CASTELLAMONTE - E' pesante lo strascico
dell'incendio che nella notte tra mercoledì 18 e giovedì
19 settembre ha distrutto la sede castellamontese del gruppo di volontariato
vincenziano, ricavata in uno dei vertici della "Rotonda Antonelliana".
Dell'incidente avevamo già dato conto nello scorso numero de "Il
Risveglio", ma con il passare dei giorni la conta dei danni si è
fatta più precisa rivelando un bilancio davvero sconsolante. Non
solo sono andati completamente perduti i tanti capi di vestiario di cui
il locale era colmo e le derrate di generi alimentari presenti (molte,
perché proprio il giovedì è il giorno designato alla
lro distribuzione), ma anche tutti i mobili, le scaffalature e gli armadi
che erano state in gran parte rinnovati appena qualche mese prima. I primi
accertamenti compiuti dai Vigili del Fuoco, subito dopo che gli stessi
pompieri avevano domato le fiamme in capo ad un impegno di oltre un'ora,
sarebbero da attribuire ad una avaria dell'impianto elettrico, smentendo
così l'ipotesi dolosa del rogo che più d'uno aveva avanzato.
"Non vogliamo credere ad un atto vandalico - dicono l'arciprete di Castellamonte
don Vincenzo Salvetti e i volontari Vincenziani -: sarebbe una cosa che
umilia tutta Castellamonte, e in verità tutti coloro che durante
la giornata poi si sono soffermati a guardare i segni dell'incendio hanno
detto parole di conforto, di comprensione e di ammirazione per il lavoro
del gruppo di volontariato che ogni settimana distribuisce a quanti bisognosi
vengono a bussare alla porta". Nel frattempo, il sindaco di Castellamonte
Eugenio Bozzello ha promesso il suo interessamento per reperire un locale
da destinare a sede provvisoria dell'associazione, che si sta già
organizzando per riprendere quanto prima la sua opera di sostegno alle
necessità dei più bisognosi.