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AUTOTRATTAMENTO IN SEQUENZA: Si parte dalla centratura (posizione 0) quindi si convoglia l'Energia ai Chakras (posizioni
1-7) Agli esempi animati
di altri trattamenti REIKI
NEWS E RIFLESSIONI RUBRICA
REIKI e KARUNA REIKI REIKI
La mia pubblicazione su Reiki tratta l'argomento in modo approfondito, comunque ne darò alcuni cenni:
Il Reiki è una tecnica di riequilibrio energetico usata da migliaia di anni, istintivamente, sempre praticata dalle mamme nei confronti dei figli. Tutti la possono imparare facilmente in un fine settimana. Reiki però non è solo questo in quanto ci fa vedere la vita con altri occhi e quindi atteggiarci nei suoi confronti in modo diverso per poterla vivere consapevolmente.
Con Reiki ci riappropriamo della nostra dimensione umana, riorientriamo positivamente la nostra vita, riprendiamo contatto con l'essenza più profonda di noi stessi, della nostra vita; abbandoniamo i modelli superficiali della violenza; siamo stimolati a cambiare in meglio il nostro modo di vivere; impariamo ad entrare in sintonia profonda con noi stessi e con gli altri e ad usare il cuore.
Vediamo, forse per la prima volta, "l'altro" come un essere umano, come un altro noi stessi e quindi l'altro non è più trasparente, non vediamo più attraverso di lui come se non ci fosse ma ci rendiamo conto che c'è, che è presente e che è importante; impariamo a vivere nel qui ed ora, ossia nel presente, e non nel passato o nel futuro perchè se non siamo felici in questo momento, non lo saremo mai.
Vivendo solo in questo istante, passato e futuro svaniscono e ci riappropriamo del nostro corpo con la consapevolezza che lo spazio si dilata e che qualsiasi ferita sofferta si esaurisce prima di arrivare nel presente; diventiamo consapevoli delle esperienze fatte e da farsi.
Impariamo l'importanza di tutta la vita che ci circonda e ad apprezzarla, diventiamo uno con il creato; riconquistiamo la capacità di toccare ed essere toccati, consci che il semplice tocco ha già un effetto terapeutico; vediamo la vita e la affrontiamo con altri occhi, con un diverso atteggiamento.
Impariamo l'importanza dell'"ama il prossimo tuo come te stesso" e quindi capiamo la misura dell'amore e fino a quanto ci possiamo abbandonare ma soprattutto impariamo ad amare noi stessi, a guardarci allo specchio ed a piacerci, a capire più profondamente la funzione dell'altro ed a renderci consapevoli di quando ci fa da specchio; prendiamo coscienza di non essere soli e siamo stimolati a liberarci da tutte le catene che ci costringono, anche da quelle più sottili e subdole del compiacere gli altri.
Impariamo a vivere la nostra individualità; diventiamo consapevoli di essere "esseri spirituali" che stanno sperimentando un'esperienza umana che necessariamente non può essere facile e felice, ma purtroppo irta di difficoltà, proprio perchè non è un'esperienza ma una prova che dobbiamo superare, magari con tanto coraggio; riconquistiamo il nostro equilibrio fisico, emotivo, psicologico, spirituale ed energetico che, per l'aspetto più sopra accennato, è forse la parte più importante da sottolineare.
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E così si viene anche a parlare di medicina, ma senza fare confusioni. Per la medicina cinese, che vede in maniera olistica e non frammentaria l'uomo nel suo insieme, la malattia è uno scompenso energetico e la salute rappresenta invece l'equilibrio tra l'energia universale e quella individuale di ciascun essere vivente, ma anche qui le cose non sono così semplici, perchè è necessario tener conto sia di numerosi altri fattori che di molti perchè, che purtroppo in questo saggio non possiamo approfondire perchè non è questo l'argomento che stiamo trattando, ma per chi lo desidera non c'è che l'imbarazzo della scelta fra la moltitudine di libri che trattano ampliamente l'argomento.
Con Reiki si cerca di raggiungere questo equilibrio, portando l'energia dove occorre. E' quindi una tecnica semplice, non invasiva, facile da imparare, non richiede un impegno eccessivo nè esperienze precedenti; è accessibile a tutti indistintamente in un fine settimana ed è in assoluto la pratica più amichevole tra tutte quelle che trattano l'energia, perchè le altre richiedono anni di pratica ed impegno costante. E' bene precisare subito che è da praticare assieme alle cure mediche e che non le sostituisce.
Con Reiki si accende soltanto l'interruttore dell' autoguarigione della nostra vita, semplicemente, perchè nessuno ci guarisce, solo noi possiamo ma nei limiti già accennati e che via via verranno sottolineati per avere una visione corretta del problema.
Questi argomenti non sono più "tabù". Radio, giornali, televisione li trattano quasi ogni giorno. Anche la Rai, per quanto riguarda i metodi di cura, in unoSpeciale TG1 del 1995 a cura di Bruno Morbici, ha effettuato delle riprese presso l'Università degli Studi di Milano, nella Facoltà di Medicina, dove nell'Istituto di Anatomia erano in atto gli esami del Corso Sperimentale in Medicina Naturale riservato ai medici.
La domanda: "Si smantellano le barricate fra medicina ufficiale e l'altra medicina?", per ora rimane un interrogativo senza risposta. La medicina naturale deve essere vista come una terapia integrata, rappresenta un'integrazione, un aiuto alla medicina tradizionale di base. In Germania, in Francia, in Inghilterra questi tipi di terapie sono già ampliamente utilizzati e diffusi. Noi siamo arrivati un pò per ultimi.
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Sta cambiando la cultura della gente che si dice "Se vado dal medico e dal pranoterapeuta, che danno ne ho?" L'errore è di porre troppa fiducia da una parte o dall'altra. Che nella medicina naturale ci siano dei risultati è notorio, si usa da migliaia di anni.
Bruno Morbici in TG1 ha aperto il reportage citando un antichissimo proverbio cinese che conserva tutt'ora intatta la sua freschezza: "Se c'è rimedio ad un problema, perchè preoccuparci? E se non c'è rimedio, perchè allora preoccuparci?"
Oggi si riscoprono - perchè proprio di riscoperta si tratta - energie vitali come il Reiki o il Prana, si utilizza la musica e la danza in una continua ricerca di equilibrio e di spiritualità che si accompagna sempre più a quella di benessere ed a pratiche che si perdono nella notte dei tempi. L'errore è quando queste due conoscenze si mettono in alternativa e quando si perde di vista che la medicina naturale è solo - ripeto - un'integrazione, un aiuto alla medicina tradizionale di base.
C'è però ancora molta strada da fare per integrare le due cose, proprio per le resistenze che si incontrano a causa della nostra cultura che è rimasta ancorata alle teorie di Newton di 300 anni fa e che non riesce ancora ad assimilare quelle di Einstein e della fisica moderna.
Alla luce di quanto emerge, anche la strada della malattia inizia ad essere considerata come l'unica possibilità che rimane al nostro essere per avvertirci che qualcosa non va, per fermarci. Si dice che una volta questa funzione fosse svolta dal sogno. Purtroppo noi abbiamo disimparato a capire i sogni. Conoscendo le nostre esigenze, con questo mezzo, le nostre dimensioni più profonde ci indicavano la cosa giusta per noi, che è poi la via dell'amore. E' l'unica cosa da imparare ma è anche la più difficile.
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Come già sottolineato, la scienza si muove su determinati binari che sono assolutamente separati da quelli sui quali si muove lo spirito. Non c'è punto di contatto, con la conseguenza che la nostra medicina ufficiale, allopatica si dice, si muove esclusivamente sul piano oggettivo e questo andrebbe bene se noi fossimo solamente un corpo fisico, ma noi "non siamo il corpo fisico, noi abbiamo un corpo fisico". C'è tutto il resto. Di conseguenza siamo arrivati a quella situazione che conosciamo perfettamente, proprio perchè c'è stato questo percorso parallelo di due modi di prendere in considerazione il nostro essere e che non si incontreranno mai, neanche all'infinito, se non avviene un'apertura in questo senso, che è auspicabile e nell'interesse di tutti, e che io mi auguro gestita dai medici che sono gli unici autorizzati a gestire la salute e quindi fare diagnosi e prescrivere terapie, anche avvalendosi di esperto personale paramedico per le pratiche non allopatiche.
Oggi c'è una nuova presa di coscienza. Lo riscontriamo ovunque, se ne parla, ne parlano giornali, radio e televisione, sono stati stampati molti libri sull'argomento, la stessa conoscenza esoterica, che prima veniva tramandata solo da maestro a discepolo, è alla portata di tutti.
Notiamo che sta crescendo il numero dei medici che cominciano ad avere un certo tipo di apertura. C'è anche un grande recupero delle medicine naturali o cosiddette complementari, e ne abbiamo parlato prima citando il reportage della RAI.
Penso che importante sia guardare in avanti con una equilibrata apertura, seguendo un certo tipo di comportamento ed approfondendo certe idee, certi aspetti anche differenti della realtà in modo di poterci sicuramente dirigere verso un qualcosa di positivo.
E devo riconoscere che di passi in questo senso se ne fanno anche in Italia, anche se siamo ancora il fanalino di coda.
L'insegnamento della tecnica del Reiki, secondo la tradizione del Metodo Shiki Ryoto di Usui si suddivide in tre livelli, il primo in un seminario di due gioni con quattro attivazioni, il secondo ed il terzo con una.
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Il seminario Reiki è un momento di condivisione molto importante ed è fondamentale che venga fatto bene, con il giusto maestro, in classi non numerose, in un luogo adatto e che si possano apprendere tutte quelle nozioni e tecniche che ci permettono di affrontare la vita con atteggiamento atteggiamento positivo, consapevole e con la certezza di non essere mai soli.
Bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete, chiedete e vi sarà dato, non rimarranno più solo parole gettate al vento.
Nel "Il Libro dei Reiki Master di REIKiTALIA di Roberto Romiti, Ed. B.I.S., sottolineo che se il mio incontro o re-incontro con il Reiki è stato folgorante, quello con Karuna Reiki è stato dolcissimo e che dopo il Reiki il mio sentire si è decisamente affinato e che condivido sia Reiki che Karuna Reiki con grande entusiasmo". Dico anche che per me il Reiki è il primo passo, è l'inizio di un percorso ...
E non lo è stato e lo è solo per me.
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