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IL FALLIMENTO DEL DIALOGO

 

[18]E Gesù, avvicinatosi, disse loro: <<Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.

[19]Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,

[20]insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo>>.

Mt. 28,12

 

[15]Gesù disse loro: <<Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.

[16]Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.

Mc. 16,15

 

Gesù, capo e fondatore della Chiesa, ha invitato tutti i discepoli a "predicare" il vangelo ad ogni creatura nel rispetto del libero arbitrio "Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città" (Mt. 10,14). Nell'articolo "predicazione e dialogo" ho riportato gli insegnamenti della Sacra Scrittura e del Magistero della Chiesa riguardo alla necessità del docete voluto da Cristo. Purtroppo il concetto moderno di dialogo ha, nei fatti,  nonostante il dettato di Gesù e i chiari documenti del Magistero della Chiesa (compreso il documento "Dominus Jesus"), sostituito il docete con il dialogate (azione, quest'ultima, indispensabile nei rapporti tra gli individui, ma non sostitutiva dell'insegnamento biblico da diffondere  nel rispetto del libero arbitrio). La differenza tra i due concetti è abissale. L'insegnamento evangelico presuppone, infatti, la certezza di predicare la Parola di Dio (unica, inderogabile ed insostituibile "Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore" (Eb. 4,12), mentre il termine dialogate comporta, nei fatti, un piano di parità; improponibile nella predicazione evangelica (in quanto appunto verità rivelata direttamente da Dio mediante lo Spirito Santo e Gesù). Che sia poi Parola di Dio lo dimostrano i milioni di prodigi che avvengono applicando con fede tale Parola. S. Pietro, il primo papa, ha fornito al riguardo un perenne insegnamento che è considerato Parola di Dio in quanto istruzione biblica "Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: - Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato ad un uomo infermo e in qual modo egli abbia ottenuto la salute, la cosa sia nota a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi sano e salvo. Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati" (At. 4,8 seg.).

Diversi documenti del Magistero della Chiesa confermano l'esatta interpretazione di tali parole. Da Medjugorje la Regina dell'universo, per rimediare ad una confusione galoppante, ha fornito uno schema di predicazione improntato all'evangelizzazione integrale.

Tuttavia il dialoghismo ha sostituito il docete; di conseguenza tutte le religioni vengono considerate uguali anche tra molti cattolici. Mentre questi ultimi dialogano, gli altri "sparano", prevaricano e torturano. I numerosi ed incalzanti esempi di questi giorni dimostrano in maniera inequivocabile il fallimento del dialogo e ripropongono l'esigenza dell'evangelizzazione e della conversione a Gesù Cristo.

Gesù ha affermato categoricamente "Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá  il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore" (Gv. 14,27). Gesù, che è anche Dio, ha dichiarato che la pace è un dono che solo Lui concederà al mondo; non una divinità qualsiasi, ma Gesù "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva rendere testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità" (Gv. 1,1 seg.). Quindi senza la conversione a Gesù Cristo non ci sarà mai la pace, come insegna la Regina della pace a Medjugorje. Piaccia o no ai "liberi pensatori". Speriamo che la capiscano su questa terra dato che Lucifero non gode fama d'essere un maestro paziente (virtù, quest'ultima, come del resto tutte le altre,  a lui sconosciuta). Il Capo della Chiesa (Ef. 4,15 - 1,22) ha infatti dichiarato (e ciò vale per tutti gli uomini) "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!" (Mt. 16,23).