fu Forgione, sostituito da Sgrona, tornato a "casa". La scelta di confermare il tecnico si rivela saggia: arriva una raffica di vittorie e la squadra si piazza appena dietro le grandi, che sono Maglie, Grottaglie, Manduria, San Giorgio Jonico. "Ci mancava una punta di valore e lo sapevamo. Prendemmo Lippolis, ma forse non ne eravamo convinti. A quel punto, tuttavia, sapevamo benissimo che stavamo giocandoci la vittoria del campionato". Le residue possibilità furono gettate alle ortiche con i pareggi interni con Castellana e con Lucera. A quel punto, la stanchezza affiora. Se non corroborata dalle vittorie, rischia di prendere il sopravvento. Tatò lascia perchè si sente solo, isolato. Conversano è tiepida. Ma il calcio gli piace e cerca di lasciare la società in buone mani, quelle del giovane avvocato Giuseppe Lovascio. Il quale, per sfortuna e inesperienza, avrebbe visto appassire il fiore viola, crollato dall'Eccellenza in Prima categoria. Dove Tatò, insieme a Sgrona e Di Cristo, interviene di nuovo. Per una nuova stagione di vittorie.
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Da sottolineare che l'Atletico Conversano ha giocato le partite interne sul campo di Polignano a causa dei lavori di ricostruzione del campo sportivo "P. Lorusso" di Conversano. Classifica finale
Classifica finale
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