L'esordio dell' U.S. CONVERSANO, nello sport più popolare ed affascinante del
mondo, risale al 1924 quando si esibì sul largo Carmine una squadra di 7
elementi: Cornacchioli, Lorusso I, Lorusso II, Zecchino (cap.), ramunni I,
Modugno I e Ramunni II. L'anno dopo la formazione passa a 11 essendosi aggiunti
Laruccia I, Caradonna, Sodero, Stucchi. Nell'anno 1927-'28 si costituisce la
squadra del Convitto Vescovile formata da studenti convittori come: Nitti,
Addante, Cristensen, Zella, Campanella I, Rizzo e Pietro Forti.
Nel 1929 si gioca la II divisione con una formazione totalmente
nuova: Giardino, Attolino, Scarone, Biase, Angiulli, Melillo I, Schiavone,
Desantis, Campanella II, Orlando I e Pignataro. Nasce anche la Pro Mussolini e
l'anno successivo si costituisce la Pro Italia, che lascia le proprie tracce
sino all'anno 1935-'36 giocando in II div
In questi anni vengono alla ribalta G. Lestingi, Martellotti,
Schettini, Rossi, Filomeno ed ancora Mazzone, Grasso, Melillo e Modugno I. Vale
la pena ricordare che in quel periodo nasce il taglio dei capelli "alla Modugno"
(ovvero a spazzola) in omaggio all'idolo calciatore. Nell'anno 1936-37 nasce una
seconda squadra formata dai giovani Di Carlo, Melillo II, Tanese G.,Massa I,
Achille, Grasso II ed altri, che partecipano al campionato LULIC. Da campionato
a campionato, da sabato fascista a cortei da un saggio ginnico ad una parata, e
da una marcia premilitare alla seconda guerra mondiale il passo è brevissimo. Le
squadre si svuotano con i giovani che partono accompagnati dalla banda
cittadina, che suona "Giovinezza"
Molti non faranno ritorno, purtroppo, né sui campi e né a casa (ad
es. i fratelli Melillo, Mangini, Eram e tanti altri). Mentre la guerra dilaga
sempre più cruenta il calcio continua a giocarsi tra squadre di quartiere o con
i soldati tedeschi. Con quest'ultimi si disputano incontri a 7 nella palestra
vescovile, finché non arriva l'8 settembre 1943, giorno dell'Armistizio
L'Italia viene divisa in libera ed occupata. A Conversano arrivano
gli Inglesi che requisiscono: l'edificio scolastico, la palestra coperta, la GIL,
il campo sportivo e le case ricadenti in quell'aria. Noi, allora giovani,
fraternizzammo presto con gli amatori del foot-ball, per cui ci fu facile
ottenere "il pass" per assistere ai tornei calcistici fra militari diventandone
qualche volta protagonisti. Intanto comincia il rientro di qualche sportivo e
giocatore di livello superiore e, malgrado i cannoni tuonino ancora, l'U.S.
Conversano partecipa alla V coppa Puglia e la vince
Tra i dirigenti ricordiamo Peppino Laruccia presidente (emigrato
poi negli USA), Ciccio Fanelli cassiere, Bernardino Murro, V. Fanelli,
Lungomare, Pestrodda, Simone, Rotunno, A. L'Abbate, lo sfollato Rirì Lobello
funge da direttore tecnico. I fondi provengono parte dal contrabbando e parte
dal baccarà. Sicché alla squadra dell'anno 1942-43 (Guardavaccaro, Laruccia,
Lamaddalena, Ferrante, Lorusso M.,Nespolo, Campana, Dellaglio, Nuzzi, ecc.)
viene proposta un'altra più forte composta da Costagliola, Rispoli, Ponzanibbio,
Fusco I, Mancini (cap.), Orlando, Jacobbe, Milli (u cavadde d'la necsere) e,
ancora, Nuzzi, Catalano, Valentini. Con questi elementi l'U.S. raggiunge la
vetta più ambita
Siamo all'anno 43-44 e Conversano partecipa al campionato nazionale
di serie A Italia Libera. A rinforzare la squadra arrivano il soldato Bettini e
Filippo Calabrese. Il comando inglese però non concede l'autorizzazione per
l'utilizzo del campo sportivo e gli sportivi Conversanesi reagiscono preparando
in meno di 3 giorni un campo di fortuna nel parco di L'Abbate a "Sand'Andune"
(ormai cancellato). Durante questo campionato il "campanilismo" si trasforma
in odio, per cui non mancano episodi di vandalismo e di caccia al "forestiero".
Sono memorabili la invasione di campo a Putignano dove il presidente Peppino
Laruccia venne arrestato; l'invasione di Mola con l'aiuto degli arditi del
battaglione "S. Marco"; gli scontri a sangue con Rutigliano, la cui squadra fu
temibile avversaria della compagine conversanese sino al novantesimo
dell'incontro decisivo per la conquista dello scudetto. Poi vinto
Alle forze inglesi intanto si sostituiscono i Polacchi, che in occasione
della festa di S. Antonio, patrono del presidio, invitano l'U.S. a disputare un
incontro calcistico con loro terminato 2 a 2. A giocare il predetto incontro
furono gli ex delle "frecce rosse" e del "Pro Conversano" confluiti nell'U.S.
(R. Sportelli, Laterza, Pierino Alfarano, A. Roscino, M. Giustiniani, Renna P.,
D'Alessandro M. A., Mariotta G., Grattagliano, ecc.). Ai suddetti si aggiunsero,
mano mano che venivano rimpatriati dalla prigionia o congedati, Pace G., Grasso
R., Lorusso M., Lorusso E., Carlesso, Tanese G., Pinto G., Anellino. Con questi
elementi si vinse la coppa Veneziani ed il campionato di II divisione,
presidente ancora Laruccia P. A cavallo degli anni 50-60 arrivano anche Renna
D., Centrone G., Ippolito, Jacovazzo G., mentre negli anni '60 la situazione
dell'U.S. migliorò con la presenza di Lobascio, Stramaglia, Mazzarisi, Sciddurlo,
Lestingi F. e dei dirigenti Trascio Longobardi, Mest'Vincenzo lo Stagnino,
Gianetta A., Roscino A., Chiarappa V., il Barone G., Martino. Quest'ultimo
guiderà la squadra per molti anni ottenendo ottime soddisfazioni. Quando gli
chiediamo qual'è stato il momento più importante della sua carriera manageriale
del calcio conversanese ci ha così risposto: "Gli incontri disputati con il
Galatina sui campi di Brindisi e Taranto per accedere alla quarta serie che
l'U.S. perse alla monetina".
Si
ringrazia Giacinto Jacovazzo per la sua preziosa collaborazione
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