DAL MIO TESTO: Reiki è una truffa? Reiki è contro la religione? Reiki è per creduloni? |
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RITORNO A REIKI
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CAP. 1 PARLIAMONE ASSIEME 1. - Consapevolmente verso nuovi orizzoni. Mi congratulo con ciascuno di voi per essere qui, in questo istante, a leggere queste righe sul Reiki, perchè questo dimostra la vostra volontà di voler conoscere per raggiungere una sempre più profonda dimensione interiore ed una maggior apertura di cuore. State certi che non è per caso. Chi le legge non è una persona qualsiasi, non lo acquista per caso, ma è qualcuno che conosce Reiki, è sostenitore del Reiki o un suo detrattore, ed è quindi superfluo il voler fare delle premesse. E' sufficiente chiarire che Reiki è una tecnica di riequilibrio energetico, complementare e non alternativa o sostitutiva alle cure mediche. Reiki è un aiuto, Reiki è una tecnica che ha a che fare con l'energia,aiuta a riportare equilibrio energetico. Reiki ha incontrato due ordini di detrattori: il primo è rappresentato dal pensiero scientifico che non crede non solo in Reiki ma in tutto quanto esce da canoni tradizionali ed il secondo da persone che sostengono che la religione vede in Reiki una filosofia od una religione. Cercheremo allora assieme di capirci qualcosa. Come sempre, anche questa volta, parlando di Reiki, si è voluto ignorare il problema, 1 non certo in nome di una qualsiasi libertà che non centra per niente, ma proprio perchè l'essere superficiali fa parte della nostra natura. Ci arrocchiamo dietro a falsi principi e pregiudizi, e volutamente ignoriamo le voci che si alzano pro o contro il fenomeno del Reiki, come se la cosa non ci riguardasse. Quello che è certo è che quasi 50 anni fa, quando ho iniziato questo percorso con l'energia, era quasi impossibile non solo parlare di questi argomenti, ma addirittura trovare facilmente un qualsiasi libro di natura esoterica, perchè il tutto era travisato come magia, come un qualcosa di perverso, da nascondere ed in ogni caso non approvato. Qualcuno in effetti aveva tentato di pubblicare qualche testo ma non ha incontrato successo e così chi desiderava leggere in merito, che non rientrasse in generale nei rigidi schemi "maestro-allievo", doveva rivolgersi a testi in lingua francese od inglese, ma anche questi molto rari. Poi i tempi sono parzialmente cambiati, vuoi per nuove aperture ed interesse verso l'argomento, vuoi per l'avvento della Nuova Era che ha certamente favorito questa evoluzione, anche se possiamo interpretarla come un grande contenitore in cui si trova di tutto, e quindi del buono e del cattivo, dell'utile e dell'inutile, vuoi perchè i giovani sono suoi figli e maturano nuovi interessi in simbiosi con i suoi fini, vuoi ancora perchè la scienza stessa ha timidamente iniziato a prendere in vigilante considerazione quanto prima scartava rigidamente perdendo così a priori molteplici possibilità di conoscenza e di crescita, proprio per il rifiuto di 2 approfondire altri punti di vista che potrebbero anche dimostrarsi vincenti... E' del 6 giugno questo comunicato ANSA sul motore di ricerca Altavista speciale: "(ANSA) - WASHINGTON, 6 GIU &endash; Trattamenti terapeutici a distanza basati su meditazioni che migliorano il campo energetico e quindi la salute dei pazienti, preghiere che curano, invio di 'messaggi positivi' all'organismo dei malati: il campo infinito delle 'terapie alternative' e spirituali ha ricevuto il suo primo cauto 'si'' dalla scienza ufficiale americana. Uno studio epidemiologico pubblicato sulla Prestigiosa rivista specializzata ''Gli annali di Medicina interna'' Usa riconosce per la prima volta come una specifica forma di medicina alternativa - la cosiddetta ''cura a distanza'' - sembri effettivamente produrre effetti positivi e riscontrabili sulla salute. Rafforzando le ipotesi sui 'poteri della mente' nel trattamento di patologie organiche. Il trattamento consiste nella attivita' del 'guaritore' che, a distanza fisica dal paziente, prega per il malato, concentrandosi in modo da alterare il campo energetico della persona e quindi indurre la ricostituzione dello stato di salute. Cosi' come fa il 'Reiki', la tecnica di origini orientali per guarire attraverso l'energia. 06-giu-2000 18:52" Oggi invece è sufficiente recarsi in una qualsiasi libreria per essere sommersi da migliaia di titoli sui più disparati argomenti esoterici e spirituali e, almeno per quanto riguarda i libri, le posizioni si sono invertite, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Anche per quanto riguarda la conoscenza pratica più parti offrono le più disparate tecniche, si propongono vecchie e nuove discipline in seminari finalizzati, attingendo più o meno da antiche filosofie ed anche combinandole assieme, proprio per cercare di dare risposta alla nuova esigenza di spiritualità e di conoscenza maturata in questi ultimi anni. Ed ecco allora interesse per antiche culture, per antichi riti, per antiche pratiche, sempre le stesse ma proposte e riproposte in maniera diversa e più volte riscoperte, ma sempre indirizzate alla crescita interiore, per avanzare una risposta alle nostre più profonde esigenze. Paradossalmente, quando la conoscenza è così a portata di mano, non sappiamo più cosa scegliere, cosa sia meglio per noi e quale indirizzo sia prioritario. Assodato che tutto quanto arriva ci è in qualche modo utile, occorre però discernere, porsi degli obiettivi, operare delle scelte, credere nelle nostre capacità e svilupparle, approfondire tutto quello che si fa e non rincorrere corsi, accavallare conoscenze, in altre parole prendere il pacchetto e metterlo sullo scaffale, perchè così non serve a niente. Senza esercizio, senza sforzo cosciente e consapevole non si approda su nessuna spiaggia. L'impegno deve essere costante e non ci si deve 3 arrendere alle prime difficoltà. Non ci sono corsi per apprendisti stregoni. E' certamente utile frequentare quelli che sentiamo esserci necessari per stimolare la nostra ricerca, ma, ripeto, con il fermo proposito di approfondirli e di praticarli per ottenere dei risultati che possano dischiudere nuovi orizzonti e spronarci a proseguire. Non pensiamo però che il diverso atteggiamento verso questi argomenti ed il Reiki in particolare abbiano superato ogni ostacolo in merito. L'esercito dei detrattori e degli increduli è sempre vigile e presente e quindi rimane la diffidenza, l'incredulità e lo scetticismo sia per il Reiki che per l'esoterismo ed il misticismo in generale e da alcuni "a sproposito" lo si dipinge come un qualcosa di demoniaco o pericoloso. Questo anche da parte di alcuni autori che commentano alcune frasi estrapolate da libri sul Reiki isolandole dal loro contesto ed in conseguenza distorcendone il senso. Non è la prima volta che assistiamo a questi tentativi, la storia e la vita di tutti i giorni ne sono pieni. Badate che non ho detto "da tutti", nè li condanno a priori, proprio perchè il torto maggiore se lo assume chi scrive certi libri sul Reiki e lo presenta diverso da quello che è, inventando attributi e qualità che non ha, ed in questi libri introduce il sacro ed il profano, ne fa una confusione enorme, lasciando intendere che faccia miracoli, e questo solo per fini commerciali, perchè se effettivamente gli autori credessero a quello che scrivono ci sarebbe veramente da preoccuparsi. 4 Sono profondamente convinto che ci si debba avvicinare alle varie tecniche per sete di conoscenza o magari anche per curiosità, certamente per vivere meglio, ma non da disperati alla ricerca dell'ultima spiaggia o mossi da desiderio di potere, nella speranza di arrivare a possedere la bacchetta magica. In ogni caso la ricerca dell'equilibrio è bene sia sempre precedente alle situazioni di disequilibrio. La vita ci insegna che il "dopo" è sempre più difficile. Tutto è utile, tutto aiuta, ma niente è risolutivo in questo campo ed in questo mondo, sia pure sotto l'egida della medicina ufficiale che di quella complementare ma non alternativa che quindi non vuole mai escludere l'intervento del medico ma affiancarlo. Io ne ricordo Uno solo che fosse in grado di fare miracoli e lo hanno crocifisso duemila anni fa, dopo di lui più nessuno, o in caso affermativo solo "in Suo nome". Verrà tempo in cui medici illuminati si avvarranno di medicina moderna e di tecniche antiche per il massimo bene dei loro pazienti e di se stessi e forse non dovremo aspettare neanche tanto, visto l'interesse con cui si inizia a rapportarsi di fronte a questo nuovo punto di vista, che affonda le proprie radici in conoscenze e tecniche antiche che in qualche modo devono essere state efficaci se l'umanità è arrivata fino ad oggi, in un percorso che è durato milioni di anni. Certo il nostro orizzonte è molto limitato, la documentazione storica non risale a più di settemila anni e quando parliamo della moderna medicina non andiamo oltre duecento 5 anni. Quella recente, con la penicillina, gli antibiotici, i computer è storia dei nostri giorni. In questo specifico campo è sempre immorale dare illusioni alla gente, soprattutto a quella che soffre. Non si possono prospettare false speranze. Con il Reiki e con qualsiasi altra tecnica o scienza non si diventa, ripeto, apprendisti stregoni. Molti che si rivolgono a Reiki, o ad altre tecniche olistiche, già si aspettano che risolva loro ciò che nessun altro è stato capace o ha potuto con le conoscenze attuali. In ogni caso, ed è evidente, l'operatore funge solo da tramite dell'Energia, quindi non agisce in prima persona ma è solo uno spettatore, e con i limiti già precisati e che si puntualizzeranno. Possiamo avvicinarci a Reiki, almeno al 1° livello anche solo per curiosità, ma poi ci accorgiamo che ci è di aiuto anche se non fa miracoli. Agisce sempre, in un modo o nell'altro, soprattutto a livello energetico e lo constatiamo. Possiamo anche abbandonarlo, o perchè scoraggiati in quanto ci eravamo fatti troppe aspettative o perchè non abbiamo ancora compreso il messaggio della malattia, ed a questo proposito dirò qualcosa più avanti, o perchè abbiamo ritrovato l'equilibrio e per il momento desideriamo lasciarlo da parte. Quando però vorremo riutilizzarlo, è lì, pronto a riprendere il cammino con noi. Reiki non ha bisogno di creare attorno a sè delle false aspettative. Come per tutte le cose anche con Reiki nulla succede per caso e quando una persona lo incontra è perchè è arrivato il momento giusto per questa conoscenza. In questo campo si deve sempre evitare ogni sorta di forzatura. 6 Sono della convinzione, ripeto, che tutto serva, che tutto sia utile, che tutto in un modo o nell'altro ci faccia crescere e nel nostro caso che Reiki contribuisca al personale riequilibrio energetico e, in una visione olistica, che prenda cioè in considerazione l'uomo come insieme di corpo e spirito, contribuisca al benessere fisico, emotivo, psichico oltre che spirituale, ma è e rimane sempre una tecnica complementare alle terapie mediche ed alla medicina ufficiale e mai alternativa. Questo non mi stancherò mai di ripeterlo. Tutto può servire, tutto può aiutare, ed allora, in questa prospettiva, perchè rinunciare? 2.- Oltre il piano fisico. Il Reiki è una tecnica di riequilibrio energetico usata da migliaia di anni, ed istintivamente sempre praticata dalle mamme nei confronti dei figli ma in questo mondo, ripeto, non c'è nulla e non c'è mai stato nulla di risolutivo e neanche Reiki o altre pratiche, ufficiali o non, lo sono, altrimenti avremmo già risolto tutti i problemi da un bel pezzo. Questo è un altro principio che deve essere ben saldo, perchè Reiki non provoca risultati stupefacenti e sorprendenti e cioè i miracoli, anche se produce sicuramente un cambiamento equilibrato e graduale che può anche presentarsi in seguito, che può anche non avvenire sul piano fisico e questo è largamente risaputo da tutti coloro 7 che si avvicinano a queste pratiche. Può anche essere semplicemente un accettare consapevolmente la malattia. Posso però legittimamente pensare che molte persone si avvicinano a Reiki per diventare "apprendisti stregoni", ma se questo è il caso, non è a Reiki che si debbono rivolgere. Con Reiki ci riappropriamo della nostra dimensione umana, con Reiki riorientriamo positivamente la nostra vita, con Reiki riprendiamo contatto con l'essenza più profonda di noi stessi, della nostra vita; con Reiki abbandoniamo i modelli superficiali della violenza; con Reiki siamo stimolati a cambiare in meglio il nostro modo di vivere; con Reiki impariamo ad entrare in sintonia profonda con noi stessi e con gli altri e ad usare il cuore e quindi vediamo, forse per la prima volta, "l'altro" come un essere umano, come un altro me stesso e quindi l'altro non è più trasparente, non vediamo più attraverso di lui come se non ci fosse ma ci rendiamo conto che c'è e che è importante. Con Reiki mpariamo a vivere nel qui ed ora, ossia nel presente, e non nel passato o nel futuro perchè se non siamo felici in questo momento, non lo saremo mai. Vivendo solo in questo istante, passato e futuro svaniscono e ci riappropriamo del nostro corpo con la consapevolezza che lo spazio si dilata e che qualsiasi ferita sofferta si esaurisce prima di arrivare nel presente. Con Reiki iventiamo consapevoli delle esperienze fatte e da farsi; con Reiki impariamo l'importanza di tutta la vita che ci circonda e ad apprezzarla, con Reiki diventiamo uno con il creato. Con Reiki riconquistiamo la capacità di toccare ed essere toccati, consci che il semplice tocco ha già un 8 effetto terapeutico; con Reiki vediamo la vita e la affrontiamo con altri occhi, con un diverso atteggiamento. Con Reiki mpariamo l'importanza dell'"Amatevi l'un l'altro" e dell'"Ama il prossimo tuo come te stesso" e quindi capiamo la misura dell'amore e fino a quanto ci possiamo abbandonare ma soprattutto impariamo ad amare noi stessi, a guardarci allo specchio ed a piacerci, a capire più profondamente la funzione dell'altro ed a renderci consapevoli di quando ci fa da specchio. Con Reiki prendiamo coscienza e siamo stimolati a liberarci da tutte le catene che ci costringono, anche da quelle più sottili e subdole del compiacere gli altri, con Reii impariamo a vivere la nostra individualità; con Reiki diventiamo consapevoli di essere "esseri spirituali" che stanno sperimentando un'esperienza umana che necessariamente non può essere facile e felice, ma purtroppo irta di difficoltà, proprio perchè non è un'esperienza ma una prova che dobbiamo superare, magari con tanto coraggio. Con Reiki riconquistiamo il nostro equilibrio fisico, emotivo, psicologico ed energetico che, per l'aspetto più sopra accennato, è forse l'aspetto più importante da sottolineare. Per la medicina cinese, che vede in maniera olistica e non frammentaria l'uomo nel suo insieme, la malattia è uno scompenso energetico e la salute rappresenta invece l'equilibrio tra l'energia universale e quella individuale di ciascun essere vivente, ma anche qui le cose non sono così semplici, perchè è necessario tener conto sia di numerosi altri fattori che di molti interrogativi, che in questo saggio non possiamo approfondire perchè non è questo l'argomento che stiamo 9 trattando, ma che sono ben conosciuti da chi pratica Reiki e, per chi lo desidera, come già sottolineato, non c'è che l'imbarazzo della scelta del libro più adatto per lui. Con Reiki si cerca di raggiungere questo equilibrio, portando l'energia dove occorre. Reiki è quindi una tecnica semplice, non invasiva, facile da imparare, non richiede un impegno eccessivo nè esperienze precedenti; Reiki è accessibile a tutti indistintamente in un fine settimana ed è in assoluto la pratica più amichevole tra tutte quelle che trattano l'energia, perchè le altre richiedono anni di pratica ed impegno costante. Con Reiki si accende soltanto l'interruttore dell'autoguarigione della nostra vita, semplicemente, perchè nessuno ci guarisce, solo noi possiamo ma nei limiti già accennati e che via via verranno sottolineati per avere una visione corretta e globale dell'argomento. 3.- Non fa miracoli. Reiki è un aiuto, Reiki non fa miracoli: fondalmentalmente è e Reiki rimane una tecnica. Posso aggiungere che Reiki è anche l' inizio di un percorso spirituale, e con "spirituale" non intendo qualcosa di religioso, nè mai mi sognerei di invadere questo campo, ma unicamente "crescita interiore", e quindi miglioramento di noi stessi per affrontare la vita con una marcia in più, con un diverso atteggiamento, in modo positivo, con pensieri positivi, nel qui ed ora e non sopraffatti da un passato che ci è servito per fare 10 - segue |
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