Libri scritti da Arrigo Muscio |
CHIESA E MASSONERIA CONGREGAZIONE
PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
È stato chiesto se sia mutato il giudizio del Chiesa
nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto
Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore. Questa
Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza è dovuta a un
criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non
menzionate in quanto comprese in categorie più ampie. Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei
riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati
sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò
l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle
associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere
alla Santa Comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla
natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a
quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S.
Congregazione del 17 febbraio 1981 (Cf. AAS 73, 1981, p. 240-241). Il Sommo
Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell’Udienza concessa al sottoscritto
Cardinale Prefetto, ha approvato la presente Dichiarazione, decisa nella
riunione ordinaria di questa S. Congregazione, e ne ha ordinato la
pubblicazione. Roma, dalla
Sede della S. Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 novembre 1983.
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Fr. Jérôme Hamer, O.P. RIFLESSIONI
AD UN ANNO DALLA DICHIARAZIONE DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Il 26 novembre 1983 la Congregazione per la
Dottrina della Fede pubblicava una dichiarazione sulle associazioni
massoniche (cfr AAS LXXVI [1984] 300). A poco più di un anno di distanza dalla sua
pubblicazione può essere utile illustrare brevemente il significato di questo
documento. Da quando la Chiesa ha iniziato a pronunciarsi
nei riguardi della massoneria il suo giudizio negativo è stato ispirato da
molteplici ragioni, pratiche e dottrinali. Essa non ha giudicato la
massoneria responsabile soltanto di attività sovversiva nei suoi confronti, ma
fin dai primi documenti pontifici in materia e in particolare nella Enciclica
«Humanum Genus» di Leone XIII (20 aprile 1884), il Magistero della Chiesa ha
denunciato nella Massoneria idee filosofiche e concezioni morali opposte alla
dottrina cattolica. Per Leone XIII esse si riconducevano essenzialmente a un
naturalismo razionalista, ispiratore dei suoi piani e delle sue attività
contro la Chiesa. Nella sua Lettera al Popolo Italiano «Custodi» (8 dicembre
1892) egli scriveva: «Ricordiamoci che il cristianesimo e la massoneria sono
essenzialmente inconciliabili, così che iscriversi all’una significa
separarsi dall’altra». Non si poteva pertanto tralasciare di prendere
in considerazione le posizioni della Massoneria dal punto di vista
dottrinale, quando negli anni 1970‑1980 la S. Congregazione era in
corrispondenza con alcune Conferenze Episcopali particolarmente interessate a
questo problema, a motivo del dialogo intrapreso da parte di personalità
cattoliche con rappresentanti di alcune logge che si dichiaravano non ostili
o perfino favorevoli alla Chiesa. Ora lo studio più approfondito ha condotto la
Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede a confermarsi nella
convinzione dell’inconciliabilità di fondo fra i principi della massoneria e
quelli della fede cristiana. Prescindendo pertanto dalla considerazione
dell’atteggiamento pratico delle diverse logge, di ostilità o meno nei
confronti della Chiesa, la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede,
con la sua dichiarazione del 26.11.83, ha inteso collocarsi al livello più
profondo e d’altra parte essenziale del problema: sul piano cioè
dell’inconciliabilità dei principi, il che significa sul piano della fede e
delle sue esigenze morali. A partire da questo punto di vista dottrinale,
in continuità del resto con la posizione tradizionale della Chiesa, come
testimoniano i documenti sopra citati di Leone XIII, derivano poi le
necessarie conseguenze pratiche, che valgono per tutti quei fedeli che
fossero eventualmente iscritti alla massoneria. A proposito dell’affermazione
sull’inconciliabilità dei principi tuttavia si va ora da qualche parte
obiettando che essenziale della massoneria sarebbe proprio il fatto di non
imporre alcun «principio», nel senso di una posizione filosofica o religiosa
che sia vincolante per tutti i suoi aderenti, ma piuttosto di raccogliere
insieme, al di là dei confini delle diverse religioni e visioni del mondo,
uomini di buona volontà sulla base di valori umanistici comprensibili e
accettabili da tutti. La massoneria costituirebbe un elemento di
coesione per tutti coloro che credono nell’Architetto dell’Universo e si
sentono impegnati nei confronti di quegli orientamenti morali fondamentali
che sono definiti ad esempio nel Decalogo; essa non allontanerebbe nessuno
dalla sua religione, ma al contrario costituirebbe un incentivo ad aderirvi
maggiormente. In questa sede non possono essere discussi i
molteplici problemi storici e filosofici che si nascondono in tali
affermazioni. Che anche la Chiesa cattolica spinga nel senso di una collaborazione
di tutti gli uomini di buona volontà, non è certamente necessario
sottolinearlo dopo il Concilio Vaticano II. L’associarsi nella massoneria va
tuttavia decisamente oltre questa legittima collaborazione e ha un
significato ben più rilevante e determinante di questo. Innanzi tutto si deve ricordare che la comunità
dei «liberi muratori» e le sue obbligazioni morali si presentano come un
sistema progressivo di simboli dal carattere estremamente impegnativo. La
rigida disciplina dell’arcano che vi domina rafforza ulteriormente il peso
dell’interazione di segni e di idee. Questo clima di segretezza comporta,
oltre tutto, per gli iscritti il rischio di divenire strumento di strategie
ad essi ignote. Anche se si afferma che il relativismo non
viene assunto come dogma, tuttavia si propone di fatto una concezione
simbolica relativistica, e pertanto il valore relativizzante di una tale
comunità morale-rituale lungi dal poter essere eliminato, risulta al
contrario determinante. In tale contesto, le diverse comunità
religiose, cui appartengono i singoli membri delle Logge, non possono essere
considerate se non come semplici istituzionalizzazioni di una verità più
ampia e inafferrabile. Il valore di queste istituzionalizzazioni appare,
quindi, inevitabilmente relativo, rispetto a questa verità più ampia, la
quale si manifesta invece piuttosto nella comunità della buona volontà, cioè
nella fraternità massonica. Per un cristiano cattolico, tuttavia, non è
possibile vivere la sua relazione con Dio in una duplice modalità,
scindendola cioè in una forma umanitaria - sovraconfessionale e in una forma
interna - cristiana. Egli non può coltivare relazioni di due specie con Dio,
né esprimere il suo rapporto con il Creatore attraverso forme simboliche di
due specie. Ciò sarebbe qualcosa di completamente diverso da quella
collaborazione, che per lui è ovvia, con tutti coloro che sono impegnati nel
compimento del bene, anche se a partire da principi diversi. D’altronde un
cristiano cattolico non può nello stesso tempo partecipare alla piena
comunione della fraternità cristiana e, d’altra parte, guardare al suo
fratello cristiano, a partire dalla prospettiva massonica, come a un
«profano». Anche quando, come già si è detto, non vi fosse
un’obbligazione esplicita di professare il relativismo come dottrina,
tuttavia la forza relativizzante di una tale fraternità, per la sua stessa
logica intrinseca ha in sé la capacità di trasformare la struttura dell’atto
di fede in modo così radicale da non essere accettabile da parte di un
cristiano, «al quale cara è la sua fede» (Leone XIII). Questo stravolgimento nella struttura
fondamentale dell’atto di fede si compie, inoltre, per lo più, in modo
morbido e senza essere avvertito: la salda adesione alla verità di Dio,
rivelata nella Chiesa, diviene semplice appartenenza a un’istituzione,
considerata come una forma espressiva particolare accanto ad altre forme
espressive, più o meno altrettanto possibili e valide, dell’orientarsi
dell’uomo all’eterno. La tentazione ad andare in questa direzione è
oggi tanto più forte, in quanto essa corrisponde pienamente a certe
convinzioni prevalenti nella mentalità contemporanea. L’opinione che la
verità non possa essere conosciuta è caratteristica tipica della nostra epoca
e, nello stesso tempo, elemento essenziale della sua crisi generale. Proprio considerando tutti questi elementi la
Dichiarazione della S. Congregazione afferma che la Iscrizione alle
associazioni massoniche «rimane proibita dalla Chiesa» e i fedeli che vi si iscrivono
«sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione». Con questa ultima espressione, la S.
Congregazione indica ai fedeli che tale iscrizione costituisce obiettivamente
un peccato grave e, precisando che gli aderenti a una associazione massonica
non possono accedere alla Santa Comunione, essa vuole illuminare la coscienza
dei fedeli su di una grave conseguenza che essi devono trarre dalla loro
adesione a una loggia massonica. La S. Congregazione dichiara infine che «non
compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura
delle associazioni massoniche, con un giudizio che implichi deroga a quanto
sopra stabilito». A questo proposito il testo fa anche riferimento alla
Dichiarazione del 17 febbraio 1981, la quale già riservava alla Sede
Apostolica ogni pronunciamento sulla natura di queste associazioni che avesse
implicato deroghe alla legge canonica allora in vigore (can. 2335). Allo stesso modo il nuovo documento, emesso
dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede nel novembre 1983,
esprime identiche intenzioni di riserva relativamente a pronunciamenti che
divergessero dal giudizio qui formulato sulla inconciliabilità dei principi
della massoneria con la fede cattolica, sulla gravità dell’atto di iscriversi
a una loggia e sulla conseguenza che ne deriva per l’accesso alla Santa
Comunione. Questa disposizione indica che, malgrado la diversità che può
sussistere fra le obbedienze massoniche, in particolare nel loro
atteggiamento dichiarato verso la Chiesa, la Sede Apostolica vi riscontra
alcuni principi comuni, che richiedono una medesima valutazione da parte di
tutte le autorità ecclesiastiche. Nel fare questa Dichiarazione, la Sacra
Congregazione per la Dottrina della Fede non ha inteso disconoscere gli
sforzi compiuti da coloro che, con la debita autorizzazione di questo
Dicastero, hanno cercato di stabilire un dialogo con rappresentanti della
Massoneria. Ma, dal momento che vi era la possibilità che si diffondesse fra
i fedeli l’errata opinione secondo cui ormai la adesione a una loggia
massonica era lecita, essa ha ritenuto suo dovere far loro conoscere il
pensiero autentico della Chiesa in proposito e metterli in guardia nei
confronti di un’appartenenza incompatibile con la fede cattolica. Solo Gesù Cristo è, infatti, il Maestro della
Verità e solo in Lui i cristiani possono trovare la luce e la forza per
vivere secondo il disegno di Dio, lavorando al vero bene dei loro fratelli. Ogni tanto vari mass media pubblicano articoli che fanno riferimento alla Massoneria e qualche volta appaiono degli articoli sui rapporti tra la medesima e la Chiesa. Purtroppo, in questi ultimi tempi, vi è una grande confusione a tale riguardo, alimentata ad arte da parte di una certa disinformazione organizzata. Riteniamo quindi opportuno riportare l'opinione tuttora vigente del Magistero della Chiesa ed, alla fine dell'articolo, alcuni libri, difficili da reperire (salvo che si utilizzi la richiesta diretta agli Editori), che possono fornire un'utile documentazione sulla massoneria della quale papa Leone XIII disse: "….Diretta ad un tempo contro la patria celeste e la terrena, contro la religione dei nostri padri e la civiltà trasmessaci con tanto splendore di scienze, lettere ed arti da loro, la guerra di cui parliamo, voi la capite, diletti figli, è doppiamente scellerata, e rea non meno di umanità offesa che di offesa divinità. Ma d'onde essa muove principalmente se non da quella setta massonica, della quale discorremmo a lungo nell'Enciclica Humanum genus del 20 aprile 1894 e nella più recente del 15 ottobre 1890 indirizzata ai vescovi, al clero e al popolo d'Italia? Con queste due lettere strappammo dal viso della massoneria la maschera onde si velava agli occhi dei popoli, e la mostrammo nella cruda sua deformità, nella sua tenebrosa e funestissima azione…" (Inimica Vis, cap. 1 - pubblicata integralmente anche nel libro "La Santa famiglia"). Tale documentazione è pure utile per comprendere come "gira il mondo" e perchè gira in un certo modo! "Un cattolico non può far parte di società segrete specie di quelle che, come la massoneria, rifiutano i dogmi cattolici e favoriscono una religione naturale". "Rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e, perciò, l'iscrizione ad esse rimane proibita. I fedeli che appartengono ad associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla comunione". (Cardinal Ratzinger) - Giornale di Brescia - 4-11-1992-pag.25 "Sono 586 gli interventi magistrali dei Pontefici sulla massoneria. Il 28 aprile 1738 si ha il primo documento pontificio sulla massoneria: Papa Clemente XII, con la lettera apostolica "In eminenti", mette in guardia i credenti contro tale organizzazione. Tale Enciclica è stata riconfermata con valore eterno da Papa Benedetto XIV con la sua Enciclica "Provideas Romanorum" emanata il 28 aprile 1738 (è possibile scaricarla dal sito internet europart.it/jubilaeum). Dal 1738 fino alla morte di papa Leone XIII, nel 1903, si registra la fase più ricca del magistero pontificio sulla massoneria, corrispondente allo sviluppo e alla diffusione delle Logge. L'Humanum genus di Leone XIII può ben essere definita l'enciclica quadro sul tema. La sua impostazione è eminentemente sociologica poichè descrive le ricadute filosofiche e morali della massoneria in un contesto segnato dall'indifferentismo religioso. La massoneria viene condannata in quanto segna il trionfo del relativismo ed è volta a "distruggere dalle fondamenta tutto l'ordine religioso e sociale nato dalle istituzioni cristiane e creare un nuovo ordine a suo arbitrio". Una seconda fase del magistero può essere circoscritta al periodo che va dall'inizio del pontificato di Pio X nel 1903 all'apertura del concilio Vaticano II nel 1962. La condanna della massoneria da parte della chiesa viene codificata nel codice di Diritto canonico del 1917, promulgato da Papa Benedetto XV, e nelle Costituzioni sinodali del Primo Sinodo Romano, indetto da papa Giovanni XXIII nel 1960. Il canone 2335 del Codice di diritto canonico sancisce la scomunica per "tutti coloro i quali danno il proprio nome alla setta massonica o ad altre associazioni dello stesso genere, che complottano contro la chiesa e contro i legittimi poteri civili. L'appellativo di "setta massonica" viene quindi ripreso dall'art. 247 delle Costituzioni sinodali del Primo Sinodo Romano. Dal Concilio Vaticano II sino al 1983 il magistero non nomina più la massoneria. Nel 1983 il nuovo Codice di diritto canonico prevede che sia punito "chi dà il nome ad un'associazione che complotta contro la chiesa". La trasformazione di questo canone è stata subito interpretata come abolizione della scomunica della massoneria. In realtà, il 26 novembre 1983 è stata resa nota la Dichiarazione della congregazione per la Dottrina della Fede nella quale si conferma che "rimane immutato il giudizio della chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poichè i loro principi sono sempre stati considerati inconciliabili con la dottrina della chiesa e perciò l'iscrizione ad esse rimane proibita". Giovanni Cantoni-Avvenire-12-12-1993 In un articolo apparso su L'Osservatore romano del 23 febbraio 1985, viene fornita infine una "motivazione ufficiosa" alla reiterata condanna della massoneria espressa nella Dichiarazione del 1983. In essa si confuta esplicitamente l'argomentazione secondo la quale la massoneria "non allontanerebbe nessuno dalla sua religione" perchè costituisce "un momento di coesione per tutti coloro che credono nell'Architetto dell'universo". E' questa una "concezione simbolica relativistica", inaccettabile per un cattolico, per il quale "non è possibile vivere la sua relazione con Dio in una duplice modalità, scindendola cioè in una forma umanitaria, sovraconfessionale, ed in una forma interna, cristiana". Lettera di
Padre Pio al Suo Padre spirituale P. Agostino Da "Chiesa viva" - N. 306, Maggio1999, pag. 13 "Mio carissimo Padre, venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto
malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti
regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi,
chi stava celebrando, chi stava parlando e chi si stava svestendo dalle sacre
vesti. La visita di Gesù in angustie mia dava molta pena, perciò volli
domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta n'ebbi. Però il suo
sguardo si riportò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e
come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò
verso di me, con grande orrore, osservai due lacrime che gli solcavano le
gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande
espressione di disgusto sul volto, gridando: "Macellai!". E, rivolto a me, disse: "Figlio mio, non credere che la mia agonia
sia stata di tre ore, no; io sarò, per cagione delle anime da me più
beneficate, in agonia sino alla fine del mondo. Durante il tempo della mia
agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L'anima mia va in cerca di
qualche goccia di pietà umana, ma ahimè mi lasciano solo sotto il peso della
indifferenza. L'ingratitudine ed il sonno dei mie ministri mi rendono più
gravosa l'agonia. Ahimè, come corrispondono male al mio amore! Ciò che più mi affligge è che costoro, al loro indefferentismo aggiungono il disprezzo, l'incredulità. Quante volte ero lì per lì per fulminarli, se non ne fossi stato trattenuto dagli Angioli e dalle anime di me innamorate….Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai visto ed hai udito da me questa mattina. Digli che mostri la tua lettera al Padre provinciale…". Gesù continuò ancora, ma quello che disse non potrò giammai rivelarlo a creatura alcuna di questo mondo. Questa apparizione mi cagionò tale dolore nel corpo, ma più ancora nell'anima, che per tutta la giornata fui prostrato ed avrei creduto di morirne se il dolcissimo Gesù non mi avesse già rivelato…. Gesù, purtroppo, ha ragione di lamentarsi della nostra ingratitudine! Quanti disgraziati nostri fratelli corrispondono all'amore di Gesù col buttarsi a braccia aperte nell'infame setta della Massoneria! Preghiamo per costoro acciocché il Signore illumini le loro menti e tocchi il loro cuore (…)" "Nella televisione pubblica c'è una fetta di cultura laica profondamente anticattolica e legata alla massoneria. Nella Rai c'è un corridoio privilegiato per tutto quanto appartiene ad una sinistra egemonizzata al PDS. Questa sinistra, come si vede nell'Usigrai non è disposta a cedere nemmeno un pezzetto dell'egemonia: tutte le volte che sentono che se ne sta erodendo una minima parte gridano alla dittatura". Franco Cardini- Avvenire 10/12/1994-pag. 18 "Sulla terra nessuno può regnare, se non fa alleanza con il principe di questo mondo". (Il massone Oswald Wirth) - dal libro "La Massoneria, i suoi segreti-autori vari), pag. 84 "Nel 1888, Bossane, vecchio esattore delle poste a Saint-Félicien, nell'Ardèche, diede la sua dimissione da membro della Loggia degli Amici degli Uomini d'Annonay. Con un raro coraggio volle che la sua dimissione fosse pubblicata, e per farla conoscere scrisse una lettera al "Courrier de Tournon". Egli disse: "Stanco d'aver assistito a riunioni tenute a Annonay, a Lione, a Valenza, a Vienna (Francia), a Ginevra, a Losanna, senza aver imparato nulla, e non volendo entrare nei gradi supremi per non aver giuramenti da custodire, ho potuto mettermi in relazione con alti dignitari di differenti nazionalità. Quello che ho appreso e che mi si lasciò indovinare è spaventevole. Il culto massonico è il culto di Satana!". dal libro "La Massoneria, i suoi segreti-autori vari), pag. 83 "…Nel 1953 negli USA, la Massoneria concepì "un suo piano"
per corrompere su vasta scala tutta la gioventù americana. Vi si legge:
"Abbiamo cominciato a realizzarlo e lo perfezioneremo con i seguenti
mezzi: il cinema, la pubblicazione-porno a buon prezzo, i libri comici con
storie di sesso e di violenza; ultimo mezzo, ma non il più piccolo, la
televisione….non osiamo andare troppo lontano con la televisione, per il
momento. Ma essa ci riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per
accostare i bambini. Il nostro piano è di incoraggiare da prima delle
rappresentazioni amorose, se non subito immorali, così graduando
progressivamente la malvagità, tutta calcolata, si avrà il possesso di tutta
la gioventù. Sarà tenuta occupata tutto il giorno, senza lasciare spazio per
la religione. Così, i giovani, al loro risveglio e al loro coricarsi a sera,
avranno la testa piena di cow boys, di omicidi, di terrori, di cartoni
animati inoffensivi. Tutto questo per allontanare dal loro animo immagini
religiose. Così, i bambini saranno disorientati per anni. Poi, quasi
occasionalmente, si introdurranno costumi sfrontati e scene licenziose allo
scopo di distruggere il senso della modestia…" dal libro "La Massoneria, società segreta iniziatica-autori vari), pag. 91-91 Dal
libro "Educazione sessuale: tappa
massonica verso l'annientamento dell'uomo" del dott. Carlo Alberto
Agnoli (magistrato)- ed. Civiltà - Brescia "Il
dott. Carlo Alberto Agnoli, consigliere di Corte d'Appello, ci ha affidato
per la pubblicazione questo suo studio concernente il "progetto" di
"educazione sessuale" -
o meglio, sensuale! - che si vorrebbe introdurre nelle scuole italiane. Egli,
che è specialista anche di dottrine e di questioni massoniche, ha qui
impugnato questo mostruoso progetto perché facente parte, anch'esso, dei
"piani massonici", come
lo si può constatare anche in queste poche citazioni che anticipiamo Noi,
qui, a conferma: -
Il nostro scopo finale è quello di
Voltaire e della Rivoluzione francese: cioè l'annicchilimento completo del
cattolicesimo e perfino dell'idea cristiana. (….) E' alla gioventù che
bisogna mirare: bisogna sedurre i giovani!…-.(Dall'Istruzione segreta, del 1819, del
Nibius, capo dell'alta Vendita). -
Noi abbiamo intrapresa la corruzione in
grande (…), la corruzione che deve condurci al seppellimento della Chiesa.
(….). Il cattolicesimo…..non teme la punta del pugnale, ma può cadere sotto
il peso della corruzione (….). Popolarizziamo il vizio nelle moltitudini; che
lo respirino coi cinque sensi, che se ne saturino (…). Fate dei cuori viziosi
e voi non avrete più cattolici (….). Lasciate in disparte i vecchi e gli
uomini maturi; andate, invece, dritto alla gioventù, e, se è possibile anche
all'infanzia…(Dall'Istruzione
segreta, del 1838, di "Vindice", membro dell'Alta Vendita). - La
magia sessuale costituisce la conclusione finale e la dottrina più segreta
della filosofia occulta - (Francesco Brunelli, Gran maestro della Masoneria
di Memphis e Misraim e dell'Ordine Martinista). -
L'eccitamento sessuale rende i bambini non
più atti ad essere educati; esso conduce all'odio; e all'odio contro i
genitori e contro gli adulti e, perfino, contro se stessi (…). La perduta del
pudore è il primo sintomo di imbecillità - (Sigmubd Freud, "3 svolgimenti", Vienna, 1905 - Freud era
iscritto alla Massoneria ebraica del B'nai B'rith). -
E, in un "Programma" della Massoneria,
descritto in una cricolare segreta, si legge: - Deve essere eliminata dall'educazione ogni traccia di Cristianità e
di soprannaturale Vita di Grazia (….) "preti e Religiosi devono essere
esclusoi dall'insegnamento. Ogni distinzione tra i sessi, nell'educazione,
deve scomparire…Cfr. Chiesa viva, n. 109, p.5…-. "Questo
scritto è desunto, quasi pagina per pagina, dalle Memorie inedite di Clotilde
Bersone, che fu, a Parigi, dal 1877 al 1880, l'amante di I.A. Garfield,
divenuto poi, nel 1880, Presidente degli Stati Uniti e assassinato nel 1881.
Garfield è stato per molti anni il capo dell'alta Loggia degli Illuminati di
Francia, e Clotilde Bersone, stando alle sue Memorie, di questa potente
loggia massonica fu Affiliata, poi Iniziata e, infine, l'Ispirata (del
Dragone). Secondo
autorevoli pareri, questo capolavoro aprirà gli occhi a molte anime... Nessuna pubblicazione sulla Massoneria è
più efficace di questa fotografia a colori dal vero tremendamente rivelatrice.. Il presente libro dimostra la verità di
queste parole..." (dalla copertina del libro "L'Eletta del
dragone" di Clotilde Bersone- ed. Segno). "....Dianne Core, presidente
dell'Istituto Childwatch britannico (un'associazione nazionale inglese a
difesa dei minori) esclamò: - Accuso i
gruppi Massonici, che si sono venduti al diavolo. Ecco perchè è così
difficile per noi scoprire tutta la verità su chi violenta i bambini. Molti
di essi (massoni) sono corrotti e protetti dai vertici dell'organizzazione"
(Dal libro "L'eletta del dragone" di Clotilde Bersone, pag. 294). "Il
genere umano, dopo che - per l'invidia di Lucifero - si ribellò
sventuratamente a Dio creatore e largitore dè doni soprananturali, si divise
come in due campi diversi e nemici tra loro; l'uno dei quali combatte senza
posa per il trionfo della verità e del bene, l'altro per il trionfo del male
e dell'errore. Il primo è regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di
Gesù Cristo; e chi vuole appartenervi con sincero affetto e come conviene a
salute, deve servire con tutta la mente e con tutto il cuore a Dio e
all'Unigenito Figlio di Lui. Il secondo è il regno di Satana, e sudditi ne sono
quanti, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei comuni progenitori,
ricusano di obbedire all'eterna e divina legge, e molte cose imprendono senza
curarsi di Dio, molte contro Dio. Questi due regni, simili a due città che
con leggi opposte vanno ad opposti fini, con grande acume di mente vide e
descrisse Agostino, e risalì al principio generatore di entrambi con queste
brevi e profonde parole: "Due città nacquero da due amori; la terra
dall'amore di sè fino al disprezzo di Dio, la celeste dall'amore di Dio fino
al disprezzo di sè (De Civit. Dei, lib. XIV, c. 17). In
tutta la lunga serie dei secoli queste due città pugnarono l'una contro
l'altra e combattimenti vari, benchè non sempre con l'ardore e l'impeto
stesso. Ma ai tempi nostri i partigiani della città malvagia, ispirati e
aiutati da quella società, che larga mente diffusa e fortemente congegnata
prende il nome di Società Massonica, pare che cospirino insieme, e tentino le
ultime prove....Varie sono le sette che, sebbene differenti di nome, di rito,
di forma, d'origine, essendo per uguaglianza di proposito e per affinità dè
sommi principi strettamente collegate fra loro, convengono in sostanza con la
setta dei Framassoni, quasi centro comune, da cui muovono tutte e a cui tutte
ritornano....." Leone
XIII - Enciclica "Humanum Genus" "....Fra
tutte queste società segrete. Noi abbiamo risoluto di indicarvene una in
particolare, recentemente instituita, di cui è scopo il corrompere la
gioventù educata nei ginnasi e nei licei. Siccome si sa che i precetti dei
maestri sono potentissimi per formare il cuore e lo spirito dei loro allievi,
tentano esse, con mille specie di cure e di astuzie, di procurare alla
gioventù maestri depravati che la conducono sui sentieri di Baal, imbevendola
di dottrine che non sono al certo secondo lo spirito di Dio. Da ciò proviene
che Noi, gemendo, vediamo tanti giovani giunti a tale licenza, che, scosso
ogni timore della Religione, negletta ogni buona regola di costumi,
disprezzate le sue dottrine, calpestati i diritti dell'una e dell'altra
potenza, non arrossiscono più d'alcun disordine, d'alcun errore, d'alcun
attentato: talchè può dirsi di essi con San Leone Magno: "La loro legge
è la menzogna; il loro Dio, il demonio; il loro culto, la turpitudine".
Allontanate, Venerabili Fratelli, tutti questi mali dalle vostre diocesi, e
con tutti i mezzi che dipendono da voi, coll'autorità e con la dolcezza,
procurate che vengano incaricati della educazione della gioventù uomini
distinti non solo nelle scienze e nelle lettere, ma chiari eziando per
purezza di vita e per pietà..." Pio PP. VIII -Enciclica
"Traditi Humilitati LIBRI L'Eletta del Dragone Clotilde Bersone Ed. Segno-Udine E-mail: info@edizionisegno.it Acquistabile anche tramite internet all'indirizzo www.internetbookshop.it "Questo scritto è desunto, quasi pagina per pagina, dalle Memorie inedite di Clotilde Bersone, che fu, a Parigi, dal 1877 al 1880, l'amante di I.A. Garfield, divenuto poi, nel 1880, Presidente degli Stati Uniti e assassinato nel 1881. Garfield è stato per molti anni il capo dell'alta Loggia degli Illuminati di Francia, e Clotilde Bersone, stando alle sue Memorie, di questa potente loggia massonica fu Affiliata, poi Iniziata e, infine, l'Ispirata (del Dragone). Secondo autorevoli pareri, questo capolavoro aprirà gli occhi a molte anime... Nessuna pubblicazione sulla Massoneria è più efficace di questa fotografia a colori dal vero tremendamente rivelatrice. Già l'Osservatore Romano del 1° ottobre 1893, facendo sue le parole di illustri Sommi Pontefici scriveva: "La Frammassoneria è satanica in tutto: nella sua origine, nel suo organismo, nella sua azione, nel suo scopo, nei suoi mezzi, nel suo codice e nel suo governo". Il presente libro dimostra la verità di queste parole..." (dalla copertina del libro) La Massoneria. Ecco il nemico Autori Vari - Editrice Civiltà- Brescia Tel. e fax 0303700003 La Massoneria. Società segreta
iniziatica Autori Vari - Editrice Civiltà - Brescia Tel. e fax 0303700003 La Massoneria. I suoi segreti Autori Vari - Editrice Civiltà - Brescia Tel. e fax 0303700003 Il Vero volto dell'immigrazione Giuli Valli - Editrice Civiltà - Brescia Tel. e fax 0303700003 Educazione sessuale: tappa massonica verso l'annientamento dell'uomo Carlo Alberto Agnoli - Editrice Civiltà - Brescia Tel. e fax 0303700003 ONU
- gioco al massacro Franco Adessa - Editrice Civiltà - Brescia Tel. e fax 0303700003 IL
QUARTO LIVELLO Carlo Palermo - Editori Riuniti IN
NOME DI DIO Di David Yallop - Ed. Tullio Pironti VIA
COL VENTO IN VATICANO I Millenari Ed. Kaos UN
PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L'INFERNO Verdi Depardieu Ed. Segno LA
FACCIA OCCULTA DELLA STORIA Di Giuseppe Cosco http://www.geocities.com/Athens/Atlantis/3592/storia/storia_occulta.htm I banchieri di Dio - Il caso Calvi
A cura di Mario Almerighi Editori Riuniti
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