Il seguente articolo è stato pubblicato sulla rivista Teologica N. 7, pag. 32.

Per meglio comprendere l'articolo "Predicazione e dialogo" si consiglia la lettura dei seguenti documenti del Magistero della Chiesa:

Ø          Enciclica "Mortalium animos", 6 Gennaio 1928 (sull'ecumenismo)

Ø        Istruzione "Ecclesia Catholica", 20 Dicembre 1949 (sull'Ecumenismo)

Ø        Enciclica "Traditi humilitati", 24 Maggio 1829

Ø        Enciclica "Mirari vos" - 1832

Ø        Dominus Iesus

 

PREDICAZIONE E DIALOGO

"Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!" - Gal 1,8

L’invito di Gesù agli apostoli ed ai discepoli è di predicare il "vangelo ad ogni creatura" (Mc 16,15) e "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato" (Mc 16,16).

Purtroppo in questi ultimi tempi molti si sono dimenticati di quest’invito perentorio di Gesù ed in nome di un falso ecumenismo si limitano ad un deludente (per noi cristiani) dialogo. Che cosa s’intenda per predicazione ce lo insegna l’unico e vero Maestro: "Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato". Quindi l’invito a predicare il Vangelo è esteso a tutti, non importa a quale religione appartengano. Il Signore non ha infatti raccomandato di rivolgersi solo agli atei, ma a tutti gli uomini!

Con quali modalità debba avvenire la predicazione ce lo insegna sempre il Maestro: "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10,6) - "In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.

In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città"(Mt 10,11 seg.).

La predicazione deve essere accompagnata da segni e prodigi che gli apostoli ed i discepoli devono chiedere nel nome di Gesù (Mc 16,16seg.) e deve avvenire senza forzature e nel rispetto del prossimo. Se quest’ultimo non è interessato, il cristiano deve lasciar perdere, o meglio, deve scuotere la polvere dai suoi piedi ed abbandonarlo al giudizio di Dio.

I cristiani devono operare secondo le eterne parole del Signore con la convinzione che solo la religione cristiana è vera e ci è stata rivelata con segni e prodigi che tuttora avvengono grazie al Signore, all’intercessione della Madonna e dei santi, a conferma dell’eterna verità evangelica. Nessuna superbia, ma estrema convinzione sulla verità che si va ad insegnare e massimo rispetto per chi ascolta, ben sapendo che "Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla..." (Sal 96,5) - "Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati" (Atti 4,11/12) - "Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti" (1 Timoteo 2, 5-6).

Gesù, soprattutto con la Sua obbedienza al Padre (e non agli uomini) fino alla morte di croce, non è venuto sulla terra raccomandando un buonismo ed un dialogo fraterno, ma ci ha ricordato la supremazia della Parola eterna di Dio (Mt 4,4) e le divisioni che, anche tra i familiari, possono avvenire a causa di chi si fa discepolo della Sua Parola (Mt 10,24).

La Madonna, che a Fatima profetizzò che il fumo di satana sarebbe entrato nel tempio di Dio(1), apparendo a Medjugorje ci ha ricordato tali verità bibliche, raccomandando al mondo la preghiera, soprattutto del Santo Rosario, la frequenza ai Sacramenti e la meditazione biblica. Da tale località, a cavallo tra il mondo musulmano, cristiano ed ateo, fornisce a tutti la medesima ricetta. Non l’ha adattata secondo le religioni!

Ed allora come mai tanta smania di "dialogo"(2) religioso che nei fatti ha sostituito la predicazione? La causa è da imputarsi al documento del Concilio Vaticano II, Nostra Aetate, che secondo alcuni autori è stato voluto dalla Massoneria(3).

Nostra Aetate stabilisce che:

2. ".....La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini(4). Tuttavia essa annuncia, ed è tenuta ad annunciare, il Cristo che è " via, verità e vita " (Gv 14,6), in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa e in cui Dio ha riconciliato con se stesso tutte le cose. Essa perciò esorta i suoi figli affinché, con prudenza(5) e carità, per mezzo del dialogo e della collaborazione con i seguaci delle altre religioni, sempre rendendo testimonianza alla fede e alla vita cristiana, riconoscano, conservino e facciano progredire i valori spirituali, morali e socio-culturali che si trovano in essi.

La religione musulmana

3. La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno. Se, nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani, il sacro Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà.

La religione ebraica

4. Scrutando il mistero della Chiesa, il sacro Concilio ricorda il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo. La Chiesa di Cristo infatti riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei patriarchi, in Mosè e nei profeti. Essa confessa che tutti i fedeli di Cristo, figli di Abramo secondo la fede, sono inclusi nella vocazione di questo patriarca e che la salvezza ecclesiale è misteriosamente prefigurata nell'esodo del popolo eletto dalla terra di schiavitù. Per questo non può dimenticare che ha ricevuto la rivelazione dell'Antico Testamento per mezzo di quel popolo con cui Dio, nella sua ineffabile misericordia, si è degnato di stringere l'Antica Alleanza, e che essa stessa si nutre dalla radice dell'ulivo buono su cui sono stati innestati i rami dell'ulivo selvatico che sono i gentili. La Chiesa crede, infatti, che Cristo, nostra pace, ha riconciliato gli Ebrei e i gentili per mezzo della sua croce e dei due ha fatto una sola cosa in se stesso. Inoltre la Chiesa ha sempre davanti agli occhi le parole dell'apostolo Paolo riguardo agli uomini della sua razza: " ai quali appartiene l'adozione a figli e la gloria e i patti di alleanza e la legge e il culto e le promesse, ai quali appartengono i Padri e dai quali è nato Cristo secondo la carne" (Rm 9,4-5), figlio di Maria vergine. Essa ricorda anche che dal popolo ebraico sono nati gli apostoli, fondamenta e colonne della Chiesa, e così quei moltissimi primi discepoli che hanno annunciato al mondo il Vangelo di Cristo. Come attesta la sacra Scrittura, Gerusalemme non ha conosciuto il tempo in cui è stata visitata; gli Ebrei in gran parte non hanno accettato il Vangelo, ed anzi non pochi si sono opposti alla sua diffusione. Tuttavia secondo l'Apostolo, gli Ebrei, in grazia dei padri, rimangono ancora carissimi a Dio, i cui doni e la cui vocazione sono senza pentimento. Con i profeti e con lo stesso Apostolo, la Chiesa attende il giorno, che solo Dio conosce, in cui tutti i popoli acclameranno il Signore con una sola voce e " lo serviranno sotto uno stesso giogo ". Essendo perciò tanto grande il patrimonio spirituale comune a cristiani e ad ebrei, questo sacro Concilio vuole promuovere e raccomandare tra loro la mutua conoscenza e stima, che si ottengono soprattutto con gli studi biblici e teologici e con un fraterno dialogo. E se autorità ebraiche con i propri seguaci si sono adoperate per la morte di Cristo, tuttavia quanto è stato commesso durante la sua passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo. E se è vero che la Chiesa è il nuovo popolo di Dio, gli Ebrei tuttavia non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti, quasi che ciò scaturisse dalla Sacra Scrittura(6). Curino pertanto tutti che nella catechesi e nella predicazione della parola di Dio non si insegni alcunché che non sia conforme alla verità del Vangelo e dello Spirito di Cristo. La Chiesa inoltre, che esecra tutte le persecuzioni contro qualsiasi uomo, memore del patrimonio che essa ha in comune con gli Ebrei, e spinta non da motivi politici, ma da religiosa carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque. In realtà il Cristo, come la Chiesa ha sempre sostenuto e sostiene, in virtù del suo immenso amore, si è volontariamente sottomesso alla sua passione e morte a causa dei peccati di tutti gli uomini e affinché tutti gli uomini conseguano la salvezza. Il dovere della Chiesa, nella sua predicazione, è dunque di annunciare la croce di Cristo come segno dell'amore universale di Dio e come fonte di ogni grazia......"

E mentre il documento conciliare Nostra Aetate recita quanto sopra, Lo Spirito Santo ammonisce: "Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre" (1 Gv 2, 22-23) - "Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù è venuto nella carne(7), è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo." (1 Gv 4, 2 seg.) - "Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo! Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena.

Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse". (Gv cap.7)

Quanto insegnatoci dallo Spirito Santo vale per tutti: musulmani, ebrei, atei ecc. che, pur avendo ricevuto la predicazione evangelica, non credono in Gesù come Dio.

E noi dobbiamo ubbidire a Dio (Gal 1,8 seg.- Atti 5,29 - 1 Re 13,11 seg.) piuttosto che agli uomini! Quindi, nel rispetto degli altri che dobbiamo amare come noi stessi, abbiamo il dovere di predicare come Lui ci ha insegnato e ciò che Lui ci ha insegnato, invocandolo affinchè "Stenda la mano perchè si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome di Gesù..." (Atti 4, 30). E per quanto riguarda l’importanza dei segni, nell’evangelizzazione in ogni tempo, invito alla lettura del mio libro "I segni di Dio"(8).

Il documento conciliare sopra citato ha ingenerato, purtroppo, un’enorme confusione tra i fedeli, con il risultato che i cristiani diminuiscono(9) mentre aumentano i musulmani(10) ed in alcune chiese si legge il Corano a favore dei credenti di tale religione(11). Inoltre, mentre da una parte si sposta la data delle elezioni politiche per non dispiacere agli ebrei, d’altra parte si cerca di imporre l’apertura indifferenziata dei negozi anche la domenica a discapito dei cristiani. Morale della favola......si aprono le moschee, si favoriscono le altre religioni e si chiudono le chiese(12)!! E mentre Gesù, alla faccia del dialogo, stigmatizza certi comportamenti "Guai a voi....." (Mt 23,13 seg.) - "Perchè non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro...." (Gv 8,43 seg.) e lo Spirito Santo per bocca di S. Paolo afferma: ".....Questo individuo sia dato in balia di satana per la rovina della sua carne, affinchè il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore" (1 Cor 5,1 seg.) molti "dialogano" con gli atei che Dio considera stolti "Lo stolto pensa: "Non c’è Dio" (Sal. 14,1). E questi ultimi si danno un gran daffare per distruggere i valori cristiani, soprattutto quelli familiari(13).

Consoliamoci. C’è comunque Dio che fa giustizia e molti, purtroppo, si ritroveranno all’inferno tra gli eretici o tra quanti hanno peccato contro lo Spirito Santo! Preghiamo per loro, prima che sia troppo tardi! Gesù, il giusto giudice, giudicherà sulla Sua Parola (Mt 4,4 - Gv. 12,48 seg - Gv. 14,23 - Fil. 2,10) e non in base alle chiacchiere degli uomini! Non per niente la Madonna raccomanda nelle Sue apparizioni, in particolare di Fatima e di Medjugorje, di pregare per la conversione dei peccatori. E non per nulla piange sangue a Civitavecchia. Alle porte di Roma!

Note:

1.      La Regina dei profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - celebre discorso di Paolo VI sul demonio e sul fumo di satana del novembre 1972: per meglio comprendere rimando alla lettura del mio libro "Luce e tenebre" - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere (PD).

  1. Ovviamente il dialogo è indispensabile nei rapporti tra i coniugi, i figli, gli amici e nei vari campi dell’attività sociale quando non è richiesto un "combattimento" con strumenti democratici a difesa dei valori cristiani. Leggere "Educare alla legalità" - Ed. Cei.

3.      "Nostra Aetate e massoneria" del Dott. Alberto Agnoli - Chiesa viva N. 269, pag. 12 - "Misteri e segreti del B'nai B'rith" di Emmanuel Ratier - Teologica N. 3, pag.38.     

4.      Come tali precetti e dottrine possano differire dalla religione cattolica, rivelata da Dio, e riflettere allo stesso tempo un raggio di verità, rimane un mistero "conciliare"!

5.      E’ forse in obbedienza a tale prudenza che il Cardinale di Sarajevo ha emanato la direttiva secondo cui "Potevano essere ammesse al battesimo solo persone provenienti da coppie "miste", senza incoraggiare dunque ortodossi e musulmani "puri" per non porgere il fianco, in un momento così delicato, ad accuse di "proselitismo". Direttiva che scandalizzò un parroco che disse: "Sì, d’accordo, io rispetto quello che dice il cardinale. Però Gesù mi dice un’altra cosa" - Avvenire 14-1-1996.

  1. "E tutto il popolo (ebreo) rispose: "Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli" (Mt 27,25). Come si concilino le parole del Vangelo con quanto affermato dalla Nostra Aetate, rimane un mistero "conciliare".

7.      "E’ venuto nella carne" significa credere in Gesù come Dio, non come semplice profeta! Meditate Gv. 1,1 seg. e 14,8-9.

8.      Ed. Segno - Udine.

9.      Chiesa viva - Novembre 1996, pag. 11.

10.  In Italia, come recenti cronache insegnano, occupano le chiese e non le moschee, dimostrando un totale disprezzo sia nei confronti del luogo sacro, sia nell’esigenza di culto dei cristiani.

11.  "Gesù e Maometto" di Daniel Mariano - Ed. Segno.

12.  "Il vero volto dell’immigrazione" di Giuli Valli - Ed. Civiltà-Brescia.

13.  La Santa famiglia - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova), "...Le pidiessine si stringono attorno alla Finocchiaro e insistono per riconoscere "pari dignità" a tutti i tipi di unione...." - Avvenire 17-11-1996, pag. 1 - "Diritto di famiglia, aspro confronto", "Il Pds fa rientrare anche omosessuali e conviventi nel concetto di famiglia" - Avvenire12-12-1995.