le rocce magmatiche


Argomenti collegati Le rocce magmatiche vengono suddivise in base alla velocità di raffreddamento e agli altri fattori legati al luogo del raffreddamento.
Un elemento molto importante per la cristallizzazione dei minerali presenti nel magma è la presenza di gas durante questa fase. Questa condizione è presente quando il raffreddamento avviene all'interno della crosta.

In base a tale criterio le rocce magmatiche vengono divise in rocce magmatiche intrusive e rocce magmatiche effusive.

 

fig.1: schema della classificazione delle rocce magmatiche

 

 Rocce magmatiche intrusive

Se il raffreddamento avviene all’interno della crosta, allora si formano le ROCCE MAGMATICHE INTRUSIVE.
Le condizioni in cui avviene il raffreddamento (di solito a pochi km di profondità) sono tali da permettere un accrescimento regolare dei cristalli. La struttura delle rocce magmatiche intrusive viene detta cristallina appunto perché possiedono cristalli ben formati e visibili ad occhio nudo.

La più comune roccia magmatica intrusiva è il GRANITO, che forma la maggior parte della crosta continentale. É costituito prevalentemente da quarzo e feldspati, a cui si aggiungono altri minerali accessori, quali miche e anfiboli. É molto resistente ed da essa si ricavano pietre ornamentali utilizzate in edilizia ed architettura. Altre rocce magmatiche intrusive sono la RIOLITE e la PERIDOTITE. Quest'ultima è la costituente fondamentale del mantello, ed è particolarmente ricca di olivina.

 

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fig. 2: affioramenti vulcanici in Italia

 

 Rocce magmatiche effusive


Se il raffreddamento avviene all’esterno della crosta, in seguito ad eruzione, a basse pressioni e con liberazione dei gas, allora si formano le ROCCE MAGMATICHE EFFUSIVE. Queste sono caratterizzate da una pasta di fondo microcristallina (formata dai cristalli che non hanno avuto il modo di accrescersi e hanno dimensioni microscopiche), al cui interno si possono trovare alcuni fenocristalli (cristalli visibili ad occhio nudo).

A volte il raffreddamento è così veloce che la struttura è vetrosa (pasta di fondo omogenea).
La roccia magmatica effusiva più comune è il BASALTO, abbondante nella crosta oceanica. Altre rocce magmatiche effusive sono il PORFIDO, che viene utilizzato per pavimentazioni stradali.

Se il raffreddamento è stato molto veloce la struttura può avere un aspetto omogeneo e viene detta vetrosa.
L'OSSIDIANA è una roccia scura tipica di questo tipo di raffreddamento: di aspetto lucente se spezzata forma bordi taglienti da cui, in epoca preistorica, si ricavavano punte di freccia e altri strumenti da taglio.
Un altro esempio di roccia vetrosa è la POMICE: questa roccia dal peso specifico bassissimo possiede numerosissime porosità dovute alla liberazione velocissima dei gas durante il raffreddamento. A causa di questa sua particolarità può galleggiare sull'acqua ed essere trasportata anche lontano dai luoghi di formazione. Nelle isole Eolie si trovano grossi depositi di pomice, che vengono sfruttati per uso industriale.

Nella cartina a fianco sono evidenziati gli affioramenti vulcanici sul territorio nazionale; oltre alle zone attualmente interessate da vulcanismo attivo sono evidenti le aree di attività ormai estinti o quasi: le effusioni basaltiche del Trentino, l'area dei colli Euganei in Veneto, la zona dei laghi vulcanici del Lazio e l'area sarda.

 

 Composizione chimica delle rocce magmatiche


Sulla base della composizione chimica le rocce magmatiche vengono suddivise in quattro gruppi:

a) Sialiche o acide: contengono più del 65% di silicio. Caratteristiche della crosta continentale, sono solitamente di colore chiaro.

b) Intermedie: hanno un contenuto in silicio compreso tra il 50 e il 65%.

c) Femiche o basiche: contengono abbondanti minerali ricchi in ferro e magnesio (silicati di magnesio e ferro). Generalmente di colore scuro (grigio scuro o nero) sono caratteristiche della crosta oceanica.

d) Ultrafemiche o ultrabasiche: quasi interamente composte da silicati di ferro e magnesio. Raramente osservate sulla superficie terrestre,  mentre costituiscono il maggior costituente del mantello.


ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2007

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