Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino abortito alla madre |
IL PAPA VIRTUALE [6]Travisano sempre le mie
parole, non pensano che a farmi del male Sal. 56,6 [4]Contro il tuo popolo
ordiscono trame e congiurano contro i tuoi protetti". Sal. 83,4 Capita di sentire sempre più spesso l'affermazione "Questo è un Papa che piace alla gente!"; frase indirizzata a Giovanni Paolo II che per i suoi numerosi viaggi occupa parecchio spazio sui mass media. A tal proposito urge una indispensabile domanda: "Ma che cosa piace di questo pontefice?". Prima di scendere nei dettagli per spiegare che in realtà dell'attuale papa vengono diffuse ed accettate solo alcune espressioni, mentre sono prontamente dimenticate o scarsamente considerate molte altre affermazioni "scomode", conviene fare un accenno a Gesù: capo e fondatore della Chiesa (Ef. 5,23). Anche riguardo al Vangelo vengono utilizzati solo i brani o le espressioni "condivisibili", mentre sono decisamente scartati quelli "politicamente scorretti". Ad esempio Gesù buono e misericordioso viene citato da molti, non altrettanto Gesù che minaccia l'inferno per i pedofili o che prende a frustate i venditori del tempio, oppure il Signore quando ricorda l'indispensabilità della conversione per entrare nel Regno dei Cieli, la priorità del primo comandamento ecc. La stessa sorte tocca al suo attuale vicario che non viene mai additato come esempio ed insegnamento quando stigmatizza l'adulterio, l'aborto, l'omosessualità e le unioni di fatto; quando invita i giovani a predicare Gesù; quando afferma l'esistenza del diavolo; quando esorta a combattere la pornografia; quando indossa la stola per confessare (come insegnamento ai preti); quando esorcizza; quando mette in guardia dai falsi maestri; quando invita i singoli, le comunità e le famiglie a pregare il Rosario ecc. Nei miei libri, in premessa a molti capitoli, ho citato molte espressioni di Giovanni Paolo II che difficilmente sento ripetere, anche in quegli ambienti che dovrebbero funzionare da cassa di risonanza per gli insegnamenti evangelici. I mass media, e molti cosiddetti cristiani, preferiscono ad esempio diffondere il concetto del "dialogo" e non gli insegnamenti chiarificatori utilizzati da Giovanni Paolo II nell'enciclica Redemptoris Missio che, in sintonia con quanto affermato nella Sacra Scrittura e rammentato dai precedenti pontefici in altre encicliche, confermano l'indispensabilità dell'azione evangelizzatrice verso quanti liberamente decidono di accoglierla. Diventa quasi impossibile anche all'interno del mondo cattolico trovare sacerdoti e fedeli che, sempre sull'esempio del papa, stigmatizzino la piaga dell'adulterio o della pornografia e si attivino, con predicazioni, azioni ed esortazioni a contrastare tali peccati. Anzi sembra quasi, da certi comportamenti, che non li considerino neppure più tali. Per non parlare del diavolo sulla cui esistenza più volte Paolo VI e Giovanni Paolo II si sono soffermati per mettere in guardia i credenti dalla sua nefasta azione. Personaggio, il demonio, la cui nomina suscita sorrisini tra quanti sono spesso in prima fila a citare, dell'attuale papa, quanto fa comodo. E' quindi necessario operare un indispensabile discernimento in riferimento all'espressione "papa che piace" in quanto numerosi segnali lasciano intendere che esista una precisa strategia tesa a "costruire", con opportuni ritagli ed estrapolazioni, un papa virtuale da "consegnare" alle masse opportunamente "censurato" negli aspetti "politicamente scorretti". |