IVREA - Sono state oltre un centinaio
le persone che hanno aderito alla manifestazione in bicicletta (la "bicimanifestazione",
come viene definita) con la quale si è raggiunta, partendo da Montenavale
a Ivrea, l'area di Albiano sulla quale dovrebbe sorgere il "Millennium
park", il mega parco tematico realizzato dalla società "Mediapolis".
Il dibattito sull'opportunità
di dare vita a una simile opera - un progetto da 200 milioni di euro, 400
miliardi di vecchie lire - è in fase avanzata: da un lato ci sono
il Comune di Albiano, sostenuto dalla maggior parte dei Comuni dell'eporediese,
la Regione Piemonte, la Federazione Canavesana dei Ds e diverse organizzazioni
di categoria, che ritengono il parco un momento importante per lo sviluppo
economico della zona e per la creazione di posti di lavoro. Dall'altra
Ivrea Social Forum, gruppi di cittadini, associazioni ambientaliste (Legambiente,
Pro Natura) e di tutela del patrimonio artistico-culturale (Fondo per l'Ambiente
Italiano), alcuni consiglieri regionali di opposizione, che paventano la
realizzazione di un "mostro" in un'area per molti motivi inadatta ad accoglierlo.
Molto chiare le idee di questi ultimi.
Il parco non va costruito perché quella individuata è un'area
a forte rischio di esondazione (e si è visto, in più occasioni,
quando piogge intense hanno trasformato il terreno in un vero e proprio
lago); perché una simile opera deturperebbe irrimediabilmente il
paesaggio; perché porterebbe in zona un'immensa quantità
di autovetture, con seri problemi per l'inquinamento e la congestione della
rete viaria di zona. "Ma nel dibattito in corso - sostengono quelli del
Social Forum - sarebbe importante fare un passo avanti e domandarsi: è
accettabile il tipo di sviluppo che realizzazioni come questa bene esemplificano?
E' una realtà artificiale, calata forzatamente in un territorio;
è un luogo di svago per raggiungere il quale le famiglie sono spinte
a sobbarcarsi lunghi tragitti in autovettura; è il contenitore di
un maxicentro commerciale, un invito allo spendere a ogni costo...".
Dall'altra parte, le risposte risultano
essere più sfumate. Una delle motivazioni più ricorrenti
addotta a sostegno dell'iniziativa (dalla maggioranza in Consiglio regionale,
dai Ds a livello regionale e canavesano...) è la seguente: "Millennium
park" è una delle grandi opere inserite nei Patti Territoriali canavesani,
sottoscritti da oltre 120 sindaci (legittimi rappresentanti dei cittadini)
e altre realtà istituzionali e produttive; quindi è un'iniziativa
che può vantare un sostegno amplissimo, e come tale è difficile
andarle pregiudizialmente contro. "Questo non significa - sostengono tutti,
in coro - che vada accettata acriticamente; e per quanto riguarda gli aspetti
tecnici, dai tecnici devono essere vagliati, e tutte le modifiche necessarie
devono essere apportate al progetto". E poi c'è la questione dei
posti di lavoro: un migliaio diretti e altrettanti nell'indotto; non sono
pochissimi, visto il periodo di "vacche magre".
Ma quest'ultima valutazione è
contestata dal Social Forum: la realtà di quei numeri sarebbe tutta
da verificare; inoltre si tratterebbe di lavoro a bassa specializzazione,
più facilmente esposto alle "intemperie" della crisi, nel caso il
progetto non dovesse raccogliere il successo sperato. E poi esiste un'altra
questione importantissima: la Commissione tecnico-urbanistica della Regione
aveva bocciato, per molti motivi, il progetto, ma l'assessorato guidato
da Franco Botta aveva deciso di non negare il proprio assenso, richiedendo
al Comune di Albiano solamente che venisse apportata una serie di modifiche.
"Un fatto grave - a giudizio del Social Forum -, perché mai prima
d'ora l'assessorato aveva disatteso le indicazioni della Commissione".
Allo stato attuale, dal gruppo dei
contrari a "Millennium" giunge una proposta: dal momento che, al di là
di ciò che viene ripetuto, esiste un problema di legittimazione
della scelta di un simile progetto, si chiede che il Comune di Albiano
- pur non essendo costretto a farlo - sottoponga la nuova variante di piano
regolatore, ora in fase di redazione, all'intero percorso amministrativo,
consentendo ai cittadini di presentare le loro osservazioni. In pratica
l'iter dovrebbe ripartire da capo, ed è difficile immaginare che
si sia disposti a concedere ancora così tanto tempo.
E infatti, dal fronte "Mediapolis",
giungono notizie di segno ben diverso: i responsabili della società
si dicono fiduciosi che il lavoro per la presentazione delle modifiche
richieste dalla Regione sarà pronto a breve, e che il percorso burocratico
si risolverà in modo celere: l'amministratore delegato, l'architetto
Sergio Porcellini, si è detto certo che i lavori potranno iniziare
nel 2003.