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HH01478A.gif (2560 byte)Finalmente una legge

sull' elettrosmog

Decise alcune regole, non si potrà più fare
come si vuole.

Finalmente una buona legge è stata varata per le emissioni di radiazioni elettromagnetiche. L'Italia questa volta fa da apripista in Europa e regolamenta un campo considerato terra di nessuno, mettendo un tassello importante per la tutela della salute.

Queste norme riguardano le installazioni di ripetitori radiotelevisivi, i ponti radio, le centrali elettriche e cosi via. Da anni si parlava dell'esigenza di una maggiore attenzione nei confronti dell'inquinamento atmosferico dell'etere, gravemente indiziato di provocare disturbi di vario genere: dall'insonnia alla leucemia.

Le prescrizioni consentono una emissione tollerata fino al limite di 20 Volt per metro quadro, ma se l'esposizione si prolunga oltre quattro ore - è il caso di scuole, comunità ecc. - si dovrà scendere sotto i 6 Volt.

Interessante anche la possibilità, prevista dalla normativa, di poter chiedere, come cittadino, il controllo dell'intensità delle irradiazioni sia alle autorità amministrative sia a quelle giuridiche.

E' un passo decisivo, considerando che il nostro Paese si è finora sempre distinto per non aver saputo adottare le norme o le raccomandazioni internazionali in materia. Ma soprattutto perché l'Italia vanta il triste primato di ben 60.000 tralicci dell'alta tensione ed altrettanti chilometri di linee che dovrebbero essere interrate, mentre invece rappresentano un grosso pericolo in molti centri abitati: basti pensare a Terni o alla Val Nerina, dove più alto è questo inquinamento.

E' un buon esordio per il nuovo ministro e si augura che presto arrivino norme più severe anche gli elettrodomestici e i telefonini.

La tecnologia e l'elettronica hanno ormai condizionato la nostra vita moderna: nelle abitazioni e negli ambienti di lavoro vi sono innumerevoli fonti di inquinamento elettromagnetico, ovviamente non ci si rende ancora conto delle conseguenze sulla salute ma in futuro si scopriranno certamente delle spiacevoli verità.

E dunque opportuno cominciare a porre le basi per una seria normativa in materia, per ridurre il più possibile i rischi per la nostra salute.

                                            I1YGQ (Domenico)

(Dal settimanale "Il Monviso")